Medicina legale 6 dicembre - Digilander

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Medicina legale
6 dicembre 2004
Prof. Licata
Tossicologia Forense
Sono due le definizioni che vengono adottate nella maggior parte dei casi per la tossicologia
forense:
– Disciplina che ha per oggetto la chimica analitica dei veleni in qualsiasi materiale contenuti con
la finalità che le indagini siano eseguite ai fini di giustizia.
È chiaro che una definizione di questo genere è amplissima; quali sono i presupposti? Un discorso
chimico analitico applicato su un substrato che può essere di natura biologica e non bioligica con
una finalità in ambito legislativo, cioè dove ci sia un problema di tipo giudiziario in cui debba
essere definito, e qui c'è la seconda definizione, l'agente causale di morte o di danno alla salute
dell'uomo.
E' chiaro che in questo contesto e con questa seconda definizione si capisce che l'ambito della
tossicologia forense può essere benissimo sia per la definizione della causa di morte di un soggetto
(tipico esempio è l'avvelenamento) ma anche per determinare la concausa (per esempiodi un
incidente stradale), vedere se il soggetto era sotto l0effetto di sostanze stupefacenti oppure di alcool,
o ancora per determinare un danno alla salute, il che presuppone stabilire per esempio l'idoneità
lesiva di un mezzo chimico (tipico esempio sono le bottiglie che ci sono state l'anno scorso di
“acqua bomber” dove, al di là del problema se esiste o non esiste un'intossicazione subita da un
soggetto, bisognava definire a scopo legale quale fosse l'agente tossico contenuto in queste bottiglie.
OBIETTIVI DELLA TOSSICITA' FORENSE
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Controllo dei reperti dei mercati clandestini (è una delle prime problematiche)
Ricerca di sostanze d'abuso in reperti prelevati da vivente
Ricerca di xenobiotici in reperti autoptici.
CONTROLLO DEI REPERTI NEI MERCATI CLANDESTINI
Cosa vuol dire?
La procura in generale /quindi da qui l'esigenza legislativa) vuole sapere che cosa gira sul mercato
clandestino, cioè se lae sostanze presenti in ciò che è stato sequestrato dalle forze dell'ordine
contengono sostanze stupefacenti .
Attualmente la legge in esame che ha sostituito la legge 685/75 è il testo unico di PR 309/90 .
In particolare di questo testo unico di leggi prendiamo in considerazione solo alcuni articoli.
E' un testo unico che si occupa di tutte le problematiche delle sostanze stupefacenti; nel titolo stesso
della legge vengono riportati la prevenzione, la cura, la riabilitazione, gli stati di tossicodipendenza.
Attualmente quello che ci interessa è come sono suddivise le sostanze stupefacenti in questo testo
unico.
Nell'articolo 13 viene espressamente stabilito che le sostanze stupefacenti e psicotrope sottoposte a
vigilanza e controllo del ministero della sanità sono raggruppate in conformità ai criteri di cui nell'
art.14 in 6 tabelle.
L'art.13 quindi stabilisce i criteri e questi criteri sono un quadro aperto; vedremo come dopo, invece
la legge stabilisce delle liste chiuse di sost.stupefacenti.
Al comma 2 dell'art.13 viene stabilito che le sostanze che sono negli elenchi sono quelle accettate
dalle convenzioni e dagli accordi internazioni, quindi di solito è una equiparazione dello stato
italiano che introduce nuove sost.stupefacenti sulla base di convenzioni e accordi internazionali.
Art.14: criteri per la formazione di tabelle.
Nella tabella I sono inseriti l'oppio, ma nella criteriologia adottata viene specificato = i materiali che
possono contenere oppiacei naturali estraibili dal papavero sonnifero, gli alcoloidi ad azione
analgesica da esso estraibili, le sostanze ottenute per trasformazione chimica.
Quindi nel discorso criteriologico vengono considerate da un punto di vista molecolare tutte le
strutture simili a quella contenuta nell'oppio.
Alla prima tabella appartengono anche le foglie di coca e gli alcaloidi ad azione eccitante sul SNC
da queste estraibili. Sostanze ad azione analoga ottenute per trasformazione chimica, ecc....
Quindi sono comprese:
 la sostanza naturale
 la sostanza ottenuta per sintesi
Sempre nella prima tabella ci sono le anfetamine e tutte le sostanze anfetamino-simili ad azione
eccitante sul SNC.
