TRATTAMENTO DELLA TACHICARDIA E BRADICARDIA SINTOMATICA Le aritmie cardiache sono una causa comune di morte improvvisa. Stabilire il prima possibile una monitorizzazione cardiaca, nei pazienti con insufficienza coronaria acuta il rischio di aritmie è alto nelle prime 4 ore. Principi generali di riconoscimento e trattamento delle aritmie: si devono seguire i seguenti suggerimenti: Tratta il paziente e non il monitor, riconoscendo i sintomi di scarsa circolazione centrale (stato mentale alterato,dolore toracico,scompenso cardiaco,ipotensione o altri segni di shock) Se la bradicardia produce sintomi di scarsa circolazione centrale prepara il pacing transcutaneo e se esiste un blocco di alto grado sintomatico usa il pacing transcutaneo senza attendere Se la tachicardia è accompagnata da severi segni e sintomi con instabilità emodinamica correlati alla tachicardia cardioverti il paziente. Se il paziente tachicardico è stabile determina se il QRS è stretto o largo e tratta di conseguenza Consulta un cardiologo in casi particolarmente complessi per diagnosi e trattamento BRADICARDIA Bradicardia è un ritmo cardiaco inferiore a 60 battiti/minuto. Una bradicardia può essere fisiologica per alcuni pazienti mentre per altri è patologico un ritmo > di 60. Quindi è fondamentale parlare di bradicardia sintomatica. Supportare subito la ventilazione con supplemento di ossigeno , valutazione della pressione arteriosa, monitoraggio e accesso venoso. Eseguire poi un ECG per meglio definire il tipo di ritmo. Nel frattempo identificare cause potenzialmente reversibili della bradicardia. Identificare segni e sintomi di scarsa perfusione centrale dovuti alla bradicardia. Un paziente bradicardico pauci o asintomatico non necessita di terapia ma di sola monitorizzazione. Terapia immediata per pazienti con ipotensione, alterato stato mentale, dolore toracico,scompenso cardiaco e altri segni di shock correlati alla bradicardia. I blocchi atrio-ventricolari sono così classificati: 1° grado benigno 2° grado Mobitz 1 blocco transitorio AV benigno e spesso asintomatico 2° grado Mobitz 2 blocco sotto il seno AV a livello di fascio di His o nelle branche , sintomatico, tende ad evolvere in completo. 3° grado permanente o transitorio a secondo delle cause, nasce a livello di nodo AV , fascio di His o nelle branche. Nessun impulso passa dall’atrio ai ventricoli Terapia: preparare un pacing transcutaneo se il paziente non risponde all’atropina o se il paziente è sintomatico specialmente con un blocco di 2° grado Mobitz 2 o di 3° grado. L’atropina è il farmaco di prima scelta per le bradicardie sintomatiche, con dosaggio di 0.5 mg iv bolo ripetibile ogni 3-5 minuti fino a 3 mg. Il pacing transcutaneo è usato se tale terapia non funziona ma l’uso di dopamina ed adrenalina ( farmaci di 2° linea) ha dato buoni risultati. L’atropina è utile per le bradicardie e i blocchi che originano dal nodo AV, per i blocchi di grado elevato è solo una misura tampone in attesa di posizionare il pacing transcutaneo che non deve essere ritardato. ATTENZIONE dosaggi di atropina < di 0.5 mg possono avere un effetto paradosso. In corso di insufficienza coronaria acuta aumento il fabbisogno miocardio di ossigeno In cuori trapiantati aumenta la bradicardia e il grado del blocco Evitare di ripetere boli di atropina in blocchi avanzati o con QRS allargato di nuova insorgenza Pacing : è classe 1° per bradicardie sintomatiche . Deve essere iniziato immediatamente in pazienti instabili con blocco di alto grado. Attenzione però al dolore ( sedazione) e alla effettiva cattura. Se non è efficace pensare a un pacing transvenoso e ottenere il consulto di un cardiologo. Terapie alternative: in attesa di posizionare il pacing o in sua mancanza dopo l’atropina può essere somministrato: adrenalina 2-10 microg/minuto dopamina 2-10 microg/ Kg / minuto anche assieme all’adrenalina glucagone 3mg in bolo e poi 3 mg / ora