INTEGRAZIONE PRINCIPI FONDAMENTALI: - EQUIVALENZA = UGUALE EFFICACIA DI PROCEDURE DIFFERENTI - I FATTORI COMUNI A TUTTI GLI APPROCCI SONO GLI AGENTI SIGNIFICATIVI DEL CAMBIAMENTO FATTORI COMUNI - DI SOSTEGNO - DI APPRENDIMENTO - DI AZIONE FATTORI COMUNI EMPATIA, ACCETTAZIONE INCONDIZIONATA, CONGRUENZA L’ALLEANZA TERAPEUTICA LA PRESA DI COSCIENZA LA GESTIONE DELLE RESISTENZE AL CAMBIAMENTO L’APPRENDIMENTO EMOZIONALE INTERPERSONALE IL SETTING L’APPRENDIMENTO COGNITIVO LE CARATTERISTICHE PERSONALI DEL C. E DEL T./C. LO SCHEMA NUCLEARE INTERPERSONALE L’AUTOEFFICACIA PERCEPITA OBIETTIVO DELL’INTEGRAZIONE MIGLIORARE L’EFFICACIA DELLA PSICOTERAPIA E DEL COUNSELING IL COUNSELING E’ UNA RELAZIONE D’AIUTO E’ UNO STRUMENTO UTILIZZABILE NON SOLO DA PSICOLOGI E DA PSICOTERAPEUTI, MA ANCHE DA CHI E’ CHIAMATO AD AIUTARE PERSONE, GRUPPI, COMUNITA’, AD ARRONTARE E RISOLVERE PROBLEMI IL COUNSELING NON E’ PSICOTERPIA NON E’ INTERVENTO SULLA PATOLOGIA IL COUNSELING E’ TRASMISSIONE DI ABILITA’ E COMPETENZE ATTE A FACILITARE LO SVILUPPO DELLE POTENZIALITA’ MIGLIORAMENTO DELLE RISORSE DI INDIVIDUO GRUPPO ORGANIZZAZIONI COMUNITA’ E IL CONDIZIONATA L’esperienza relazionale è calata nella realtà CIRCOSTANZIALITA’ La persona ritiene che eventi o condizioni situazionali incidano, o no, sulla relazione FATTORI CONTINGENTI VINCOLI DELLA REALTA’ INCONDIZIONATA L’andamento della relazione dipende dal destino INTERNA Ciò che mi accade dipende da me RESPONSABILITA’ Attribuzione causale delle sorti relazionali all’interno o all’esterno LOCUS OF CONTROL ESTERNA Stati d’animo, eventi e situazioni interpersonali sono determinati dagli altri e dall’ambiente SELETTIVITA’ Verso gli stimoli ritenuti adeguati a produrre cambiamenti CAMBIAMENTO Percezione di potere o non potere incidere sul processo cambiamento REATTIVITA’ Agli stimoli senza possibilità di incidenza PROFILI PARTECIPATIVO – ATTIVO “ACCOMODAMENTO” PROFILI PASSIVO – OSSERVATIVO “ASSIMILAZIONE” EQUILIBRIO MOVIMENTO TRA I POLI POLARITA’ DEL PROCESSO RELAZIONALE (DA GIUSTI, MONTANARI, SPALLETTA, IN PRESS) Le competenze acquisite in un training di formazione per un counseling di sostegno Vantaggi Sul piano professionale: l’acquisizione di strumenti comunicativi e delle tecniche specifiche getta le basi per una professionalità altamente spendibile Sul piano personale: migliorano la qualità della vita aiutano a sviluppare un concetto di sé migliorano la capacità di relazionarsi agli altri aumentano il senso di autoefficacia percepita, la soddisfazione esistenziale