Ogni altra sostanza che produca effetti sul SNC e che abbia la capacità di determinare dipendenza
psichica dello stesso ordine o di ordine superiore rispetto al discorso anfetaminico. Per quanto
riguarda gli indolici non viene esattamente definito il nome delle sostanze; essi possono provocare
allucinazioni o distorsioni sensoriali. Troviamo ancora i tetraidrocannabinoli e loro analoghi.
Ricapitolando, nella tabella I troviamo:
 Oppio e suoi derivati
 Cocaina
 Anfetaminici
 Derivati con proprietà allucinogene
 Tetraidrocannabinoli di sintesi
In sintesi sono comprese tutte quelle sostanze che in seguito agli accordi internazionali sono
considerate pericolose sotto l'aspetto della dipendenza (sia fisica che psichica). Nella criteriologia
comunque il legislatore ha ampio margine per l'inserimento di altre sostanze nuove, che possono
essere sintetizzatie nel mercato clandestino.
La tabella II è un po' particolare perchè c'è solo la cannabis indica e i suoi derivati (ottenuti per
sintesi o semisintesi, che rientrano però come tipologia di droga in qeulli della cannabis indica).
Nella tabella III sono inclusi i barbiturici (che abbiano la capacità di indurre dipendenza fisica o
psichica). Sono esclusi però da qeusta tabella i barbiturici come il fenobarbitale che ha un'attività
antiepilettica e i barbiturici che vengono impiegati come anestetici generali.
Nella tabella IV sono indicate quelle sostanze che hanno dimostrato una dipendenza fisica e/o
psichica di intensità minore rispetto alle sostanze contenute nelle tabelle precedenti.
Un esempio è dato dal flunitrazepam.
Nella tabella V ci sono invece delle preparazioni esistenti e già citate nelle altre tabelle che però per
posologia più bassa rientrano automaticamente in questa tabella.
Nella tabella VI rientrano le benzodiarepine (ansiolitici, antidepresssivi e psicostimolanti).
Questo tipo di classificazione corrisponde al tipo di ricettazione che il medico deve fare. Se il
farmaco appartiene per esempio alla quarta tabella occorrerà una ricetta non ripetibile, cioè quelle
da rinnovare di volta in volta. Invece se per esempio il farmaco è in tabella II la ricetta medica è di
tipo ministeriale, cioè quella ricetta che il medico deve chiedere all'ordine (ricettario speciale) per le
sostanze stupefacenti che appartengono alla prima, II e III tabella.
Quindi il discorso del testo unico 309/90 per quanto riguarda l'applicazione del medico è proprio
quello di stabilire il tipo di ricetta necessaria per la prescrizione di un farmaco, a cui corrispondono
poi determinati obblighi, nella ricetta medica di tipo speciale (cioè quella minsiteriale) dovrà essere
scritto per esteso nome, cognome, indirizzo del soggetto, dosaggio....
Quindi ci sono dei formalismi ben precisi da seguire.
Nella ricetta di tipo non ripetibile si possono scrivere anche solo le sigle del nome della persona se
sussistono problemi di privacy (in quella ministeriale questo non è possibile).
Anche per i farmaci in tabella VI la ricetta è ripetibile.
Passando al discorso prettamente tossicologico forense, qual'è stato il problema? Il problema è che
prima del 1990 c'era un concetto legislativo di MODICA QUANTITA', cioè non veniva vista come
punibile la detenzione da parte di un soggetto di un certo quantitativo (non specificato, perchè
appunto in termini legislativi si parlava di “modica quantità”) per uso personale. (legge 385/75).
con l'introduzione della legge 162/90 il sistema è diventato più repressivo, cioè la “modica quantità”
non ha un termine quantitativo, per cui cosa è successo?
E' stata fissata una “dose media giornaliera”; il soggetto che deteneva quantitativi superiori alla
dose media giornaliera stabilita dal legislatore era sottoposto a sanzione penale, veniva quindi
informata la procura che a sua volta poi procedeva automaticamente.
