Anno scolastico 20__- 20__ ESERCITAZIONE DI LABORATORIO N.1 OGGETTO: Misura del coefficiente di riflessione con Ponte Riflettometrico STUDENTE: CLASSE: V SEZ.: A - ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI DISCIPLINA: TELECOMUNICAZIONI. DURATA MASSIMA DELLA PROVA: 6 ore STRUMENTI: Generatore RF, Ponte riflettometrico, Multimetro Il Generatore RF permette di effettuare esperienze su antenne e linee nella gamma UHF (banda IV e V). Le frequenze utilizzate sono centrate attorno al centro-banda di 701,5 MHz, frequenza alla quale lo strumento si predispone automaticamente all'accensione. Il cambio frequenza viene effettuato in forma ciclica premendo i tasti UP o DOWN: ad ogni pressione corrisponde un gradino nella direzione desiderata, accompagnato dal lampeggio del Led posto sul pulsante stesso. Il Ponte Riflettometrico (Fig. 1) è composto da due resistenze da 75 Ω, dalla impedenza nota Zn e dalla impedenza incognita Zx; i condensatori C1 e C3 sono di valore identico e di reattanza trascurabile alle alte frequenze. Se Zx=Zn il ponte è in equilibrio, cioè un segnale applicato all'ingresso "generatore" si divide in parti uguali sui due rami del ponte, i punti A e B si trovano alla medesima tensione ed il diodo non rivela alcun segnale. Se Zx è diversa da Zn i punti A e B si trovano a tensioni diverse; al diodo è applicata la differenza delle due, che viene raddrizzata e fornita, tramite le resistenze 10KΩ ed il condensatore di filtro, al misuratore. Il ponte fornisce quindi una misura del rapporto tra le due impedenze Z n e Zx, sotto forma di una tensione continua; si noti che la tensione applicata al diodo è uguale anche se le tensioni Vzx e Vzn sono scambiate tra loro, in quanto lo sbilanciamento del ponte è lo stesso. Se Zx è lasciato aperto, la Vzn è uguale a metà della tensione fornita dal generatore (Vzn = E/2), Vzx è uguale alla tensione del generatore(Vzx = E) e quindi Vd =Vzx/2; se Zx è invece in cortocircuito, Vzx = 0 e Vd è ancora uguale a metà della tensione del generatore. Se a Zx viene sostituita una linea adattata, la potenza uscente dal ponte vede solo l'impedenza terminale, e quindi il ponte è in equilibrio; se invece la linea non è adattata la tensione riflessa viene misurata dal voltmetro, in quanto si somma a quella incidente. Il valore massimo di Vout è quindi quello ottenuto con il cortocircuito o con il circuito aperto (cioè con sbilanciamento massimo del ponte) ed è pari a metà della tensione fornita dal generatore. Sia E la tensione fornita dal generatore (Fig. 2.1). Le tensioni su Zn e Zx sono: VZn E 2 VZx E ( 1 ZX ) Z X Z0 e la tensione sul diodo: Vd VZn VZx E[ 2Z Z X Z 0 ZX 1 E Z Z0 E E ROS 1 ] E[ X ] [ X ] | KV | Z X Z0 2 2(Z X Z 0 ) 2 Z X Z0 2 2 ROS 1 La tensione rivelata è quindi proporzionale al valore assoluto del coefficiente di riflessione Kv Se Zx = 0 oppure Zx = ∞ allora |Kv| = 1; Vout = E/2. Se Zx = Zn la tensione di uscita è nulla Vout = 0 Se la potenza assorbita dal diodo è trascurabile - cioè il carico applicato al circuito in CC connesso al diodo è ad alta impedenza - la formula è esatta; purtroppo il diodo non è in grado di rivelare linearmente tensioni inferiori a circa 200 mV e di