ESERCIZI SUL CAMPIONAMENTO PER LA REVISIONE CONTABILE – SECONDA PARTE 1) Determinazione della numerosità campionaria. Data una popolazione di 10.000 documenti contabili, determinare la numerosità campionaria per accertare la proporzione di documenti non conformi. La proporzione accettabile è non superiore allo 0,04. N = 10.000 π = 0,04 ε = 0,02 α = 1,96 il che implica che z sia pari a 1,96. La formula per calcolare n (campionamento senza ripetizione è la seguente): π(π§πΌ )2 2 2 (π−1)π +(π§πΌ )2 π(1−π) 2 = (1,96)2 10.000 (10.000−1)(0,02)2 +(1,96)2 0,04(1−0,04) 38.416 107,9 = = 356 Dopo aver revisionato i 356 documenti se ne individuano 31 non conformi. Costruire l’intervallo di confidenza. 31 = 0,087 356 Per un campionamento casuale semplice senza ripetizione l’intervallo di confidenza ha la seguente formula: π= π§πΌ/2 √ π(1−π) π−π 1,96√ π π−1 = 0,087(1−0,087) (10.000−369) 356 9.999 = 1,96√0,0002312 0,96319 = 0,0292. L’intervallo di confidenza è compreso tra (0,0578 ; 0,1162) e il valore massimo posto come tollerabile è al di fuori dell’intervallo con un grado di fiducia del 95%. Pertanto possiamo ritenere che i controlli interni non abbiano funzionato secondo le attese. 2) Determinazione della numerosità campionaria. Verificare l’ipotesi che la percentuale di errore nella popolazione sia minore del 4%, con un livello 1-α = 0,95 e con un campione di 356 unità nel quale sono stati individuati 31 elementi non conformi. π»0 : π0 ≤ 0,04 π»1 : π1≥ 0,04 Si tratta di un test ad una coda, quindi tutta la massa di probabilità si concentra a destra π§0,01 = 2,326 π§0,05 = 1,645 Avendo scelto a = 0,05, l’ipotesi nulla sarà rifiutata se la statistica test risulterà maggiore di 1,645. Calcoliamo ora la statistica test π§= (π−π0 ) (π−π0 ) √[ ] π (0,087−0,04) 0,087(1−0,087) √ 356 0,047 0,01494 = = = 3,146 Rifiutiamo pertanto l’ipotesi nulla. Supponiamo ora che il numero di documenti non conformi fosse risultato pari a 11. Ripetiamo il test di ipotesi con le stesse condizioni. π= 11 356 = 0,0309 Calcoliamo quindi la nuova statistica test π§= (π−π0 ) (π−π0 ) √[ ] π = ο (0,0309−0,04) π§= ο½ο √ π§= 0,04 (1−0,04) 356 −0,0091 0,0104 = 0,875 L’ipotesi nulla non è rifiutata. Sempre nella situazione che x=11, poniamo come ipotesi alternativa π»1 : π = 0,05 e calcoliamo il ο’ corrispondente. Per ottenerlo calcoliamo la statistica test assumendo la validità dell’ipotesi alternativa: π§= (0,0309−0,05) √0,05 (1−0,05) 356 −0,0191 0,0116 = = -1,64. La probabilità ο’ corrisponde quindi l’area sottesa a sinistra di -1,64 che è pari a 0,0505. 3) Determinazione della numerosità campionaria. Da una popolazione di documenti contabili, con numerosità molto elevata, si vuole estrarre un campione casuale semplice per sottoporre a verifica l’ipotesi nulla π»0 : π = π0 = 0,03 Contro l’ipotesi alternativa π»1 : π = π1 = 0,07 L’errore di prima specie ο‘ è posto pari a 0,05 e l’errore di seconda specie ο’ è posto pari a 0,30. Poiché si tratta di un test ad una coda, π§πΌ = 1,645 ovvero nella normale standard l’area a destra di 1,645 è pari a 0,05 e π§π½ = −0,53 ovvero l’area della normale standard a sinistra di 0,53 è pari a 0,30. La formula per determinare la numerosità campionaria fissati ο‘ e ο’ è la seguente: π=[ (π§πΌ −π§π½) π (π1 −π0 ) ] 2 = Il σ che viene utilizzato è quello che deriva dalla statistica campionaria p ed è posto pari a quello corrispondente una volta all’ipotesi nulla ed una volta all’ipotesi alternativa. Quindi la formula diventa 1 (π§πΌ (π0 (1−π0 ))2 −π§π½ (π1 (1−π1 )1/2 )2 π=[ (π1 −π0 )2 ] Pertanto π =[ (1,645(0,03 (1 − 1 0,03))2 + (0,53(0,07(1 − 0,07))1/2 )2 ] (0,07 − 0,03)2 =(10,42)2 = 108,57 = 109 4) Stima di una media N = 30.000 ο‘ = 0,05 ο₯ = 60 ο³ = 340 Campionamento con ripetizione . La formula è la seguente π= (π§π/2 )2 π 2 π2 = π= (1,96)2 115.600 3600 =125,358 = 126 Se invece consideriamo un campionamento senza ripetizione la formula da impiegare è la seguente: π=( (π§πΌ/2 )2 π 2 π π−1)π2 +(π§πΌ/2 )2 π 2 . Applicata al nostro caso, dà luogo ai seguenti calcoli π= (1,96)2 (340)2 30.000 29.999(60)2 +(1,96)2 (340)2 = = 122,857 = 123 Vista la numerosità della popolazione, i due risultati sono molto vicini. 5) Intervallo di confidenza per la media. Campionamento con ripetizione. n = 125 ο³ = 64 β»x = 505 ο‘ = 0,05 Il calcolo è il seguente 505 ± 1,96 64 √125 = 505 ± 11,25 6) Stima del totale. campionaria Determinazione della numerosità 6.1 Campionamento senza ripetizione. La formula è la seguente (π§π/2 )2 π 2 π π= (π − 1) 2 2 2 π π + (π§π/2 ) π Se il campionamento è con ripetizione la formula si semplifica a (π§πΌ/2 )2 π 2 π π= π2 Consideriamo ora una popolazione formata da 5.000 documenti contabili (fatture). Il fatturato totale che è iscritto a bilancio è di 580.117.923.000 euro. Si esegue un campionamento pilota su 50 casi. Risulta π 2 = 163.973.708,09 π₯Μ = 112.500 Poiché non abbiamo nessun’altra informazione sulla varianza della popolazione, assumiamo la stima campionaria. L’errore ammissibile nella stima viene posto pari alla significatività (in senso contabile) ovvero X (1,5%) = 8.701.768,845. La numerosità del campione viene determinata sulla base del campionamento senza ripetizione: (1,96)2 163.973.708,09(5.000)2 π= = 207 (8.701.768,845)2 Si immagini ora di aver estratto un campione casuale semplice di 207 fatture e di aver calcolato i seguenti valori π₯Μ = 113.200 π 2 = 164.112.541,18 La stima del totale viene quindi effettuata con lo stimatore per espansione πΜ = ππ₯Μ = (5.000)113.200 = 566.000.000 L’intervallo di confidenza (al 95%) è calcolato con la seguente formula ππ₯Μ ± π§πΌ/2 π π √π = 566.000.000 ± 1,96 * (64.053.208,58)/14,38 = 566.000.000 ±8.730.479,06 = (557.269.520,94 ; 574.730.479,06) Il valore che risulta dal bilancio è esterno all’intervallo di confidenza, quindi possiamo ritenere che contenga errori significativi (nel senso della revisione contabile) con un grado di fiducia del 95%. 6.2 Si giunge alla stessa conclusione anche impostando i calcoli come per l’esecuzione di un test di vetrifica d’ipotesi (come è noto, un test bilaterale equivale al calcolo di un intervallo di confidenza) Poniamo π»0 : π πππ = 580.117.923 π»1 = π πππ ≠ 580.117.923 Calcoliamo la statistica test π§= = πΜ− πΜ ππ √π = 566.000.000−580.117.923 5.000∗12.810,64 √207 = -3,17 L’ipotesi nulla, come visto nel caso precedente, viene respinta. 