Nel 1993 c'è stato un referendum: il discorso della dose media giornaliera è stato abrogato e di
conseguenza è rimasto solo in caso di detenzione è rimasta solo cioè una sanzione amministrativa
(depenalizzazione e la non incriminazione di illiceità di uso); cioè se un soggetto viene colto mentre
detiene per uso personale una piccola quantità, automaticamente le sanzioni vengono applicate sono
quelle della sospensione della patente di guida, della licenza del porto d'armi, del passaporto e altre
sanzioni di questo tipo. A meno che il soggetto non sia colto in flagranza di reato, mentre sta
vendendo una dose, anche se piccola. In questo caso si entra nell'articolo 73: prende in
considerazione e il legislatore considera tutte le fattispecie che riguardano le sost.stupefacenti,
quindi la coltivazione, la fabbricazine, l'estrazione, la raffinazione, l'acqusito, offerta o messa in
vendita, trasporto, esporto, importo, ecc....
In ambito tossicologico forense cosa succede? Il magistrato chiede alla medicina legale di
analizzare i reperti del mercato clandestino per sapere quale sostanza stupefacente è presente e a
quale tabella del testo unco 309/90 appartiene perchè i tipi di pena sono diversi a seconda del tipo di
appartenenza della sostanza stupefacente ad una tabella oppure ad un'altra.
DROGHE D'ABUSO
Quali sono le droghe d'abuso presenti sul mercato clandestino modenese?
Prima di tutto vediamo alcune definizioni.
Esistono due definizioni di DROGA. Secondo la prof, quella più importante è la seconda, quella di
Delay del 1966: vasta categoria di sostanze, di struttura chimica diversa, accomunate dalla proprietà
di modificare temporaneamente l'organizzazione neurobiochmica che rogola il comportamento
cosciente o incosciente dell'uomo.
Nella prima parte della definizione viene specificata la differenza delle strutture chimiche, quindi
una classificazione in base alla struttura chimica non è mai stata attuata. Di solito si fanno delle
distinzioni tra droghe di sintesi e di semisintesi oppure in base all'effetto.
La seconda definizione, droga = capacità di influenzare i processi prichici dell'uomo e la condotta
degli animal, della quale si può abusare a scopo voluttuario, prende invece in considerazione l'uso
voluttuario appunto, che può derivare dall'assunzione di certe sostanze.
Meno facile è la definizione di STUPEFACENTE.
In ambito medico-legale, col termine stupefacente si indicano tutte quelle sostanze appartenenti alle
tablelle di legge. Cosa vuol dire? Vuol dire che per esempioc on le droghe di sintesi hanno messo in
commercio varie forme molecolari diverse non riportabili nell'elenco delle sostanze stupefacenti.
Perchè? Avete visto che i criteri sono molto ampi ma questi elenche al contrario sono molto chiusi;
cioè se nell'elenco c'è scritto MDA, MDMA, MDE e noi troviamo nei reperti l'MBDM che è una
sostanza con la stessa attività farmacologica delle altre tre ma strutturalmente diversa e non riportata
nell'elenco, per i magistrati questa sostanza non è stupefacente.
Per cui la dicitura “stupefacente” nel discorso legislativo assume questi contorni, cioè deve essere
una sostanza appartenente all'elenco di cui al testo unico 309/90.
Per quanto riguarda il problema droga, ci sono una serie di indicatori epidemiologici che danno una
visione d'insieme di quale sia la problematica e di quanto sia estesa.
In base all'ultima relazione annuale sull'evoluzione del fenomeno droghe nell'unione europea, la
cannabis è risoltata essere la più comune, le anfetamine 1-4% (è molto frequente il suo uso nel nord
Europa), Ecstasy 0,5-4%, cocaina 0,5-3%, eroina < 1% .
Grave è questo tipo di dato epidemiologico dove si vede la differenza tra quella che è la droga più
in uso in Europa rispetto agli Stati Uniti; la cannabis è sempre la più diffusa in entrambi i paesi,
seguono l'anfetamina, l'ecstasy (che è di gran lunga più abusata negli USA più che in Europa perhcè
in questi ultimi 2-3 anni si è assistito ad un incremento al rialzo della cocaina).
Un altro dato epidemiologico è quello di valutare per esempio i centri di assistenza per le cure e la
riabilitazione per quanto riguarda il consumo problematico di stupefacenti.
Le anfetamine sono un problema soprattutto nei paesi del nord mentre gli oppiacei e addirittura la
poliassunzione di stupefacenti è più ricorrente nei paesi dell' U.E. (unione europea).
Per quanto riguarda l'uso (il consumo) la Francia è in calo nel consumo di eroina, la Germania è in
crescita stabile nell'uso di cocaina, in Spagna meno rilevante l'uso di eroina e aumento dei problemi
correlati all'uso di cocaina. In Italia, la situazione è analoga: sta diventando inferiore il problema
dell'eroina, mentre sta aumentando a dismisura la problematica relativa al consumo di cocaina. Non
solo, ma anche l'uso contemporaneo di eroina e cocaina.
