WEB 2.0 PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA UN SOCIAL NETWORK PROFESSIONALE THINKTAG.SMART FABRIS ALBERTO RIASSUNTO DEL CORSO ECM: WEB 2.0 for continuing professional developemt Tenutosi a Torino nel febbraio 2012 a cura del Dr Germano Paini COME ORDINARE IL MATERIALE MEDIANTE TAG? Rispetto al Web siamo diventati prosumer: producer and consumer. Nasce l’esigenza di gestire i contenuti in modo che possano essere facilmente ritrovati da noi e dagli altri Gli utenti sono diventati la parte più interessante ( il softwere è solo uno strumento facilitatore) La comunità di utenti è più importante del softwere Gli utenti e le comunità che operano in rete alla costruzione sociale del significato , rappresentano l’elemento centrale e costitutivo del web 2.0 Da qualche anno si inizia a parlare del semantic web ( Mr Timbernes-lee inventore del web ) Secondo questo autore sarebbe utile dare agli utenti un sistema di etichette col quale pubblicare i propri contenuti, successivamente delle macchine avrebbero il compito di analizzare le tag ( key word ) date ai documenti. Non più ricerca dei documenti mediante titolo ma mediante key-w o tag, Poi meta-analizzatori dovrebbero valutare le tag e restituirle attraverso motori di ricerca all’utente : questa idea di Timbernes-lee non ha funzionato. Non sono le macchine a gestire la semantica sono gli utenti che la costruiscono. Per esempio cos’è la sicurezza ? Possiamo ricondurla a 3-4 distinzioni ma tutte riassumibili -in termini di wellfair ( benessere in generale ) - in termini di privacy( ad esempio gli informatici penseranno a questo) - in termini di Sicurezza intesa nei confronti della delinquenza Vediamo così come la caratterizzazione della semantica sia legata al gruppo sociale : social semantic web Tutti insieme possiamo taggare i contenuti: sia i propri che quelli prodotti da altri , e diventa più interessante l’operazione se non sono solo io l’etichettatore dei contenuti. Il mio tempo impiegato a taggare viene amplificato da quello degli altri Bisogna trovare una nostra comunità ed essa non deve essere troppo ristretta . Per risolvere il problema del come trovo l’altro il sistema ha inventato i social network: andare su FB per cercare Il problema di FB è che con 800 0000 di utenti, volendo arrivare alla più ampia popolazione, il sistema si è prefissato lo scopo di soddisfare le esigenze più basse : non si è preoccupato di offrire il sistema per implementare i miei bisogni professionali ( con il tempo è nato linkedin dove possiamo scrivere il nostro curriculum) Quali altri social network esistono per sviluppare collaborazione e condividere contenuti? Sono stati fondati dei BLOGS ITALIANI tematici http:// www.medicinageneralemd.com/ ( non esiste più) http://casesblog.blogspot.com/ http://www.plos.org/cms/blogs Alcuni stanno chiudendo perché gli amministratori di questi blogs si sono resi conto che non è più questa la frontiera: essa è rappresentata dai social network Il dr Franzoso titolare del primo blog medico italiano adesso si trova su slideshare.net Slideshare è un sito sul quale chiunque può pubblicare e condividere le slide dei propri congressi. Questo sistema di pubblicare sul web in realtà costituisce una certa forma di garanzia del copyright, in quanto consente di certificare in qualche modo che il tal giorno il signor X ha reso pubblica una sua idea o un suo studio. Ma questo è un sito dai contenuti troppo sintetici per essere impiegato per l’aggiornamento : sono solo diapositive . Questi social network hanno il difetto di limitarsi ad un argomento specifico( es slides). AMBIENTI PROFESSIONALI INTERNAZIONALI www.Connota.org frequentato da ricercatori clinici e scienziati serve per organizzare scoprire e giudicare contenuti. Per farlo si usano i tradizionali sistemi di ricerca solitamente impiegati su pubmed: serch all find exact tag find exact user( nome esatto del collega ) find exact URI ( unico significato ) Possiede un buon sistema di bookmarking e gestisce bene le tagg Su questi siti il limite è rappresentato dalla lingua e dal fatto che essendo aggregatori di link se l’articolo non è ful text trovo solo l’abstract e a volte non è così utile . Thinktag: ambiente di condivisione di contenuti italo-francese REGISTRAZIONE Una volta effettuata la registrazione compare la tua pagina Vi è uno spazio bacheca sul quale puoi scrivere il tuo messaggio : è il sistema per iniziare a conversare con il resto dei membri di thinktag. Sulla piattaforma esistono numerosi e svariati gruppi, puoi scegliere a quale appartenere o semplicemente navigare tra i contenuti ordinati negli scaffali dei gruppi o del singolo utente che ti interessa. COME TAGGARE Il secondo passaggio prevede l’operazione di TAG-IT Per ogni browser che uso ( explorere, firefox ecc) al fine di poter mettere le tagg ai contenuti che trovo sul web e voglio importare negli scaffali della mia pagina personale , devo far comparire la barra dei preferiti ( segnalibri ) sulla barra di navigazione del browser stesso (su firefox la si può selezionare al tasto strumenti della barra di