INTEGRAZIONE
PRINCIPI FONDAMENTALI:
- EQUIVALENZA = UGUALE EFFICACIA DI
PROCEDURE DIFFERENTI
- I FATTORI COMUNI
A TUTTI GLI APPROCCI SONO
GLI AGENTI SIGNIFICATIVI DEL CAMBIAMENTO
FATTORI COMUNI
- DI SOSTEGNO
- DI APPRENDIMENTO
- DI AZIONE
FATTORI COMUNI
EMPATIA, ACCETTAZIONE INCONDIZIONATA,
CONGRUENZA
L’ALLEANZA TERAPEUTICA
LA PRESA DI COSCIENZA
LA GESTIONE DELLE RESISTENZE AL CAMBIAMENTO
L’APPRENDIMENTO EMOZIONALE INTERPERSONALE
IL SETTING
L’APPRENDIMENTO COGNITIVO
LE CARATTERISTICHE PERSONALI DEL C. E DEL T./C.
LO SCHEMA NUCLEARE INTERPERSONALE
L’AUTOEFFICACIA PERCEPITA
OBIETTIVO DELL’INTEGRAZIONE
MIGLIORARE L’EFFICACIA
DELLA PSICOTERAPIA E DEL COUNSELING
IL COUNSELING
E’ UNA RELAZIONE D’AIUTO
E’ UNO STRUMENTO UTILIZZABILE NON SOLO DA
PSICOLOGI E DA PSICOTERAPEUTI, MA ANCHE DA
CHI E’ CHIAMATO AD AIUTARE PERSONE, GRUPPI,
COMUNITA’,
AD
ARRONTARE
E
RISOLVERE
PROBLEMI
IL COUNSELING
NON E’ PSICOTERPIA
NON E’ INTERVENTO SULLA PATOLOGIA
IL COUNSELING
E’
TRASMISSIONE DI ABILITA’ E COMPETENZE ATTE A
FACILITARE
LO
SVILUPPO
DELLE
POTENZIALITA’
MIGLIORAMENTO DELLE RISORSE DI
INDIVIDUO
GRUPPO
ORGANIZZAZIONI
COMUNITA’
E
IL
CONDIZIONATA
L’esperienza relazionale
è calata nella realtà
CIRCOSTANZIALITA’
La persona ritiene che eventi o
condizioni situazionali
incidano, o no, sulla relazione
FATTORI CONTINGENTI
VINCOLI DELLA REALTA’
INCONDIZIONATA
L’andamento della
relazione dipende dal
destino
INTERNA
Ciò che mi accade
dipende da me
RESPONSABILITA’
Attribuzione causale delle sorti
relazionali all’interno o
all’esterno
LOCUS OF CONTROL
ESTERNA
Stati d’animo, eventi e
situazioni interpersonali
sono determinati dagli altri
e dall’ambiente
SELETTIVITA’
Verso gli stimoli ritenuti
adeguati a produrre
cambiamenti
CAMBIAMENTO
Percezione di potere o non
potere incidere sul processo
cambiamento
REATTIVITA’
Agli stimoli senza
possibilità di incidenza
PROFILI PARTECIPATIVO – ATTIVO
“ACCOMODAMENTO”
PROFILI PASSIVO – OSSERVATIVO
“ASSIMILAZIONE”
EQUILIBRIO
MOVIMENTO TRA I POLI
POLARITA’ DEL PROCESSO RELAZIONALE
(DA GIUSTI, MONTANARI, SPALLETTA, IN PRESS)
Le competenze acquisite in un training di formazione per un
counseling di sostegno
Vantaggi
Sul piano professionale:
l’acquisizione di strumenti comunicativi e delle tecniche
specifiche getta le basi per una professionalità altamente
spendibile
Sul piano personale:
migliorano la qualità della vita
aiutano a sviluppare un concetto di sé
migliorano la capacità di relazionarsi agli altri
aumentano il senso di autoefficacia percepita, la soddisfazione
esistenziale ed il benessere globale.
PSICOTERAPIA
COUNSELING
DISAGIO/SOFFERENZA
PSICHICA
PROBLEMI
INTERPERSONALI
LIMITATI E SPECIFICI
ALL’AREA DEL CONFLITTO
DISORDINI PSICOLOGICI
DOVUTI A DISTURBO
STRUTTURALE DI
PERSONALITA’ E
RIPARAZIONE DI GRAVI
DISTURBI. PATOLOGIE
AMBIVALENZA – STRESS
SCELTE E DECISIONI
DIFFICILI DA COMPIERE.