Per quanto riguarda i decessi, continuano ad essere presenti nell'U.E. quelli legati all'eroina, anche
se è comunque in calo la morte per overdose di oppiacei, mentre stanno aumentando le morti di
droga-collelate soprattutto relative alla cocaina.
Per quanto rigaurda i sequestri (sempre come indicatore epidemiologico per vedere qual'è il tipo di
richiesta del mercato) c'+ stato un marcato decremento dell'eroina e un netto rialzo per la cannabis e
la cocaina. L'ecstasy è un probelma più che altro che c'è anche da noi meno però rilevante della
cocaina ed è soprattutto localizzato nelle aree di villeggiatura. Le anfetamine rimangono un grosso
problema nei paesi del nord, mentre l'LSD è in diminuzione in tutti i paesi dell'U.E.
Cominciamo ora a vedere come sono fatte quest droghe, cioè come si presentano sul mercato
clandestino (tralasciando per ora quello che è il problema delle malattie infettive contratte per
somministrazione endovenosa come per esempio l'HIV).
EROINA
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Oppiaceo di semisintesi
Provoca analgesia, sonnolenza variazini dell'umore (è un grosso depressore del S.N.C.),
dipendenza fisica, psichica, tolleranza; è nota la sindrome da astinenza.
 Deriva dal Papavero Sonniferum, più esattamente dalla capsula matura del P.S.; questa capsula
viene tagliata, (si possono osservare varie sezioni) in modo da far fuoriuscire l'oppio, quindi
lattice che imbrunisce per effetto della luce. All'interno di questo lattice ci sono diversi alcaloidi
(morfina, codeina, papaverina, narcolina...) quindi nella prima fase del processo del mercato
clandestino si separa la morfina dagli altri costituenti; in seguito la morfina viene acetilata e si
forma eroina.
 Polvere nocciola/bianca. L'eroina può essere di colore nocciola con una granulometria più o
meno nocciola con una granolometria più o meno fine. Questa è l'eroina degli Stati Uniti che si
trova di solito sul mercato messicano, mentre da noi ha un colore analogo (sempre nocciola) ma
proviene di solito dalla Turchia o dal sud-est asiatico.
Se invece l'eroina subisce un processo di decolorazione, diventa bianca che proviene dai mercati
del sud ovest asiatico.
Qual'è il problema di questo tipo di droga? Questa droga può arrivare sul mercato clandestino con
una percentuale di purezza del 60-70%, però successivamente subisce una serie di diluizioni. La
purezza dell'eroina non arriva mai al 100% perchè rimangono una serie di sottoprodotti d'origine o
di lavorazione, cioè una parte di papaverina si ritrova ancora anche la codeina, che viene acetilata,
la monoacetilmorfina, quindi tutta uan serie di altri prodotti che rimangono.
Poi l'eroina subisce una serie di diluizioni con sostanze di tipo adulcorante, cioè sostanze che hanno
un'attività farmacologica.
Al momento attuale l'eroina viene tagliata con caffeina e paracetamolo; altre volte con la procaina,
che è un anestetico locale e poi vengono aggiunti i diluenti che possono essere degli zuccheri
(nestlè, sabbia o qualsiasi altra cosa). Quindi cosa succede? Che dalla percentuale iniziale del 6070% si può arrivare anche al 10% .
Come detto prima l'eroina è una droga che provoca tolleranza; per cui il soggetto, per avere la stessa
sensazione euforica, deve assumere dosi sempre maggiori.
E' importante che la tolleranza può essere modificata velocemente se il soggetto per esempio va in
stato detentivo: dopo 2-3 giorni in struttura detentiva la tolleranza si modifica.
Per quanto riguarda la tossicità dell'eroina ci sono allora due aspetti preoccupanti:
1. Variabilità della tolleranza del soggetto
2. Variabilità della percentuale del mercato clandestino
Se sul mercato clandestino gira eroina al 10-20% e all'improvviso iniziano a mettere in commercio
dell'eroina al 60%, voi capite bene che il soggetto si fa un quantitativo di dose che è 6 volte
superiore a quello che il suo organismo è in grado di tollerare, per cui di conseguenza va in
overdose.
