Economia aziendale (AL) (MZ) - Università degli Studi di Udine

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PROGRAMMI DEL CORSO DI LAUREA IN
Economia aziendale (a.a. 2014-2015, sede di
Udine)
a.a. 2012/2013
Diritto commerciale (A-L)
Docente: prof. aggr. Linda Miotto
Crediti: 9
Afferenza: Scienze giuridiche
Programma del corso: L'imprenditore. Categorie di imprenditori e normative applicabili.
L'azienda, i segni distintivi e la proprietà intellettuale. La concorrenza fra imprese. I contratti del
mercato mobiliare. I titoli di credito. La dematerializzazione dei titoli di credito. I titoli di credito
cambiari. Società e figure affini. Le società di persone. Le società di capitali. Società per azioni.
Società in accomandita per azioni. Società a responsabilità limitata. Società cooperative e mutue
assicuratrici. Società con azioni quotate. Libri sociali, bilancio, scioglimento. Società unipersonali.
Gruppi di società . Trasformazione, fusione e scissione.
Bibliografia: G. Presti, M. Rescigno, Corso di diritto commerciale, Zanichelli, Bologna, ultima
edizione, in due volumi. Volume primo: l'imprenditore (Lezioni da I a IV); la concorrenza fra imprese
(Lezione V); i contratti del mercato mobiliare (Lezione X); i titoli di credito (Lezioni da XI a XIII
compresa). Volume secondo: per intero. Codice civile (edizione a piacere, purché aggiornata al
2012).
Modalità d'esame: L'esame può essere sostenuto unicamente nelle date di appello ufficiali,
pubblicate nel sistema ESSE3. Consiste in una prova scritta della durata di circa sessanta minuti, su
quattro temi a risposta aperta, e in una prova orale integrativa, da sostenere quando necessaria a
giudizio del docente. La prova orale, la registrazione degli esiti e la visione dei compiti si svolgeranno
nel giorno e nell'ora comunicati alla conclusione della prova scritta; coloro che non saranno presenti
personalmente dovranno senza eccezione ripetere l'esame scritto.
Propedeuticità : Diritto privato generale e dei contratti. Varrà a comprova del superamento di
tale esame l'esibizione del relativo certificato.
Ulteriori informazioni: Il docente riceve gli studenti presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche
(Udine, Via Treppo 18), nell'orario indicato nel sito internet dell'Ateneo.
Diritto commerciale (M-Z)
Docente: dott. Giovanni Pullini
Crediti: 9
Afferenza: Dipartimento di Scienze giuridiche
Programma del corso: L'impresa e l'imprenditore. La nozione di imprenditore e le categorie di
imprenditori e normative applicabili. Lo statuto dell'imprenditore commerciale. L'azienda. I marchi. Le
invenzioni. La concorrenza tra imprese. I titoli di credito. La disciplina generale dei titoli di credito. I
principali titoli di credito. La cambiale, gli assegni. I titoli speciali. La dematerializzazione dei titoli di
credito. Le società . Il contratto di società . Società e figure affini. Le società di persone. Le
società di capitali: a società per azioni, la s.r.l., la società in accomandita per azioni. Cooperative e
mutue assicuratrici. Le società quotate. Libri sociali, bilancio, scioglimento. Società unipersonali.
Gruppi di società . Trasformazione, fusione e scissione. La crisi di impresa, fallimento e relativo
procedimento.
Bibliografia: G. PRESTI, M. RESCIGNO, Corso di diritto commerciale, Zanichelli, Bologna, ultima
edizione disponibile.
Vanno studiate le parti: Volume primo: relative all'imprenditore; alla concorrenza tra imprese; ai titoli
di credito. Volume secondo: le società . Il volume va studiato per intero, salvo l'ultima lezione. Lo
studio del manuale va accompagnato dalla lettura del Codice civile 2012.
Per gli studenti del vecchio ordinamento (iscritti al corso ante anno accademico 2009-2010). Il
programma dell'anno cui erano iscritti (senza il diritto industriale e della concorrenza).
Modalità d'esame: L'esame è scritto su quattro argomenti a risposta aperta. Il tempo è di 60
minuti circa. A discrezione del docente è possLa crisi di impresa, fallimento e relativo
procedimentoibile sia richiesta una integrazione orale, normalmente prevista. La correzione, l'eventuale
integrazione orale e la registrazione dell'esame avvengono dopo il termine della prova scritta, che può
anche essere il giorno successivo. Il Docente comunica agli studenti il giorno e l'ora dell'eventuale
orale e della registrazione. Per la registrazione non sono consentite deleghe. Coloro che, avendo
superato lo scritto, non sono presenti al momento della eventuale integrazione orale o della
registrazione dovranno senza alcuna eccezione ripetere l'esame scritto.
Avvertenze: Si deve affrontare l'esame di Diritto commerciale 1 solo dopo aver superato l'esame di
Diritto privato generale e dei contratti.
Ulteriori informazioni: Il docente riceve gli studenti durante l'orario settimanale indicato sul sito
internet dell'Ateneo; il ricevimento si svolge presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche (Udine, Via
Treppo 18). Il docente riceve gli studenti anche prima e dopo le lezioni.
Diritto dei prodotti bancari e assicurativi
Docente: dott. Paolo Polacco
Crediti: 9 Afferenza Dipartimento di Scienze giuridiche
Programma del corso : I contratti bancari Le fonti della disciplina - Il deposito e le altre forme
di raccolta - L'apertura di credito - L'anticipazione bancaria - Lo sconto e le altre forme di smobilizzo
dei crediti - Il conto corrente - Il mutuo ordinario e il mutuo fondiario - Il credito al consumo - Cenni
sulle garanzie bancarie (fideiussione, pegno, ipoteca, mandato irrevocabile all'incasso, cessione di
credito in funzione di garanzia). La trasparenza bancaria: la disciplina legislativa e le nuove istruzioni
di vigilanza - Interessi usurari, commissione di massimo scoperto e anatocismo - La 'portabilità ' dei
finanziamenti bancari - La risoluzione stragiudiziale delle controversie. I contratti assicurativi Il
contratto di assicurazione - La disciplina generale del contratto ed i singoli tipi di assicurazione - Il
rischio ed il premio - L'assicurazione danni - L'assicurazione sulla responsabilità civile L'assicurazione vita - L'assicurazione contro i danni alla persona - La trasparenza nei contratti
assicurativi e cenni in tema di trasparenza dei prodotti e degli strumenti finanziari. I titoli di credito
I titoli di credito in generale e, in particolare, l'assegno bancario e quello circolare.
Bibliografia:
Testi consigliati
Sui contratti bancari P. Bontempi, Diritto bancario e
finanziario , Giuffrè, Milano, III^ ed., 2009 (solo i capitoli VIII, X, XII, XIII, XIV, XV, XVII ).
Sulla trasparenza bancaria sarà messa a disposizione degli studenti una dispensa redatta da M. Lembo
Sui contratti di assicurazione P. Polacco, Breve commento alla disciplina dei contratti assicurativi ,
saggio contenuto nel volume, curato da Stefano Miani, I prodotti assicurativi , Giappichelli, Torino,
III^ ed., 2010. Si consiglia vivamente l'attenta lettura, nell'ambito dello stesso volume, del saggio di
Luigi Gaudino in tema di responsabilità civile e la rassegna critica della giurisprudenza in materia
assicurativa redatta da Vittorio Giorgi. Sulla trasparenza assicurativa: il saggio di M. LEMBO
all'interno dello stesso volume. Sui titoli di credito G. PRESTI e M.RESCIGNO, Corso di diritto
commerciale , vol. I, Zanichelli, Bologna, IV^ ed., 2009 (solo i capitoli relativi ai titoli di credito).
Siti consigliati
Per un necessario approfondimento della materia, soprattutto in tema di trasparenza, è richiesta la
consultazione dei siti di Banca d'Italia (in particolare la parte relativa alle Istruzioni di Vigilanza),
dell'ISVAP e della CONSOB.
Avvertenze ed indicazioni didattiche: Lo studio dei testi consigliati deve essere sempre
accompagnato dall'attenta lettura della disciplina legislativa di maggior rilievo per tutte le materie,
tenendo conto che queste costituiscono oggetto di frequenti modifiche da parte del legislatore.
Il programma e le modalità dell'esame per gli studenti frequentanti potranno subire variazioni a
discrezione del docente, considerandosi frequentanti gli studenti che, in seguito alle rilevazioni,
risulteranno aver partecipato ad almeno il 75% delle lezioni.
Diritto del lavoro
Docente: prof. Marina Brollo
Crediti: 9
Afferenza: Dipartimento di Scienze Giuridiche
Obiettivi formativi:
: Il corso si prefigge di fornire agli studenti gli strumenti necessari per conseguire un'adeguata
conoscenza giuridica dei contesti lavorativi e delle dinamiche delle relazioni industriali e di lavoro nel
settore privato. A tal fine ci si occuperà di fornire le nozioni fondamentali e di base della disciplina
giuridica del lavoro, con particolare riguardo alla fase di costituzione, svolgimento ed estinzione del
rapporto di lavoro subordinato. Il programma vuole fornire un'approfondita conoscenza dei poteri e
doveri del datore di lavoro, nonché dei correlati obblighi e diritti del lavoratore, nella prospettiva di
uno sbocco lavorativo in contesti aziendali e di pubblico impiego, nonché nella professione di
consulente del lavoro, revisore contabile ovvero commercialista (percorso in apprendistato).
Programma del corso: I caratteri fondamentali del diritto del lavoro e delle relazioni industriali.
Le fonti e l'evoluzione storico-normativa. Le trasformazioni del diritto del lavoro: la crisi economica,
l'innovazione tecnologica, la globalizzazione e l'Unione europea. La riforma ‘Fornero' del 2012.
Le prospettive del diritto del lavoro all'epoca della crisi. La subordinazione e le varie tipologie di
contratto di lavoro. Il lavoro subordinato, autonomo e associato. La costituzione del rapporto di lavoro.
Organizzazione e gestione delle risorse umane: poteri e doveri del datore. Il potere direttivo, il potere di
vigilanza e il potere disciplinare. Il dovere di sicurezza del datore di lavoro. Gli obblighi del lavoratore
e la collaborazione nell'impresa: diligenza, obbedienza, fedeltà . La prestazione di lavoro subordinato:
oggetto (mansioni, qualifica e categoria, la modifica delle mansioni), luogo (il trasferimento del
lavoratore) e durata (la disciplina dell'orario di lavoro). La cessazione del rapporto di lavoro: il
licenziamento individuale, le dimissioni, la risoluzione consensuale, i licenziamenti collettivi per
riduzione di personale e per messa in mobilità . Il diritto delle relazioni industriali: dal conflitto alla
concertazione. La libertà e l'attività sindacale. Rappresentanza e rappresentatività . La repressione
della condotta antisindacale.