DIFFICOLTA’
RIGUARDA SOPRATTUTTO
FATTORI INTERNI
FATTORI ESTERNI
COMPLESSITA’ DEL
FUNZIONAMENTO
INTRAPSICHICO
IMPEGNO INTENSIVO
CRESCITA – PREVENZIONE
E SVILUPPO DELLA
PERSONALITA’
QUESTIONI EDUCATIVE E
ORIENTAMENTO
VOCAZIONALE
TEMPI PIU’ LUNGHI
TEMPI BREVI
IL COUNSELING
E’
“PROCESSO INTERATTIVO TRA UN COUNSELOR E UN
CLIENTE (O PIU’) CHE APPROCCIA, CON OTTICA
OLISTICA, TEMI SOCIALI, CULTURALI, ECONOMICI E/O
EMOTIVI”
(C. FELTHAM-W.DRYDEN 1995)
COUNSELING
RISOLVERE PROBLEMI SPECIFICI
SUPERARE CRISI
MIGLIORARE I RAPPORTI CON GLI ALTRI
AGEVOLARE LO SVILUPPO
ACCRESCERE LA CONOSCENZA E LA CONSAPEVOLEZZA DI SE’
ELABORARE EMOZIONI E CONFLITTI INTERIORI
COUNSELING
INTERVENTO
PSICOPEDAGOGICO
ATTO
A
PROMUOVERE ED OPERARE SULLA SALUTE PIU’ CHE
SULLA PATOLOGIA
PRINCIPALI MODELLI DI COUNSELING
APPROCCIO PSICODINAMICO
APPROCCIO COGNITIVO-COMPORTAMENTALE
APPROCCIO UMANISTICO-INTEGRATO
APPROCCIO CORPOREO
APPROCCIO SISTEMICO-FAMILIARE
INCONSCIO
E’ QUEL CAMPO DOVE AGISCONO I PROCESSI DINAMICI
CHE
DETERMINANO
IL
COMPORTAMENTO
SENZA
RAGGIUNGERE LA COSCIENZA.
ESSI AFFIORANO ALLA COSCIENZA QUANDO VENGONO
RIMOSSE LE RESISTENZE COME DURANTE IL SOGNO,
NEGLI
STATI
PSICOANALITICA
PSICOTICI,
NELLA
TERAPIA
IL PASSATO E’ UN PROLOGO E LE ESPERINEZE
INFANTILI SONO DI IMPORTANZA CRUCIALE NEL
DETERMINARE LA PERSONALITA’ ADULTA
NELL’EZIOLOGIA E PATOGENESI DI UN DISTURBO
PSICOLOGICO CLI SCHEMI RELAZIONALI, CRONICI,
RIPETITIVI, ALL’INTERNO DELLA FAMIGLIA HANNO UN
RUOLO DETERMINANTE
TRANSFERT
IL PERSISTERE NELLA VITA ADULTA DI SCHEMI
INFANTILI DI ORGANIZZAZIONE MENTALE IMPLICA
CHE IL PASSATO SI RIPETE NEL PRESENTE
UN ESEMPIO DI TRANSFERT E’ QUELLO CHE SI ATTUA
NELLA RELAZIONE TERAPEUTICA
IL TRANSFERT E’ UBIQUITARIO, SI SVILUPPA IN OGNI
SITUAZIONE NELLA QUALE UN’ALTRA PERSONA E’
IMPORTANTE NELLA PROPRIA VITA
IL DETRMINISMO PSICHICO
I SINTOMI E IL COMPORTAMENTO SONO MANIFESTAZIONI ESTERNE DI PROCESSI INCONSCI. NOI NON SIAMO
ALTRO CHE PERSONAGGI CHE METTONO IN ATTO UN
COPIONE SCRITTO DALL’INCONSCIO.
IL
SINTOMO
RIFLETTE
LA
SOLUZIONE
DI
COMPROMESSO DELL’INDIVIDUO NEL CONFLITTO TRA
IL DESIDERIO E LE RESISTENZE
CONTROTRANSFERT
I SENTIMENTI CHE EMERGONO IN RELAZIONE AL
PAZIENTE.
