Dott. ALVISE CAVALLINI Specialista in Chirurgia Generale Dottore in Ricerca in Scienze Chirurgiche Malattie delle arterie e delle vene Master di II livello in Clinica Linfologica, chirurgia dei linfatici e Microchirurgia Consigliere per il Triveneto della Società Italiana di Flebologia Clinica e Sperimentale INFORMATIVA PER IL PAZIENTE: IL TRATTAMENTO DELLE VARICI MEDIANTE ECOSCLEROTERAPIA CON MOUSSE A seguito della visita effettuata, ho formulato diagnosi di VARICI. Esse sono dovute ad un reflusso di sangue nelle vene superficiali degli arti inferiori. Queste, normalmente, portano il sangue verso il cuore ma, nel suo caso, il flusso è invertito ed il sangue discende in direzione dei piedi (reflusso). Per arrestare questo processo le propongo la ECOSCLEROTERAPIA CON MOUSSE. Con tale termine si intende un particolare trattamento ambulatoriale delle varici. Tale tecnica è da me fedelmente adottata in tutti i suoi particolari. Poche sedute di 30 minuti, praticabili in qualsiasi momento della giornata, bastano ad effettuare un trattamento completo, ben tollerato, con diretto riscontro della efficacia e capace di consentire la continuazione del proprio lavoro e delle proprie abitudini di vita senza alcuna limitazione fisica. Il numero esatto di sedute necessarie dipende principalmente dall’estensione/gravità della malattia e dalla risposta del singolo paziente. Ogni seduta consiste nell’iniezione del farmaco sotto forma di schiuma (destinato ad una azione solo locale e non generale) effettuata sotto guida ecografica nelle vene varicose; l’arto sarà quindi mantenuto sollevato per circa 10 minuti e verrà quindi applicata una compressione elastica. Le pareti delle vene, così trattate, vanno incontro ad infiammazione e fibrosi, così il reflusso sanguigno sarà fermato o ridotto. Talvolta è necessario, tra una seduta e l'altra, evacuare delle piccole raccolte di sangue. Tale semplice precauzione è necessaria per prevenire fastidiose macchie della pelle che possono persistere dopo il trattamento. È necessario che il paziente s'impegni a: • CAMMINARE PER 30 MINUTI SUBITO DOPO LA SEDUTA. • MANTENERE IL BENDAGGIO O LA CALZA ELASTICA FINO A NUOVO CONTROLLO. • EVITARE LUNGHI PERIODI DI IMMOBILITÀ (nel caso in cui, per influenza, artrosi, o altro, si sia costretti a stare a letto, avvisare subito il medico) E’ PERTANTO PRESCRITTA PIENA ATTIVITÀ MOTORIA DURANTE L'INTERA TERAPIA. Durante tutto il ciclo di sedute sarà utile incrementare la sua attività motoria (almeno 1 ora di passeggiate al giorno) ed evitare lunghi periodi di immobilità (evitare ad es. lunghi viaggi in aereo). È COSTANTEMENTE ASSICURATO UN RECAPITO TELEFONICO. Poliambulatorio Specialistico “Verona”, Viale del Lavoro 25, Verona, 0458303026 Centro Diagnostico Tecnomed, Via Seghe San Tommaso 17, Verona, 0458002248 Poliambulatorio “Città di Zevio”, Via Chiarenzi 20, Zevio, Verona, 045 6050158 Poliambulatorio “San Francesco”, Via B. Remagni 31, Villafranca di Verona, 0457901331 Centro Medico Riabilitativo, CMR Schio-Trissino-Valdagno, 0445521277 Consulenza diretta: 3386647913 Esistono altre tecniche di scleroterapia, io preferisco questa per due motivi: 1. insieme ad una maggiore efficacia essa garantisce la migliore protezione verso gli effetti collaterali della scleroterapia (infatti nella mia esperienza, così come in quella dei colleghi che adottano tale tecnica, non si sono mai verificate iniezioni accidentali del farmaco fuori vena o in arteria, occorse, sia pur di rado, ai medici che adottano la sclerosi ordinaria) 2. la ECOSLEROTERAPIA CON MOUSSE può essere proposta in QUALSIASI TIPO DI VARICI, COMPRESE QUELLE DELLA GRANDE SAFENA, comunemente trattate con chirurgia (stripping o LASER) [1-4]. Tuttavia è richiesta la massima collaborazione da parte del paziente e una adeguata preparazione del Centro dove è effettuata. Sarà inoltre sempre il medico a porre la corretta indicazione, in base al quadro clinico-strumentale riscontrato in quel determinato Paziente. Il trattamento è praticabile anche in corso di mestruazioni. La malattia varicosa ha un potere evolutivo e imprevedibile per cui visite di controllo sono prescritte a di stanza di tempo [5]. Anche le così dette varici capillari, quando assumono particolari caratteristiche, possono essere trattate con la scleroterapia. Esse, a differenza delle varici più grosse, non scompaiono subito, ma solo a poco a poco, nell'arco di 3-6 mesi, nel corso dei quali può essere necessaria qualche sclerosi di richiamo. Ogni decisione circa il loro trattamento deve, pertanto, rimanere prerogativa solo del medico e non del paziente. Note: 1. Si ricorda ai pazienti di sesso maschile l’opportunità di depilare interamente l’arto prima di iniziare il trattamento. 2. Inoltre, quando si pratica la sclerosi utilizzando per la compressione la calza elastica, è utile l’uso di una comune calza di seta da donna, da indossare sotto quella elastica, per consentire un miglior scivolamento di quest'ultima sui tamponi 3. Non applicare creme o cosmetici sulle gambe durante il trattamento 4. Onde evitare pigmentazioni è indicato non prendere il sole subito dopo il trattamento e per almeno 1 settimana (usare quindi protezioni solari ad alto fattore, ad es. 50) [I numeri tra parentesi corrispondono ad una bibliografia scientifica disponibile per il paziente, nel caso in cui questi ritenga opportuno fornirla al proprio medico curante, per ulteriore consulto sul trattamento] TEST DI VALUTAZIONE DELL'INFORMAZIONE CORRETTA DEL PAZIENTE HA ATTENTAMENTE LETTO L'ALLEGATO CONSEGNATOLE, CONCERNENTE LE DOVUTE INFORMAZIONI SULLA TERAPIA SCLEROSANTE CUI DOVRÀ SOTTOPORSI ? VOGLIA, ALLORA, CORTESEMENTE RISPONDERE ALLE SEGUENTI DOMANDE, SEGNANDO LA RISPOSTA ESATTA: DOPO OGNI SEDUTA DEVE: IL BENDAGGIO O LA CALZA ELASTICA: SI TOGLIE PER ANDARE A DORMIRE SI MANTIENE SINO AL SUCCESSIVO CONTROLLO DEL MEDICO SI TOGLIE SE È STATA MOLTO IN PIEDI DURANTE L'INTERO TRATTAMENTO BISOGNA: HA CONSULTATO IL SUO MEDICO DI FIDUCIA PER ULTERIORI SPIEGAZIONI? HA RITENUTO IL CONTENUTO DELLE INFORMAZIONI SONO NECESSARI ULTERIORI CHIARIMENTI? IN CASO AFFERMATIVO VOGLIA QUI DI SEGUITO ESPLICITARLI Data FIRMA DEL(LA) PAZIENTE