ed il benessere globale. PSICOTERAPIA COUNSELING DISAGIO/SOFFERENZA PSICHICA PROBLEMI INTERPERSONALI LIMITATI E SPECIFICI ALL’AREA DEL CONFLITTO DISORDINI PSICOLOGICI DOVUTI A DISTURBO STRUTTURALE DI PERSONALITA’ E RIPARAZIONE DI GRAVI DISTURBI. PATOLOGIE AMBIVALENZA – STRESS SCELTE E DECISIONI DIFFICILI DA COMPIERE. DIFFICOLTA’ RIGUARDA SOPRATTUTTO FATTORI INTERNI FATTORI ESTERNI COMPLESSITA’ DEL FUNZIONAMENTO INTRAPSICHICO IMPEGNO INTENSIVO CRESCITA – PREVENZIONE E SVILUPPO DELLA PERSONALITA’ QUESTIONI EDUCATIVE E ORIENTAMENTO VOCAZIONALE TEMPI PIU’ LUNGHI TEMPI BREVI IL COUNSELING E’ “PROCESSO INTERATTIVO TRA UN COUNSELOR E UN CLIENTE (O PIU’) CHE APPROCCIA, CON OTTICA OLISTICA, TEMI SOCIALI, CULTURALI, ECONOMICI E/O EMOTIVI” (C. FELTHAM-W.DRYDEN 1995) COUNSELING RISOLVERE PROBLEMI SPECIFICI SUPERARE CRISI MIGLIORARE I RAPPORTI CON GLI ALTRI AGEVOLARE LO SVILUPPO ACCRESCERE LA CONOSCENZA E LA CONSAPEVOLEZZA DI SE’ ELABORARE EMOZIONI E CONFLITTI INTERIORI COUNSELING INTERVENTO PSICOPEDAGOGICO ATTO A PROMUOVERE ED OPERARE SULLA SALUTE PIU’ CHE SULLA PATOLOGIA PRINCIPALI MODELLI DI COUNSELING APPROCCIO PSICODINAMICO APPROCCIO COGNITIVO-COMPORTAMENTALE APPROCCIO UMANISTICO-INTEGRATO APPROCCIO CORPOREO APPROCCIO SISTEMICO-FAMILIARE INCONSCIO E’ QUEL CAMPO DOVE AGISCONO I PROCESSI DINAMICI CHE DETERMINANO IL COMPORTAMENTO SENZA RAGGIUNGERE LA COSCIENZA. ESSI AFFIORANO ALLA COSCIENZA QUANDO VENGONO RIMOSSE LE RESISTENZE COME DURANTE IL SOGNO, NEGLI STATI PSICOANALITICA PSICOTICI, NELLA TERAPIA IL PASSATO E’ UN PROLOGO E LE ESPERINEZE INFANTILI SONO DI IMPORTANZA CRUCIALE NEL DETERMINARE LA PERSONALITA’ ADULTA NELL’EZIOLOGIA E PATOGENESI DI UN DISTURBO PSICOLOGICO CLI SCHEMI RELAZIONALI, CRONICI, RIPETITIVI, ALL’INTERNO DELLA FAMIGLIA HANNO UN RUOLO DETERMINANTE TRANSFERT IL PERSISTERE NELLA VITA ADULTA DI SCHEMI INFANTILI DI ORGANIZZAZIONE MENTALE IMPLICA CHE IL PASSATO SI RIPETE NEL PRESENTE UN ESEMPIO DI TRANSFERT E’ QUELLO CHE SI ATTUA NELLA RELAZIONE TERAPEUTICA IL TRANSFERT E’ UBIQUITARIO, SI SVILUPPA IN OGNI SITUAZIONE NELLA QUALE UN’ALTRA PERSONA E’ IMPORTANTE NELLA PROPRIA VITA IL DETRMINISMO PSICHICO I SINTOMI E IL COMPORTAMENTO SONO MANIFESTAZIONI ESTERNE DI PROCESSI INCONSCI. NOI NON SIAMO ALTRO CHE PERSONAGGI CHE METTONO IN ATTO UN COPIONE SCRITTO DALL’INCONSCIO. IL SINTOMO RIFLETTE LA SOLUZIONE DI COMPROMESSO DELL’INDIVIDUO NEL CONFLITTO TRA IL DESIDERIO E LE RESISTENZE CONTROTRANSFERT I SENTIMENTI CHE EMERGONO IN RELAZIONE AL PAZIENTE. LA CONSCIA, APPROPRIATA E COMPLETA