4) Analisi SWOT - Unione dei Comuni Montani del Casentino

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PIANO DI SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE 2006/2009
4 - ANALISI SWOT
Il Casentino che emerge dall’analisi socio-economica e dalle interviste a
testimoni privilegiati è caratterizzato da luci ed ombre anche assai
contrastanti: il rilevante stato di industrializzazione presenta elementi di crisi
strutturale e di grosse difficoltà ad affrontare le sfide che propone la moderna
economia globale; a fronte di una inversione di tendenza nell’andamento
demografico con i primi, modesti dati positivi dopo 30 anni, le attività
economiche di base della nostra economia non danno segnali di particolare
vivacità e brillantezza mentre le nuove opportunità economiche – come il
turismo – sono tali solo sulla carta ma non producono numeri decisivi per
l’andamento economico della valle.
Questa incertezza rende necessario, in modo ancor più evidente, sintetizzare i
principali elementi emersi dall’analisi socio economica e dall’analisi del
sistema delle relazioni utilizzando l’analisi SWOT. L’analisi SWOT è infatti
uno strumento che offre una diagnosi del territorio e del contesto in cui si
viene a collocare l’intervento e la relativa strategia; tale strumento, oggi
ampiamente utilizzato come supporto analitico nelle scelte di intervento
pubblico e nelle diagnosi dello sviluppo locale e regionale.
Le quattro componenti della SWOT (il cui termine non è altro che
l’abbreviazione delle parole Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats, in
italiano Forze, Debolezze, Opportunità, Minacce)
permettono infatti di
evidenziare le caratteristiche dell’oggetto dell’analisi, di far emergere i
meccanismi interni sui quali si vuole intervenire, e allo stesso tempo di
descrivere il contesto esterno di riferimento che influenza il perseguimento
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degli obiettivi. Nello specifico l’analisi SWOT consente di descrivere il modello
di funzionamento di una determinata unità sistemica indicando le variabili
endogene (o interne) strumentali (i punti di forza e di debolezza), e le variabili
esogene (o esterne) che influenzano il comportamento del sistema (le
potenzialità e le minacce); la strategia successivamente fisserà le variabili
obiettivo e conseguentemente le azioni sulla base del modello descritto nella
SWOT.
La distinzione tra variabili endogene (punti di forza e di debolezza) ed
esogene (opportunità e minacce) è quindi l’aspetto centrale dell’analisi SWOT:
i punti di forza e quelli di debolezza fanno parte integrante del sistema stesso
e su di essi è quindi possibile intervenire per perseguire obiettivi prefissati,
viceversa le opportunità e le minacce sono variabili ‘esterne al sistema’ e su di
esse non vi è un controllo diretto ma è solo possibile monitorare ed analizzare
tali fattori esterni in modo da limitare i danni derivanti dal verificarsi delle
minacce o massimizzare i vantaggi dovuti alle opportunità.
La tabella che segue individua in modo articolato e razionale i punti di forza e
di debolezza, nonché le opportunità e le minacce che emergono dalla
elaborazione dall’indagine socio-economica del Casentino e dall’indagine sul
clima sociale effettuata attraverso interviste a testimoni privilegiati e sono state
ulteriormente articolate e infine condivise nel corso delle giornate di
concertazione.
S (strenghts)
PUNTI DI FORZA
Identità territoriale
Percezione dell’appartenere ad un
realtà ben definita con peculiarità da
difendere
da
e
valorizzare,
specialmente connesse ai caratteri di
pregio ambientale e culturale
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W (weaknesses)
PUNTI DI DEBOLEZZA
Mancanza di una rete
telematica adeguata (banda
larga)
Per uno sviluppo della realtà
produttiva si rendono necessari
interventi a breve termine relativi a
infrastrutture telematiche
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Risorse ambientali e
paesaggistiche
Presenza ancora significativa di un
territorio aperto, non urbanizzato
Presenza di un Piano di Agenda 21
locale e disponibilità di risorse
ambientali
Diversificazione produttiva e
presenze capillari
Diversificazione
produttiva
quale
elemento anticiclico dello sviluppo
con presenza di punte di eccellenza
qualitativa industriali ed artigianali ed
una
rete
di
piccole
imprese
commerciali territorialmente capillare
e che svolge funzioni di presidio
pubblico.
Produzioni tipiche di qualità
Il sistema produttivo presenta una
diffusa
attività
agricola
con
produzioni certificate e biologiche
(patata rossa, prosciutto zootecnia).
Attrattori turistici
Carenza infrastrutturale
Limitato sviluppo e funzionalità del
trasporto pubblico locale su gomma
e rotaia e scarso livello qualitativo
(necessità di potenziamento e
manutenzione
straordinaria)
dell’infrastruttura viaria.
Crisi comparto industriale
Perdita di competitività del settore
tessile e rischio di delocalizzazione
per altri settori produttivi
Difficile valorizzazione delle
produzioni, seppure di qualità
Si denota la mancanza di una
politica
adeguata
(marchio,
strutture promozionali integrate,
ecc.) a valorizzare in maniera
integrata l’immagine del territorio e
la qualità delle produzioni.
Turismo giornaliero o di breve
durata di scarso valore aggiunto
per il territorio
Limiti di cultura imprenditoriale
Offerta turistica legata alle attrattive
ambientali
(parco
delle
foreste
casentinesi) e alla presenza di
importanti poli di interesse religioso.
Il
tessuto
produttivo,
con
particolare riferimento al settore
turistico, non è preparato ad
affrontare
le
sfide
della
globalizzazione
Significativo sviluppo del sistema
sociale con presenza di servizi alla
persona di qualità
Carenza di politiche di
integrazione di servizi pubblici
sulle
quali
concentrare
la
sperimentazione di politiche comuni
di governo del territorio in parte
dovute
ad
una
visione
campanilistica
dello
sviluppo
territoriale
Scarsa immagine esterna del
territorio Casentinese
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Aumento della popolazione
anziana
Forte presenza sul territorio di
associazioni (culturali e sociali)
Politiche energetiche da fonti
rinnovabili non sviluppate
adeguatamente
Aumento della popolazione
residente dovuto ad un
incremento migratorio di cittadini
stranieri
Scarsa integrazione nella
società della popolazione
immigrata
O (opportunities)
T (threats)
OPPORTUNITA’
Marchio Toscana come elemento
prioritario di traino per la
visibilità del territorio
MINACCE
La crisi del sistema produttivo
italiano
Crescente interesse per la qualità
ambientale e della vita
Minore competitività del comparto
produttivo industriale
Progressiva riduzione delle
risorse pubbliche disponibili
Infrastrutture su rotaia da
sfruttare adeguatamente
Precarizzazione del mercato del
lavoro
Sperimentazione società della
salute
Sviluppo della società
dell’informazione
Presenza e durata crescente di
forme contrattuali precarizzanti che
aumentano l’incertezza e riducono
la qualità della vita dei cittadini,
soprattutto i giovani e le donne.
Crescenti disparità sociali
Le nuove tecnologie e le risorse
pubbliche per queste disponibili
possono aiutare a garantire i “diritti
di cittadinanza” delle popolazioni
dell’area montana
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