Propedeuticità : Diritto privato
Bibliografia: F. Carinci, R. De Luca Tamajo, P. Tosi, T. Treu, Diritto sindacale, Utet, Torino, vol. I,
ultima edizione ( Introduzione + capp. II - VII ) F. Carinci, R. De Luca Tamajo, P. Tosi, T. Treu, Il
rapporto di lavoro subordinato, Utet Torino, vol. II, ultima edizione ( Introduzione + capp. I, II, V-VII,
X escluso parte C ) È inoltre indispensabile l'uso di un codice del lavoro aggiornato .
AVVERTENZA. Nel corso delle lezioni, data la rapida evoluzione della materia, si darà conto
delle novità intervenute nella legislazione ed eventualmente si segnaleranno materiali didattici
integrativi . Il programma d'esame PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI potrà quindi subire
variazioni a discrezione del docente. Si ritiene «frequentante» lo studente che partecipa
ad almeno l'80% delle lezioni.
Siti consigliati: Ulteriori informazioni (per studenti e laureandi) verranno pubblicizzate nella
pagina web della docente ( http://people.uniud.it/page/marina.brollo ), nel sito del materiale didattico
on line e nel sito del Dipartimento di Scienze Giuridiche http://web.uniud.it/dsg/ Per un
aggiornamento on line della materia si consiglia la visione/frequentazione dei seguenti siti:
http://www.lavoro.gov.it/Lavoro
(Ministero del lavoro e delle politiche sociali)
http://cddle.lex.unict.it/
(Centro
Studi
“Massimo
D'Antona”)
http://www.csmb.unimore.it
(Centro
Studi
“Marco
Biagi”)
http://dirittodellavoro.wki.it (sito collegato al manuale consigliato)
Diritto privato (A-L) (M-Z)
Docente: prof. Luigi Gaudino
Crediti: 9
Afferenza: Dipartimento di Scienze giuridiche
Obiettivi formativi: Il corso intende principalmente fornire gli strumenti e le nozioni fondamentali
per:
• l'acquisizione delle categorie logico/concettuali e degli strumenti ermeneutici di base, su cui fondare
non solo la conoscenza giusprivatistica ma, più ampiamente, l'organizzazione e l'applicazione pratica
del ragionamento giuridico generalmente inteso; la conoscenza delle istituzioni del diritto privato per
quanto riguarda - in particolare - le persone e la famiglia; le successioni; i beni, la proprietà e gli altri
diritti reali; il possesso; le obbligazioni e contratti; la tutela dei diritti.
Programma del corso: Obiettivo del corso è la conoscenza, da parte degli studenti, dei concetti
giuridici fondamentali e dei principali istituti del diritto privato. A tal fine, dopo l'illustrazione delle
nozioni indispensabili per acquisire il lessico base del diritto - diritto oggettivo e diritto soggettivo,
fonti del diritto e loro interpretazione, situazioni e rapporti giuridici, fatti e atti giuridici - il corso si
concentrerà sulla materia oggetto del Codice Civile (e delle principali Leggi Speciali) secondo il
seguente schema di massima.
Il primo libro del codice civile
Le persone fisiche
(capacità giuridica e d'agire; la tutela degli incapaci; i diritti della personalità ). Le persone giuridiche
senza scopo di lucro (fondazioni, associazioni, comitati). La famiglia (matrimonio, rapporti personali e
patrimoniali fra coniugi; separazione e divorzio; rapporti di filiazione). Il secondo libro del codice
civile Le successioni mortis causa e le liberalità tra vivi Il terzo libro del codice civile I beni, la
proprietà e gli altri diritti sulle cose, il possesso. Il quarto libro del codice civile Le obbligazioni e
le loro fonti con particolare riguardo: alla disciplina del contratto in generale (formazione, requisiti,
tipicità e atipicità , validità , invalidità ), nonché a quella dei principali tipi contrattuali alle tutela
del consumatore alle regole della responsabilità civile alla disciplina delle promesse unilaterali e dei
titoli di credito, dell'indebito, della gestione di affari, dell'arricchimento senza causa Il sesto libro del
codice civile La trascrizione immobiliare Le garanzie reali La responsabilità patrimoniale Il sistema
delle prove La prescrizione e le decadenza
Bibliografia: G. Iudica, P. Zatti, Linguaggio e regole del diritto privato, CEDAM, Padova, ultima
edizione (esclusi i capitoli − da 31 a 37; da 39 a 42; 48 − riguardanti la materia che
verrà affrontata nei corsi di diritto del lavoro e di diritto commerciale:). In alternativa al manuale
sopra indicato, lo studente potrà utilizzare, previo accordo col docente, uno dei manuali universitari
attualmente in commercio (preferibilmente nell'ultima edizione). È indispensabile l'acquisizione di un
codice civile aggiornato (ad es. quello curato da G. De Nova per la Zanichelli). Per la preparazione
dell'esame si consiglia altresì il volume: P. Cendon, L. Gaudino, P. Ziviz, F. Bilotta, Come affrontare
e superare l'esame di diritto privato, IV ed., 2007, Milano, Giuffré.
Ulteriori materiali verranno messi a disposizione degli studenti tramite il sito della facoltà .
Diritto tributario
Docente: prof. Mario Nussi
Crediti: 9
Afferenza: Dipartimento di Scienze Giuridiche
Obiettivi formativi: Il corso è volto a fornire agli studenti la conoscenza istituzionale dei principi e
le regole che caratterizzano il dovere di concorso alle spese pubbliche, sia con riguardo ai rapporti tra
contribuente e amministrazione finanziaria nell'attuazione dei tributi, sia con riferimento alle singole
imposte, con particolare attenzione al sistema della fiscalità dell'impresa.
Programma del corso: Il concetto di tributo e le sue classificazioni. I principi costituzionali.
L'interpretazione della legge fiscale. L'evasione e l'elusione tributaria. Lo Statuto dei diritti del
contribuente. L'obbligazione tributaria. L'interpello. La dichiarazione. I poteri istruttori. I metodi e gli
avvisi d'accertamento. La riscossione. Il rimborso. Le sanzioni tributarie. Principi generali del processo
tributario. La soggettività tributaria. I principi generali in materia di imposizione sul reddito. Le
regole in tema di determinazione del reddito. Il reddito d'impresa: le componenti positive e negative.
Linee generali delle altre principali imposte. Cenni alle imposte locali.
Bibliografia: F. Tesauro, Compendio di diritto tributario, UTET, Torino, ult. ed. È richiesta la
conoscenza delle norme esaminate durante il corso (si raccomanda la consultazione di una raccolta
normativa aggiornata).
Economia aziendale (A-L) (M-Z)
Docente: prof. Franco Cescon (A-L), prof. aggr. Gina Rossi (M-Z)
Crediti: 9
Afferenza: Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Obiettivi formativi: Parte I. Il corso di Economia aziendale nella prima parte introduce il vasto
campo di studi che trattano dell'economia delle aziende e si propone di trasmettere gli strumenti
concettuali di base per analizzare le condizioni di funzionalità e la dinamica realtà delle aziende.
Parte II. Nella seconda parte gli argomenti del corso affrontano il tema della valutazione
dell'economicità nelle aziende di produzione. In particolare, viene approfondito il sistema delle
rilevazioni d'azienda e la logica teorica del sistema del reddito nella determinazione periodica del
risultato economico di esercizio e del capitale e si illustrano le fondamentali quantità d'azienda.
Programma del corso:
Parte I 1. Le persone, l'attività economica, l'economia aziendale
L'attività economica, le persone e i gruppi di persone, l'economia aziendale.
2. Gli istituti, le aziende, la specializzazione economica Gli istituti, le aziende ordine economico
degli istituti, la specializzazione economica.
3. Le combinazioni economiche Il sistema degli accadimenti e le combinazioni economiche,
l'articolazione delle combinazioni economiche delle imprese, l'articolazione delle combinazioni
economiche dello Stato, l'articolazione delle combinazioni economiche delle famiglie, l'articolazione
delle combinazioni economiche degli istituti non-profit.
4. Gli assetti istituzionali Un modello generale, i sistemi di interessi convergenti negli istituti,
l'integrazione dei contributi: il soggetto economico, gli assetti di governo degli istituti.
5. L'economicità L'economicità come principio e come obiettivo, l'economicità delle imprese,
l'economicità delle famiglie, l'economicità dello Stato e degli istituti pubblici, l'economicità degli
istituti non-profit.
6. La valutazione dell'economicità e la rilevazione Il capitale economico: il valore economico del
patrimonio. Il modello del bilancio di esercizio. I sistemi di rilevazione d'azienda.
Parte II 1. L'amministrazione e le rilevazioni quantitative d'impresa L'amministrazione dell'impresa
e la sua articolazione per classi di operazioni. I cicli di gestione.
2. Le rilevazioni quantitative, le rilevazioni contabili, il metodo e il sistema contabile Le rilevazioni
quantitative d'impresa. Le rilevazioni contabili. Il metodo e il sistema contabile. La rilevazione:
proposizioni generali.
3. Il metodo e gli strumenti di rilevazione contabile Il metodo di rilevazione. Il metodo della partita
doppia: principi e corollari. Gli strumenti di rilevazione sistematica. La nozione e gli obiettivi della
contabilità generale.
4. Il sistema del reddito nelle aziende di produzione Il reddito totale d'impresa. Il reddito di
esercizio. I caratteri del reddito e la relazione tra reddito e capitale. Il patrimonio numerario. La teorica
del sistema del reddito: il fine del sistema; l'oggetto delle scritture; gli aspetti di analisi del fenomeno
oggetto di rilevazione. Il metodo contabile e il sistema del reddito nelle aziende di produzione.
5. Il sistema del reddito e le rilevazioni di esercizio I conti numerari: definizione, classificazione e
funzionamento. I conti economici: definizione e loro classificazione. Uno schema di sintesi delle
scritture di esercizio. I momenti della rilevazione contabile di esercizio. I conti d'ordine.
6. Il sistema del reddito e le rilevazioni di fine periodo I conti di bilancio: funzione, tipologie e loro
connessioni con i conti economici di reddito.
7. La determinazione del reddito di esercizio Il procedimento logico-contabile di determinazione
del reddito del primo esercizio di vita dell'impresa. Il processo logico di determinazione del reddito di
un esercizio qualsiasi della vita dell'impresa. Dal sistema dei valori d'azienda al bilancio di esercizio.
8. Il reddito di esercizio e il capitale di funzionamento Il reddito di esercizio economico-aziendale:
concetto e elementi essenziali. Le proprietà del reddito di esercizio economico-aziendale. I principi di
determinazione del reddito di esercizio economico-aziendale. I tipici componenti del reddito di
esercizio. I principi di determinazione del capitale di funzionamento. L'avviamento dell'impresa.
