Corso di Preparazione di Esperienze Didattiche, a.a. 2009-10 Misura di una resistenza elettrica con il metodo volt-amperometrico – Studio a casa Misura della resistenza con voltmetro a “monte” dell’amperometro. I R f Imis Iv Vmis A V Rx Per il circuito in figura vale: Vmis I mis (rA Rx ) I mis Requiv , dove Requiv è la resistenza equivalente della serie costituita da Rx ed rA (resistenza interna dell’amperometro). Requiv è maggiore di Rx, da V cui ne consegue che il rapporto mis è una sovrastima del valore incognito Rx . Tale sovrastima è I mis dovuta al fatto che la corrente misurata è effettivamente quella che passa nell’amperometro mentre la tensione misurata è quella ai capi della serie amperometro + resistenza incognita. Dal fit lineare si ottiene: Vmis A B I mis Poiché A rappresenta la tensione misurata dal voltmetro quando la corrente nel resistore incognito è nulla, questo parametro del fit dovrebbe essere compatibile con zero. B invece è legato al valore della resistenza incognita dalla relazione Rx B rA . Inoltre è Rx B avendo supposto trascurabile l’errore su rA. Se invece si effettua un fit del tipo: I mis p mVmis p rappresenta la corrente nel resistore quando la tensione ai suoi capi è nulla (e dovrebbe essere 1 compatibile con 0) mentre m è legato al valore della resistenza incognita dalla relazione m Rx ra 1 m da cui segue: Rx ra e Rx 2 . I valori ottenuti nei due casi dovrebbero risultare uguali. m m Gruppo Didattica DF/ICT (Lombardi S., Monroy G., Sassi E., Testa I.) Corso di Preparazione di Esperienze Didattiche, a.a. 2009-10 Misura della resistenza con voltmetro a “valle” dell’amperometro. Imis A R Iv f Vmis IX V Rx I mis rV Rx I mis Requiv , dove Requiv è la resistenza equivalente del Rx rV parallelo tra Rx e rV (resistenza interna del voltmetro), minore di Rx. Ne consegue che il rapporto Vmis è una sottostima del valore incognito Rx dovuta al fatto che adesso la tensione misurata è I mis effettivamente quella ai capi della resistenza incognita, ma la corrente misurata è la somma di quella che attraversa l’amperometro e quella che attraversa il voltmetro. In questo caso vale: Vmis I x Rx Dal fit lineare si ottiene in questo caso Vmis C D I mis Il parametro C è la d.d.p. misurata dal voltmetro quando l’amperometro non misura corrente, pertanto dovrebbe essere compatibile con 0. Il parametro D invece è legato al valore della resistenza 2 r D rV incognita dalla relazione RX con Rx V D rV D rV D avendo supposto trascurabile l’errore su rV. Se invece si effettua un fit del tipo I mis q sVmis , q dovrebbe essere compatibile con 0 mentre s è dato da Rx rV Rx rV e dunque Rx rv con srv 1 2 r Rx v s . I valori ottenuti nei due casi dovrebbero risultare uguali. srv 1 N.B. Nella configurazione voltmetro a monte, se il termine noto del fit Vmis A B I mis non è compatibile con zero, è possibile che: alcuni punti siano non allineati (questo è il caso per esempio di non perfetti collegamenti); uno dei due strumenti non sia stato azzerato. Al primo tipo di errore si può ovviare mediante misure ripetute in corrispondenza dei punti non allineati; il secondo tipo di errore si aggira modellizzando l’amperometro, in accordo con il teorema di Thevenin, con un generatore che eroga una f.e.m. Va in serie alla resistenza ra . In tal caso, si ha Vmis Va I mis (rA Rx ) Va I mis Requiv da cui segue che usando il fit Vmis A B I mis , A = Va . Lo stesso tipo di considerazioni possono essere condotte nel caso della configurazione voltmetro a valle. In questo caso, per il teorema di Norton, il voltmetro può essere modellizzato da un generatore di corrente costante I g in parallelo ad una resistenza rv . In questo caso Vmis I x Rx I g rv I mis rV Rx I g rv I mis Requiv Rx rV Gruppo Didattica DF/ICT (Lombardi S., Monroy G., Sassi E., Testa I.) Corso di Preparazione di Esperienze Didattiche, a.a. 2009-10 Confronto dei valori ottenuti e media pesata. Le diverse pendenze delle rette ottenute nelle due configurazione corrispondono rispettivamente ad una sovrastima e una sottostima di Rx. Il valore “vero” della resistenza Rx corrisponderebbe alla pendenza di una retta, detta caratteristica volt-amperometrica del resistore. Tale pendenza dovrebbe essere intermedia fra le due misurate. Per ricavare tale valore intermedio, si confrontino i due valori, Rx1 e Rx2 ottenuti nelle due configurazioni. Se tali valori sono compatibili entro gli errori, si può calcolare la media pesata dei due valori per una migliore stima di Rx: w R w2 Rx 2 Rx 1 x1 w1 w2 Rx 1 w1 w2 w1 1 w2 Rx1 2 1 Rx 2 2 Nel caso particolare, utilizzando i fit Vmis A B I mis e Vmis C D I mis si ha: w1 Rx1 w2 Rx 2 1 Rx1 1 Rx 2 w1 w2 B B 2 1 B Rx 2 1 B Rx Rx1 2 2 2 B rA B rA B r 0 2 2 2 2 B B B B A D rV rV D Rx 2 D 1 r 2 D rV V D rV D rV D 1 1 1 2 2 2 2 r B D V D rV D D D 2 D 1 w1 w2 B D D B 2 1 2 D B 2 2 1 1 B 2 1 D 2 2 3 rv D D 2 2 B D 2 2 D B Gruppo Didattica DF/ICT (Lombardi S., Monroy G., Sassi E., Testa I.) 2