Università degli studi di Bergamo FORMAZIONE ALLA COMUNICAZIONE E ALL’INTERAZIONE – TREVIGLIO Oggetto: Domande d’esame Quelle che illustro di seguito rappresentano le possibili domande poste in sede d’esame e, espressi in punti, gli argomenti che mi aspetto di ascoltare nella risposta per considerarla completamente esaustiva. Potete usare queste indicazioni per una “autoverifica” nei giorni prima dell’esame. Reputo che tali domande coprano tutti gli argomenti importanti ai fini del nostro corso; per cui aspettatevi serenamente che non siano poste domande al di fuori di quanto viene segnalato in questo schema. Parte per tutti (frequentanti e non frequentanti) LUIGI ANOLLI – FONDAMENTI DI PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE 1 Principali contributi dei modelli matematici • • • • • Shannon e Weaver Informazione come differenza Gli elementi dei modelli matematici: emittente, segnale, trasmettitore, canale, recettore e destinatario Encoding e decoding Concetti di feedback, rumore, ridondanza e filtro 2 Principali contributi dall’approccio semiotico • • • • • Cos’è la semiotica Il processo di significazione Il diagramma della significazione (e la fallacia referenziale) Il segno come equivalenza (De Sausurre) Il segno come Inferenza (Pierce) 3 Contributi della prospettiva pragmatica: la teoria degli atti linguistici (Austin) • • • • • • Di cosa si occupa la pragmatica Teoria degli atti linguistici Atti locutori, illocutori e perlocutori La forza illocutoria Atti diretti e indiretti Frase ed enunciato 4 Prospettiva pragmatica: Il contributo di Grice • • • • • Di cosa si occupa la pragmatica Comunicazione e informazione Principio di cooperazione Le massime Le implicature conversazionali 5 Prospettiva pragmatica: Contributo di Sperber e Wilson • • • • • • Di cosa si occupa la pragmatica I fatti “manifesti” e il mutuo ambiente cognitivo Il criterio di pertinenza L’ostensione Gli effetti contestuali Grado di pertinenza e pertinenza ottimale 6 Prospettiva pragmatica: I significati presuntivi (Levinson) • • • • Di cosa si occupa la pragmatica I significati presuntivi Le 3 euristiche I 3 principi pragmatici 7 Contributi della prospettiva sociologica: Goffman • • • Comunicazione come prodotto della società La prospettiva drammaturgica di Goffman I “frame” 8 Il contributo dell’approccio psicologico • • • • • La comunicazione e la gestione delle relazioni Livelli di notizia e di comando Comunicazione e metacomunicazione Il contributo di Bateson: la punteggiatura Il contributo di Bateson: relazioni simmetriche e complementari 9 Definizione di comunicazione • Distinzioni tra comunicazione e interazione, comportamento, informazione La definizione di comunicazione proposta dall’autore Le funzioni di base della comunicazione: la funzione proposizionale, relazionale ed espressiva • • 10 Il tema del “significato”, le diverse semantiche ed una teoria unificata • • • • • • • 11 Il tema dell’”intenzione” nella comunicazione • • • Il significato come referenza oggettiva: la semantica verocondizionale Limiti della semantica vero-condizionale Il significato come valore linguistico: la semantica strutturale Limiti della semantica strutturale Il significato come comprensione dell’esperienza: la semantica cognitiva Una teoria a 3 dimensioni:referenziale, inferenziale e differenziale (Un cenno non approfondito alle questioni ancora aperte: universalità versus relatività... componenzialità versus prototipicità... stabilità versus instabilità) Concetto di intenzionalità e atteggiamento intenzionale I livelli di intenzione nella comunicazione: intenzione globale, informativa e comunicativa (e intenzione referenziale) La gradualità delle intenzioni e l’opacità intenzionale (il principio della pars pro-toto) 12 La Sintonia Semantica e Pragmatica • • • • Rapporto tra “intenzione” e “attenzione” I livelli (0,1 e 2) della comunicazione La sintonia semantica e pragmatica Il significato modale 13 