* Ad integrazione delle lezioni della parte II è previsto lo svolgimento di alcune esercitazioni
guidate.
Bibliografia:
Parte I: G. AIROLDI, G. BRUNETTI, V. CODA, 2005, Corso di economia
aziendale, il Mulino, Bologna, capitoli I, II, III, IV, V, VII (solo paragrafo 7.2). F. CESCON, A.
GARLATTI, 2010, Economia aziendale - casi e testi, Cedam, Padova. Articoli segnalati durante lo
svolgimento del corso.
Parte II: F. CESCON, Rilevazioni e determinazioni quantitative d'azienda, 2004, Giuffrè Editore,
Milano.
Modalità d'esame: L'esame prevede una parte scritta obbligatoria e una parte orale per voti tra 18
e 20. La parte scritta obbligatoria si può svolgere con due modalità .
• Prima modalità : lo studente può sostenere una prima prova intermedia alla fine della parte I e, se la
prova scritta è sufficiente, una seconda prova scritta intermedia alla fine della parte II. Se il voto è
negativo nella prima o nella seconda prova scritta intermedia lo studente viene rinviato a sostenere la
prova scritta complessiva. Se il voto della prima e della seconda prova scritta intermedia sono maggiori
o uguali a 21 trentesimi viene registrato subito il voto finale. È obbligatoria la prova orale per gli
studenti che hanno conseguito nelle prove intermedie un voto compreso tra 18 e 20 trentesimi. La
prova orale deve essere sostenuta entro la stessa sessione di esame dello scritto.
• Seconda modalità : lo studente sostiene una sola prova scritta complessiva - parte I e parte II - nel
primo appello o successivi. È obbligatoria la prova orale per gli studenti che hanno conseguito negli
scritti un voto finale compreso tra 18 e 20 trentesimi. Gli esiti delle prove d'esame vengono registrati
solo nella data fissata dal docente (Presidente della Commissione d'esame). Non è ammesso il rifiuto
del voto.
** Gli studenti che passano dal precedente ordinamento al nuovo ordinamento, e hanno sostenuto
positivamente l'esame di Economia aziendale, devono sostenere l'integrazione sulla parte II del
programma.
Economia degli intermediari finanziari (A-L)
Docente: prof. aggr. Josanco Floreani
Crediti: 9
Afferenza: Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire gli elementi concettuali che consentono di
evidenziare le relazioni esistenti fra economia monetaria e finanziaria ed economia reale. Inoltre,
verranno esaminati i diversi canali che consentono i collegamenti finanziari fra le unità economiche e
le principali caratteristiche dei mercati e degli intermediari finanziari.
Programma del corso:
Modulo 1
• Il sistema finanziario: struttura e funzioni
• I saldi finanziari e il trasferimento di risorse finanziarie: il circuito diretto e indiretto
• La Banca Centrale Europea e la politica monetaria
• La regolamentazione del sistema finanziario
• I mercati finanziari
• Gli intermediari finanziari
Modulo 2
• Gli strumenti finanziari: tipologie e caratteristiche
• La valutazione delle attività finanziarie
• I titoli obbligazionari
• I titoli azionari
• Gli strumenti derivati
Bibliografia: A. Ferrari, E. Gualandri, A. Landi, P. Vezzani, Il sistema finanziario: funzioni, mercati
e intermediari, Giappichelli, Torino, 2009; G.N. Mazzocco (a cura di), Gli strumenti finanziari di
mercato aperto, seconda edizione, Giappichelli, Torino, 2004.
Letture G. Forestieri, P. Mottura, Il sistema finanziario, quarta edizione, Egea, Milano, 2005; F.
Mishkin, S. Eakins, G. Forestieri, Istituzioni e mercati finanziari, Milano, Pearson - Addison Wesley,
2007.
Economia degli intermediari finanziari (M-Z)
Docente: dott. Andrea Paltrinieri
Crediti: 9
Afferenza: Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Programma del corso: Modulo 1
• Il sistema finanziario: struttura e funzioni
• I saldi finanziari e il trasferimento di risorse finanziarie: il circuito diretto e indiretto
• La Banca Centrale Europea e la politica monetaria
• La regolamentazione del sistema finanziario
• I mercati finanziari
• Gli intermediari finanziari Modulo 2
• Gli strumenti finanziari: tipologie e caratteristiche
• La valutazione delle attività finanziarie
• I titoli obbligazionari
• I titoli azionari
• Gli strumenti derivati
Bibliografia: I libri di testo saranno indicati successivamente.
Modalita d'esame: L'esame si svolgerà in forma scritta.
Economia e gestione delle imprese
Docente: prof. Andrea Moretti, prof. aggr. Maria Rosita Cagnina
Crediti: 9
Afferenza: Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Programma: Il corso si divide in due parti che hanno obiettivi didattico-formativi tra loro correlati:
• in primo luogo identificare, descrivere ed interpretare le variabili descrittive della gestione delle
imprese industriali (manifatturiere e di servizi) con riferimento al loro contesto competitivo;
• quindi, analizzare i sistemi di produzione ( operation management ) che caratterizzano tali imprese (i
principali elementi di analisi delle decisioni di produzione, le interdipendenze tra le operation e le
altre funzioni aziendali, gli strumenti operativi per la gestione dei sistemi di produzione). I temi
trattati saranno, con riferimento alla prima parte del corso:
• introduzione all'economia e gestione delle imprese;
• dalla parte del decisore: dove e come opera l'impresa. Il management come teoria delle decisioni;
• teorie d'impresa: la razionalità soggettiva e le sue forme di indebolimento, la razionalità sistemica
e la teoria delle contingenza, la teoria dei costi di transazione, le teorie evolutive;
• evoluzione dell'automazione nelle imprese industriali: il ruolo della tecnologia e cenni di "economia
della conoscenza";
• modelli di capitalismo ed evoluzione storica del capitalismo industriale;
• come opera l'impresa: le logiche dell' industral organization ; catena e sistema del valore; economie e
dimensioni di impresa; le funzioni aziendali; l'ambiente competitivo; il settore industriale ed i confini
del settore (elasticità incrociata, barriere all'entrata), la concentrazione intra-settoriale;
differenziazione/diversificazione e strategie di integrazione; le strategie di base di Porter e le strategie
evolutive (cenni); le imprese a rete e il concetto di filiera produttiva. Per quanto concerne la seconda
parte del corso, i temi trattati saranno:
• il management dell'innovazione (aspetti generali);
• il marketing e la distribuzione (aspetti generali)
• il lato strategico della produzione: le operation come fonti di vantaggio competitivo;
• le logiche di produzione per processi e la lean production ;
• le scelte dimensionamento della capacità produttiva degli impianti; il layout produttivo; la
gestione delle scorte e dei magazzini; la programmazione della produzione aggregata; la gestione delle
risorse;
• il management dei processi logistici;
• il supply chian management;
• cenni di total quality management .
Riferimenti bibliografici obbligatori: Di Bernardo B., Gandolfi V., Tunisini A. (2009),
Economia e management delle imprese, Hoelpi Editore, Milano, (capitoli 1-4, 6, 11-19) Foss N.J.
(2000), "The theory of the firm: An introduction to themes and contributions", in Nicolai J. Foss (ed.),
The Theory of the Firm: Critical Perspectives on Business and Management, Routledge, London, pp.
15-61. Rullani E. (1989), "La teoria dell'impresa: soggetti, sistemi, evoluzione", in Rispoli M.,
L'impresa industriale. Economia, tecnologia, management, Il Mulino, Bologna, cap. 1, pp:13-110
Simon H.A. (1978), "Rational Decision-Making in Business Organizations", Nobel Memorial Lecture,
8 Dicembre, Stoccolma Williamson O.E., Ouchi W.G. (1981) “The Markets and Hierarchies
and Visibile Hand Perspective”, in Van de Ven A.H., Joyce W.F. (a cura di) Perspectives on
organization design and behavior, Wiley, New York, pp:347-406 Krajewski L.J., Ritzman L.P., (2002)
Operantions management. Strategy and Analysis, Pearson Prentice Hall, Upper Saddle River, VI
edition [cap. 1-2-3 (pp: 1-117), cap. 6 (pp: 241-281), cap. 8 (pp: 323-342), cap. 10-11 (pp: 443-522),
cap. 13 (pp: 593-634), Supplement E (pp: 635-650), cap. 14 (pp: 651-663), cap. 15 (pp: 731-782),
Supplement G (pp: 783-796)] Ulteriori materiali didattici verranno identificati durante il corso ed
inseriti all'interno del sito del corso.
Finanza aziendale
Docente: prof. Roberto Cappelletto
Crediti: 9
Afferenza: Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Obiettivi formativi: Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti per l'apprezzamento della
dinamica economica e finanziaria delle imprese non finanziarie, per la valutazione dei progetti di
investimento e per la quantificazione del corretto costo del capitale.
Programma: Viene idealmente suddiviso in due parti: la prima avente ad oggetto l'analisi della
dinamica economica e finanziaria d'impresa mediante i dati contabili e la seconda avente ad oggetto la
quantificazione dei flussi finanziari prospettici di progetto e il corretto tasso di sconto. Prima parte:
• La rielaborazione dello Stato Patrimoniale secondo il criterio funzionale;
• La quantificazione dei fabbisogni finanziari e le relative determinanti: il Capitale investito e il
Capitale circolante netto operativo (Capitale di giro);
• Gli indici patrimoniali e finanziari;
• La rielaborazione del Conto economico secondo il criterio del Valore aggiunto;
• Gli indici economici;
• L'analisi per flussi: obiettivi, significato e costruzione;
• I flussi delle aree della gestione;
• L'apprezzamento della dinamica finanziaria dell'impresa mediante il rendiconto finanziario;
• La previsione economico finanziaria: obiettivi, significato, correlazione con le strategie d'impresa;
• I parametri per la previsione (assumptions);
• La costruzione del bilancio previsionale;
• La leva finanziaria;
• La leva operativa;
Seconda parte:
• I metodi per la valutazione degli investimenti: tempo di recupero, tempo di recupero attualizzato,
valore attuale netto, tasso interno di rendimento;
• La quantificazione dei flussi rilevanti di progetto e del relativo rendiconto finanziario;
• Il costo medio ponderato del capitale (WACC);
• La stima del costo del capitale di terzi: il metodo di mercato, il rating e il pricing bancario;
• Il dividend discount model;
• Rischio e rendimento di portafoglio: l'effetto diversificazione e l'approccio matriciale;
• La Capital market line;
• Il Capital asset pricing model e la Security market line;
• Le teorie di Modigliani Miller;
• Cenni sulle metodologie di valutazione di un'impresa;
• Il beta levered e unlevered;
• Le teorie alternative a Modigliani Miller.