LA CONSCIA, APPROPRIATA E COMPLETA REAZIONE
EMOTIVA DEL TERAPEUTA AL PAZIENTE
RESISTENZA
TUTTI QUEI TENTATIVI DEL PAZIENTE DI MANTENERE
LO
STATUS
QUO,
DI
DIFENDERE
LA
MALATTIA
EVITANDO SENTIMENTI RITENUTI SPIACEVOLI (IRA,
INVIDIA, COLPA, VERGOGNA, DOLORE, ANSIA,…)
PUO’ ESSERE CONSCIA O INCONSCIA
“LA DIFFERENZA TRA RESISTENZA E MECCANISMI DI
DIFESA E’ CHE MENTRE LA PRIMA PUO’ ESSERE
OSSERVATA, I SECONDI DEVONO ESSERE DEDOTTI”
(GABBARD, 1995)
MODELLO AT
STATI DELL’IO
L’INSIEME
DEI
COMPORTAMENTI,
PENSIERI
ED
EMOZIONI TRA LORO COLLEGATI ATTRAVERSO I
QUALI MANIFESTIAMO UNA PARTE DELLA NOSTRA
PERSONALITA’.
STATI DELL’IO
BERNE NE INDIVIDUA TRE
- LO STATO DELL’IO GENITORE: E’ ATTIVO QUANDO MI
COMPORTO, PENSO E SENTO IN UN MODO CHE E’ UNA
COPIA DI QUELLO DEI MIEI GENITORI O DELLE FIGURE
DI RIFERIMENTO
- LO STATO DELL’IO ADULTO: E’ ATTIVO QUANDO MI
COMPORTO, PENSO E SENTO IN RELAZIONE A CIO’ CHE
STA AVVENENDO INTORNO A ME QUI ED ORA
- LO STATO DELL’IO BAMBINO: E’ ATTIVO QUANDO MI
COMPORTO, PENSO E SENTO COME QUANDO ERO
BAMBINO (STEWART, JOINES, 1987)
I 3 STATI DELL’IO
STATO DELL’IO GENITORE
(contiene e riproduce “registrazioni” di valori e di comportamenti)
GENITORE NORMATIVO
Detta, dirige, impone,
emette principi
protegge, giudica,
critica, sminuisce,
aggredisce
G
GENITORE BENEVOLO
aiuta, incoraggia,
apprezza, si congratula,
si fa carico al posto dell’altro,
è iperprotettivo
A
STATO DELL’IO GENITORE
(computer)
confronta, valuta, analizza,
riflette, registra e comunica
informazioni, domanda
(
BAMBINO ADATTATO
si adatta ai bisogni degli altri,
(sottomissione)
si mette da parte,
si svaluta,
adotta sistematicamente
il contropiede (ribelle)
B
BAMBINO LIBERO
esprime spontaneamente
bisogni, emozioni, sentimenti,
contiene: capacità intuitiva, creativa.
STATO DELL’IO BAMBINO
(bisogni, pulsioni, emozioni, sentimenti)
TEORIA DELL’ANALISI TRANSAZIONALE
La personalità è composta dai tre STATI DELL’IO (ANALISI
DELLA PERSONALITA’)
Tra le persone avvengono scambi comunicativi o TRANSAZIONI
(ANALISI DELLE TRANSAZIONI)
Esistono TRANSAZIONI ULTERIORI definite GIOCHI
(ANALISI DEI GIOCHI) che Berne definisce “una serie di
transazioni con un trucco” in cui vi è un messaggio nascosto e un
tornaconto finale.
Ogni individuo nell’infanzia scrive il COPIONE della sua vita
strutturandolo in base a DECISIONI
CONTROINGIUNZIONI
MESSAGGI VERBALI O SPINTE
“SII PERFETTO”
“SII FORTE”
“SBRIGATI”
“SFORZATI”
“COMPIACIMI”
INGIUNZIONI
MESSAGGI NON VERBALI, MOLTO PROFONDI CHE IL
BAMBINO ACCETTA PER MANTENERE LA RELAZIONE
CON L’ADULTO SIGNIFICATIVO PER LUI E PER
ASSICURARE LA PROPRIA SOPRAVVIVENZA.
ESSE MIRANO A DARE LIMITI AL BAMBINO
“NON ESISTERE”
“NON CRESCERE”
“NON SENTIRE”
“NON APPARTENERE”
LE POSIZIONI ESISTENZIALI
IO SONO OK, TU SEI OK
Chi ha questa posizione considera se stesso e gli altri degni
d’amore e di fiducia e probabilmente elaborerà un copione
vincente.