Lo stesso succede per il soggetto che si è allontanato dalla droga (quindi che era abituato, primo
perchè la percentuale di purezza dell'eroina è cambiata, ma anche perchè è cambiata la soglia di
tolleranza del suo organismo. Per cui quando si parla di “morti da narcotismo acuto” si intende
una morte sopraggiunta non solo per overdose ma anche per una aumentata percentuale di purezza
dell'eroina.
 Eroina viene assunta per via endovenosa o per inalazione
 molto spesso il soggetto assume anche alcool; in questo caso l'alcool associato all'eroina produce
sinergismo con potenziamento e quindi automaticamente l'overdose è più probabile.
CANNABIS (migliore esempio di modificazione transgenica)
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pianta erbacea alta 1-2mt fino anche a 3mt caratterizzata soprattutto dalle sue infiorescenze.
Principio attivo è di delta 9 THC (tetraidrocannabinolo)
effetti: convinzione personale del soggetto di euforia, comunicabilità; possono però comparire
anche nausea, palpitazioni, sonnolenza.
Dosi > 100mg causa agitazione e iperattività
Dosi > 200mg causa effetto psicotossico con allucinazioni e forte dipendenza psichica.
 Dal punto di vista botanico si chiama cannabis sativa e la particolarità è che non esiste una
differenza dal punto di vista morfologico (quindi botanico) tra la cannabis da fibra e la cannabis
da drog, cioè hanno entrambe la stessa identica foglia.
Quello che differenzia le due specie è il contenuto di principio attivo (delta 9 THC). Il principio
attivo si trova particolarmente concentrato nelle infiorescenze; si trova anche nelle foglie (no nel
fusto e rami) in piccolissime quantità si trova anche nei semi che però non sono riportati nelle
tabelle delle sost.stupefacenti.
 La struttura della foglia è lancelata e segmentata (5 o 10 segmenti).
In Italia esiste il reato di coltivazione che è disciplinato dal testo unico 309/90; la si può coltivare
solo se c'è l'autorizzazione del ministero.
Adesso si vorrebbe promuovere la produzione di canapa come fibra per cui si deve chiedere
l'autorizzazione e di fatto poi nessuno controlla queste piante. Diversamente non è infrequente
che la procura faccia indagare piante, anche piccole, trovate negli appartamenti o sui balconi dei
vari abitanti di Modena.
 Le droghe che si ricavano dalla cannabis sono la marijuana (miscela di foglie e infiorescenze
essiccate) e l'hashish (materiale resinoso). Possono essere commercializzate in barrette sottili o
più spesso in pani del peso di 2,5 etti circa.
Il colore può essere diverso: ce ne sono di bruno scuro, bruno chiaro, più spesso ci sono dei loghi
stampati o disegni.
Consideriamo gli anni ddal 1997 al 2004. Prima si diceva: “cosa vuoi che sia uno spinello?” dal
momento che conteneva marijuana al 1%.
Ma ora invece cosa sta succedendo?
Come è stato detto all'inizio la pianta di cannabis ha subito delle mutazioni genetiche tali per cui
oggi ci sono sul mercato delle piante di cannabis con delle infiorescenze gigantesche e con una
quantitità di THC elevatissima.
Se nel 1997 la maggior parte dei reperti aveva una percentuale di THC tra 0,5 e 3%, oggi, nel 2004,
è salita al 13-20% .
Ciò significa che la potenza delle preparazioni presenti sul mercato clandestino attuale è di gran
lunga superiore rispetto a 7-8 anni fa. E questo sta preoccupando non solo noi a livello tossicologico
ma l'allarme viene anche dall'America per queste varietà modificate geneticamente con delle
percentuali talmente elevate che sfiderebbero degli stati di allucinazione, al punto tale che adesso
sta diventando impellente anche una problematica di tipo psichiatrico per gli assuntori cronici di
cannabis.
Questo non si ha solo nei reperti di marijuana ma anche di Hashis (dal momento che non è altro che
una resina che la pianta forma a livello delle infiorescenze, raccolta e pressata in quei famosi
panetti).
L'aspetto preoccupante è quello di sottovalutare allo stato attuale l'uso dello spinello e non
considerare che non c'è più lo spinello di 10 anni fa all'1% bensì spinelli che viaggiano oggi tra il
15-20% quindi con la possibilità di arrivare tranquillamente ad assumere dosi > 100mg e quindi
avere un effetto allucinatorio.
