RACCOGLIAMO LE IDEE ▶ pp. 412-29 Teoria e pratica La musica fra xx e xxi secolo Inserite al posto giusto negli spazi vuoti i seguenti termini: atonale • aleatorietà • concreta • dissonanze • dodecafonia • elettronici • improvvisazione • integrale • linguaggi • Neoclassicismo • nastro • Pierrot • politonale • politonalità • Romanticismo • rumori • sagra • sintetici • sintetizzatore Durante il Novecento i compositori sono affascinati dalla materia sonora, senza più una netta distinzione fra suono e rumore, soprattutto grazie alle possibilità di manipolazione acustica degli strumenti . Come reazione al determinismo di Darmstadt, i compositori suggeriscono all’esecutore dei limiti entro i quali eseguire liberamente i suoni: è la cosiddetta , secondo la quale prevalgono caso e . Il teatro musicale sperimentale utilizza immagini e mezzi multimediali che stimolano la fantasia dell’ascoltatore-spettatore. La musica prevede l’inserimento di nelle composizioni: ne sono degli esempi il pianoforte preparato o i collage di suoni registrati dalla vita quotidiana e poi amalgamati, spesso con suoni artificiali. La musica elettronica realizza suoni , cioè preparati con strumenti elettronici; dagli anni Sessanta spesso è abbinata alla musica concreta o agli strumenti tradizionali. Essa può essere eseguita dal vivo (con il inventato da Robert Moog) o registrata su magnetico. Materiali online per Musica in pratica, di Giovanni Duci - pagina stampabile e fotocopiabile solo a uso didattico © Loescher 2015 musica fra xx e xxi secolo L’esecuzione del lunaire di Arnold Schönberg nel 1912 segna a Vienna l’esordio ufficiale del linguaggio musicale . L’atonalità annulla le leggi che, nel sistema tonale classico, regolano il rapporto dei suoni fra loro, creando un linguaggio aspro e dissonante, espressione dei sentimenti più intimi del compositore. Il passo successivo è la teorizzazione della : i dodici suoni da cui è formata l’ottava sono equiparati e indipendenti e vengono utilizzati in serie, cioè in ordine diverso in ogni composizione. Come estrema conseguenza della dodecafonia, presso la Scuola di Darmstadt in Germania, la serialità diviene , rendendo estremamente difficoltosa l’esecuzione. 8/ la Gli artisti della prima metà del xx secolo escogitano nuovi musicali per prendere le distanze dai valori del e denunciare la crisi esistenziale dell’uomo moderno. I linguaggi più diffusi nel primo Novecento sono il , ossia la rivisitazione in chiave moderna di tecniche e forme musicali del passato, e la , basata su violente dovute alla sovrapposizione di accordi appartenenti ad ambiti tonali differenti. Nel 1913 a Parigi viene eseguito per la prima volta il balletto di Igor Stravinskij La della primavera, caratterizzato da scelte timbriche insolite, ritmi ossessivi e dal linguaggio armonico . 1