TEST PER GLI INSEGNANTI DI SCIENZE NATURALI
Laurea in: ……………………………………
Tipo di scuola in cui attualmente insegna (per esempio: Liceo
……………………………………………………………….
Anni di insegnamento:………………………………….
Città di insegnamento (quella attuale o l’ultima):…………………….……………
Classico)*:
*N.B. Nel caso sia in pensione, scrivere “in pensione”, precisando da quanti anni.
1)
Nella sua programmazione di scienze, lungo l’intero quinquennio, è prevista almeno
un’unità didattica sulla teoria dell'evoluzione?
Sì
No
(Chi segna NO non risponda alle domande 2 e 4)
2)
Nella didattica sulla teoria dell'evoluzione affronta
(a) le modalità di speciazione di Mayr?
Sì
No
(b) la teoria degli equilibri punteggiati di Gould ed Eldredge?
(c) la genetica di popolazione?
Sì
No
(d) l’evoluzione dell’uomo?
Sì
No
Sì
No
3) La teoria dell’evoluzione di Darwin, con le successive modifiche, le sembra una teoria:
(a) di facile comprensione
(b) apparentemente semplice ma in verità di difficile comprensione
(c) né particolarmente facile né particolarmente difficile da comprendere
(d) di difficile comprensione
(e) apparentemente complessa ma in verità di facile comprensione
4) Quali sono i punti della teoria in cui gli studenti trovano maggiori difficoltà di
comprensione?
(a) la teoria della discendenza comune
(b) la teoria della moltiplicazione delle specie (speciazione allopatrica, parapatrica,
simpatrica)
(c) la teoria del gradualismo (e degli equilibri punteggiati)
(d) la teoria della selezione naturale (e la genetica di popolazione)
(e) altro (specificare):________________________________________________________
5) In base ai suoi studi e alla sua concezione della scienza, la teoria dell’evoluzione di Darwin,
con le successive modifiche, le sembra una teoria valida, con solide basi scientifiche?
(a) mi sembra una teoria solidissima e del tutto soddisfacente
(b) mi sembra una teoria molto solida benché vi siano ancora alcuni punti in cui sono
presenti delle lacune
(c) mi sembra una teoria valida ma fino a un certo punto: meriterebbe una sostanziale
revisione
(d) mi sembra una teoria in crisi, alla luce delle nuove scoperte.
6) Per favore, motivi in poche righe la sua risposta precedente.
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7) Affrontando nelle prossime domande il tema evoluzione-fede, ai fini delle indagini
statistiche a cui questo test verrà sottoposto, e permettendoci la domanda poiché il test è
anonimo, le chiediamo: lei è
(a) agnostico
(b) cattolico
(c) cristiano non cattolico (riformato, ortodosso)
(d) ebreo
(e) musulmano
(f) testimone di Geova
(g) buddista
(h) induista
(i) ateo
(l) altro (specificare): ________________________________________________________
(m) non rispondo
8) In base alle sue conoscenze, la Chiesa cattolica, secondo quanto riscontrabile nel suo
magistero
(a) appoggia senza particolari riserve la teoria di Darwin, considerandola una delle teorie
più consolidate delle scienze biologiche
(b) appoggia la teoria di Darwin ma sostiene che l’evoluzione segue una strada tracciata
dalla volontà di Dio e pertanto è restia ad accettare discorsi riguardanti la casualità delle
mutazioni genetiche o il fatto che la selezione naturale operi senza un fine ben preciso
(c) appoggia solo apparentemente la teoria di Darwin: in verità la contrasta con le sue
affermazioni sul progetto divino, il cui fine era la nascita dell’uomo
(d) non appoggia la teoria di Darwin, in quanto teoria materialistica che tende a escludere
l’intervento divino nella storia naturale
(e) in base alle mie conoscenze, il magistero della Chiesa cattolica in tema di evoluzione
non è riconducibile a nessuna delle 4 posizioni espresse sopra, ed è così riassumibile:
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9) Nel 2005 abbiamo assistito alla controversa presa di posizione sulla teoria dell’evoluzione
da parte del cardinale Schoenborn, che ha affermato: «l’evoluzione nel senso di una comune
discendenza può essere vera, ma l’evoluzione nel senso neo-darwiniano - intesa cioè come un
processo di variazione casuale e selezione materiale - non lo è […] Un sistema di pensiero che
neghi o tenti di confutare la palmare evidenza di un disegno biologico è ideologia, non è
scienza.» Lo stesso Benedetto XVI, successivamente, sul finire del 2005 dichiarò
espressamente, a braccio, che molti oggi “tratti in inganno dall’ateismo pensano di dimostrare
che sarebbe scientifico pensare che tutto sarebbe privo di guida e di ordine, come in balia del
caso. Il Signore […] ci dice: nell’inizio è la Parola creatrice, nell’inizio è la Ragione creatrice,
questa Ragione che ha creato tutto, che ha creato questo progetto intelligente che è il cosmo e
che è anche amore.” Lei pensa che queste considerazioni:
(a) dimostrino una sostanziale unitarietà di pensiero e un atteggiamento immutato, rispetto
al passato, della Chiesa cattolica nei confronti della teoria dell’evoluzione
(b) evidenzino un cambiamento di posizione nel senso di una maggiore critica verso
l’evoluzionismo e un maggiore interesse a sostenere una teoria scientifica in cui si parli
chiaramente di disegno (o progetto) intelligente
(c) non dimostrino nulla dato che conta solo il magistero ufficiale della Chiesa cattolica
10) Ha mai sentito parlare di una presunta nuova teoria scientifica, la “teoria del Disegno
Intelligente”, che si è molto diffusa negli Stati Uniti e che da qualche anno si sta diffondendo
anche in Italia?