questo deve essere tenuto conto nelle misure. Conduzione della prova: 1. Collegare generatore, ponte riflettometrico, cavi e multimetro come in Fig. 1 2. Predisporre il generatore ad una certa frequenza (ad es. 509,5 o 701,5 MHz), inserire in Z n la terminazione da 75 Ω e in Zx la terminazione di cortocircuito (in modo che tutta la potenza generata venga riflessa) e regolare l'ampiezza del generatore in modo da ottenere sul multimetro una lettura di 400 mV. Tale tensione è un valore di riferimento corrispondente ad una situazione di riflessione totale che si presenta alla estremità della linea. 3. Togliere il cortocircuito e collegare al suo posto una terminazione Zx =75 Ω 4. Il rapporto fra la tensione che ora si misura sul multimetro e la tensione di riferimento corrispondente alla riflessione totale (400 mV nel nostro caso) è il coefficiente di riflessione del carico Z x collegato alla linea a 75 Ω. In teoria, essendo in condizioni di perfetto adattamento fra linea e carico (Z C = Zx =75Ω), il coefficiente di riflessione (Kv=0) dovrebbe essere nullo, cioè non vi è riflessione. 5. Inserire in Zx = 50 e 100 Ω: il coefficiente di riflessione aumenta rispetto al caso precedente 6. dalla relazione: ROS SWR 1 KV 1 KV si può ricavare il Rapporto di Onde Stazionarie 7. Dalla relazione Z 0 1 | KV | Z X 1 | KV | si può risalire, una volta misurato il coefficiente di riflessione Kv e nota l'impedenza caratteristica della linea, all'impedenza di carico Zx 2 8. Effettuare le misure per ciascuna terminazione a frequenze diverse e riportare i risultati in tabella. N° f [MHz] 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 469,5 489,5 509,5 529,5 549,5 569,5 589,5 609,5 629,5 649,5 669,5 677,5 685,5 693,5 701,5 709,5 717,5 725,5 733,5 753,5 773,5 793,5 813,5 833,5 853,5 Vout Zn=75 Ω Zx=50 Ω Vout Zn=Zx=75 Ω Vout Zn=75 Ω Zx=100 Ω KV Vout 1 KV ROS SWR Vrif 1 KV Vrif. =400 mV 9. Confrontare i valori ottenuti con quelli teorici, utilizzando le seguenti formule: KVTEORICA Zc Z0 (Coefficiente di riflessione) Zc Z0 ROS SWR 1 KV 1 KV (Rapporto di Onde Stazionarie) 10. riportare su un grafico l'andamento del coefficiente di riflessione (e del ROS = SWR) al variare della frequenza. 3 - Zn=Zx=75 Ω Z c Z 0 75 75 0; Z c Z 0 75 75 Vrif=400 mV KVTEORICA Vout= Kv ∙ Vrif = 0 ∙ 400 mV= 0 Vout=0,1 mV V 0,1 KV out 0,00025 Vrif 400 - Zn=50 Ω, Zx=75 Ω Z Z 0 50 75 KVTEORICA c 0,2 ; Z c Z 0 50 75 Vout=53,3 mV in teoria Vout=80 mV Vout= Kv ∙ Vrif = - 0,2 ∙ 400 mV= - 80mV Vrif=400 mV V 53,3 K V out 0,13 Vrif 400 Vout= Kv ∙ Vrif = - 0,2 ∙ 400 mV= - 80mV - Zn=100 Ω, Zx=75 Ω KVTEORICA Vout=32,2 mV Z c Z 0 100 75 0,142 ; Vout=Kv ∙ Vrif = 0,142 ∙ 400 mV= 56,8mV Z c Z 0 100 75 in teoria Vout=56,8 mV KV Vout=Kv ∙ Vrif = 0,142 ∙ 400 mV= 56,8mV Vout Vrif ZC Impedenza di carico Z0 Impedenza caratteristica della linea Kv = Ki = 0 Linea adattata Kv = -1 Ki = 1 (ZC = 0) Linea in cortocircuito Kv = 1 Ki = -1 (ZC =∞) Linea aperta 4 Vrif=400 mV 32,2 0,08 400 Linee di trasmissione Le linee di trasmissione provvedono a trasferire i segnali sotto forma elettrica tra due luoghi distanti. Esse si comportano come quadripoli passivi e come tali attenuano i segnali che li percorrono. 5 6 7 8 9