Bibliografia: R. Cappelletto, Elementi di finanzia aziendale, Giappichelli, Torino, 2003 S. Ross, D.
Hillier, R. Westerfield, J. Jaffe, B. Jordan “Finanza aziendale”, McGraw-Hill, Milano,
2012
Modalità d'esame: Scritta
Inglese per l'economia
Docente: dott. Lionello Fabris
Crediti: 6
Afferenza: Centro linguistico e audiovisivi
Obiettivi: Lo scopo del corso è di preparare gli studenti per lo studio di materie economiche in
lingua inglese per poter seguire con profitto i corsi previsti o già attivati nella Facoltà di Economia
che utilizzano la lingua inglese come lingua veicolare. In particolare l'obiettivo è di:
• aiutare gli studenti a comprendere testi di economia attraverso specifiche tecniche di lettura,
• introdurre i termini economici più comuni,
• assistere gli studenti nell'ascolto e comprensione di lezioni di economia in lingua inglese.
Pre-requisiti: Conoscenza della lingua inglese a livello intermedio (B1-B2 QER)
Durata: 48 ore (4 ore/12 settimane)
Metodo e Strumenti: Didattica frontale in aula con l'ausilio di un libro di testo, CD audio,
computer e proiettore. Inoltre ci sarà un supporto on-line attraverso la piattaforma Moodle (dettagli
saranno dati durante il corso).
Abilità (skills):
• Tecniche di lettura: skimming and scanning.
• Tecniche di ascolto: preparazione e previsione, prendere appunti, riconoscere i marcatori (signpost
language).
• Lessico: riconoscere la funzione grammaticale di una parola, utilizzare il vocabolario in modo
efficace, inferire il significato dal contesto.
• Riconoscere la struttura di un paragrafo e lo sviluppo concettuale (topic sentences, main points
supporting information, discourse markers, stance markers, fixed phrases).
• Riconoscere la struttura di una frase.
• Fare un breve intervento (class seminar, mini-presentation).
Tematiche: Business Finance Change management Company performance Financial Accounts
Logistics Management theory Marketing Operations management Organization of work Product
life cycles Production and scheduling Strategy Technology Types of Business
Prova Finale: Una unica prova scritta che comprende 10 domande a scelta multipla di comprensione
ascolto e 20 domande a scelta multipla di comprensione lettura, lessico e grammatica. Per superare la
prova bisogna raggiungere un voto minimo di 18/30. Non c'è voto finale, ma il giudizio
“superato/non superato”.
Libro di Testo: " English for Business Studies in Higher Education Studies " Course Book by
Carolyn Walker Garnet Education ISBN 978185964936-7. Da portare alla prima lezione.
Si invitano gli studenti che intendono frequentare il corso a ordinare con sollecitudine il libro per
poterlo avere in tempo utile per l'inizio del corso. Gli studenti possono ordinarlo nella libreria di
fiducia, ma se la libreria non conosce la casa editrice il distributore per l'Italia è: LA LIBRERIA di
Megalibri
VIA
DEL
COMMERCIO,
43-45
20090
BUCCINASCO
(MILANO)
[email protected] TEL.02-48401544 FAX.02-48403527
http://www.megalibri.it
Macroeconomia
Docente: prof. Marina Schenkel, prof. aggr. Ernesto Cassetta
Crediti: 9
Afferenza: Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Programma: La misurazione e la struttura dell'economia nazionale.
Produttività , prodotto e il mercato del lavoro.
Consumi, risparmi e investimenti.
Moneta, prezzi e mercato delle attività .
Modelli IS-LM e AD-AS.
Il ciclo
Disoccupazione e inflazione
Economia aperta
Politica monetaria
Politica fiscale
Libro
di
testo:
Andrew B. Abel, Ben S. Bernanke,
«Macroeconomics», Boston, Pearson Higher Education, 7th. Ed.
Dean
Croushore,
Marketing
Docente: prof. Maria Chiarvesio
Crediti: 9 Afferenza Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Programma in sintesi Il Corso di Marketing intende approfondire le principali tematiche relative al
marketing strategico, alle leve del marketing mix e alla gestione dei prodotti nel tempo e nello spazio.
Durante il corso verranno inoltre affrontati alcuni temi di particolare attualità che rimandano in
particolare al marketing relazionale, al marketing in rete e al ruolo dei contesti di esperienza.
I temi trattati saranno:
Rapporto tra produzione e consumo nella storia del capitalismo industriale e ruolo del marketing Le
dimensioni del marketing: strategica ed operativa
L'evoluzione del marketing: relazioni,
co-produzione con il consumatore, contesti di esperienza Il comportamento dei consumatori: bisogni e
processi di acquisto L'analisi strategica del portafoglio attivitÃ
L'analisi del mercato: la
segmentazione, le strategie di copertura e il posizionamento Il prodotto come insieme di attributi
Due attributi specifici: la marca e il prezzo La gestione del portafoglio-prodotti La comunicazione di
marketing I canali distributivi La gestione dei prodotti nel tempo: l'innovazione di prodotto La
gestione dei prodotti nello spazio: marketing e globalizzazione Il marketing e l'interazione con il
consumatore sul web
Materiali di studio Testo di riferimento
Grandinetti R. (a cura di), 2008, Marketing. Mercati, prodotti e relazioni, Carocci, Roma Materiali
didattici a cura del docente Altri materiali che verranno indicati all'inizio del corso
Matematica finanziaria (A-L) (M-Z)
Docente: prof. Patrizia Stucchi (A-L), prof. Antonino Zanette (M-Z)
Crediti: 9
Afferenza: Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Argomenti trattati: Prima parte. Elementi di matematica finanziaria in condizioni di certezza.
L'operazione finanziaria elementare. Definizioni fondamentali: interesse, sconto, montante, valore
attuale, tassi, fattori. Leggi finanziarie: omogeneità , uniformità , scindibilità di leggi finanziarie.
Regimi finanziari: interesse semplice, interesse composto, sconto commerciale. Tasso, intensità e
fattori di interesse e di sconto. Tassi convertibili. Tassi equivalenti. Tassi a pronti. Tassi a termine. La
struttura per scadenza dei tassi di interesse. L'operazione di rendita. Valore attuale e montante di vari
tipi di rendita unitaria (immediata-differita, anticipata-posticipata, perpetua-temporanea, frazionata).
Ammortamento di prestiti. Piano di ammortamento. Rate. Quota capitale. Quota interessi. Debito
estinto. Debito residuo. Metodi di ammortamento: a scadenza, a quota costante, a rata costante.
Progetti in ambito certo. Valore attuale netto (V.A.N.) e tasso interno (T.I.R.) di un progetto. Montante
parziale e valore residuo di un progetto. Scomposizione del V.A.N. in risultati di periodo. Condizioni di
unicità del tasso interno. Progetti di investimento e di puro investimento. Criteri di accettazione di un
singolo progetto di investimento. Criteri di scelta fra progetti di investimento. Confronti fra criterio del
tasso interno di rendimento (T.I.R.) e criterio del valore attuale netto (V.A.N.). Seconda parte.
Richiami di calcolo delle probabilità . Eventi. Tavole di verità . Operazioni sugli eventi. Eventi
subordinati Probabilità di eventi e teoremi fondamentali. Correlazione ed indipendenza tra eventi.
Variabili aleatorie unidimensionali. Funzione di densità e di ripartizione. Indicatori sintetici di una
distribuzione. Speranza matematica, varianza, momenti. Funzione generatrice dei momenti.
Distribuzioni bidimensionali. Distribuzione di probabilità (densità ) congiunta. Distribuzioni
marginali. Distribuzioni subordinate. Indicatori caratteristici di una distribuzione bidimensionale:
momenti delle distribuzioni marginali e subordinate, momenti misti, covarianza. Correlazione fra
variabili aleatorie. Indipendenza fra variabili aleatorie. Regressione lineare. Curve di regressione, rette
di regressione. Indice di correlazione lineare. Alcune applicazioni in ambito attuariale ramo vita:
principio di equivalenza delle prestazioni, probabilità di morte e di sopravvivenza, premio unico puro
e premio vitalizio periodico per alcune tipologie di assicurazione sulla vita.
Bibliografia di riferimento: Prima parte Testi raccomandati F. PRESSACCO, P. STUCCHI,
Elementi di Matematica Finanziaria, Cedam, Padova, 2007. Letture consigliate F. CACCIAFESTA,
Lezioni di matematica finanziaria classica e moderna, Giappichelli, Torino, ultima ed. Seconda parte
Testi raccomandati Appunti a cura del docente Letture consigliate a cura di S. MIANI, I prodotti
assicurativi, Giappichelli, Torino, ultima ed., capitolo 2 di F. Pressacco, L. Ziani.
Matematica generale (A-L)
Docente: prof. Luciano Sigalotti
Crediti: 9
Afferenza: Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Programma del corso:
Insiemi, numeri reali Insiemi. Numeri reali. Assiomi dei reali.
Coordinate cartesiane sulla retta. Minimo, massimo, estremo inferiore e superiore. I simboli + infinito e
- infinito. Intervalli di R. Intorni e loro proprietà . Valore assoluto. Funzioni Funzioni. Funzioni
inverse e funzioni composte. Grafico. Funzioni monotone, minimo, massimo, estremo inferiore e
superiore di funzioni. Funzioni elementari: potenze e loro inverse, funzioni trigonometriche e loro
inverse, funzioni esponenziali e logaritmiche. Limiti, funzioni continue Definizione generale di
limite. Teoremi algebrici sui limiti e forme indeterminate. Teoremi base sui limiti. Funzioni continue.
Teoremi sulle funzioni continue su intervalli: degli zeri, dei valori intermedi, di esistenza di massimi e
minimi. Asintoti. Calcolo differenziale La derivata di una funzione in un punto e suo significato
geometrico. Retta tangente. Regole di derivazione. Derivata della composta e dell'inversa. Derivate di
ordine superiore. Massimi eminimi locali. Teoremi di Rolle, Lagrange, Fermat. I corollari di Lagrange.
Funzioni primitive. Regola di L'Hospital e formula di Taylor. Funzioni concave e convesse. Punti di
flesso. Calcolo integrale Integrale di Riemann: definizione, proprietà . Integrabilità delle funzioni
continue e delle funzioni monotone. Funzione integrale e la formula fondamentale dell'integrale
definito. Integrali indefiniti. Integrazione indefinita per parti e per sostituzione. Integrali di funzioni
razionali. Integrali impropri. Calcolo in più variabili Grafici e linee di livello per funzioni a due
variabili. Intorni nel piano e proprietà di punti interni, esterni, di frontiera. Continuità e limiti.