REAZIONE EMOTIVA DEL TERAPEUTA AL PAZIENTE RESISTENZA TUTTI QUEI TENTATIVI DEL PAZIENTE DI MANTENERE LO STATUS QUO, DI DIFENDERE LA MALATTIA EVITANDO SENTIMENTI RITENUTI SPIACEVOLI (IRA, INVIDIA, COLPA, VERGOGNA, DOLORE, ANSIA,…) PUO’ ESSERE CONSCIA O INCONSCIA “LA DIFFERENZA TRA RESISTENZA E MECCANISMI DI DIFESA E’ CHE MENTRE LA PRIMA PUO’ ESSERE OSSERVATA, I SECONDI DEVONO ESSERE DEDOTTI” (GABBARD, 1995) MODELLO AT STATI DELL’IO L’INSIEME DEI COMPORTAMENTI, PENSIERI ED EMOZIONI TRA LORO COLLEGATI ATTRAVERSO I QUALI MANIFESTIAMO UNA PARTE DELLA NOSTRA PERSONALITA’. STATI DELL’IO BERNE NE INDIVIDUA TRE - LO STATO DELL’IO GENITORE: E’ ATTIVO QUANDO MI COMPORTO, PENSO E SENTO IN UN MODO CHE E’ UNA COPIA DI QUELLO DEI MIEI GENITORI O DELLE FIGURE DI RIFERIMENTO - LO STATO DELL’IO ADULTO: E’ ATTIVO QUANDO MI COMPORTO, PENSO E SENTO IN RELAZIONE A CIO’ CHE STA AVVENENDO INTORNO A ME QUI ED ORA - LO STATO DELL’IO BAMBINO: E’ ATTIVO QUANDO MI COMPORTO, PENSO E SENTO COME QUANDO ERO BAMBINO (STEWART, JOINES, 1987) I 3 STATI DELL’IO STATO DELL’IO GENITORE (contiene e riproduce “registrazioni” di valori e di comportamenti) GENITORE NORMATIVO Detta, dirige, impone, emette principi protegge, giudica, critica, sminuisce, aggredisce G GENITORE BENEVOLO aiuta, incoraggia, apprezza, si congratula, si fa carico al posto dell’altro, è iperprotettivo A STATO DELL’IO GENITORE (computer) confronta, valuta, analizza, riflette, registra e comunica informazioni, domanda ( BAMBINO ADATTATO si adatta ai bisogni degli altri, (sottomissione) si mette da parte, si svaluta, adotta sistematicamente il contropiede (ribelle) B BAMBINO LIBERO esprime spontaneamente bisogni, emozioni, sentimenti, contiene: capacità intuitiva, creativa. STATO DELL’IO BAMBINO (bisogni, pulsioni, emozioni, sentimenti) TEORIA DELL’ANALISI TRANSAZIONALE La personalità è composta dai tre STATI DELL’IO (ANALISI DELLA PERSONALITA’) Tra le persone avvengono scambi comunicativi o TRANSAZIONI (ANALISI DELLE TRANSAZIONI) Esistono TRANSAZIONI ULTERIORI definite GIOCHI (ANALISI DEI GIOCHI) che Berne definisce “una serie di transazioni con un trucco” in cui vi è un messaggio nascosto e un tornaconto finale. Ogni individuo nell’infanzia scrive il COPIONE della sua vita strutturandolo in base a DECISIONI CONTROINGIUNZIONI MESSAGGI VERBALI O SPINTE “SII PERFETTO” “SII FORTE” “SBRIGATI” “SFORZATI” “COMPIACIMI” INGIUNZIONI MESSAGGI NON VERBALI, MOLTO PROFONDI CHE IL BAMBINO ACCETTA PER MANTENERE LA RELAZIONE CON L’ADULTO SIGNIFICATIVO PER LUI E PER