L’intenzione comunicativa dal punto di vista dell’interlocutore • • I “rischi”: intenzionalismo e trasparenza intenzionale Dalla reciprocità intenzionale all’attribuzione di intenzione (il principio del totum ex parte) Il principio dell’”assumere per garantito” I processi di inferenza nell’attribuzione di intenzione: l’inferenza abduttiva I processi di inferenza: Le euristiche I processi di inferenza: il ragionamento controfattuale • • • • 14 La comunicazione non verbale • • • L’interdipendenza fra natura e cultura nella CNV Rapporto tra comunicazione verbale e non verbale: dalla contrapposizione all’interdipendenza semantica tra i sistemi Breve indicazione di quali sono i sistemi non verbali 15 Discorso e conversazione • Le funzioni comunicative del non verbale: funzione relazionale, manifestazione delle emozioni, potere e persuasione • • • • Il concetto di discorso Alcuni punti di vista sullo studio del discorso (etnometodologia, psicologia discorsiva) e la creazione sociale della realtà (costruzionismo sociale) Enunciazione Analisi della conversazione 16 Discomunicazione e comunicazione patologica • • • • Principali punti di vista sulla comunicazione ironica Comunicazione seduttiva Comunicazione menzognera Comunicazione paradossale 17 La comunicazione nei gruppi: l’influenza sociale • Quando esiste un gruppo – interazione, consapevolezza (in grou e out group) integrazione Influenza sociale e potere Influenza informativa e normativa Il contributo di Ash (acquiescenza sociale) Il potere (gli elementi che lo definiscono) Effetti dell’influenza sociale (reattanza e conformità superiore di sé (effetto PIP) Influenza maggioritaria e influenza minoritaria • • • • • • 18 La comunicazione nei gruppi: La comunicazione persuasiva • • • • • I principali modelli Principali fattori della comunicazione persuasiva Caratteristiche della fonte: credibilità e attrattiva Caratteristiche del messaggio: la struttura, lo stile, la sequenza nelle richieste Caratteristiche del destinatario:disposizioni stabili e caratteristiche momentanee MARINO LIVOLSI – MANUALE DI SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE (i primi due capitoli integrano la trattazione dei temi analoghi che trovate sull’Anolli) 19 Comunicazione e conoscenza • • • • • • Decodifica e schemi cognitivi Polisemia e inferenza Schemi, scripts e piani Il pensiero narrativo Le rappresentazioni sociali La natura sociale della conoscenza 20 La lettura come negoziazione del senso ed il rapporto testolettore • • • • Autori e lettori / modelli ed empirici La negoziazione di senso Processi cognitivi e approccio al testo Le unità elementari di significato e la costruzione della narrazione La decodifica delle unità di significato Le unità funzionali del testo • • 21 Comunicazione e mass media • • • • Processo di comunicazione mediale Comprensione e interpretazione: la costruzione di significato I punti di vista sul pubblico dei media, dagli “apocalittici” alle posizioni attuali Gli effetti a breve, medio e lungo termine dei media Per i non frequentanti GIAN PIERO QUAGLINO, CLAUDIO G. CORTESE – GIOCO DI SQUADRA Indicativamente, ciascun capitolo può rappresentare una domanda d’esame. Ciò che viene richiesto è qualche spunto di concretezza e qualche “suggerimento pratico” di buon funzionamento del lavoro di gruppo, sugli elementi processuali che lo costituiscono: obiettivo, metodo, risorse e coordinamento. Non preoccupatevi di “ricordare”, ma di aver compreso qualche risvolto operativo dei temi trattati Per i frequentanti Può essere chiesto ai frequentanti un commento rispetto ad alcune attività svolte in aula; soprattutto nella parte dedicata al tema del gruppo (“Braveheart” e la leadership; “il sindaco di Petosino” e l’efficacia del lavoro di gruppo; il “dilemma del prigioniero” e l’interdipendenza dei comportamenti; “Breaking out” e le dinamiche del gruppo). La richiesta è semplicemente: cosa ci ha insegnato quell’esperienza?.