Derivate parziali. Piano tangente. Massimi e minimi locali. Ricerca di massimi e minimi liberi. Punti di
sella. Funzioni su domini limitati.
Bibliografia: Testo del corso M. GAUDENZI, Matematica Generale.
Altri testi A. GUERRAGGIO, Matematica, Pearson Prentice Hall. G.C. BAROZZI, C. CORRADI,
Matematica Generale per le Scienze Economiche, Il Mulino.
Matematica generale (M-Z)
Docente: prof. Marcellino Gaudenzi
Crediti: 9
Afferenza: Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Programma:
Insiemi, ordinamenti, numeri reali. Elementi di insiemistica, implicazioni ed
equivalenze. Ordinamenti. Numeri reali. Numeri reali ampliati. Minimo, massimo, estremo superiore
ed inferiore di un insieme. Parte intera e valore assoluto di un numero reale. Funzioni Funzione
inversa e funzione composta. Prodotto cartesiano e grafico di una funzione. Funzioni reali di variabile
reale. Funzioni monotone. Minimo, massimo, estremo superiore ed inferiore di una funzione a valori
reali. Geometria analitica - funzioni esponenziali e logaritmi - trigonometria Coordinate sulla retta e
nel piano. Rette del piano. Coordinate nello spazio. Piani nello spazio. Cerchio e sfera. Cenni sulle
coniche: equazioni canoniche di ellissi, parabole ed iperboli. Intorni e loro proprietà . Potenze,
funzioni esponenziali e logaritmiche. Cenni di trigonometria: funzioni seno, coseno e tangente e loro
inverse. Limiti, funzioni continue Definizione generale di limite. Teoremi algebrici sui limiti e forme
indeterminate. Teoremi fondamentali sui limiti di funzioni e di successioni. Funzioni continue.
Teorema di esistenza del minimo e del massimo, di esistenza degli zeri, dei valori intermedi,
continuità della funzione inversa. Cenni sulle serie numeriche. Calcolo differenziale Derivata di
una funzione in un punto e suo significato geometrico, fisico ed economico. Retta tangente al grafico.
Regole di derivazione. Derivazione della funzione composta e della funzione inversa. Derivate
successive di una funzione. Punti di minimo e massimo relativo. Teoremi di: Fermat, Rolle, Lagrange.
Rapporti tra monotonia di una funzione e segno della sua derivata. Primitive. I teoremi di De
L'Hospital. Formula di Taylor. Funzioni convesse in un intervallo. Flessi, asintoti. Calcolo integrale
Integrale secondo Riemann: definizione, proprietà e significato geometrico. Integrabilità delle
funzioni monotone e delle funzioni continue. L'integrale definito. Teorema e formula fondamentale del
calcolo integrale. Calcolo delle primitive ed integrale indefinito: integrali indefiniti immediati,
integrazione per decomposizione in somma, metodo d'integrazione per parti e per sostituzione,
integrazione delle funzioni razionali. Cenni sugli integrali impropri. Funzioni di più variabili
Grafico e curve di livello di una funzione di due variabili. Intorni di un punto del piano. Continuità di
una funzione di due variabili, derivate parziali. Piano tangente. Punti di minimo e massimo relativo ed
assoluto. Gradiente e punti critici. Forma quadratica Hessiana, condizioni necessarie e condizioni
sufficienti per la determinazione degli estremi relativi. Punti di sella.
Bibliografia: Testo di riferimento M. Gaudenzi, Matematica Generale. Letture consigliate A.
Ambrosetti, I. Musu, Matematica Generale e Applicazioni all'Economia, Liguori Editore. G.C. Barozzi,
C. Corradi, Matematica Generale per le Scienze Economiche, Il Mulino.
Microeconomia (A-L) (M-Z)
Docente: prof. Giulio Codognato (A-L), prof.ssa aggr. Francesca Busetto (M-Z)
Crediti: 9 Afferenza Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Obiettivi formativi Il
corso si propone di fornire un'introduzione alla microeconomia. La microeconomia è quella branca
della teoria economica che studia i sistemi economici partendo dal comportamento degli individui che
li compongono. In particolare, la teoria microeconomica considera l'interazione fra individui che si
comportano in modo da massimizzare funzioni-obiettivo secondo criteri di razionalità economica. Lo
strumento principale di cui si avvale questa disciplina è il calcolo differenziale e la teoria matematica
dell'ottimizzazione.
Programma del corso Vincolo di bilancio (cap. 2). Preferenze (cap. 3).
Utilità (cap. 4). Scelta (cap. 5). Domanda (cap. 6). Equazione di Slutsky (cap. 8). Domanda di
mercato (cap. 15). Equilibrio (cap.16) Tecnologia (cap. 18). Massimizzazione del profitto (cap.
19). Minimizzazione dei costi (cap. 20). Curve di costo (cap. 21). Offerta dell'impresa (cap. 22).
Offerta dell'industria (cap. 23). Monopolio (cap. 24). Comportamento monopolistico (cap. 25).
Oligopolio (cap. 27).
Bibliografia:
Venezia, 2007.
Testi adottati
- H.R. Varian, Microeconomia , V ed., Libr. Ed. Cafoscarina,
Organizzazione aziendale
Docente: prof. aggr. Daniel Pittino
Crediti: 9
Afferenza: Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Obiettivi: L'efficacia della progettazione organizzativa è sempre più al centro del vantaggio
competitivo delle imprese a livello globale. Risorse, tecnologie, idee sono in grado di dispiegare le loro
potenzialità solo se le persone che le utilizzano sono opportunamente organizzate e coordinate.
Questo vale sia per le imprese piccole e grandi, a livello aziendale e inter-aziendale.
Gli obiettivi del corso sono:
• La comprensione dei diversi approcci disciplinari allo studio delle organizzazioni
• La comprensione delle variabili che influenzano l'efficacia della progettazione organizzativa a livello
di attore e a livello di sistema
• L'apprendimento delle tecniche di progettazione organizzativa a livello micro (mansione, sistema di
lavoro), a livello macro (struttura organizzativa) e a livello inter-organizzativo (rete).
• Lo sviluppo di una conoscenza pratica delle varie alternative strutturali derivanti dalla fase di
progettazione. Gli obiettivi del corso sarà perseguiti con il supporto della discussione di molti casi
reali, esempi ed esercizi.
Programma: Lo schema del corso è il seguente:
• Il campo di applicazione della teoria dell'organizzazione
• L'attore: le decisioni, la razionalità , la motivazione
• I meccanismi di coordinamento
• Le variabili e gli obiettivi della progettazione organizzativa
• Il processo di progettazione organizzativa
• La progettazione micro-organizzativa: strutture e sistemi operativi
• La progettazione macro-organizzativa
Testi di riferimento: A. Grandori - Organizzazione e Comportamento Economico, Il Mulino,
Bologna (Capitoli) P. Garibaldi - Economia delle risorse umane, Il Mulino, Bologna (Capitoli) F. Isotta
- La progettazione organizzariva, CEDAM, Padova (Capitoli)
Costa, P. Gubitta. Organizzazione Aziendale. Mercati, Gerarchie e Convenzioni. Editore McGraw Hill. Seconda Edizione. - Capitoli G. Costa M. Gianecchini Risorse Umane. Persone, relazioni e valore,
Editore McGraw - Hill. Seconda Edizione. - Capitoli 4, 5, 6, 7, 12, 13.
Organizzazione delle PMI
Docente: prof. Francesca Visintin
Crediti: 9
Afferenza: Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Obiettivi: Il programma si articola nelle seguenti parti: Introduzione: le imprese artigiane: diffusione
e importanza nel tessuto economico-produttivo italiano ed europeo. Specificità settoriali e territoriali.
L'imprenditore artigiano e l'impresa artigiana. Profili, motivazioni e competenze. Il governo
dell'impresa artigiana. Le scelte di forma societaria e i relativi riflessi organizzativi. Il concetto di
business model: dall'idea di impresa all'idea di sviluppo. Il business model canvas. Le forme
organizzative tipiche della piccola impresa: specificità , punti di forza e punti di debolezza. Riflessioni
sulle figure del proprietario, dell'imprenditore, del manager. Il significato delle funzioni direttive. Il
ruolo dei meccanismi operativi e della pianificazione strategica. Le implicazioni organizzative dei
sistemi di programmazione e controllo di gestione. La gestione dei collaboratori. Le varianti delle
formule imprenditoriali dell'impresa artigiana. L'impresa artigiana e l'innovazione. Settori innovativi e
formule imprenditoriali innovative. La continuità e lo sviluppo dell'impresa artigiana. Le possibili
direttrici di evoluzione della piccola impresa: tra crescita dimensionale e crescita relazionale. Il
processo di transizione generazionale tra continuità e innovazione: il trasferimento delle competenze
e del ruolo imprenditoriale.
Programma del corso : Il programma si articola nelle seguenti parti:
• Introduzione: le PMI: diffusione e importanza nel tessuto economico-produttivo italiano ed europeo.
Specificità settoriali e territoriali.
• L'imprenditore artigiano e l'impresa artigiana. Profili, motivazioni e competenze. Il governo
dell'impresa artigiana. Le scelte di forma societaria e i relativi riflessi organizzativi. Il concetto di
formula imprenditoriale: dall'idea di impresa all'idea di sviluppo.
• Il business model, business model canvas e l'avvio di una start up.
• Il management delle PMI. Riflessioni sulle figure del proprietario, dell'imprenditore, del manager. Il
significato delle funzioni direttive. Il ruolo dei meccanismi operativi e della pianificazione strategica.
Le implicazioni organizzative dei sistemi di programmazione e controllo di gestione. La gestione dei
collaboratori.
• Il management dell'innovazione.
• La continuità e lo sviluppo delle PMI. Le possibili direttrici di evoluzione della piccola impresa: tra
crescita dimensionale e crescita relazionale. Il processo di transizione generazionale tra continuità e
innovazione: il trasferimento delle competenze e del ruolo imprenditoriale.
Propedeuticità : Economia e gestione delle imprese 1, Organizzazione e gestione delle risorse
umane 1.
Didattica ed esami: Alla tradizionale didattica frontale si affiancherà la discussione in aula di
casi relativi a esperienze imprenditoriali e la predisposizione di simulazioni che porranno gli studenti di
fronte alle specificità della piccola impresa, incentivandone le capacità analitiche e di problem
solving. L'esame è scritto.
Bibliografia: Carter S., Jones-Evans D. (2006): Enterprise and small business, Prentice Hall,;
Parolini C., (2011): Business Planning, Pearson; Ghiringhelli C., Pero L., (2010): Le PMI in Italia,
Apogeo. Osterwalder A., Pigneur Y. (2010): Business model generation, Wiley.