Cocaina
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Arbusto: eritroxilon coca che proviene dalla Colombia o comunque dal centro-sud America.
Foglia è ovale di colore verde scuro.
Presente come:
- polvere bianca (cocaina cloridrato)
- schegge o palline bianco-sporco o grigie-marroni (cocaina base)
C'è un problema: nella tabella I (che è una tabella chiusa) sono riportate la cocaina cloridrato e la
cocaina base, quindi entrambe le specie.
La cocaina stimola il SNC ed ha un potente effetto simpaticomimetico ( o livello del cuore
aumenta la frequenza e la pressione arteriorsa). L'uso cronico porta ad una grave depressione
psicofisica (psicosi paranoiche, alterazione del comportamento).
Sviluppa tolleranza inversa, cioè alcuni degli effetti aumentano col progredire dell'intossicazione
cronica.
L'intossicazione acuta è caratterizzata da eccitazione, tachicardia, midriasi, delirio, convulsioni,
coma, morte per arresto cardiorespiratorio in tempi brevissimi.
L'uso e l'abuso di cocaina possono provocare anche infarto del cuore, del cervello.
Sul mercato clandestino la cocaina si presenta come una povere bianca e la consistenza è come
quella di una povere che abbia assorbito umidità dall'ambiente (quindi è abbastanza palpabile).
Molto spesso viene commercializzata sottoforma di panetti (possono arrivare sino a 1/2kg ciascuno)
molto duri perchè ottenuti per compressione della droga; a questo livello i panetti ottengono ancora
tutti i solventi utilizzati nel processo di estrazione della cocaina dalle foglie.
Quella in commercio in Italia è cocaina cloridrato; solo sporadicamente è stata vista la cocaina base
che è poi nota come crack.
La cocaina cloridrato può essere sniffata o assunta per via endovenosa.
Il crack invece si presenta sotto forma di scaglie.
Qual'è la differenza tra le due? Dopotutto una è un sale e l'altra una base; è che il crack, avendo un
punto di ebollizione di 97gradi, può essere fumato per cui l'assorbimento è notevolmente maggiore,
è più liposolubile come molecola per cui arriva rapidamente al SNC e altrettanto rapidamente viene
metabolizzata.
Quindi il soggetto tende a rifarsi un'altra dose più velocemente e di andare così più facimente in
overdose.
In America il problema maggiore è appunto la morte classica per overdose di crack.
In Italia ci sono due tipi di problemi (che comunque ci sono anche in America):
1. Incremento delle morti per overdose
2. Incremento delle morti droghe-correlate, cioè il soggetto che muore o per infarto o per emorragia
cerebrale ed è positivo alla cocaina.
Il problema è anche quello di controllare, nelle morti giovanili, se c'è una positività alla cocaina
anche nei capelli (è una esperienza che proviene dagli USA che per primi hanno avuto il problema
cocaina). Questo perchè? Perchè a volte ci può essere una morte correlata ad una patologia
provocata da un uso cronico senza positività nei liquidi biologici.
Allorain questi casi viene fatta un'analisi sul capello che praticamente riporta alla memoria l'uso di
sost.stupefacenti da parte del soggetto. Se il soggetto ha per esempio un capello lungo 10cm e
supponendo che il capello cresca 1cm al mese, a livello apicale si potrà vedere se 10mesi prima il
soggetto effettivamente abusava di questa droga. Se è negativo a livello apicale ed è invece positivo
vicino al cuoio capelluto, significa che solo recentemente hainiziato un uso cronico della cocaina.
Oltre alle morti per overdose (eccessiva quantità di droga nel sangue) e per patologie correlate
all'uso di droga, esistono anche morti che prendono il nome di sindromi.... i cosidetti “muli”, cioè
soggetti che assumono anche dei quantitativi di droga anche superiori ai 10gr per il trasporto.
Di solito sono ovuli che vengono chiusi con del nastro adesivo (quello che usano gli elletricisti).
Può quindi capitare che a livello dello stomaco, i succhi gastrici, cominciano a rompere questi
involucri e successiva morte da “Body Packer Sindrom”, ovvero a livello intestinale si ha un
assorbimento massivo di cocaina che va in circolo e provoca la morte del soggetto nel giro di 2 ore.
Domanda: il test sul capello vale solo per la cocaina o anche per altre sostanze?
Risposta: vale sia per l'eroina, la cocaina, l'ecstasy.