IO NON SONO OK, TU SEI OK
La posizione della vittima e del perdente di fronte agli altri
IO SONO OK, TU NON SEI OK
La posizione è quella di dover essere superiore e di dover rendere
inferiori gli altri. Chi ha questa posizione lotterà continuamente
per raggiungere i suoi desideri. Il copione sembra vincente ma è
facile che si ribalti a perdente
IO NON SONO OK, TU NON SEI OK
La posizione è che la vita è futile e disperata, il soggetto si
considera in una posizione di inferiorità e indegno d’amore,
nessuno può aiutarlo perché nessuno è ok. Il copione sembra
perdente, basato sul dare e ricevere rifiuto
ASSUNTI FILOSOFICI DELL’AT
OGNUNO E’ OK, dotato di valore e dignità. Io accetto me stesso
in quanto me ed accetto te in quanto te.
OGNUNO HA LA CAPACITA’ DI PENSARE, ciascuno di noi
ha la responsabilità di decidere cosa vuole dalla vita
OGNUNO HA LA CAPACITA’ DI DECIDERE IL
PROPRIO DESTINO E QUESTE DECISIONI POSSONO
ESSERE CAMBIATE
PRINCIPI FONDAMENTALI DELL’AT
IL METODO E’ CONTRATTUALE
IL CLIENTE E IL COUNSELOR SI ASSUMONO LA RESPONSABILITA’
CONGIUNTA DI RAGGIUNGERE QUALSIASI CAMBIAMENTO IL CLIENTE
VOGLIA OTTENERE
Il contratto viene stipulato con l’adulto del cliente, ritenuto consapevole e
responsabile
LA COMUNICAZIONE E’ APERTA
IL CONSELOR SPRONA IL CLIENTE AD IMPARARE LE IDEE DELL’AT.
EGLI E’ ASCOLTATORE ATTIVO E ACCOGLIENTE
LA RIDECISIONALITA’
L’AT DERIVA LE PROBLEMATICHE ATTUALI DEL CLIENTE DA
DECISIONI DI COPIONE E CIO’ PRESUPPONE CHE CIO’ CHE E’ STATO
DECISO PUO’ ESSERE RIDECISO.
APPROCCIO COGNITIVO COMPORTAMENTALE.
LE
CAUSE
DEI
SENTIMENTI
COMPORTAMENTI
RINTRACCIARE,
NEGATIVI
PROBLEMATICI
IN
GRAN
AUTOMATICI (BECK, 1976)
IRRAZIONALI (ELLIS, 1962)
PARTE,
E
SONO
NEI
DEI
DA
PENSIERI
E NELLE CONVINZIONI
MODELLO COGNITIVO COMPORTAMENTALE.
TRE LE AREE DISTINTE E COMPLEMENTARI DEL
FUNZIONAMENTO PSICOLOGICO
IL COMPORTAMENTO
LE MODALITA’ DI RAPPRESENTAZIONE
LE STRUTTURE COGNITIVE
COUNSELING RAZIONALE EMOTIVO
COMPORTAMENTALE (RECC)
TEORIA DEL DISTURBO EMOTIVO
MODELLO A-B-C-
A
EVENTO ATTIVANTE
B
PENSIERO
C
EMOZIONE
La reazione emotiva è determinata da ciò che l’individuo pensa
riguardo a un dato evento attivante
SISTEMA DI CONVINZIONI (b)
PENSIERI RAZIONALI
PENSIERI IN ACCORDO CON LA REALTA’ OGGETTIVA EVOCANO
EMOZIONI E COMPORTAMENTI UTILI E COSTRUTTIVI
PENSIERI IRRAZIONALI
PENSIERI CHE NON CORRISPONDONO ALLA REALTA’
OGGETTIVA CONDUCONO AD EMOZIONI E COMPORTAMENTI
INADEGUATI CHE SPESSO BLOCCANO IL CONSEGUIMENTO
DEI PROPRI FINI
PENSIERI IRRAZIONALI
(IO DEVO ASSOLUTAMENTE…, TU DEVI