in pazienti con bradicardia da overdose di beta bloccanti o calcio antagonisti. TACHICARDIA Classificazione delle tachiaritmie: si classifica in base alla forma del QRS in tachicardia complessi stretti e tachicardia a complessi larghi e tachicardia sinusale. Tachicardie a complessi stretti ( QRS < 0.12 sec) origine sopraventricolare : Tachicardia sinusale ( TS ) Fibrillazione atriale ( FA ) Flutter atriale AVNRT tachicardia atrio ventricolare nodale da rientro AVRT tachicardia atrio ventricolare da rientro ( WPW) Tachicardia atriale ( da rientro o ectopica) Tachicardia atriale multifocale ( MAT ) Tachicardia giunzionale ( sempre ectopica ) Tachicardie a complessi larghi( >0.12 sec) origine ventricolare : Tachicardia ventricolare Tachicardia sopraventricolare con aberranza Tachicardia con pre eccitazione ventricolare Le tachicardie a complessi stretti irregolari possono essere FA , flutter atriale o MAT Valutazione iniziale: il soccorritore professionale deve supportare la ventilazione, somministrare ossigeno, eseguire un ECG e identificare il ritmo, monitorare la pressione arteriosa e la saturazione di ossigeno. Appena possibile ottenere un accesso venoso identificando e trattando le cause di tachicardia reversibili. Se i segni e i sintomi non regrediscono e il paziente è instabile e tale instabilità è correlata alla tachicardia si deve procedere alla immediata cardioversione sincronizzata. I segni e sintomi di instabilità sono shock, angor, alterazione dello stato mentale. Raramente una tachicardia < 150 batt/ min dà tali sintomi a meno che non ci siano comorbilità. . Se il paziente instabile ha una tachicardia a QRS stretti può ricevere l’adenosina iv mentre si prepara per la cardioversione. Se il paziente è stabile si può attendere una consulenza cardiologia . Cardioversione sincronizzata e shocks non sincronizzati: la cardioversione è uno shock sincronizzato con il QRS in modo che non avvenga durante il periodo vulnerabile provocando FV. La energia da usare è minore rispetto a quello non sincronizzato. E’ usato per: SVT instabile 100-200 J con onda monofasica, 100-120 J con onda bifasica FA instabile 100-200 J con onda monofasica, 100-120 J con onda bifasica Flutter instabile 50-100 J con onda monofasica, non ci sono dati con l’onda bifasica TV monomorfa instabile ( ma con polso presente ) 100-200 -300-360 J con onda monofasica in successione se non si ha successo. NB : la TV polimorfa va trattata come una TV senza polso. Tutti questi ritmi sono sostenuti da vie di rientro e vengono inattivate con la cardioversione. Non è attiva nella tachicardia giunzionale, nella MAT perchè tali ritmi originano da foci ectopici con cellule che si depolarizzano spontaneamente ad alta frequenza. La cardioversione può altresì incrementarne la frequenza. TACHICARDIA A COMPLESSI STRETTI REGOLARE In questa categoria vi sono: Tachicardia sinusale (TS) TPSV Tachicardia sinusale: è uno stimolo fisiologico alla febbre, allo shock e all’anemia. Si risolve risolvendo la causa scatenante. Tachicardia parossistica sopraventricolare : è sostenuta da un meccanismo di rientro con una frequenza > 120 batt/min. Se è presente un blocco di branca frequenza dipendente il QRS si allarga oltre 0.12 msec. Si può dividere in : AVNRT tachicardia atrio ventricolare nodale da rientro AVRT tachicardia atrio ventricolare da rientro ( WPW) Terapia: Manovre vagali : ne risolve circa il 20% Adenosina : 6 mg iv bolo con 20 cc di fisiologica e sollevamento del braccio. Dopo 1-2 minuti 12 mg iv bolo se non si è risolta e dopo 1-2 minuti altri 12 mg iv bolo. L’adenosina è sicura ed ha meno effetti collaterali dei calcio antagonisti pur con la stessa percentuale d cardioversione. Occorre aumentare il dosaggio in pazienti in terapia con teofillina o similari e ridurlo ( 3 mg) nei trapiantati e in accessi centrali . se si ha la cardioversione farmacologia il meccanismo implicato era un circuito