ASSICURARE LA PROPRIA SOPRAVVIVENZA. ESSE MIRANO A DARE LIMITI AL BAMBINO “NON ESISTERE” “NON CRESCERE” “NON SENTIRE” “NON APPARTENERE” LE POSIZIONI ESISTENZIALI IO SONO OK, TU SEI OK Chi ha questa posizione considera se stesso e gli altri degni d’amore e di fiducia e probabilmente elaborerà un copione vincente. IO NON SONO OK, TU SEI OK La posizione della vittima e del perdente di fronte agli altri IO SONO OK, TU NON SEI OK La posizione è quella di dover essere superiore e di dover rendere inferiori gli altri. Chi ha questa posizione lotterà continuamente per raggiungere i suoi desideri. Il copione sembra vincente ma è facile che si ribalti a perdente IO NON SONO OK, TU NON SEI OK La posizione è che la vita è futile e disperata, il soggetto si considera in una posizione di inferiorità e indegno d’amore, nessuno può aiutarlo perché nessuno è ok. Il copione sembra perdente, basato sul dare e ricevere rifiuto ASSUNTI FILOSOFICI DELL’AT OGNUNO E’ OK, dotato di valore e dignità. Io accetto me stesso in quanto me ed accetto te in quanto te. OGNUNO HA LA CAPACITA’ DI PENSARE, ciascuno di noi ha la responsabilità di decidere cosa vuole dalla vita OGNUNO HA LA CAPACITA’ DI DECIDERE IL PROPRIO DESTINO E QUESTE DECISIONI POSSONO ESSERE CAMBIATE PRINCIPI FONDAMENTALI DELL’AT IL METODO E’ CONTRATTUALE IL CLIENTE E IL COUNSELOR SI ASSUMONO LA RESPONSABILITA’ CONGIUNTA DI RAGGIUNGERE QUALSIASI CAMBIAMENTO IL CLIENTE VOGLIA OTTENERE Il contratto viene stipulato con l’adulto del cliente, ritenuto consapevole e responsabile LA COMUNICAZIONE E’ APERTA IL CONSELOR SPRONA IL CLIENTE AD IMPARARE LE IDEE DELL’AT. EGLI E’ ASCOLTATORE ATTIVO E ACCOGLIENTE LA RIDECISIONALITA’ L’AT DERIVA LE PROBLEMATICHE ATTUALI DEL CLIENTE DA DECISIONI DI COPIONE E CIO’ PRESUPPONE CHE CIO’ CHE E’ STATO DECISO PUO’ ESSERE RIDECISO. APPROCCIO COGNITIVO COMPORTAMENTALE. LE CAUSE DEI SENTIMENTI COMPORTAMENTI RINTRACCIARE, NEGATIVI PROBLEMATICI IN GRAN AUTOMATICI (BECK, 1976) IRRAZIONALI (ELLIS, 1962) PARTE, E SONO NEI DEI DA PENSIERI E NELLE CONVINZIONI MODELLO COGNITIVO COMPORTAMENTALE. TRE LE AREE DISTINTE E COMPLEMENTARI DEL FUNZIONAMENTO PSICOLOGICO IL COMPORTAMENTO LE MODALITA’ DI RAPPRESENTAZIONE LE STRUTTURE COGNITIVE COUNSELING RAZIONALE EMOTIVO COMPORTAMENTALE (RECC) TEORIA DEL DISTURBO EMOTIVO MODELLO A-B-C- A EVENTO ATTIVANTE B PENSIERO C EMOZIONE La reazione emotiva è determinata da ciò che l’individuo pensa riguardo a un dato evento attivante SISTEMA DI CONVINZIONI (b) PENSIERI RAZIONALI PENSIERI IN ACCORDO CON LA