ASSOLUTAMENTE, GLI ALTRI O LE COSE DEVONO ASSOLUTAMENTE)
BASSA TOLLERANZA ALLA FRUSTRAZIONE (IO NON
SOPPORTO CHE…, IO NON TOLLERO CHE…)
CATASTROFIZZAZIONE ( E’ TREMENDO CHE.., E’ UNA COSA
TERRIBILE…)
ATTEGGIAMENTO ASSOLUTISTICO (HO ESTREMO BISOGNO
DI.., NON SI PUO’ VIVERE SENZA DI…)
DOVERIZZAZIONE
OBIETTIVO DI INTERVENTO RET
- IDENTIFICARE LE IDEE IRRAZIONALI
- RENDERE IL SOGGETTO CONSAPEVOLE DELLE SUE
MODALITA’ DI PENSIERO
- AIUTARLO
PENSIERO
A
SOSTITUIRE
IRRAZIONALI
LE
MODALITA’
CON
ALTRE
RAZIONALI, ADATTIVE, FUNZIONALI
DI
PIU’
TERAPIA CONGITIVA DI BECK
“PENSIERI AUTOMATICI”
- REGISRAZIONE DI PENSIERI AUTOMATICI
- IDENTIFICAZIONE DELLE ASSUNZIONI DI BASE DA
CUI HANNO ORIGINE QUESTI PENSIERI
- VERIFICA E MODIFICA DEGLI SCHEMI
COUNSELING PER LO SVILUPPO DELL’AUTOEFFICACIA
CARL THORENSEN
AUMENTARE L’AUTOEFFICACIA PER RENDERE LA
PERSONA
CAPACE
DI
GESTIRE
COMPORTAMENTI
PROBLEMATICI IN DIVERSI CONTESTI
AUTOEFFICACIA PERCEPITA DI BANDURA
SELF-EFFICACITY: INSIEME DI CONVINZIONI CHE LE
PERSONE POSSIEDONO RIGUARDO ALLE PROPRIE
CAPACITA’ DI ORGANIZZARE ED ESEGUIRE AZIONI
EFFICACI E NECESSARIE AL RAGGIUNGIMENTO DEI
PROPRI SCOPI
APPROCCIO UMANISTICO
LAVORARE FENOMENOLOGICAMENTE: HIC ET NUNC
ENFASI SULLA TENDENZA ATTUALIZZANTE E LA
CAPACITA’ DI AUTODETERMINARSI
CENTRARSI SULLA PERSONA
UTILIZZARE UN METODO NON DIRETTIVO
IL COUNSELING PER L’APPROCCIO UIMANISTICO
RELAZIONE TRA UN AGEVOLATORE ED UN CLIENTE
COMPITI DEL COUNSELOR:
- AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA DEL CLIENTE
- ESPANDERE LE SUE POSSIBILITA’ DI CRESCITA
PROPONENDOGLI
NUOVI
SCHEMI
DI
COMPORTAMENTO
E
AIUTANDOLO
A
RAGGIUNGERE UNA MIGLIORE CONOSCENZA
DELL’AMBIENTE
C. ROGERS:
IL COUNSELING CENTRATO SULLA PERSONA
AUTENTICITA’/CONGRUENZA
ROGERS AFFERMA CHE ESSERE MERITEVOLI DELLA FIDUCIA
DELL’ALTRO RICHIEDE UNA CONDIZIONE FONDAMENTALE: IL
COUNSELOR AUTENTICO DEVE ESSSERE CONSAPEVOLE DEI SUOI
SENTIMENTI.
ACCETTAZIONE INCONDIZIONATA
ACCETTARE L’ALTRO SENZA VALUTARLO
EMPATIA
E’ UN PROCESSO CEREBRALE ED EMOTIVO: E’ CAPIRE SENZA
INTERPRETARE, SENTIRE SENZA IDENTIFICARSI. E’ SENTIRE IL
MONDO PERSONALE DEL CLIENTE “COME SE FOSSE” IL PROPRIO
F. PEARLS: LA GESTALT
“LO STUDIO DELLA MANIERA IN CUI UNA PERSONA
FUNZIONA NEL SUO AMBIENTE….E’ LO STUDIO DI CIO’
CHE
ACCADE
AL
CONFINE-CONTATTO
TRA
L’INDIVIDUO E IL SUO AMBIENTE ED E’ QUI, A QUESTO
CONFINE-CONTATTO, CHE GLI EVENTI PSICOLOGICI
AVVENGONO”
IL CONFINE – CONTATTO E’ IL PUNTO IN CUI
L’INDIVIDUO PRENDE CONTATTO CON L’AMBIENTE E
SPENDE ENERGIA PER INTERAGIRE CON ESSO.