navigazione ) Clickare su tag it ( tasto in basso a sin della pagina di thinktag) Selezionare il nastrino e trascinarlo nella barra dei preferiti/segnalibri del browser Adesso si può aprire una seconda finestra( es con google ) e uscire per cercare qualcosa di interessante Trovato un testo, un video , o un sito di interesse professionale è sufficiente ciccare sull’icona del tag it e questa operazione lo inserisce immediatamente tra le proprie risorse sulla pagina personale di think tag. LO SCAFFALE Scaffale : è un raccoglitore di contenuti Si prende l’oggetto e lo si mette dentro ma non possiamo farlo con il trascinamento bensì mediante il TAG IT Selezionare risorse tra le opzioni che si trovano nel campo di destra sul motore di ricerca di Think tag che mi mostra i contenuti che ho importato dal web; poi selezionare la risorsa interessante e viene chiesto di aggiungerla a uno scaffale o a una collezione (che è lo scaffale del gruppo) Di regola lo scaffale è visibile , ma è possibile crearne uno privato che agli altri appaia vuoto. Solo l’amministratore del gruppo e può rimuovere le risorse e dalla collezione del gruppo. Il principio di questi social network è l’iperpertinenza. È un ambiente che vive di contaminazioni le più varie possibili per trovare delle risposte sempre migliori L’iperpertinenza si basa su alcuni elementi : -non specializzazione ( contaminazione tra specializzazioni) oggi il sapere è trasversale -il gruppo deve essere ristretto dal punto di vista professionale ma l’informazione non deve essere specialistica - pluralità di materiali (non solo gli articoli di pub med ma anche video da yotube, le pagine delle lettere ai giornali da parte degli utenti , i siti web di qualche professionista, i commenti lasciati da pazienti e loro parenti ecc) - possibilità di gestire in maniera sistematica i contenuti TAGGARE Sulla piattaforma think tag per ogni risorsa che abbiamo importato dal web è necessario procedere ad una classificazione e vengono proposte 12 macrocategorie : -Persona ( personaggio storico, artista ecc ) -Testo ( a questa voce si apre una serie di scelte : linee guida, testo libro, legge , tesi ecc) si può attivare per ognuno dei materiali un percorso con il quale l’utente aumenti l’adeguatezza. Per rendere adeguata una citazione bisogna fornire i metadati ( autore , editore , anno di edizione ) : quando scelgo testo e apro linee guida mi viene fuori un menù per patologia , tipo , data , referente , se scelgo libro i metadati cambiano e diventano autore, editore , luogo , data ecc In questo modo presentiamo agli altri utenti i dati fondamentali per identificare il contenuto che vogliamo condividere ( edizione di un manuale ecc) -Immagini -Audio -Video -Eventi -Oggetti -Luoghi -Organizzazioni -Web -Multimedia -Formazione I libri si possono identificare con il codice ISBN ( internazional standard boock number) digitandolo compaiono tutti i metadati relativi all’opera TAGGING SOCIALE Un altro elemento della piattaforma è il TAGGING SOCIALE Possiamo discutere sulla tag proposta da un appartenente al gruppo mediante un campo disponibile per il commento ( il che da la possibilità di scrivere una specie di glossario del proprio gruppo, per esempio definendo cos’è la linea guida standard ed arrivando a una definizione comune al gruppo) IPER CONNETTIVITA’ Dall’interno di una” risorsa sulla colonna destra”, sotto la voce “ aggiungi tag “c’è l’opzione aggiungi una connessione ( tra una risorsa e un’altra: non mettendola semplicemente fisicamente in uno scaffale ma collegandole come so fossero unite da degli assoni neuronali poiché sono considerabili affini o associabili senza che siano fisicamente vicine ) Le affinità sono identificate dal legame che si crea a confronto le tag È importante la rete di collegamenti di un contenuto perché qualifica il contenuto e chi lo ha messo a disposizione . NOBILITARE LA CONVERSAZIONE Strumenti per fissare la conversazione e usarla per far nascere un percorso collaborativo Su Twiter la conversazione scorre veloce ( con pochi caratteri a disposizione) Su FB le conversazioni sono espresse in flusso sequenziale : se sono collegato a FB colgo il tal commento e posso intervenire , se non ci sono perdo il flusso : FB richiede una presenza costante ( per i suoi gestori è un vantaggio). Su think tag , se non ci troviamo sulla piattaforma possiamo essere informati via mail dei contenuti aggiunti dai componenti dei gruppi che seguiamo Se potessimo trasformare la conversazione in risorsa ? Le azioni che compiamo su think tag possono essere proiettate su face-book così mostriamoo il lavoro iperpertinente che stiamo portando avanti e viceversa possiamo scrivere qualcosa su Face Book e farla finire su think tag Come condividere con altri social network ? Portarsi sul proprio nome in alto a destra, poi accedere al proprio profilo e selezionare i social network ai quali siamo iscritti. SEGUIRE UN GRUPPO O UN COMPONENTE Possiamo tener d’occhio i gruppi , possiamo disporre di essere avvisati via mail ogni volta che un utente ci cerca, ci segue o ci commenta . Torino 17 marzo 2012