REALTA’ OGGETTIVA EVOCANO EMOZIONI E COMPORTAMENTI UTILI E COSTRUTTIVI PENSIERI IRRAZIONALI PENSIERI CHE NON CORRISPONDONO ALLA REALTA’ OGGETTIVA CONDUCONO AD EMOZIONI E COMPORTAMENTI INADEGUATI CHE SPESSO BLOCCANO IL CONSEGUIMENTO DEI PROPRI FINI PENSIERI IRRAZIONALI (IO DEVO ASSOLUTAMENTE…, TU DEVI ASSOLUTAMENTE, GLI ALTRI O LE COSE DEVONO ASSOLUTAMENTE) BASSA TOLLERANZA ALLA FRUSTRAZIONE (IO NON SOPPORTO CHE…, IO NON TOLLERO CHE…) CATASTROFIZZAZIONE ( E’ TREMENDO CHE.., E’ UNA COSA TERRIBILE…) ATTEGGIAMENTO ASSOLUTISTICO (HO ESTREMO BISOGNO DI.., NON SI PUO’ VIVERE SENZA DI…) DOVERIZZAZIONE OBIETTIVO DI INTERVENTO RET - IDENTIFICARE LE IDEE IRRAZIONALI - RENDERE IL SOGGETTO CONSAPEVOLE DELLE SUE MODALITA’ DI PENSIERO - AIUTARLO PENSIERO A SOSTITUIRE IRRAZIONALI LE MODALITA’ CON ALTRE RAZIONALI, ADATTIVE, FUNZIONALI DI PIU’ TERAPIA CONGITIVA DI BECK “PENSIERI AUTOMATICI” - REGISRAZIONE DI PENSIERI AUTOMATICI - IDENTIFICAZIONE DELLE ASSUNZIONI DI BASE DA CUI HANNO ORIGINE QUESTI PENSIERI - VERIFICA E MODIFICA DEGLI SCHEMI COUNSELING PER LO SVILUPPO DELL’AUTOEFFICACIA CARL THORENSEN AUMENTARE L’AUTOEFFICACIA PER RENDERE LA PERSONA CAPACE DI GESTIRE COMPORTAMENTI PROBLEMATICI IN DIVERSI CONTESTI AUTOEFFICACIA PERCEPITA DI BANDURA SELF-EFFICACITY: INSIEME DI CONVINZIONI CHE LE PERSONE POSSIEDONO RIGUARDO ALLE PROPRIE CAPACITA’ DI ORGANIZZARE ED ESEGUIRE AZIONI EFFICACI E NECESSARIE AL RAGGIUNGIMENTO DEI PROPRI SCOPI APPROCCIO UMANISTICO LAVORARE FENOMENOLOGICAMENTE: HIC ET NUNC ENFASI SULLA TENDENZA ATTUALIZZANTE E LA CAPACITA’ DI AUTODETERMINARSI CENTRARSI SULLA PERSONA UTILIZZARE UN METODO NON DIRETTIVO IL COUNSELING PER L’APPROCCIO UIMANISTICO RELAZIONE TRA UN AGEVOLATORE ED UN CLIENTE COMPITI DEL COUNSELOR: - AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA DEL CLIENTE - ESPANDERE LE SUE POSSIBILITA’ DI CRESCITA PROPONENDOGLI NUOVI SCHEMI DI COMPORTAMENTO E AIUTANDOLO A RAGGIUNGERE UNA MIGLIORE CONOSCENZA DELL’AMBIENTE C. ROGERS: IL COUNSELING CENTRATO SULLA PERSONA AUTENTICITA’/CONGRUENZA ROGERS AFFERMA CHE ESSERE MERITEVOLI DELLA FIDUCIA DELL’ALTRO RICHIEDE UNA CONDIZIONE FONDAMENTALE: IL COUNSELOR AUTENTICO DEVE ESSSERE CONSAPEVOLE DEI SUOI SENTIMENTI. ACCETTAZIONE INCONDIZIONATA ACCETTARE L’ALTRO SENZA VALUTARLO EMPATIA E’ UN PROCESSO CEREBRALE ED EMOTIVO: E’ CAPIRE SENZA INTERPRETARE, SENTIRE SENZA IDENTIFICARSI. E’ SENTIRE IL MONDO PERSONALE DEL CLIENTE “COME SE FOSSE” IL PROPRIO F. PEARLS: LA GESTALT “LO STUDIO DELLA MANIERA IN CUI UNA PERSONA FUNZIONA NEL SUO