6.3 Immaginiamo ora che dal campionamento di 207 fatture sia risultata una stima puntuale del valor medio diversa dalla precedente, diciamo π₯Μ = 115.500. La stima del totale (stimatore mean per unit detto anche per espansione) pertanto è ππ₯Μ = 5.000 * 115.500 = 577.500.00 Per semplicità assumiamo lo stesso valore della varianza del caso precedente. Anche in questo caso il livello di confidenza è al 95%. L’intervallo è 577.500.000 ± 1,96 5.000∗12.810,64 14,38 = = 577.500.000±8.730.477,89 = (568.769.522,11 ; 586.230.477,89). Quindi ora l’intervallo di confidenza al 95% contiene il valore iscritto a bilancio, per cui escludiamo (appunto con un livello di affidabilità del 95%) che il conto presenti errori significativi. 6.4 Giungiamo alla stessa conclusione anche impostando i calcoli dell’esecuzione di un test di verifica d’ipotesi. Come nel caso precedente abbiamo: π»0 : π πππ = 580.117.923 π»1 = π πππ ≠ 580.117.923 La statistica test assume perciò il seguente valore π§= πΜ − π πππ ππ √π = -0,59. L’ipotesi nulla quindi non viene rigettata. In questo caso si può procedere a calcolare l’errore ο’. Il sistema di ipotesi sottoposto a verifica è il seguente π»1 = π πππ π»0 : π πππ = 580.117.923 < 580.117.923 − π < 580.117.923 − 8.701.768,8 = 571.416.154,55 Esplicitiamo il ragionamento. L’errore nel conto è significativo solo se il vero valore del totale del fatturato è inferiore a 571.416.154,55, in quanto abbiamo posto una percentuale di significatività dell’errore sul fatturato pari all’1,5%. In altre parole, solo se il vero valore fosse minore od uguale a 571.416.154,55 si avrebbero conseguenze sul giudizio sull’andamento economico dell’azienda. Come abbiamo ipotizzato sopra, il campione dà una stima del totale di 577.500.000, che non è significativamente diversa (con 1-α = 0,95) dal valore scritto nel conto. Ci chiediamo ora quale sia la probabilità che, essendo vera H1, ovvero essendo il vero valore di 571.416.154,il campione dia una stima del totale superiore od uguale a 577.500.000. Calcoliamo il valore della statistica test: πΜ − π πππ π§= ππ √π π§= 577.500.000−571.416.154,55 4.454.325,45 = 1,36 L’area sottesa dalla normale standard a destra di 1,36 è pari a 0,0869, che è la misura dell’errore ο’. 6.6 Consideriamo ora una diversa variante dell’esercizio. Vogliamo determinare la numerosità campionaria nel contesto precedente, per sottoporre a verifica l’ipotesi nulla: π»0 : π πππ = 580.117.923 Contrapposta all’ipotesi alternativa: π»1 : π πππ = 571.416.154,55 Assumiamo che sia ο‘ che ο’ siano pari a 0,05 da che deriva che z è uguale a 1,645 La formula da usare in questa situazione, come abbiamo già visto, è la seguente: π=[ (π§πΌ −π§π½) π πππ (π1 −π0 ) ] 2 = Come ο³ο prendiamo la stima ottenuta con il campione di prova. Quindi: π=[ 3,29 ∗ 5.000 ∗ 12.810,04 ] 8.701.768,45 2 = = (24,21)2 = 568,12. 7) Campionamento stratificato. 