IL COUNSELOR GESTALTICO
AIUTA
IL
CLIENTE
A
CONQUISTARE
LA
CONSAPEVOLEZZA DELL’ESPERIENZA, LO SFIDA AD
ACCETTARE LA RESPONSABILITA’ DI UN SOSTEGNO
INTERNO, COME OPPOSTO ALLA DIPENDENZA DI UN
SOSTEGNO ESTERNO.
FONDAMENTALE PER LA CRESCITA DELL’INDIVIDUO E’
IL
PASSAGGIO
DAL
ALL’AUTOSOSTEGNO
SOSTEGNO
AMBIENTALE
GESTALT COUNSELING
LE
PERSONE
SONO
DEGLI
ORGANISMI
CHE
SPERIMENTANO DEI BISOGNI DI BASE NECESSARI ALLA
SOPRAVVIVENZA. IL BENESSERE PSICOLOGICO NASCE
DALL’EQUILIBRIO
TRA
I
BISOGNI
E
LA
LORO
SODDISFAZIONE (OMEOSTASI). SOLO ATTRAVERSO LA
CONSAPEVOLEZZA
DEI
BISOGNI
INTERNI
E
LA
CAPACITA’ DI SODDISFARLI SI HA LA CRESCITA
DELL’INDIVIDUO.
GESTALT COUNSELING
INTEGRARE IL PROCESSO COGNITIVO PERCETTIVO,
FISICO ED EMOTIVO
AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA
ACCETTARE CHI SI
VORREBBE ESSERE
E’
PIUTTOSTO
CHE
CHI
SI
APPROCCIO CORPOREO
PRINCIPIO DI BASE: UNITA’ MENTE –CORPO
(GRODDEK, 1923)
EVIDENZA
ESPERIENZA INTERNA
CORPOREA
LAVORARE SUL CORPO FACILITA L’EMERGERE DI
RICORDI ED AFFETTI DELL’INFANZIA
GLI STRESS FISICI E LE DIFFICOLTA’ EMOTIVE VISSUTE
FIN DALLA NASCITA SONO INGABBIATE NEL CORPO
“SE NON RISVEGLIO IL CORPO EMOZIONALE, NON
POSSO ACCEDERE AI SUOI DIRITTI” (LOWEN)
APPROCCIO SISTEMICO-FAMILIARE
IL
COMPORTAMENTO
INDIVIDUALE
PUO’
ESSERE
COMPRESO SOLO ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA DI
UN SISTEMA SOCIALE.
LA FAMIGLIA E’ QUELLO PRIMARIO PER IL BENESSERE
FISICO, SPIRITUALE ED EMOZIONALE DEI SINGOLI
MEMBRI
APPROCCIO SISTEMICO-FAMILIARE
VIRGINIA SATIR
UNA FAMIGLIA SANA E’ QUELLA IN CUI OGNI MEMBRO
HA
UNA
POSITIVA
COMUNICAZIONE
E’
AUTOSTIMA
CHIARA,
E
IN
CUI
LA
EMOZIONALMENTE
SINCERA E DIRETTA E LE REGOLE SONO UMANE,
FLESSIBILI E APPROPRIATE ALLA SITUAZIONE
PAUL WATZLAWICK
UN
COMPORTAMENTO
E’
UNA
“FUNZIONE
DI
RELAZIONI INTERPERSONALI”
I SISTEMI FAMILIARI SONO GOVERNATI DA REGOLE.
UNA
REGOLA
E’
UN
PATTERN
RIDONDENTE
DI
INTERAZIONI CIRCOLARI O INTERDIPENDENTI: OGNI
PERSONA
CON
IL
PROPRIO
COMPORTAMENTO
INFLUENZA GLI ALTRI ED E’ INFLUENZATO DAGLI
ALTRI.
PAUL WATZLAWICK
I CINQUE ASSIOMI FONDAMENTALI DELLA
COMUNICAZIONE:
- E’ IMPOSSIBILE NON COMUNICARE
- OGNI
COMUNICAZIONE
HA
UN
ASPETTO
DI
CONTENUTO ED UNO DI RELAZIONE
- LA NATURA DI UNA RELAZIONE DIPENDE DALLA
PUNTEGGIATURA DELLE SEQUENZE DI COMUNICAZIONE TRA I COMUNICANTI
- LA COMUNICAZIONE PUO’ ESSERE DIGITALE O
ANALOGICA
- TUTTI GLI SCAMBI COMUNICAZIONALI SONO O
SIMMETRICI (UGUAGLIANZA) O COMPLEMENTARE
(DIFFERENZA: ONE UP – ONE DOWN)
S. MINUCHIN
UNA FAMIGLIA E’ FUNZIONALE QUANDO:
SA GESTIRE EFFICACEMENTE STRESS, PROBLEMI E
CONFLITTI.