Sì
No
Se ha risposto Sì:
10a) Come si pone verso questo fenomeno?
(a) L’ho approfondito con letture, ricerche ecc., pur considerandolo antiscientifico e
oscurantista, per cultura personale
(b) L’ho approfondito perché ritengo possa dare un contributo scientifico alla teoria
dell’evoluzione
(c) L’ho approfondito in quanto novità, e non mi sono ancora fatto un’idea precisa
(d) Non ho approfondito il fenomeno, ritenendolo di nessun valore scientifico
10b) Se ha risposto (b) alla domanda precedente, può precisare a cosa si riferisce?
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10c) Se il fenomeno del Disegno Intelligente dovesse diffondersi in larghi strati della
società, pensa che
(a) occorra ignorarlo durante le ore di scienze, non essendo una teoria scientifica
(b) occorra parlarne durante le ore di scienze per chiarire ai ragazzi che è un insidia per la
scienza e che chi lo propone è un oscurantista
(c) occorra parlarne e confrontarlo con la teoria di Darwin, mettendolo nel piano di studi
11) Nel 2004 a Milano alcune associazioni giovanili di destra hanno promosso una settimana
antievoluzionistica, all’insegna del “Basta con le favole nelle scuole”: la favola sarebbe la
teoria di Darwin, che non avrebbe il sostegno di alcuna prova scientifica. Queste associazioni
ritengono la teoria di Darwin una teoria filosofica sulle origini, e propongono che, in quanto
tale, venga insegnata nelle ore di filosofia, accanto alle teorie di Platone, Aristotele e del
Disegno Intelligente. Lei come reagisce di fronte a queste iniziative? Quali pensa siano i motivi
profondi che le animano?
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12) In Italia alcuni soggetti di ambienti culturali di destra, tra cui le stesse associazioni di cui
sopra, certi opinionisti o intellettuali e taluni movimenti neocreazionisti di ispirazione
religiosa, sostengono in modo esplicito o velato che la teoria di Darwin sia strumentalizzata
dalla Sinistra per consolidare la propria egemonia culturale e diffondere una visione
materialistica e atea della vita. Lei, al di là della presunta responsabilità della Sinistra in tal
senso, ritiene che la teoria di Darwin possa essere strumentalizzata in chiave antireligiosa e a
sostegno di una concezione ateistica della vita ?
(a) sì, credo che sia possibile e che una simile strumentalizzazione stia effettivamente
avvenendo da parte di alcuni scienziati/intellettuali
(b) sì, credo che sia possibile ma non vedo particolari segni reali di tale strumentalizzazione
(c) credo sia un falso problema: ogni teoria scientifica può essere strumentalizzata in un
senso o in un altro
(d) non rispondo
13) L’ex ministro Moratti e l’ex consulente ministeriale per la revisione dei programmi, Prof.
Bertagna, hanno proposto nel 2004 di escludere dai programmi ministeriali delle scuole
dell’obbligo l’insegnamento della teoria dell’evoluzione. In seguito alla rivolta unanime della
comunità scientifica italiana hanno dovuto istituire una “commissione Darwin”, che aveva di
fatto il compito di decidere se l’insegnamento dell’evoluzione fosse imprescindibile e di
primaria importanza per lo studio delle scienze naturali. La commissione, presieduta da Rita
Levi Montalcini, decise in senso positivo e il 23 febbraio 2005 consegnò il suo documento
conclusivo, in seguito al quale l’insegnamento dell’evoluzione fu parzialmente reintegrato nella
scuola dell’obbligo. Ora infatti in terza media è previsto un richiamo all’evoluzione in questa
forma: “Interazioni reciproche tra geosfera e biosfera, loro coevoluzione. Darwin.”
Prima del 2004, però, nei programmi ministeriali le voci riferibili all’evoluzione erano più
ampie ed esplicite, e comprendevano tra l’altro “origini ed evoluzione biologica e culturale
della specie umana”, punto a tutt’oggi assente nel ciclo della scuola media inferiore.
I motivi che portarono nel 2004 alla censura dell’evoluzionismo dalle scuole dell’obbligo,
posticipandolo alle scuole superiori, furono esplicitati dal Prof. Bertagna in ordine a due
problemi: quello di insegnare le “sensate esperienze” prima delle “formalizzazioni teoriche”, e
quello di evitare che si faccia confusione tra “evoluzionismi” e “teorie dell’evoluzione”.* A
sostegno della posizione di Bertagna giunse nel 2005 la dichiarazione di un altro ex ministro,
Buttiglione, che affermò che se l’evoluzionismo “viene insegnato in un’età troppo precoce, in
cui lo studente non è ancora capace di distinguere con chiarezza tra scienza, filosofia e
religione, è inevitabile che esso venga inteso in senso sbagliato creando un danno grave”.
Lei come pensa dovrebbero essere i programmi di scienze naturali delle scuole dell’obbligo
pubbliche e paritarie?
(a) I programmi vanno bene così come sono, con le voci sull’evoluzione attualmente
previste per la terza media
(b) Andrebbe ripristinata la programmazione ministeriale precedente al 2004, essendo la
reintegrazione attuale parziale e insufficiente
(c) Il programma sull’evoluzione, come giustamente hanno sostenuto Bertagna e
Buttiglione, andrebbe posticipato alle superiori, almeno per alcune sue parti, come
l’origine della vita e/o l’evoluzione dell’uomo e/o altro
(c) L’evoluzione biologica, essendo il centro di tutte le scienze biologiche, andrebbe
insegnata in modo esteso fin da piccoli e, ove possibile, come argomento iniziale dei temi
biologici trattati a scuola.
*Telmo Pievani, Micromega, n. 4/200