7.1 Cumulative root frequency method. Sia dato il collettivo di fatture rappresentato nella tabella seguente. Posto che si vogliano individuare quattro strati, utilizzare il metodo della cumulative root frequency per individuarne i limiti. Classi Frequenza f1/2 οf1/2 0-499 1612 40,15 40,15 500-999 1490 38,60 78,75 1.000-1999 1282 35,81 114,56 2000-4999 1190 34,50 149,60 5000-9999 640 25,50 175,10 10000 e oltre 352 18,76 193,86 Il totale della frequenza cumulata è 193,86. Poiché vogliamo formare quattro strati, il limite Q è dato 193,86/4 = 48,47. Pertanto Q cade nella seconda classe 2Q = 96,94 cade nella terza classe 3Q = 145,41 cade nella quarta classe Come limiti degli strati si prendono gli estremi superiori delle classi in cui cadono Q e i suoi limiti. Quindi: Strato Estremi Frequenza Strato 1 0-999 3102 Strato 2 1000-1999 1282 Strato 3 2.000-4999 1190 Strato 4 5.000 e oltre 992 7.2 Numerosità campionaria. Per determinare la numerosità campionaria si esegue un campionamento di 20 unità per strato, al fine di stimare le varianze interne agli strati. I risultati sono i seguenti : Strato Scarto Varianza Numer Nh* Var. q.medio osità Strato 1 396,95 157569,30 3102 488.779.968 Strato 2 446,54 199397,97 1282 255.628.197 Strato 3 624,95 390562,50 1190 464.769.375 Strato 4 2965,47 8794012,32 992 8.723.660.221 Totale 9541542,09 6566 9.931.543.561 Poniamo la precisione ο₯ pari a 500.000 La formula per determinare la numerosità campionaria per la stima del totale è la seguente: ( π=( π=( π π§πΌ/2 ) 2 1 2 + ) π ∑π» β=1 πβ π β 500.000 ) 1,96 ( −1 π 2 6.566∗(9.931.543.561) + . 1 6566 )-1 n = (65.077.051.228/65.210.515.021.526+0,000152)-1 = (0,0009979+0,000152)-1 =870. 7.2 Allocazione del campione tra gli strati. Allocazione proporzionale. In questo caso la numerosità totale viene ripartita tra gli strati in accordo al loro peso sulla numerosità totale. Quindi πβ πβ = = πβ π π Date le numerosità di ciascun strato abbiamo Strato Strato 1 Strato 2 Strato 3 Strato 4 Totale Nh Wh 3102 1282 1190 992 6566 nh 0,47 0,20 0,18 0,15 1,00 409 174 156 131 870 7.3 Allocazione ottimale. Nel caso dell’allocazione ottimale la numerosità campionaria viene ripartita in accordo al peso e alla variabilità di ciascun strato. In simboli πβ πβ π β = π» π ∑β=1 πβ π β La determinazione dei pesi è mostrata nella seguente tabella: Strato Wh sh Whsh nh Strato 1 0,47 396,95 186,57 195 Strato 2 0,20 446,54 89,31 93 Strato 3 0,18 624,95 112,49 117 Strato 4 0,15 2965,47 444,82 465 Totale 1,00 833,19 870 Si noti la forte differenza tra le due allocazioni. 7.4 Stima del totale. Immaginiamo di aver estratto un campione casuale secondo l’allocazione proporzionale, e di aver calcolato le medie e gli scarti quadratici medi di strato. I risultati sono compendiati nella seguente tabella. Strati Strato 1 Strato 2 Strato 3 Strato 4 Totale Nh 3102 1282 1190 992 6566 Wh 0,47 0,20 0,18 0,15 1,00 mh sh 541 399,15 1509 436,64 3394 629,61 7208 2915,79 Whmh 254,47 301,80 214,20 1081,2 1851,67 Whsh2 749464,0 38127,4 71353,6 1275274,7 2134219,9 Possiamo quindi calcolare la stima puntuale del totale. Lo stimatore da utilizzare è il seguente: πΜ = ∑π» π₯β = β=1 πβ Μ Μ Μ = (3102*541)+(1282*1509)+(1190*3394)+(992*2915,79) = = 1.678.182+1.934.538+4.038.860+7.150.336 = = 14.801.916. A questo punto possiamo calcolare l’intervallo di confidenza, usando la seguente formula: 2 2 1−π ∑π» π(πΜ W s π π‘ ) = π h β=1 h π Con π π=π π» 1−π 2 √ πΜ ± π§ π ∑ πβ π β2 π π‘ πΌ/2 π β=1 Applicata al nostro caso otteniamo 14.801.916 ± 1,96√(6566)2 1−0,1325 870 = 14.801.916 ± 1,96 (302897) = =14.801.916±593.678,1= =(14.208.237,9; 15.395.594,1). 2.134.219,9 =