Per i cannabinoidi il problema è minore perchè mentre per l'eroina, la cocaina, l'ecstasy rimangono
nell'organismo per 2-3 giorni, i cannabinoidi è possibile ritrovarli nell'organismo anche dopo 7-10
giorni dall'ultimo spinello.
Quindi per conoscere l'uso pregresso il capello va bene soprattutto per eroina, cocaina e ecstasy.
Per i cannabinoidi si può fare, volendo, il test del capello, ma c'è un grosso problema che è quello
dell'assorbimento esterno, passivo, di conseguenza vengono tutt'oggi utilizzate le analisi delle urine
perchè danno una finestra di circa 1 settimana, 10 giorni. Addirittura se il soggetto è un abusatore
cronico ci sono dati della letteratura che dicono che è possibile rinvenire tracce di droga anche
dopo 20 giorni dall'ultima assunzione, perchè il metabolita del THC è molto lipofilo, per cui si
deposita a livello del tessuto adiposo e viene poi rilasciato lentamente.
Il capello ha invece un deposito dovuto sia alla concentrazione che si ha nel sangue di queste
droghe, sia per effetto della secrezione da parte delle ghiandole sebacee; la droga si deposita e viene
trattenuta a livello della cheratina che segue appunto la crescita del capello.
Il capello viene usato per verificare un uso pregresso; oggi va di moda la saliva che attesta invece
un uso attuale; l'urina invece attesta un uso pregresso ma limitato nel tempo.
Adesso anche il sudore, con ovvi problemi perchè ci può essere una contaminazione esterna, per cui
non è detto che il soggetto sia sotto l'effetto della droga.
Passiamo ad un'altra droga che da noi non c'è ormai quasi più:
ANFETAMINE
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Sostanza di sintesi, con effetti stimolanti simili alla cocaina
Sviluppa dipendenza, tolleranza inversa; le complicazioni sono simili alla cocaina.
“ICE” (ais) = granuli simili al sale grosso che contengono metanfetamine; questi sali vengono
fermati. Possono essere confusi con il crack; in Italia ci sono stati pochissime segnalazioni per la
presenza di ICE che invece è pochissime segnalazioni per la presenza di ICE che invece è più
diffusa nell'Europa del nord. Questo per un fatto puramente più commerciale, nel senso che da
noi è poco richiesta.
Molto più richiesta è invece l'ecstasy:
ECSTASY
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Droga di sintesi
Venduta come compresse
L'ecstasy è la metilenediossimetilamfetamina (MDMA, chiamata anche ADAMO); in tabella
però ci sono anche MDE (chiamata anche EVA), MDA che è stata la prima ecstasy ad essere
messa sul mercato, MBDB (di solito commercializzata col simbolo del dollaro) che fino all'anno
scorso non era in tabella, ma oggi molto rapidamente è stata inserita.
Quindi il problema qual'è? E' che sono droghe di sintesi in cui basta modificare e mettere un
metile nuovo che automaticamente si esce dalla tabella (cioè si crea una nuova sostanza che per
questo non si trova nelle tabelle; praticamente queste tabelle, oggi come oggi, andrebbero sempre
aggiornate!).
Sono sostanze tra l'altro di facile preparazione e di basso costo; non serve una materia prima
particolare. Cosa hanno fatto allora a livello di convenzione internazionale? Hanno bloccato
l'acquisto di qeulli che sono i precursori per la sintesi di queste sostanze, perchè chiaramente si
cerca in questo modo di evitare la sintesi, anche casalinga, di queste droghe.
Negli anni '70 l'ecstasy veniva usata dagli psichiatri per alimentare l'empatia con i pazienti.
Provoca un deficit di seratonina, considerato responsabile della depressione che a volte segue
l'effetto stimolante dell'ecstasy.
Qual'è allora la pericolosità? Molto spesso il soggetto oltre a subire una tossicità conseguente all'uso
di ecstasy, è affetto da una depressione successiva per cui può anche volersi suicidare proprio per
questo effetto depressivo post-utilizzo.
Una volta qui da noi si è arrivato al sequestro di confezioni monodose costituite da una pastiglia di
ecstasy più una di antidepressivo. In una serata il soggetto può arrivare a consumare tantissime
compresse raggiungendo così uno stato di delirio completo.
L'associazione poi con l'antidepressivo non ha senso dal momento che gli antidepressivi iniziano ad
avere effetto dopo circa 3 settimane.

