Pascal commenta le definizioni di Euclide Euclide, nelle Definizioni del Libro VII dei suoi Elementi, distingue tra i concetti di unità e di numero: anche Aristotele considerava numero come sinonimo di pluralità. Pascal, tuttavia, ravvisa in questa scelta non una motivazione ontologica o semantica, ma una semplice ragione di praticità formale. In un opuscolo inedito egli così scrive: “ […] bisogna sapere che la sola ragione per la quale l’unità non appartiene al rango dei numeri è che Euclide ed i primi autori che hanno trattato l’aritmetica, dovendo dare diverse proprietà che si addicevano a tutti i numeri tranne che all’unità, per evitare di dire troppe volte che tale condizione si riscontra in ogni numero, tranne che nell’unità, essi hanno escluso l’unità dal significato della parola numero, in virtù della libertà che, come abbiamo già detto, si ha di creare definizioni a proprio piacere. Così, se avessero voluto, avrebbero, allo stesso modo, escluso il binario [il due] ed il ternario [il tre], e tutto quanto loro piacesse; infatti si è padroni, purché se ne dia avviso: come, al contrario, l’unità si mette, quando si vuole, nel rango dei numeri, e si fa lo stesso per le frazioni. E, in effetti, si è obbligati a farlo nelle proposizioni generali, per evitare di dire ogni volta: in ogni numero, e nell’unità e nelle frazioni, si trova una certa proprietà; ed è questo il senso indefinito che io ho sempre usato in tutti i miei scritti. Ma lo stesso Euclide, che ha privato l’unità del nome di numero […] per far capire tuttavia che essa non è un nulla, ma, al contrario, che essa è dello stesso genere, definisce così le grandezze omogenee: le grandezze, egli dice, sono dette dello stesso genere, quando l’una, moltiplicata diverse volte, può arrivare a superare l’altra. E di conseguenza, poiché l’unità può, moltiplicata diverse volte, superare qualsivoglia numero, è dello stesso genere dei numeri proprio per la sua essenza e per la sua natura immutabile, nel senso dello stesso Euclide che ha voluto che essa non fosse chiamata numero.” Questa spiegazione di Pascal è perfettamente in linea con la sua personale concezione sulla natura e l’uso delle definizioni in geometria. In realtà, al di fuori del campo strettamente matematico, il problema della natura dell’uno e dell’unità è da sempre argomento di discussione filosofica.