Cinema e TV Cinema e TV Arte e cultura in TV Anonimo La televisione ultimamente è prolifica di programmi di intrattenimento. Sono molti i programmi tipo quiz o spettacoli cabarettistici. Questo è dovuto credo ad un cambio socioeconomico. Infatti molte persone oggi fanno lavori più o meno stressanti che automaticamente le portano ad avere esigenze diverse dal passato. Se per esempio prendiamo uno spettacolo come colorado ci si accorge dei ritmi frenetici non indifferenti quasi da catena di montaggio. Il classico avanspettacolo è deceduto davanti a questi cavalli scalcitanti della risata istantanea. Comunque non voglio per il momento fare la storia di comici o cabaret ma vorrei focalizzare altri tipi di trasmissioni televisive che a me piacciono molto.In mezzo a tutto questo divertimentificio un programma che spicca per originalita' si chiama PASS PARTOUT condotto da un notevole Philippe d'Averio. La trasmissione è molto godibile per i temi trattati dove si parla di arte nella sua interezza con riferimenti storici appropriati. Il bravo conduttore gira tutti i continenti per farci ammirare opere d'arte mai viste per un pubblico televisivo. Con innegabile talento e disinvoltura il signor d'Averio passa da una scultura assira ad una sedia ultramoderna da duecentomila dollari con profonda serieta' e sottile ironia. Per il conduttore l'arte non è solamente esteriorita' turistica ma un mondo che emana messaggi diretti e subliminali e qui lui è molto bravo nel farcelo notare. Faccio i complimenti a tutti coloro che prendono parte a questo programma. Io sono leggenda - recensione Anonimo Will Smith, il popolare attore afroamericano, dopo la pellicola "La strada della felicità" diretta da Muccino, cimentandosi nel ruolo di ragazzo padre ha riscosso applausi da critica e pubblico. Oggi si ripresenta con un film fanta-catastrofico dal titolo "Io sono leggenda". Il simpatico Will questa volta si cala nei panni di un dottore militare dell'esercito sposato e con una bambina. A New York una dottoressa ricercatrice ha sperimentato in laboratorio un vaccino contro il cancro, 1/2 Cinema e TV geneticamente modificato dal virus del morbillo. Questo vaccino diventa un terribile virus aerobico, cioè capace di trasmettersi per via aerea e infettare velocemente il mondo intero. Morirà l'ottantacinque per cento della popolazione umana in poco tempo, chi rimane infettato si trasformera' in un pericoloso essere mangia-uomini sensibile alla luce che esce alla ricerca del cibo soltanto la notte. Ma tra tutti c'è una minoranza che è immune al virus come il nostro Will Smith. Il giovane dottore rimane solo con il suo cane in una New York deserta per tre lunghi anni, ogni giorno va a caccia per mangiare e gira per i negozi parlando con i manichini cercando una falsa compagnia. A casa ha un laboratorio medico dove prova costantemente una cura per il virus sugli infettati che riesce a rapire, sperimenta i vaccini prima sui topi poi su di loro. Il film fa rimanere fortemente sconcertati, le immagini sono dure: il senso di paranoia è costante in tutta la pellicola e le scene bruscamente paurose non mancano, in certi frangenti si salta sulla poltrona. Quindi sconsiglio la visione del film a persone sensibili. Le atmosfere cupe e le scene sono girate ottimamente, sembra di vivere le stesse emozioni del protagonista. Poi l'audio e gli effetti sono fantastici. Veramente un bel film. 2/2