Letture consigliate
C. Compagno, Piccole e medie imprese in transizione. ISEDI, Torino, 2003 C. Compagno, D. Pittino,
Ricerca scientifica e nuove imprese. ISEDI , Torino 2003 S. Shane, A general theory of
entrepreneurship, Edward Elgar Publishers, Celtenham, UK 2003 S. Birley, Start-up, in P. Burns and J.
Dewhurst (eds) Small Business and Entrepreneurship, 2nd edn, pp. 20-39. Basingstoke: Macmillan,
1996 S. Bridge, K. O'Neill, S. Cromie, Understanding Enterprise, Entrepreneurship and Small Business
2nd edition, Palgrave, Hampshire, UK. P. Burns, Entrepreneurship and Small Business, Palgrave,
Basingstoke: Hampshire, 2001 C. Compagno, V. Nanut, F. Venier, Nascita, sviluppo e
continuità dell'impresa artigiana. Franco Angeli, Milano, 1999 R. Grandinetti, G. Bortoluzzi,
L'evoluzione delle imprese e dei sistemi di subfornitura. Franco Angeli, Milano., 2004 A. Lipparini, G.
Lorenzoni, Imprenditori e imprese. Idee, piani, processi. Il Mulino, Bologna, 2000 D. Montemerlo, Il
governo delle imprese familiari. EGEA, Milano, 2000 P. Preti, Da un uomo solo al comando al gruppo
dirigente. L'imprenditore, l'impresa, il cambiamento. EGEA, Milano, 1996 G. Stocchetti, Il controllo di
gestione nella piccola impresa. EGEA, Milano, 1996
Programmazione e controllo
Docente: prof. Franco Cescon
Crediti: 9
Afferenza: Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Obiettivi formativi:
Lo scopo del corso è introdurre gli studenti al ruolo della
contabilità direzionale per le decisioni e il controllo. Il corso, in particolare, fornisce un'avanzata
visione degli aspetti tecnici dei sistemi di contabilità direzionale. Particolare enfasi è data, inoltre,
alla prospettiva organizzativa ed economica per apprezzare la progettazione e il funzionamento dei
sistemi di controllo e di Managerial and Cost Accounting.
Programma del corso:
• Il sistema di controllo di gestione Il ruolo dei meccanismi operativi nel governo aziendale. Gli
elementi costituenti il controllo di gestione: uno schema di riferimento teorico. Le informazioni e le
funzioni della contabilità per la direzione e gli sviluppi nel controllo di gestione.
• Il controllo di gestione come strumento di coordinamento organizzativo Tipologie e ruolo dei
centri di responsabilità economica. Criteri di analisi della dimensione organizzativa del controllo
direzionale. Il controllo economico-finanziario nelle aziende divisionalizzate: principi e
parametri-obiettivo secondo l'approccio contabile e l'approccio economico.
• Il processo di controllo La definizione degli obiettivi. La valutazione dei risultati dei centri di
responsabilità economica. L'integrazione dei risultati finanziari con quelli non-finanziari: un modello
multi dimensionale. Gli attori del processo di controllo e il ruolo del controller.
• Strumenti di programmazione economico-finanziaria La contabilità direzionale e le misurazioni
d'azienda sintetiche. I metodi quantitativi di rappresentazione della dinamica finanziaria d'impresa. Il
governo degli equilibri aziendali a medio termine: la pianificazione finanziaria. Il governo degli
equilibri aziendali a breve termine: budget e budgeting. La programmazione e il controllo del capitale
circolante.
• Fondamenti teorici di analisi dei costi nelle aziende manifatturiere.
• Informazioni di costo a supporto del processo decisionale La contabilità direzionale e le
misurazioni d'azienda analitiche. I modelli di decisione a supporto della gestione corrente. Gli approcci
attuali della contabilità direzionale per governare il vantaggio competitivo: total quality, activity
based management, life cycle costing, target costing.
• Sistemi di costing: tradizionali verso moderni Absorption Cost Systems, Variable costing e
Activity-Based Costing.
• Costi standard e variance analysis I costi standard. L'analisi degli scostamenti dei costi variabili e
dei costi costanti.
• Il sistema di reporting Finalità , elementi e criteri di analisi. Il reporting economico-finanziario e i
sistemi di reporting non tradizionali.
Bibliografia: G. BRUNETTI, Il controllo di gestione in condizioni ambientali perturbate, Franco
Angeli, Milano, 1999. F. CESCON, Analisi finanziaria per il controllo di gestione, Isedi, Novara, 2006.
F. CESCON, Informazioni di costo per le decisioni di breve termine: un approccio manageriale, Rivista
dei Dottori Commercialisti, Anno LVIII, 2, 2007, 187-217. Letture consigliate supplementari A.A.
ATKINSON, R.D. BANKER, R.S. KAPLAN, S.M. YOUNG, Management Accounting, Prentice-Hall,
Inc., New Jersey, 1997, trad. it. Management Accounting, Isedi, Prentice-Hall International, Milano,
1998. M. BROMWICH, A. BHIMANI, Management Accounting: Pathways to Progress, London,
1994. V. CODA, I costi di produzione, Giuffrè, Milano; 1969. R.H. GARRISON, E.W. NOREEN,
Managerial Accounting, The McGraw-Hill Companies, Inc., 2003, trad. it. Programmazione e
controllo, The McGraw-Hill Companies, Milano, 2004. C. HORGREN, G. FOSTER, S.M. DATAR,
Cost Accounting. A Managerial Emphasis, Prentice-Hall, Inc., New Jersey, 1997, trad. it.
Contabilità per la direzione, Isedi, Prentice-Hall International, Milano, 1998. R.S. KAPLAN and
D.P.NORTON, Alignment, Harvard Business Scholl Press, Boston, 2006 R.S. KAPLAN, S.R.
ANDERSON, Time-Driven Activity-Based-Costing, Harvard Business School Press, 2007. J.K.
SHANK, V. GOVINDARAJAN, Strategic Cost Management. The New Toll for Competitive
Advantage, The Free Press, A Division of Macmillan, Inc., 1993, trad. it. La gestione strategica dei
costi, Il sole 24 ore Libri, Milano, 1996. R. SIMONS, Levers of Control. How Managers Use
Innovative Control Systems to Drive Strategic Renewal, President and Fellows of Harvard College,
1995, trad. it. Leve di controllo: i nuovi sistemi per guidare le imprese, FrancoAngeli, Milano, 1996.
W. SEAL, R.H. GARRISON, E.W. NOREEN, 2009, Management Accounting, 3th Edition,
McGraw-Hill.
Modalità d'esame: L'esame prevede una prova scritta e una prova orale eventuale. Potranno
essere attivate ulteriori modalità di accertamento del profitto quali prove intermedie sul programma
d'esame. Gli esiti delle prove d'esame vengono registrati solo nella data fissata dal Docente.
** Lo studente dei corsi del vecchio ordinamento che debba ancora frequentare Programmazione e
controllo potrà seguire l'insegnamento del nuovo ordinamento e sostenere l'esame negli appelli di
Programmazione e controllo previsti.
Ragioneria 1
Docente: prof. Eugenio Comuzzi, prof. aggr. Maurizio Massaro
Crediti: 9 Afferenza Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Obiettivi formativi Il
corso si propone di approfondire il tema della costruzione del bilancio destinato a pubblicazione e
quello dell'analisi del bilancio destinato a pubblicazione e dei bilanci direzionali. In particolare, si
vuole fornire in maniera strutturata i principi, le metodologie e le logiche che guidano gli operatori
nella costruzione e nell'utilizzo del bilancio come strumento di comunicazione e di governo
dell'azienda. Il percorso è suddiviso in due parti. Nella prima - alla quale corrispondono i punti 1, 2, 3,
4, 5, - vengono forniti i fondamentali tecnici in tema di redazione del bilancio e di comunicazione
aziendale. Nella seconda parte - alla quale corrispondono i punti 6, 7, 8, 9, 10 - vengono forniti i
fondamentali tecnici in tema di analisi del bilancio e di governo delle variabili aziendali.
Metodologia didattica Lezioni frontali su contenuti teorici e casi aziendali, discussioni guidate di casi
aziendali, project works, testimonianze.
Programma del corso
Misurazione della performance
nelle imprese. Alcune considerazioni preliminari I significati di misurazione, di performance e di
valore. Le molteplici configurazioni di performance e di valore alla base dei processi di misurazione.
Gli obiettivi sottostanti i processi di misurazione. Le attività dei processi di misurazione.
Complessità , informazione economica e direzione aziendale. Complessità , informazione economica
e comunicazione aziendale. I bilanci per la direzione e i bilanci per la comunicazione. Misurazione
della performance nella prospettiva del bilancio d'esercizio. Finalità , principi cardinali e generali del
bilancio d'esercizio Il bilancio destinato a pubblicazione: caratteristiche, finalità ed aspetti tecnici tra
dottrina economico-aziendale, principi contabili italiani e internazionali, normativa civile e normativa
fiscale. Misurazione della performance nella prospettiva del bilancio d'esercizio. Principi applicativi
e criteri di valutazione particolari Le strutture di conto economico e di stato patrimoniale:
caratteristiche generali e particolari. I criteri di valutazione: la valutazione delle immobilizzazioni
tecniche materiali e immateriali; la valutazione delle rimanenze, dei crediti operativi e di
finanziamento, delle liquidità , dei ratei e risconti attivi; la valutazione del capitale netto, dei debiti, dei
fondi rischi e dei fondi spese. Altre strutture. Misurazione della performance nella prospettiva del
bilancio d'esercizio. Visone di sistema Il sistema del bilancio destinato a pubblicazione. I principi
cardinali, i principi generali, i principi applicativi, il sistema derogatorio. Laboratorio formativo
Discussione di casi aziendali, eventuale svolgimento di project works.
Misurazione della
performance nelle imprese. Ulteriori considerazioni preliminari I significati di misurazione, di
performance e di valore. Le molteplici configurazioni di performance e di valore alla base dei processi
di misurazione. Gli obiettivi sottostanti i processi di misurazione. Le attività dei processi di
misurazione. Complessità e misurazione della performance aziendale.
Misurazione della
performance nelle imprese . Modelli unidimensionali e multidimensionali Modelli unidimensionali e
multidimensionali per la misurazione della performance. Alcuni modelli unidimensionali di
misurazione della performance economico-finanziaria. L'esame degli equilibri e dei disequilibri
reddituali, monetari e patrimoniali. Misurazione della performance nelle imprese. Modelli fondati
sulle grandezze assolute I modelli di analisi dei flussi reddituali. La rielaborazione del rendiconto
economico: le riclassificazioni a ricavi e costo del venduto, le riclassificazioni a valore della
produzione e a valore aggiunto, le riclassificazioni a ricavi, costi fissi e costi variabili. I modelli di
analisi delle grandezze patrimoniali. La rielaborazione del rendiconto patrimoniale: le riclassificazioni
fondate sul criterio gestionale-finanziario e le riclassificazioni fondate sul criterio finanziario. I modelli
di analisi dei flussi monetari. La costruzione dei rendiconti monetari con esplicitazione dei flussi per
area gestionale.
