Al Dirigente Scolastico
del Liceo G. M. Dettori
Cagliari
Oggetto: Rassegna teatrale in istituto della Coop. Teatrale Sirio Sardegna
L’incontro con il teatro rappresenta un momento formativo di grandissima importanza per i giovani
e per il completamento e l’arricchimento del loro profilo culturale ed umano. Vorremmo ricordare
come nell’antica Atene il teatro fosse considerato un essenziale ‘ sapere di cittadinanza’ e si
prescrivesse ai giovani la sua frequentazione.
Nella realtà scolastica attuale molti problemi si oppongono ad un’offerta formativa di qualità e
gestibile dalla scuola: i costi, la distanza dai teatri, la difficoltà ad organizzare uscite dall’istituto, la
riluttanza da parte di molti docenti a sacrificare tempo scuola ( sempre insidiato da mille proposte)
per uno spettacolo e, non ultima, anche una forte diffidenza dei ragazzi nei confronti di una forma
d’arte o del tutto sconosciuta o spesso conosciuta dai pochi frammenti antologici e da qualche
esperienza di teatro locale.
Per tale ragione la Coop. Sirio Sardegna Teatro propone alle SS. VV. una formula d’approccio al
teatro di carattere differente. Far entrare il teatro nella scuola proponendo spettacoli che per le
tematiche, l’allestimento e gli interpreti siano di ottima qualità, spettacoli già presentati con
successo e da tempo sui palcoscenici sardi ed adatti, per linguaggio, durata e tematiche ad
interessare i giovani e a fungere da valido supporto didattico per gli insegnanti.
Al teatro ci si deve abituare; se resta un’esperienza sporadica di una o due volte all’anno è facile
che per i ragazzi essa sia percepita più come un’occasione per interrompere la quotidianità dei
propri doveri scolastici che come una parte del loro curricolo educativo.
Per questo proponiamo di realizzare presso il vostro istituto una rassegna teatrale destinata a
svilupparsi, con uno spettacolo al mese, per tutto il corso dell’anno. Una volta al mese il teatro
entra a scuola. Anche se non tutti gli studenti parteciperanno a tutti gli spettacoli sarà comunque
per loro un punto di riferimento.
Dal punto di vista logistico è possibile allestire gli spettacoli presentati in qualsiasi spazio ampio e
neutro della scuola : aula magna, atrio, sale polivalenti ecc… Gli spettacoli sono completamente
autonomi per tutto quel che riguarda all’apparato luci ed audio.
L’allestimento, pur realizzato in orario scolastico, è veloce e non disturba il corrente svolgimento
delle lezioni.
La durata degli spettacoli è, in genere poco più di un’ora, calcolando il tempo di spostamento dalle
classi, una presentazione ed un breve dibattito finale il tempo complessivo impiegato non supera le
due ore.
Gli spettacoli toccano problematiche ben inseribili nella didattica. Forniamo agli insegnanti
interessati il testo degli spettacoli, una bibliografia di riferimento e prepariamo per ognuno degli
spettacoli una pagina web nella quale studenti e insegnanti possano sia trovare materiale e aprire
una discussione con noi, sia scrivere il proprio giudizio su quanto visto.
La proposta della Rassegna è la seguente.
1) Il Contrasto della Rosa. Un testo giullaresco del XIII sec., tra i brani più antichi della nostra
letteratura drammatica, dovuto a Cielo d’Alcamo, vissuto all’epoca di Federico II nella zona di
Palermo. Un ragazzo e una ragazza che si seducono e si respingono in un gioco spesso salace,
talvolta quasi osceno, sempre arguto. Sullo sfondo delle musiche medievali e del racconto della
Sicilia Sveva e del meraviglioso impasto linguistico che fu la Scuola Siciliana. (Durata 75 min)(in
scena Maurizio Tancredi)
2) Il Maestro di tutte le Arti. Le battaglie rap hanno una storia antica anche se i giovani non lo
sanno. Ai tempi di Dante ci si sfidava in tenzoni poetiche a tema nelle quali l’abilità stava nel
ritmo e nella rima ma anche nel saper dare due livelli al proprio testo: uno comprensibile a tutti
e uno in gergo, che spesso rimandava ai gruppi della malavita, agli eretici, al mondo degli
emarginati. Così nel Serventese del Maestro di tutte le arti il notaio pisano Ruggeri Appuglise
dà prova d’una funambolica abilità nel mettere insieme tutti i mestieri e tutti i saperi del
mondo, ma sotto sotto parla delle sue notti di taverna, delle amicizie pericolose, dei patarini