AMBIENTE….E’ LO STUDIO DI CIO’ CHE ACCADE AL CONFINE-CONTATTO TRA L’INDIVIDUO E IL SUO AMBIENTE ED E’ QUI, A QUESTO CONFINE-CONTATTO, CHE GLI EVENTI PSICOLOGICI AVVENGONO” IL CONFINE – CONTATTO E’ IL PUNTO IN CUI L’INDIVIDUO PRENDE CONTATTO CON L’AMBIENTE E SPENDE ENERGIA PER INTERAGIRE CON ESSO. IL COUNSELOR GESTALTICO AIUTA IL CLIENTE A CONQUISTARE LA CONSAPEVOLEZZA DELL’ESPERIENZA, LO SFIDA AD ACCETTARE LA RESPONSABILITA’ DI UN SOSTEGNO INTERNO, COME OPPOSTO ALLA DIPENDENZA DI UN SOSTEGNO ESTERNO. FONDAMENTALE PER LA CRESCITA DELL’INDIVIDUO E’ IL PASSAGGIO DAL ALL’AUTOSOSTEGNO SOSTEGNO AMBIENTALE GESTALT COUNSELING LE PERSONE SONO DEGLI ORGANISMI CHE SPERIMENTANO DEI BISOGNI DI BASE NECESSARI ALLA SOPRAVVIVENZA. IL BENESSERE PSICOLOGICO NASCE DALL’EQUILIBRIO TRA I BISOGNI E LA LORO SODDISFAZIONE (OMEOSTASI). SOLO ATTRAVERSO LA CONSAPEVOLEZZA DEI BISOGNI INTERNI E LA CAPACITA’ DI SODDISFARLI SI HA LA CRESCITA DELL’INDIVIDUO. GESTALT COUNSELING INTEGRARE IL PROCESSO COGNITIVO PERCETTIVO, FISICO ED EMOTIVO AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA ACCETTARE CHI SI VORREBBE ESSERE E’ PIUTTOSTO CHE CHI SI APPROCCIO CORPOREO PRINCIPIO DI BASE: UNITA’ MENTE –CORPO (GRODDEK, 1923) EVIDENZA ESPERIENZA INTERNA CORPOREA LAVORARE SUL CORPO FACILITA L’EMERGERE DI RICORDI ED AFFETTI DELL’INFANZIA GLI STRESS FISICI E LE DIFFICOLTA’ EMOTIVE VISSUTE FIN DALLA NASCITA SONO INGABBIATE NEL CORPO “SE NON RISVEGLIO IL CORPO EMOZIONALE, NON POSSO ACCEDERE AI SUOI DIRITTI” (LOWEN) APPROCCIO SISTEMICO-FAMILIARE IL COMPORTAMENTO INDIVIDUALE PUO’ ESSERE COMPRESO SOLO ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA DI UN SISTEMA SOCIALE. LA FAMIGLIA E’ QUELLO PRIMARIO PER IL BENESSERE FISICO, SPIRITUALE ED EMOZIONALE DEI SINGOLI MEMBRI APPROCCIO SISTEMICO-FAMILIARE VIRGINIA SATIR UNA FAMIGLIA SANA E’ QUELLA IN CUI OGNI MEMBRO HA UNA POSITIVA COMUNICAZIONE E’ AUTOSTIMA CHIARA, E IN CUI LA EMOZIONALMENTE SINCERA E DIRETTA E LE REGOLE SONO UMANE, FLESSIBILI E APPROPRIATE ALLA SITUAZIONE PAUL WATZLAWICK UN COMPORTAMENTO E’ UNA “FUNZIONE DI RELAZIONI INTERPERSONALI” I SISTEMI FAMILIARI SONO GOVERNATI DA REGOLE. UNA REGOLA E’ UN PATTERN RIDONDENTE DI INTERAZIONI CIRCOLARI O INTERDIPENDENTI: OGNI PERSONA CON IL PROPRIO COMPORTAMENTO INFLUENZA GLI ALTRI ED E’ INFLUENZATO DAGLI ALTRI. PAUL WATZLAWICK I CINQUE ASSIOMI FONDAMENTALI DELLA COMUNICAZIONE: - E’ IMPOSSIBILE NON COMUNICARE - OGNI COMUNICAZIONE HA UN ASPETTO DI CONTENUTO ED UNO DI RELAZIONE - LA NATURA DI UNA RELAZIONE DIPENDE DALLA