di rientro. L’amiodarone ha una percentuale di cardioversione pari al 100% Calcioantagonisti e betabloccanti: da usare se l’adenosina fallisce. Agiscono sul tessuto nodale rallentando il passaggio dello stimolo dall’atrio al ventricolo e bloccano la conduzione attraverso il nodo AV. Possono anche agire sui circuiti di rientro se tale circuito interessa il nodo AV. Il verapamil e il diltiazem sono calcioantagonisti non diidropiridinici che riducono la contrattilità miocardia da non usare nei cuori scompensati e nel WPW. I betabloccanti devono essere usati con cautela negli scompensi e patologie polmonari. CALCIOANTAGONISTI NON DIIDROPIRIDINICI FARMACO VERAPAMIL (ISOPTIN 1 fl da 5 mg) DILTIAZEM ( ANGIZEM 1 fl da 50 mg ) BOLO 2.5 – 5 mg iv in 2 minuti Dopo 15-30 minuti 5-10 mg in 2 minuti Dosaggio massimo 20 mg 0.25 mg/Kg iv in 2 minuti Se necessario successivamente infondere 0.35 mg/kg in 15 minuti INFUSIONE CONTINUA 5-15 mg/ora BETABLOCCANTI FARMACO ATENOLOLO ( TENORMIN fl da 5 mg ) METOPROLOLO ( SELOKEN fl da 5 mg) PROPANOLOLO ( INDERAL fl da 5 mg) ESMOLOLO ( BREVIBLOC fl) BOLO 5 mg iv in 5 minuti Dopo 10 minuti 5 mg iv in 5 minuti 5 mg iv in 5 minuti Dopo 10 minuti 5 mg iv in 5 minuti Dopo 10 minuti 5 mg iv in 5 minuti 0.1 mg/kg divisi in 3 dosi a 23 minuti di intervallo l’una dall’altra. Non eccedere nell’infusione 1 mg/ minuto 500 γ/Kg in 1 minuto Poi 50 γ/Kg/minuto per 4 minuti Se non sufficiente ancora 500 γ/Kg in 1 minuto INFUSIONE CONTINUA 100 γ/Kg/minuto TACHICARDIA A COMPLESSI LARGHI REGOLARE Se il paziente è instabile va subito cardiovertito. Se è stabile subito ECG e ottenere se possibile il parere di un cardiologo. Se diventa instabile cardiovertire, se va in arresto cardiaco seguire le linee guida dell’arresto. Le forme più comuni di tachicardia a complessi larghi regolare sono: TV TSV condotta con aberranza Tachicardia con preeccitazione ventricolare Le forme più comuni di tachicardia a complessi larghi irregolare sono: Fa condotta con aberranza Fa in WPW TV polimorfa tipo torsione di punta La diagnosi è spesso difficile e può essere utile il consiglio di un esperto. Terapia : Se la tachicardia a complessi larghi regolare è una TPSV condotta con aberranza si usa l’ adenosina come già illustrato. Se è una TV e il paziente è stabile si possono usare vari antiaritmici. Il consigliato è l’amiodarone : 150 mg in 10 minuti seguito da una seconda dose uguale se necessario e da una infusione continua di 1 mg / minuto , non eccedendo i 2.2 g / die. Uno studio randomizzato ha dimostrato la miglior efficacia rispetto alla lidocaina FARMACO AMIODARONE ( CORDARONE fl 150 mg) LIDOCAINA ( XILOCAINA 2% 20 mg/ml) BOLO INFUSIONE CONTINUA 150 mg in 10 min ripetibile una 1 mg/minuto 2° volta 1-1.5 mg/kg bolo 1-4 mg/minuto Se non sufficiente 0.50-0.75 mg/kg bolo ogni 5-10 minuti fino a 3 mg/Kg TACHICARDIA IRREGOLARE In questa categoria sono inseriti : Fa e flutter QRS stretto Fa e flutter condotti con aberranza QRS largo TV ( irregolare) polimorfa QRS largo Fibrillazione atriale ( fa) e flutter : una tachicardia irregolare a QRS stretti o larghi è facilmente una fibrillazione atriale o un flutter, altra possibilità più rara è una MAT. Per la diagnosi in un paziente stabile è utile il consulto di uno specialista. Terapia: Le forme instabili devono essere cardiovertite ( controllo del ritmo), nelle forme stabili può essere sufficiente rallentare il ritmo ( controllo della frequenza) . se l’aritmia ha una durata > di 48 ore il controllo del ritmo porta ad alto rischio embolico e occorre coagulare prima i paziente. I farmaci per il controllo della frequenza sono: Magnesio Diltiazem Betabloccanti I farmaci per il controllo del ritmo ( durata dell’ Fa < 48 h) sono: Amiodarone Ibutilide Flecainide Propafenone Digossina Magnesio NB In pazienti con WPW nota non somministrare adenosina, betabloccanti, calcioantagonisti e diossina in quanto possono incrementare