sempre sull’orlo della rivolta. Una pagina di letteratura medievale che potrebbe essere stata
scritta oggi. Durata circa 70 min. (In scena Maurizio Tancredi)
3) 1848: la Primavera. Primo episodio di un ciclo detto ‘del tricolore’ che da due anni la
Cooperativa distribuisce con successo e che, attraverso le gesta di una compagnia d’attori
itinerante ripercorre la storia del Risorgimento italiano. Qui si parte dalle barricate delle Cinque
Giornate di Milano per approdare ai tragici eventi della Repubblica di Roma e di quella di
Venezia e allo scoramento del periodo seguente. Durata 80 min. (In scena Tino Petilli,Maurizio
Mezzorani, Maria Teresa Coi, Luca Spanu, Maurizio Tancredi, Giuseppe Di Malta)
4) La Morte di Mameli. Una storia veridica. Le ultime ore del giovane poeta sardo autore del
nostro inno nazionale immaginate nel dialogo con il suo medico ed un compagno d’armi, e nel
surreale tentativo di salvare, con la forza dell’immaginazione, la Repubblica Romana ormai
condannata. Durata 60 min. (in scena Francesco Nonnis, Maurizio Tancredi ed altri)
5) Se dai miei versi strappi le rose. La lotta per l’Indipendenza del popolo curdo nell’attuale
Turchia, i suoi poeti, le sue musiche e le sue canzoni,eseguite dal vivo, la testimonianza dei
resistenti e le poetiche immagini di un mondo che combatte per affermare la propria identità.
Durata 65 min. (in scena: Gisella Vacca, Mubin Dunen)
6) Identità Negate. Il Sud del mondo e la terribile diseguaglianza di speranze, aspettative di vita,
istruzione, salute, ricchezza, diritti a cui esso è sottoposto dal sistema globale.
Il Sud del mondo ha casa in tutti i punti cardinali: dietro la porta delle nostre case; nei
manicomi, dove persino, soprattutto, i poeti sono stati imprigionati. Il Sud ha casa tra i
lavoratori disperati, che oggi come ieri vedono negati identità, diritti e dignità… Il Sud è la
guerra, la lotta per la libertà, per il riconoscimento di identità collettive; la guerra e le piccole
vittime scomposte in brandelli, la guerra e le sue vedove bianche, che ricamano un’attesa senza
fine. Il sud sono le donne scudi umani alla follia del potere; sono le rose non sbocciate delle
esistenze senza nome.(Gisella Vacca) Durata 70 min. (In scena: Gisella Vacca, Nicola Meloni)
7) Le Cattive Strade. Gli anni ’70 con i suoi intellettuali, come Pasolini e Calvino, i suoi sogni
spezzati, gli anni dell’amore e gli anni di piombo in un racconto accompagnato dalle più belle
canzoni di Fabrizio De André eseguite dal vivo. Durata 80 min.(In scena Luca Spanu, Mauro
Cannas, Maurizio Tancredi)
8) Reduce. Gli anni ’60 e ’70 nei monologhi e nelle canzoni di Giorgio Gaber. Un modo di fare un
teatro divertente, surreale e pieno di humor ma allo stesso tempo pienamente inserito
nell’impegno civile della cultura di quei decenni, destinato a rimanere esemplare e a far
sorridere e a commuovere ancora oggi. Durata circa 80 min. (in scena Maurizio Mezzorani).
Oppure
Storia di Due Centravanti. Di e con Francesco Nonnis. Il calcio può segnare in modi singolari una
vita : due storie parallele ma riunite dal filo della memoria : quella di Bercavich, mitico
centravanti del Cagliari che lo portò dalla serie C alla serie B negli anni ’50, e quella di Andrea
Scardella che giocava nei campetti parrocchiali e morì nel 1986 suicida in carcere per un’accusa
della quale sarebbe in seguito risultato del tutto innocente. Una grande prova d’attore che
offre ai giovani uno spaccato della gioventù della generazione dei loro padri (durata 60 minuti)
Come si può vedere abbiamo diviso la rassegna in quattro moduli: Teatro Medievale, Teatro
Risorgimentale, Teatro d’impegno civile, Teatro musicale e sulla recente storia italiana.
La sequenza degli spettacoli non necessariamente deve essere quella che abbiamo indicato.
La Rassegna non ha costi per l’Istituto. Verrà fissato un biglietto di quattro euro per ogni studente
partecipante. Studenti che si trovassero in particolari situazioni di disagio economico e docenti avranno
diritto alla gratutità.
La cooperativa si assume l’onere delle pratiche e dei diritti SIAE – ENPALS per gli spettacoli e della loro
pubblicità.
Per la Coop. Sirio Sardegna Teatro
Il direttore artistico
Maurizio Tancredi
01 Settembre 2012