L' intossicazione acuta si manifesta con sintomi tipici del colpo di calore. Rischio di collasso per
perdita eccessiva di liquidi. Gli effetti stimolanti pregiudicano le capacità di stimare i rischi
connessi a determinati comportamenti come per esempio la guida veloce.
Sul mercato clandestino sono presenti tantissime varietà di pastiglie di ecstasy, sia dal colore che
per simbili e disegni sopra impressi.
Sono perfette anche dal punto di vista della preparazione (hanno tutte la stessa grandezza) e
contengono fino al 50% di principio attivo
Dato che una pastiglia pesa circa 200mg ha circa 100mg di principio attivo.
LSD
Sta oramai sparendo; se ne vede pochissimo in giro.
 E' l'allucinogeno per eccellenza, attiva a dosaggi i bassissimi nell'ordine del mgr.
 Effetti: allucinazioni, spersonalizzazioni, visioni mistiche, disintegrazione degli schemi spaziotemporali, sensazione di separazione dal corpo.

Complicanze: problemi psichiatrici, facilitano instaurazioni di comportamenti paranoici e di
sindromi psicotropelatenti.
La pericolosità degli allucinogeni non è riportata nei casi di overdose da LSD, bensì nel fatto che
questa disintegrazione corpo-mente può far credere al soggetto di saper volare per esempio, per cui
questo sale all'ottavo piano e si butta.
In questi casi la determinazione dal punto di vista tossicologico serve anon tanto per stabilire un
effetto lesivo diretto della sostanza ma indiretto, cioè che cosa può aver provocato questo
comportamento del soggetto.
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Si presenta sottoforma di francobolli piccolissimi che arrivano al max ad 1cm e in ognuno ci
sono dai 50 ai 100 mgr di principio attivo.
Il motivo per cui ce ne sono pochi è che sintetizzare e precostituire questa droga è estremamente
pericoloso e ci vogliono laboratori così attrezzati che il mercato clandestino ha fatto un calcolo
costo-beneficio e ha deciso di optare per altri tipi di droghe, sempre con effetto allucinogeno.
KHAT
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Catha edulis, un arbusto o albero sempre verde delle zone dell'Arabria, Africa, Australia centro
meridionale. Alta pochi metri può arrivare fino a 6-10m.
Foglie ellittiche, ovali, lanceolate
Principio attivo = catinone – catina = sostanze anfetamino-simili.
Effetti: hanno due stadi principali: uno di stimolazione seguito da uno stadio di depressione
Sono piccole piantine avvolte in foglie di banana per tenerle umide in quanto se si seccano, il
principio attivo viene distrutto.
Vengono usate in occasioni come per esempio il ramadam; usate tranquillamente nelle zone
dello Yemen le cui foglie vengono masticate (le foglie sono di piccole dimensioni); vengono
messe in bocca 100-200mg di foglie, si iniziano poi a masticare fino a farme un bolo.
Il problema di questa pianta è che la catina è nella prima tabella delle sostanze stupefacenti ma il
legislatore si è dimenticato di scrivere catha edulis (quindi la pianta come tale) per cui c'è un
grosso dibattito a livello giuridico perchè è vero che la catina è in prima tabella ma non c'è la
pianta da cui è estratta a differenza invece della coca dove c'è scritto sia foglie di coca che
cocaina. Per la cannabis => cannabis indica + delta 9 THC; quindi viene sempre riportato sia il
p.a. che il nome della pianta.
Nel caso della catha edilis, viene inserito il p.a. e non la pianta.
PSILOCYBE (altro allucinogeno detto “fungo sacro”)
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è un fungo dell'America centrale
p.a.= psilocina (1,5 volte + potente)
psilocibina
provoca ipertermia, stato epilettico, disordini, ipertensione (è un allucinogeno nel vero senso
della parola)
esiste anche sul mercato clandestino modenese, molto spesso miscelato anche con della terra.
Sembra che provenga dai mercati dell'Olanda (la prof dice che forse li coltivano in serre).
SALVIA DIVINORUM
Alquanto preoccupante è questo tipo di droga; essa viene venduta in internet, comprata dappertutto.
Allo stato attuale la stanno inserendo in tabella.
 Appartiene alla famiglia delle labiate (quelle della menta)
 è un allucinogeno nel vero senso della parola
 p.a.= salvinorina A; provoca allucinazioni simili a quelle dell'LSD.
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In letteratura viene descritta l'essicazione delle foglie, la triturazione per poi essere fumata.
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