Misurazione della performance nelle imprese. Modelli fondati sulle grandezze
relative
La costruzione di un sistema di misure sintetiche tese a valutare l'assetto
economico-finanziario delle imprese. Le misure contabili e le misure di mercato
Laboratorio
formativo
Discussione di casi aziendali, eventuale svolgimento di project works.
Propedeuticità Per poter seguire agevolmente le lezioni, lo studente deve conoscere i fondamentali
sui contenuti dell'economia aziendale che pertanto è ritenuto insegnamento propedeutico.
Modalità d'esame L'esame prevede una prova scritta obbligatoria e una prova orale eventuale.
Potranno essere attivate ulteriori modalità di accertamento del profitto sul programma d'esame come
prove intermedie.
Ricevimento Consultabile su Internet nel sito www.uniud.it .
Bibliografia
Il materiale bibliografico di supporto, le letture integrative, i documenti, i casi aziendali e i siti internet
specifici saranno comunicati dal docente all'inizio e durante lo svolgimento del corso. Alcuni materiali
saranno consultabili nei siti indicati dal docente.
Ragioneria 2
Docente: prof. Andrea Garlatti
Crediti: 9 Afferenza Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Obiettivi formativi
Il corso è suddiviso in due parti. La prima si propone di fornire gli strumenti concettuali per
comprendere i caratteri distintivi delle aziende pubbliche e le relative problematiche di funzionamento.
La seconda parte sviluppa il tema delle metodologie e determinazioni quantitative d'azienda applicate
al settore delle amministrazioni pubbliche. In questa seconda parte si intende in particolare sviluppare i
contenuti necessari per la comprensione dei sistemi contabili delle amministrazioni pubbliche, la lettura
dei documenti di bilancio e rendiconto, l'analisi delle condizioni di equilibrio economico finanziario.
Metodologia didattica Il corso prevede lezioni frontali, esercitazioni e sessioni dedicate alla
presentazione di casi da parte di testimoni esterni.
Programma del corso PRIMA PARTE Istituzioni di economia delle aziende pubbliche
• La pubblica amministrazione come sistema di aziende
• Le caratteristiche della gestione delle aziende pubbliche
• I sistemi di finanziamento
• I sistemi di pianificazione, programmazione e controllo (cenni e rinvio)
• L'organizzazione del lavoro ed il pubblico impiego
SECONDA PARTE - Contabilità e
bilancio delle aziende pubbliche (degli enti locali)
• Caratteristiche generali del sistema di rilevazione
Il sistema delle rilevazioni preventive
Gli
istituti di flessibilità del bilancio
Il sistema delle rilevazioni concomitanti
Il sistema delle
rilevazioni consuntive e l'analisi del rendiconto
Propedeuticità È fortemente consigliato che lo
studente abbia sostenuto con profitto l'esame di Economia Aziendale.
Modalità d'esame
L'esame consiste in una prova scritta a carattere teorico-pratico ed eventuale prova orale.
Ricevimento Consultabile su Internet nel sito www.uniud.it / cercapersone.
Bibliografia
• Borgonovi E., Principi e sistemi aziendali per le amministrazioni pubbliche , Milano, Egea, 2005.
• Anessi Pessina E., La contabilità delle aziende pubbliche , Milano, Egea, 2000.
• Anessi Pessina E. - Cantù E., Contabilità e bilancio negli enti locali. Teoria, casi, esercizi risolti ,
Milano, Egea, 2007. (CONSIGLIATO) Materiali didattici indicati durante le lezioni.
Sistemi informativi aziendali
Docente: prof. Maurizio Pighin
Crediti: 6
Afferenza: Dipartimento di Matematica e Informatica
Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire all'allievo le nozioni fondamentali riguardanti i
moderni Sistemi Informativi Aziendali. Nella prima parte vengono spiegati i concetti base
dell'infrastruttura tecnologica hardware, software e di rete. Si definiscono i concetti ed i modelli di base
dei Sistemi Informativi. Vengono quindi affrontati i sistemi di tipo operazionale. Viene analizzata la
struttura dei sistemi ERP scomponendola nei flussi principali: amministrazione, logistica, acquisiti,
vendite, produzione. Per ogni flusso vengono identificate le strutture informative fondamentali e le
procedure di base. Ai modelli generali vengono affiancati casi di studio ed esempi applicativi. Vengono
infine esposti i concetti base dei sistemi di tipo informazionale, con attenzione ai sistemi di
datawarehousing e datamining.
Prerequisiti: Esito positivo Test di accertamento competenze informatiche di base
Programma: Introduzione: Concetti generali sull'informatica aziendale - Impatto dell'informatica
nelle aziende - Impatto macroeconomico dell'ICT
Infrastruttura di base: Infrastruttura HW,
infrastruttura SW, Reti e WEB. Struttura dell'azienda e del suo sistema informativo - Concetto di
esigenza informativa - Scomposizione del sistema informativo Sistemi operazionali - Finalità dei
sistemi operazionali - Informazione operativa - Rappresentazione della realtÃ
Potenzialità informatica - Composizione dei sistemi informativi operazionali Sistemi operazionali di
base - Concetti generali - Scomposizione per i sistemi operazionali di base Struttura dei Sistemi
ERP:
Aree amministrativa, logistica, vendite, acquisti, produttiva
Sistemi operazionali
complementari - Sistemi di supporto primario all'ERP - Estensioni dell'ERP - Sistemi tecnici - Sistemi
di ufficio/organizzazione Sistemi Informazionali - Il modello multidimensionale - Sistemi di
datawarehousing ed analisi OLAP - Sistemi di datamining
Bibliografia: Libri di testo Pighin M., Marzona A., Sistemi Informativi Aziendali - Struttura e
Processi, 2^ Edizione - Pearson Education Italia, 2011 Pighin M., Marzona A., Tommasi M., Sistemi
informativi
Aziendali Infrastruttura
tecnologica, Dispensa
disponibile sul sito
http://materialedidattico.uniud.it
,
2010
Materiale
didattico
disponibile
sul
sito
http://materialedidattico.uniud.it (slide delle lezioni - esami passati) Ulteriori testi di consultazione
Console L., Ribaudo M., Avalle U., Introduzione all'informatica, UTET, 2010 Quagli A., Dameri R.,
Inghirami I.E. I sistemi Informativi gestionali. Franco Angeli, Italia 2005. Camussone P.F., Il Sistema
Informativo Aziendale, Etas 2000 Bracchi G., Motta G., Processi Aziendali e Sistemi Informativi,
Franco Angeli edizioni, Milano 2000 Bracchi G., Francalanci C., Motta G. Sistemi Informativi per
l'impresa digitale. McGraw-Hill Italia, 2005
Statistica (A-L)
Docente: prof. Laura Pagani
Crediti: 9
Afferenza: Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Obiettivi Il corso di Statistica si propone di fornire gli elementi e le conoscenze di base della
statistica descrittiva, del calcolo delle probabilità e dell'inferenza statistica con particolare riguardo
anche alle applicazioni in campo socio-economico.
Programma: Il programma del corso è il seguente: Introduzione Introduzione ai concetti di:
carattere statistico, unità statistica, collettivo, rilevazione totale o campionaria. Classi di caratteri
statistici (tipi di rilevazioni).
Le distribuzioni di frequenza
Frequenze assolute, relative e
percentuali (semplici o cumulate) per caratteri discreti (qualitativi e quantitativi). Frequenze assolute,
relative e densità di frequenza per caratteri continui. Rappresentazione grafica delle distribuzioni di
frequenza. Funzione di ripartizione.
Indici sintetici Indici di posizione: moda, quantili (mediana,
quartili, percentili), media aritmetica. Indici di variabilità : campo di variazione, differenza
interquartile, devianza, varianza, coefficiente di variazione. Rappresentazione grafica Box-Plot. Numeri
indici semplici e rapporti statistici.
Analisi bivariata Analisi dell'associazione: tabelle a doppia
entrata. Distribuzioni doppie di frequenze. Analisi dell'associazione tra due caratteri: dipendenza,
indipendenza. Studio e misura dell'associazione tra due caratteri in una tabella a doppia entrata, l'indice
Chi-quadrato. Misura della dipendenza di un carattere quantitativo da un altro in una tabella a doppia
entrata: medie e varianze condizionate, L'indice η2. Interdipendenza rappresentazione grafica (caso
di variabili quantitative - scatter plot), covarianza, coefficiente di correlazione lineare. Il modello di
regressione lineare semplice: determinazione dei parametri con il metodo dei minimi quadrati,
rappresentazione grafica, bontà di adattamento.
Introduzione al calcolo delle
probabilitÃ
Esperimenti aleatori, spazio campionario ed eventi, le diverse interpretazioni della
probabilità , probabilità condizionata, indipendenza, il teorema di Bayes. Variabili casuali (v.c.)
univariate Funzione di probabilità , funzione di ripartizione, media e varianza, v.c. Bernoulliana,
Binomiale, Poisson, Esponenziale e Normale.
Campionamento e distribuzioni campionarie
Introduzione, popolazione e campione, statistiche campionarie e distribuzioni campionarie.
Stima
puntuale Introduzione, stimatori, criteri di valutazione degli stimatori (non distorsione, efficienza,
consistenza), metodi per la determinazione degli stimatori.
Stima intervallare
Introduzione,
intervalli di confidenza per la media di una popolazione normale, intervallo di confidenza per la
differenza tre le medie di due popolazioni normali, intervalli di confidenza per grandi campioni.
Determinazione dell'ampiezza campionaria.
Verifica delle ipotesi Introduzione, elementi di teoria
dei test statistici, verifica d'ipotesi sulla media e sulla varianza di una popolazione normale, sulla
differenza tre due medie di due popolazioni normali, connessione tra verifica di ipotesi e intervalli di
confidenza.
Esercizi vari Tutti gli argomenti trattati saranno corredati da alcuni esempi ed esercizi specifici.
Bibliografia: Libro di testo:
S. Borra, A. Di Ciaccio, Statistica, Metodologie per le scienze economiche e sociali, McGraw-Hill,
Milano, 2008. M. L. Berenson, D. M. Levine, T. C. Krehbiel, Basic business statistics, concepts and
applications, eleventh edition, Pearson Prentice Hall, Upper Saddle River, New Jersey, 2009. (in
inglese)
Statistica (M-Z)
Docente: prof. aggr. Giovanni Fonseca
Crediti: 9
Afferenza: Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire gli elementi e le conoscenze di base della
statistica descrittiva, del calcolo delle probabilità e dell'inferenza statistica con particolare riguardo
alle applicazioni in campo socio-economico.
