Vi è attività sul lato dei suoni, e vi è anche, conseguentemente, in
un’accezione peculiare, passività sul lato opposto – il lato delle decisioni.
In certo senso non dobbiamo fidarci troppo dall’accentuazione in senso
attivistico che la parola «comporre» ha in se stessa, o più precisamente
non dobbiamo ritenere che questa accentuazione copra la sua intera area
di senso. Forse potremmo rappresentarci il compositore anzitutto come
un grande ascoltatore, come qualcuno che ode suoni a tal punto che li
ode anche quando non ci sono, un visionario dei suoni, se così si può dire.
Questo grande ascoltatore ascolta, intanto, le decisioni dei suoni. |36|
Silvia, rimembri ancora
quel tempo della tua vita mortale,
quando beltà splendea
negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
e tu, lieta e pensosa, il limitare
di gioventù salivi?