PUNTEGGIATURA DELLE SEQUENZE DI COMUNICAZIONE TRA I COMUNICANTI - LA COMUNICAZIONE PUO’ ESSERE DIGITALE O ANALOGICA - TUTTI GLI SCAMBI COMUNICAZIONALI SONO O SIMMETRICI (UGUAGLIANZA) O COMPLEMENTARE (DIFFERENZA: ONE UP – ONE DOWN) S. MINUCHIN UNA FAMIGLIA E’ FUNZIONALE QUANDO: SA GESTIRE EFFICACEMENTE STRESS, PROBLEMI E CONFLITTI. HA UNA STRUTTURA E UNA GERARCHIA BEN DEFINITE E ACCETTATE. I CONFINI E LE REGOLE SONO CHIARI FATTORI COMUNI EMPATIA, ACCETTAZIONE INCONDIZIONATA, CONGUENZA L’ALLEANZA TERAPEUTICA LA PRESA DI COSCIENZA LA GESTIONE DELLE RESISTENZE AL CAMBIAMENTO L’APPRENDIMENTO EMOZIONALE INTERPERSONALE IL SETTING L’APPRENDIMENTO COGNITIVO LE CARATTERISTICHE PERSONALI DEL CLIENTE LO SCHEMA NUCLEARE INTERPERSONALE L’AUTOEFFICACIA PERCEPITA INTEGRAZIONE PRINCIPI FONDAMENTALI - EQUIVALENZA = UGUALE EFFICACIA DI PROCEDURE DIFFERENTI I FATTORI COMUNI A TUTTI GLI APPROCCI SONO SIGNIFICATIVI DEL CAMBIEMNTO GLI AGENTI FATTORI COMUNI LA RELAZIONE TERAPEUTICA IL PIU’ IMPORTANTE FATTORE DI CAMBIMENTO L’ALLEANZA OPERATIVA E’ QUELLA PARTE DELLA RELAZIONE CHE METTE IN GRADO IL TERAPEUTA/COUNSELOR DI LAVORARE INSIEME. E’ ESSERE UNITI IN UN’ IMPRESA COMUNE PREVEDE: CONCORDARE OBIETTIVI CONCORDARE I COMPITI NECESSARI AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI IMPEGNO RECIPROCO FATTORI FACILITANTI L’ALLEANZA OPERATIVA: CONSIDERAZIONE POSITIVA INCONDIZIONATA – EMPATIA –CONGRUENZA (TRIADE ROGERSIANA) LA RELAZIONE DI TRANSFERT E CONTROTRANSFERT E’ L’ESPERIENZA DI DESIDERI E TIMORI INCONSCI TRASFERITI SU O DENTRO IL PARTNER TERAPEUTICO IL TRASFERT E’ LA RIPETIZIONE NELLA RELAZIONE TERAPEUTICA DI SCHEMI RELAZIONALI SPERIMENTATI NEL PASSATO UNITAMENTE ALLA PROIEZIONE NELLA RELAZIONE ATTAULE DI TEMI ED ASPETTATIVE IRRISOLTE NELL’INFANZIA LA RELAZIONE RIPARATRICE IL T./C. FORNISCE UNA RELAZIONE O AZIONE CORRETTIVA, RIPARATRICE O NUTRIENTE LADDOVE IL COMPORTAMENTO ORIGINARIO DEI GENITORI ERA STATO CARENTE, ABUSIVO O IPERPROTETTIVO. IL T./C. ASSOLVE UINA FUNZIONE GENITORIALE SOSTITUTIVA SODDISFACENDO I BISOGNI EMOTIVI DEPRIVATI NELL’INFANZIA. LA RELAZIONE REALE O DA PERSONA - A - PERSONA E’ LA RELAZIONE REALE, IN QUANTO CONTRAPPOSTA ALLA RELAZIONE TRANSFERALE. E’ UNA RELAZIONE PARITARIA, RECIPROCAMENTE SPERIMENTATA COME INCONTRO. E’ UNA RELAZIONE DI TIPO ADULTO – ADULTO NEL QUI ED ORA LA RELAZIONE TRANSPERSONALE E’ LA DIMENSIONE SPIRITUALE DELLA RELAZIONE GUARITRICE UNO “SPAZIO SACRO” LO “SPAZIO DELL’ANIMA” E’ LA DIMENSIONE TRASCENDENTE DELLA RELAZIONE TERAPEUTICA, MISTERIOSA, INESPLICABILE.