IDENTIFICAZIONE DI UN’ATTIVITÀ ENZIMATICA SU GEL DI POLIACRILAMMIDE E DETERMINAZIONE DELLA TEMPERATURA OTTIMALE DI UN ENZIMA Perchè produrre proteine ricombinanti? Produzione di grandi quantità di proteine: Determinazione della struttura 3D. Enzimologia. Produzione di anticorpi. Usi terapeutici e commerciali Biologia cellulare; Prodotti di interesse industriale; Farmaci e terapia genica; Come produrre proteine ricombinanti? Clonaggio del cDNA eucariotico o del DNA procariotico in un vettore di espressione. Trasfezione/trasformazione in un’opportuna cellula/organismo ospite. Crescita dell’ospite. Raccolta delle cellule. Caratterizzazione del prodotto. purificazione della proteina di interesse. saggi biologici e studi di localizzazione. Espressione: produrre una proteina codificata da uno specifico gene In qualsiasi sistema di espressione...... Clonare il gene in un vettore di espressione. Trasformazione dell’organismo ospite. Selezione dei trasformanti. Produzione delle proteine (es. fermentazione, colture cellulari). Tutti i vettori che permettono alta espressione contengono: - Elementi Regolatori per controllare la trascrizione e la traduzione. - Siti di taglio di endonucleasi di restrizione. - Una regione che codifica per le funzioni di replicazione del vettore. - Un marker di selezione per mantenerela pressione selettiva sulle cellule che contengono il plasmide. Sistemi di espressione Ospiti: Escherichia coli Saccharomyces cerevisiae Pichia pastoris Baculovirus Cellule di mammifero in coltura Animali transgenici (moscerino, topo) Sistemi specializzati: oociti di Xenopus La scelta di un sistema dipende da: Resa. Purificazione del prodotto. Modifiche post-traduzionali. Manipolazioni genetiche del gene/cDNA. Costo. Difficoltà sperimentale. Sistema di espressione E. coli Vantaggi: Resa molto elevata (fino a 500 mg/l di coltura). Poco dispendioso, tecnologia abbastanza semplice. Sistemi di espressione ben conosciuti. Svantaggi: Assenza di modifiche post-traduzionali (glicosilazione, acetilazione, co-fattori etc.). Dimensione del cDNA clonabile piccola (15 kbp). Differenze nel “codon usage”. Espressione in E. coli • • • • • gram negativo Crescita veloce e alta densità cellulare Genetica ben conosciuta Alta disponibilità di vettori e ceppi mutati nessuna garanzia di produrre una proteina ricombinante biologicamente attiva. • Sforzi continui per migliorare questo sistema di espressione Proteine di fusione e tags • Originariamente per rendere la purificazione semplice (cromatografia per affinità) • Alcuni partners di fusione facilitano il folding • Partners di fusione – maltose binding protein – glutathione S-transferase (GST) – DsbA and DsbC – tioredossina più L’ADH catalizza l’ossidazione di diversi alcoli primari (gli alcoli secondari e terziari non sono buoni substrati) in presenza del coenzima piridinico NAD+, con un pH ottimale intorno ad 8,0; nella reazione inversa, numerose aldeidi sono ridotte in presenza di NADH, con un pH ottimale intorno alla neutralità. pH 8.0 NAD+ H H OH C C H H H NADH + H+ ossidazione Etanolo H H O C C H H Acetaldeide (Alcool primario) pH 7.0 L’alcool deidrogenasi di Bacillus stearothermophilus (ADH) L’ADH è un metalloenzima che contiene atomi di zinco (1 per subunità) che partecipano all’evento catalitico e stabilizzano la struttura quaternaria della proteina. Quattro residui di cisteina (1 per sito attivo) sono essenziali per la catalisi. Zn2+ 37 kDa Zn2+ Zn2+ Zn2+ 148 kDa punto isoelettrico 4.9 Strutture dell’alcool deidrogenasi •L’alcool deidrogenasi è