HA UNA STRUTTURA E UNA GERARCHIA BEN DEFINITE
E ACCETTATE.
I CONFINI E LE REGOLE SONO CHIARI
FATTORI COMUNI
EMPATIA,
ACCETTAZIONE
INCONDIZIONATA,
CONGUENZA
L’ALLEANZA TERAPEUTICA
LA PRESA DI COSCIENZA
LA GESTIONE DELLE RESISTENZE AL CAMBIAMENTO
L’APPRENDIMENTO EMOZIONALE INTERPERSONALE
IL SETTING
L’APPRENDIMENTO COGNITIVO
LE CARATTERISTICHE PERSONALI DEL CLIENTE
LO SCHEMA NUCLEARE INTERPERSONALE
L’AUTOEFFICACIA PERCEPITA
INTEGRAZIONE
PRINCIPI FONDAMENTALI
- EQUIVALENZA = UGUALE EFFICACIA DI
PROCEDURE DIFFERENTI
I FATTORI COMUNI
A
TUTTI
GLI
APPROCCI
SONO
SIGNIFICATIVI DEL CAMBIEMNTO
GLI
AGENTI
FATTORI COMUNI
LA RELAZIONE TERAPEUTICA
IL PIU’ IMPORTANTE FATTORE
DI CAMBIMENTO
L’ALLEANZA OPERATIVA
E’ QUELLA PARTE DELLA RELAZIONE CHE METTE IN
GRADO IL TERAPEUTA/COUNSELOR DI LAVORARE
INSIEME.
E’ ESSERE UNITI IN UN’ IMPRESA COMUNE
PREVEDE:
CONCORDARE OBIETTIVI
CONCORDARE I COMPITI NECESSARI AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
IMPEGNO RECIPROCO
FATTORI FACILITANTI L’ALLEANZA OPERATIVA:
CONSIDERAZIONE POSITIVA INCONDIZIONATA –
EMPATIA –CONGRUENZA (TRIADE ROGERSIANA)
LA RELAZIONE DI TRANSFERT E
CONTROTRANSFERT
E’ L’ESPERIENZA DI DESIDERI E TIMORI INCONSCI
TRASFERITI SU O DENTRO IL PARTNER TERAPEUTICO
IL TRASFERT E’ LA RIPETIZIONE NELLA RELAZIONE
TERAPEUTICA DI SCHEMI RELAZIONALI
SPERIMENTATI NEL PASSATO UNITAMENTE ALLA
PROIEZIONE NELLA RELAZIONE ATTAULE DI TEMI ED
ASPETTATIVE IRRISOLTE NELL’INFANZIA
LA RELAZIONE RIPARATRICE
IL
T./C.
FORNISCE
UNA
RELAZIONE
O
AZIONE
CORRETTIVA, RIPARATRICE O NUTRIENTE LADDOVE IL
COMPORTAMENTO ORIGINARIO DEI GENITORI ERA
STATO CARENTE, ABUSIVO O IPERPROTETTIVO.
IL
T./C.
ASSOLVE
UINA
FUNZIONE
GENITORIALE
SOSTITUTIVA SODDISFACENDO I BISOGNI EMOTIVI
DEPRIVATI NELL’INFANZIA.
LA RELAZIONE REALE
O
DA PERSONA - A - PERSONA
E’ LA RELAZIONE REALE, IN QUANTO CONTRAPPOSTA
ALLA RELAZIONE TRANSFERALE.
E’ UNA RELAZIONE PARITARIA, RECIPROCAMENTE
SPERIMENTATA COME INCONTRO.
E’ UNA RELAZIONE DI TIPO ADULTO – ADULTO NEL QUI
ED ORA
LA RELAZIONE TRANSPERSONALE
E’ LA DIMENSIONE SPIRITUALE DELLA RELAZIONE
GUARITRICE
UNO “SPAZIO SACRO”
LO “SPAZIO DELL’ANIMA”
E’ LA DIMENSIONE TRASCENDENTE DELLA RELAZIONE
TERAPEUTICA, MISTERIOSA, INESPLICABILE.