la frequenza ventricolare fino alla TV – FV. FARMACO PROPAFENONE ( RITMONORM fl 70 mg) FLECAINIDE (ALMARYTM fl 150 mg) MAGNESIO SOLFATO Fl da 2 g IBUTILIDE SOTALOLO ( RITMOBETA fl da 40 mg) BOLO 2 mg / Kg in 10-20 minuti INFUSIONE CONTINUA 2 mg / Kg in 10-20 minuti 2 g in 5-60 minuti 1 mg in 10-20 minuti ripetibile una seconda volta. Se il peso è <60 Kg 0.01 mg/Kg 1-1,5 mg/Kg alla velocità di 10 mg/minuto TV polimorfa ( irregolare): si deteriora facilmente in arresto cardiorespiratorio. Il trattamento è diverso in base alla durata dell’intervallo QT durante il ritmo sinusale. Se l’intervallo è aumentato il primo trattamento è di interrompere i farmaci che allungano il QT e correggere alterazioni elettrolitiche ed eventuali intossicazioni. Il magnesio si è visto essere efficace in pazienti con QT allungato. Il pacing percutaneo è utile nelle bradicardie e nelle intossicazioni con QT allungato. In pazienti con QT normale il magnesio non è utile ma può essere utile l’amiodarone. Se diventa instabile eseguire uno shock desincronizzato ad alta energia.. Una cardioversione sincronizzata sarebbe preferibile ma può essere impossibile per il defibrillatore individuare il QRS e ciò porterebbe a ritardare la sinusalizzazione. BREVE ANALISI EI PRINCIPALI FARMACI ANTIARITMICI Adenosina: blocca l’attività del nodo AV . Blocca tutte le aritmie da rientro che transitano attraverso il nodo AV. Non agiscono quindi nelle fa e nel flutter ma rallentando la frequenza ventricolare evidenziando ritmi atriali sottostanti. Amiodarone: è indicato per tachiaritmie a complessi stretti e larghi, TV polimorfe con QT normale, nel WPW. Nei pazienti con scompenso cardiaco è preferibile a tutti gli altri antiaritmici. L’ipotensione e bradicardia sono gli unici effetti collaterali che vengono prevenuti rallentando l’infusione. Calcioantagonisti: verapamil e diltiazem. Sono calcioantagonisti non diidropiridinici che rallentano la conduzione e incrementano la refrattarietà del nodo AV. Sono indicati per TSV non responsivi alla adenosina o alle manovre vagali, per tachicardie da meccanismo ectopici, per controllare la frequenza in fa e flutter. Possono decrementare la contrattilità miocardia e ridurre la gittata cardiaca in pazienti con scompenso cardiaco. Non possono essere dati nei pazienti con sindrome da preeccitazione ventricolare ( WPW). Betabloccanti: riducono gli effetti delle catecolamine riducendo la pressione e la frequenza cardiaca. Sono indicati in TSV non responsivi alla adenosina o alle manovre vagali, per tachicardie da meccanismo ectopici, per controllare la frequenza in fa e flutter. Controindicazioni sono i blocchi AV di 2° e 3° grado, ipotensione, scompenso cardiaco, broncospasmo. Non possono essere dati nei pazienti con sindrome da preeccitazione ventricolare ( WPW). Ibutilite: aumenta la durata del potenziale d’azione e incrementa il periodo refrattario. Si usa per la risinusalizzazione dell’ fa e del flutter nelle prime 48 ore o per rallentare la frequenza se il calcioantagonisti e il betabloccanti sono inefficaci, o per risinusalizzare una fa o il flutter nel WPW. Può portare a TV polimorfa o torsioni di punta per cui occorre controllare l’ iperkaliemia e l’ipomagnesemia ed è quindi controindicato nei ritmi con QT lungo. Lidocaina : usata nelle TV e VF. Ma ci sono evidenze che vi sono farmaci più efficaci. Si usa in TV monomorfa stabile , in TV polimorfa con QT normale o allungato, in ogni caso con funzionalità cardiaca preservata, altrimenti occorre usare l’amiodarone. Magnesio solfato : utile nella torsione di punta , non si è vista utile negli arresti cardiaci senza torsione di punta.. Alcune evidenze lo considerano. utile nel controllo della frequenza nella fa. Sotalolo: non è un farmaco di 1° linea , è più efficace della lidocaina nella TV con polso, è usata nella risinusalizzazione di fa e flutter nel WPW. Può causare bradicardia e ipotensione .