stata prodotta per via ricombinante nel vettore di espressione procariotico pTrC99A. Caratteristiche del plasmide: •origine di replicazione; •marker di selezione (amp); •sito di policlonaggio (MCS); •lacZ blu-bianco screening; •promotore e terminatore per l’espressione trc; •La sequenza codificante deve essere inserita nel corretto codice di lettura. Attraverso mutagenesi sitospecifica è stata prodotta una versione mutagenizzata del gene che a livello proteico porta alla sostituzione amminoacidica di carica Glu11Lys. gene adh Pst I Origine F1 Nco I Promotore trc Polilinker Amp pTrc99A 4176 cb Origine pBR322 lac I Produzione dell’alcool deidrogenasi wild type e mutante in Escherichia coli ADH E.coli E.coli pTrcADH Trasformazione di cellule competenti di E.coli con i plasmidi ricombinanti Piastraggio di E.coli su terreno LB contenente ampicillina Inoculo e induzione con IPTG Raccolta delle cellule e preparazione degli estratti cellulari • Negli estratti di Escherichia coli trasformati con uno dei due plasmidi è possibile rivelare l’attività dell’alcool deidrogenasi eterologa mediante un dosaggio specifico effettuato ad alta temperatura. • Siccome le due proteine (wild-type e mutata) differiscono soltanto per una sostituzione di carica (Glu-Lys) esse possono essere discriminate mediante elettroforesi su gel nativo e colorazione per zimografia. ELETTROFORESI migrazione di particelle cariche sotto l’influenza di un campo elettrico Molte molecole di interesse biologico possiedono gruppi ionizzabili che, ad un certo valore di pH, sono presenti in soluzione come specie elettricamente cariche Sotto l’influenza di un campo elettrico queste molecole cariche migrano verso il catodo o l’anodo, a seconda che possiedano una carica positiva (cationi) o negativa (anioni) Elettroforesi catodo anodo - + - + + + - Velocità di Migrazione + Direttamente proporzionale alla CARICA NETTA Inversamente proporzionale alla GRANDEZZA ELETTROFORESI DI PROTEINE Le proteine hanno una carica netta a qualunque valore di pH diverso dal loro punto isoelettrico (pI) sottoposte ad un campo elettrico le proteine migreranno verso l’elettrodo di carica opposta Quasi tutte le proteine hanno un pI compreso nell’intervallo 3-10 e la maggioranza di esse ha un pI<8 POLIMERIZZAZIONE Acrilammide Bis-acrilammide •Copolimerizzazione dei monomeri di acrilammide in presenza di piccole quantità di N,N’-metilene bisacrilammide (bis-acrilammide) •La bis-acrilammide, composta da due molecole di acrilammide legate da un gruppo metilene, è utilizzata come agente in grado di formare legami crociati •I monomeri di acrilammide polimerizzano nel senso testa-coda e occasionalmente si legano ad una molecola di bis-acrilammide In tal modo nella catena è introdotto un secondo sito per l’estensione formazione di una matrice con legami crociati a struttura ben definita Catalisi radicalica Acrilammide metilenbisacrilammide (estere disolfato di H2O2, catalizzatore) + TEMED (iniziatore) GEL di POLIACRILAMMIDE (molto idrofilico => Trattiene grosse quantità di acqua) ACRILAMMIDE mezzo di supporto utilizzato per l’elettroforesi di proteine e acidi nucleici L’acrilammide polimerizzata si presenta sotto forma di gel La porosità del gel di poliacrilammide può essere regolata variando la percentuale di acrilammide e/o il grado di legami trasversali tra le catene di acrilammide La tecnica elettroforetica maggiormente adoperata per le molecole proteiche è l’elettroforesi su gel di poliacrilammide in sodio dodecil solfato (SDS-PAGE) • L’SDS-PAGE consente la