Programma del corso:
Introduzione . Introduzione ai concetti di: carattere statistico,
unità statistica, collettivo, rilevazione totale o campionaria. Le distribuzioni di frequenza. Frequenze
assolute, relative e percentuali, frequenze cumulate. Rappresentazione grafica delle distribuzioni di
frequenza. Indici sintetici. Indici di posizione: moda, quantili (mediana, quartili, percentili), media
aritmetica. Indici di variabilità : campo di variazione, differenza interquartile, devianza, varianza,
coefficiente di variazione, indice di concentrazione di Gini. Box plot. Analisi bivariata. Analisi
dell'associazione: tabelle di frequenza a doppia entrata, rappresentazione grafica attraverso il grafico a
dispersione, indipendenza, medie e varianze condizionate, rapporto di correlazione, covarianza,
coefficiente di correlazione lineare. Introduzione al calcolo delle probabilità . Esperimenti aleatori,
spazio campionario ed eventi, probabilità condizionata, indipendenza, il teorema di Bayes. Variabili
casuali univariate. Variabili casuali (v.c.) discrete e continue. Distribuzione di probabilità e funzione
di ripartizione. Valore atteso e varianza. Distribuzioni Uniforme discreta, Bernoulliana, Binomiale, di
Poisson, Uniforme continua, Normale, Chi-quadrato, t di Student. Variabili casuali multiple.
Distribuzione di probabilità congiunta, funzione di ripartizione congiunta, distribuzione di
probabilità marginale, distribuzione di probabilità condizionata, indipendenza, covarianza, valore
atteso e covarianza di una combinazione lineare di v.c. Teorema del limite centrale. Campionamento e
distribuzioni campionarie.
Introduzione, popolazione e campione, statistiche campionarie e
distribuzioni campionarie. Stima puntuale. Introduzione, stimatori e stima, criteri di valutazione
degli stimatori (correttezza, efficienza, consistenza). Stima della media, della proporzione e della
varianza di una popolazione. Stima intervallare. Introduzione, intervalli di confidenza per la media
di una popolazione normale, intervalli di confidenza per grandi campioni, intervallo di confidenza per
la varianza. Determinazione della numerosità campionaria. Verifica delle ipotesi. Introduzione,
elementi di teoria dei test statistici, p-value. Verifica d'ipotesi sulla media e sulla varianza di una
popolazione normale, sulla differenza tre due medie di due popolazioni normali. Verifica d'ipotesi per
una proporzione. Connessione tra verifica di ipotesi e intervalli di confidenza. Test di indipendenza.
Modello di regressione semplice. Stima col metodo dei minimi quadrati, inferenza sui parametri e
bontà del modello. Esercizi. Tutti gli argomenti trattati saranno corredati da esempi ed esercizi.
Modalità d'esame: L'esame è previsto in forma scritta.
Bibliografia: Testo di riferimento S. BORRA, A. DI CIACCIO (2008). Statistica, Metodologie
per le scienze economiche e sociali, McGraw-Hill. Testi di consultazione. G. CHICCHITELLI (2008).
Statistica. Principi e metodi, Pearson Education. D. PICCOLO (2004). Statistica per le decisioni, Il
Mulino.
Storia economica (A-L) (M-Z)
Docente: prof. Frediano Bof (A-L), prof. Andrea Cafarelli (M-Z)
Crediti: 9
Afferenza: Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Obiettivi formativi: Offrire agli studenti le conoscenze storiche essenziali a una corretta
comprensione dei principali problemi dell'economia, per abituarli a cogliere con intelligenza
logico-critica i processi evolutivi dei macro e dei microsistemi economici e per fornire loro gli
strumenti analitici della complessità , con i quali sottrarsi alle semplificazioni del puro tecnicismo.
Programma del corso: Parte generale: Orientamenti metodologici e storiografici. L'Italia
economica dopo l'Unità , con particolare riguardo ai problemi della finanza, della moneta, del debito
pubblico, dell'agricoltura, del commercio, dell'industria. Il pareggio di bilancio e la caduta della Destra
storica. L'abolizione del corso forzoso e le sue implicazioni nazionali e internazionali. La
‘grande depressione' degli anni Ottanta e dei primi anni Novanta. Dal liberismo post-unitario al
protezionismo. Il riordino del credito e il risanamento della finanza pubblica. L'inversione del ciclo
economico mondiale. Crescita e trasformazione economica in età giolittiana. La prima guerra
mondiale e le sue ripercussioni in Europa. L'economia dell'Italia fascista (1922-1928). La crisi del 1929
e le sue conseguenze. L'economia italiana degli anni Trenta. La seconda guerra mondiale e i principali
problemi del dopoguerra. La ricostruzione. Il ‘miracolo economico'. La battuta d'arresto del
1963. Le contraddizioni degli anni Sessanta. La fine dell'età dell'oro. Tra espansione e recessione.
Dalla grande inflazione all'euro. Le privatizzazioni. Parte monografica: Luigi Luzzatti e il suo tempo:
aspetti monetari, finanziari, fiscali e del pensiero economico, tra Ottocento e Novecento.
Bibliografia: Appunti dalle lezioni e letture consigliate durante lo svolgimento del corso. Per un
primo orientamento: P. Pecorari (a cura di), L'Italia economica. Tempi e fenomeni del cambiamento
(1861-2000), Padova, Cedam, 2009; P. Pecorari, Luzzattiana. Nuove ricerche storiche su Luigi Luzzatti
e il suo tempo, Udine, Forum, 2010 (sono esclusi i capitoli II e IV). Per la Cronologia minima e i
Quesiti,
si
veda
il
sito
web
della
Cedam,
digitando:
www.cedam.com/statici/pecorari_cronologia_quesiti.pdf
Avvertenza: Ai fini dell'esame, che consisterà in una prova scritta e/o orale, è richiesta la
conoscenza della storia generale contemporanea. Allo scopo è necessario lo studio di un buon
manuale di scuola media superiore.
Tecnica delle operazioni mobiliari e in cambi
Docente: dott. Wlademir Biasia
Crediti: 9
Afferenza: Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Obiettivi formativi: Il corso intende fornire le nozioni di base per la comprensione del
funzionamento e dell'operatività dei mercati mobiliari e dei cambi e delle logiche di utilizzo degli
strumenti derivati. Più in particolare, nella prima parte il corso intende fornire un inquadramento
dell'industria dei servizi di investimento e del ruolo dei servizi di investimento nel processo dello
scambio finanziario. Entro questo contesto, si esamineranno la microstruttura e l'organizzazione dei
mercati mobiliari e le diverse fasi di operatività degli stessi attraverso le quali giunge a
perfezionamento la negoziazione di valori mobiliari. Nella seconda parte, formeranno oggetto di analisi
le logiche di utilizzo dei derivati Otc, in particolare su tassi d'interesse, nonché i mercati e le
operazioni in cambi.
Programma del corso: Mercato dei titoli e mercato dei servizi di investimento. La microstruttura
del mercato mobiliare. L'organizzazione e il funzionamento del mercato mobiliare. Le diverse fasi
dell'operatività nei mercati mobiliari (Listing, Trading, Post Trading). Le logiche di utilizzo degli
strumenti derivati. Il mercato e le operazioni in cambi.
Propedeuticità : Gli insegnamenti di “Tecnica degli strumenti finanziari” e
“Finanza aziendale” sono propedeutici a tutti gli effetti.
Bibliografia: M. Polato, J. Floreani, Quotazione in borsa e negoziazione a contante di strumenti
finanziari azionari. Profili operativi e regolamentari,. Torino, Giappichelli, 2012. Altri testi di
consultazione, con riferimento particolare al mercato ed alle operazioni in cambi, saranno indicati dal
docente.
Tecnica delle operazioni bancarie e assicurative
Docente: prof. Stefano Miani
Crediti: 9
Afferenza: Dipartimento di Scienze economiche e statistiche
Obiettivi formativi: Il corso ha lo scopo di introdurre le caratteristiche tecniche dei principali
prodotti bancari destinati alla clientela retail e corporate (raccolta, impiego e servizi associati),
nonché dei prodotti assicurativi (vita e danni) e la struttura del sistema previdenziale (obbligatorio,
complementare, facoltativo).
Programma del corso: Parte prima: operazioni assicurative Introduzione all'attività assicurativa:
il rischio e la sua natura, i prodotti, la regolamentazione e la funzione assicurativa La classificazione
dell'attività assicurativa per rami Aree gestionali e modello di operatività delle imprese di
assicurazione L'assicurazione vita: bisogni ed eventi collegati, principali prodotti, fattori determinanti
nelle decisioni d'acquisto I prodotti vita: tradizionali, a prestazione variabile, ad elevato contenuto
finanziario Il modello del ciclo vitale e i bisogni finanziari La previdenza obbligatoria, complementare
e facoltativa: evoluzione storica, normativa e tecnica I fondi pensione e i prodotti previdenziali
L'assicurazione danni: generalità , struttura dei rami, caratteristiche dei bisogni collegati I prodotti
danni: danni alle persone, danni alle cose, responsabilità civile, danni patrimoniali
Parte seconda: operazioni bancarie Scambi monetari, attività e clientela bancaria Il conto corrente:
inquadramento giuridico-tecnico, operatività e funzioni Le operazioni di impiego: l'affidamento, il
merito di credito e il finanziamento per cassa e di firma Le operazioni di raccolta: deposito a risparmio
e in c/c, P/T, titoli di credito, mercato interbancario I servizi di pagamento: classificazione, principali
strumenti, il sistema dei pagamenti I servizi di investimento: il quadro normativo e la MIFID, la
gestione del rapporto, i prodotti di risparmio gestito La trasparenza bancaria Struttura e principali
caratteristiche del mercato bancario italiano
Propedeuticità : L'insegnamento di “Economia degli intermediari finanziari” è
propedeutico a tutti gli effetti. Ai fini del corso e dell'esame si danno per noti i contenuti dei corsi di
"Finanza aziendale", “Diritto dei contratti bancari e assicurativi”
e di
“Matematica finanziaria”.
Bibliografia: P. BIFFIS (cura di), Le operazioni e i servizi bancari, Torino, Giappichelli, VI
edizione, 2012. S. MIANI (cura di), I prodotti assicurativi, Torino, Giappichelli, III edizione, 2010. S.
MIANI (cura di), I prodotti previdenziali, Torino, Giappichelli, II edizione, 2009. Alcuni temi saranno
oggetto di approfondimento specifico; il materiale relativo verrà indicato dal docente nel corso delle
lezioni.
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