separazione di molecole con un rapporto carica/massa identico, ma di dimensioni molecolari diverse • Nell’SDS-PAGE la matrice del gel è una sostanza reticolata che agisce come un setaccio, in cui le forze di attrito fanno diminuire la mobilità elettroforetica delle molecole in relazione alle loro dimensioni Sodio Dodecil Solfato CH3(CH2)10CH2OSO3- Na+ proteina Gel di poliacrilammide Nella SDS-PAGE la velocità di migrazione è inversamente proporzionale alle dimensioni della proteina (il rapporto CARICA/MASSA è uguale per tutte le proteine) - + Gel Impaccatore (Stacking) pH 6.8 (6% di Acrilammide) Gel Separatore (Resolving) pH 8.8 Dal 12% al 18% di Acrilammide Xilene cianolo Blu di bromofenolo Xilene cianolo Blu di bromofenolo • Al termine dell’elettroforesi le proteine possono essere rivelate mediante colorazione. • Tutte le proteine possono essere colorate con il Blue di Coomassie che si lega ai gruppi peptidici delle proteine. • la colorazione di attività, o zimografia, sfrutta invece l’attività biologica della proteina. Al termine della corsa elettroforetica il gel è colorato con una soluzione contenente acido acetico e blu di coomassie L’eccesso di colorante viene eliminato decolorando il gel con una soluzione di etanolo-acido acetico Applicazioni dell’SDS-PAGE Analisi quantitativa delle proteine presenti nella frazione di interesse Identificazione del P.M. di proteine sconosciute Analisi qualitativa delle proteine presenti nella frazione di interesse (colorazione con Blu Coomassie o western blotting) 10 μg di proteine totali del campione da: Proteina di interesse Analisi qualitativa e quantitativa di un SDS-PAGE 1. 2. 3. 4. 5. STD Omogenato 5 µl I purif. 10 µl II purif. 15 µl III purif. 20 µl 0,5µg 2,5 µg Alternativa: densitometria a scansione LogPM (Da) Identificazione del PM di una proteina sconosciuta mobilità relativa (mm) Dosaggio di attività enzimatica L’ADH catalizza l’ossidazione di diversi alcoli primari (gli alcoli secondari e terziari non sono buoni substrati) in presenza del coenzima piridinico NAD+, con un pH ottimale intorno ad 8,0; nella reazione inversa, numerose aldeidi sono ridotte in presenza di NADH, con un pH ottimale intorno alla neutralità. pH 8.0 NAD+ H H OH C C H H H NADH + H+ ossidazione Etanolo H H O C C H H Acetaldeide (Alcool primario) pH 7.0 Esempio di zimografia per analizzare l’espressione di alcool deidrogenasi in E.coli 1 2 3 4 5 1: controllo negativo 2,3 : ADHmut in E.coli 4,5: ADHwt in E.coli + 0,9 340nme assorbimentoto 0,8 NAD+ 0,7 0,6 mM (NADH) = 6,2 mM-1 cm-1 NADH 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 220 230 240 250 260 270 280 290 300 310 320 330 340 350 lunghezza d'onda (nm) A340 nm 4 mL ADH 2 mL ADH A= e c l 0 0,5 1 Tempo (min) 360 370 380 Dosaggi di attività enzimatica a differenti temperature La miscela di reazione è costituita da una soluzione contenente: 2 mM NAD, 30 mM etanolo, tampone 25 mM sodio fosfato pH 8. Etanolo + NAD --------------> Acetaldeide + NADH + H+ Dividendo l’incremento di assorbanza a 340 nm al minuto (DA/min) per il coefficiente di estinzione millimolare del NADH (6,2 O.D.), ovvero applicando la legge di Lambert e Beer, si calcolano le micromoli di NAD ridotto in 1 ml di miscela di reazione (le Unità Enzimatiche). Tenendo conto dei microlitri utilizzati per il dosaggio, si calcolano le Unità/ml di soluzione enzimatica. Il dosaggio è effettuato a differenti temperature e al termine si riporta in grafico l’attività enzimatica in funzione della temperatura. Unità enzimatiche Grafico termofilia Temperatura