Matematica Discreta I - Matematica e Informatica

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Matematica Discreta I
Lezione del giorno 19 novembre 2007
Calcoleremo ora la cardinalità di Crn,m ossia il numero delle combinazioni con ripetizione di n degli
elementi a1,a2,…,an presi ad m ad m.
Una generica combinazione con ripetizione di Crn,m si può rappresentare nella forma:
a1,a1,….,a1,a2,a2,…,a2,……..,an,an,…,an
dove a1 compare m1 volte (anche 0 volte, se non compare), a2 compare m2 volte,…. , an compare mn
volte, e dove ovviamente la somma m1+m2+….+mn coincide con m (visto che la combinazione
coinvolge esattamente m elementi fra gli n elementi dati). Possiamo costruire, a partire da tale
combinazione con ripetizione, una opportuna parola sull’alfabeto {0,1} nel modo seguente:
00….0100….01………..100…0
dove gli zeri consecutivi all’inizio della parola sono in numero di m1, dopo di essi vi è un 1 che
funge da “separatore”, il secondo settore di zeri consecutivi contiene un numero m 2 di zeri, di
seguito vi è un altro 1 che funge da “separatore”, e così procedendo fino all’ultimo “separatore” 1
seguito da altri zeri consecutivi in numero di mn.
Per esempio se n=4, se gli elementi sono a1,a2,a3,a4 e se m=10, a partire dalla seguente
combinazione con ripetizione dei 4 elementi presi a 10 a 10 :
a1a1a2a3a3a3a4a4a4a4
si può costruire la seguente parola sull’alfabeto {0,1}:
0010100010000)
La parola costruita ha un numero di 1 (separatori) uguale ad (n-1), ed un numero di 0 uguale alla
somma m1+m2+….+mn, cioè uguale ad m. In totale la lunghezza della parola è (n-1)+m=n+m-1.
Se indichiamo con B l’insieme di tutte le parole sull’alfabeto {0,1} di lunghezza (n+m-1) in cui la
lettera 1 compare esattamente (n-1) volte, il procedimento precedente permette di costruire una
funzione f: Crn,m  B. Dal ragionamento fatto nella lezione precedente sappiamo che B ha
 n  m  1
 .
cardinalità 
 n 1

Ora dimostriamo che la funzione f è biunivoca.
Per dimostrare che f è iniettiva basta osservare che, date due combinazioni diverse in Crn,m, in esse
vi sarà qualche elemento ai che compare un numero diverso di volte nelle 2 combinazioni, quindi le
2 parole corrispondenti sull’alfabeto {0,1} saranno diverse, perché nel “settore” corrispondente
all’elemento ai vi sarà un numero diverso di 0.
Per dimostrare che f è surgettiva, data una parola qualunque in B, è facile (invertendo la costruzione
precedente) trovare una combinazione di Crn,m di cui la parola data sia la corrispondente mediante
la funzione f: basta cominciare a “leggere” la parola da sinistra verso destra, isolare il primo
“settore” di 0 consecutivi (seguiti da un 1), e prendere nella combinazione un numero di a1 uguale al
numero di tali 0 e così via.
Possiamo allora concludere che il numero delle combinazioni con ripetizione di n elementi
a1,a2,…,an presi ad m ad m è il seguente:
 n  m  1
 .
 Crn,m = B= 
 n 1

Proprietà del coefficiente binomiale
n
Abbiamo visto che, fissati i numeri naturali n,m, (con mn) il coefficiente binomiale   conta il
m
numero delle combinazioni semplici di n elementi presi ad m ad m, o equivalentemente il numero
dei sottoinsiemi di cardinalità m contenuti in un insieme di cardinalità n.
Fissato il numero n, i valori possibili di m sono m=1,2….,n.
Ma tenendo conto del significato insiemistico, possiamo estendere per convenzione il valore del
n
coefficiente binomiale anche al caso m=0, definendo   =1, coerentemente con l’osservazione che
0
esiste 1 solo sottoinsieme di cardinalità 0 (quello vuoto) contenuto in un insieme di cardinalità n.
Dunque i possibili coefficienti binomiali con n fissato sono i seguenti:
n
n
 n  n
  =1,   , ……., 
 ,   .
0
1
 n - 1  n 
 n  n(n  1)(n  2)....(n  n  1) n!
Notare che si ha   =
= =1 , quindi i 2 valori “estremi” (il primo e
m!
n!
n
l’ultimo) sono ambedue uguali a 1.
n
Costruiamo ora una formula alternativa per il calcolo di   (ma all’inizio valida solo nel caso
m
m≠0, m≠n).
Nella formula originale:
n 
n(n  1)(n  2)....(n  m  1)
  =
m!
m
supponendo che sia m≠0, m≠n, moltiplichiamo numeratore e denominatore per (n-m)!, ottenendo la
nuova formula:
n 
n(n  1)...(n  m  1)[(n - m)! ] n(n  1)...(n  m  1)(n - m)(n - m - 1).....1
n!
  =
=
=
m! (n - m)!
m! (n - m)!
m! (n - m)!
m
Otteniamo dunque la formula alternativa:
n 
n!
  =
(se m≠0, m≠n) .
m! (n - m)!
m
Tale formula non ha senso nei casi m=0, m=n, perché contiene un termine 0! al quale non abbiamo
attribuito significato. Ma possiamo dare significato alla formula anche nei casi m=0, m=n,
definendo convenzionalmente 0!=1, per ritrovare i valori già noti:
n
n
n!
n!
  =
  =
=1
=1
 0  0!(n - 0)!
 n  n! (n - n)!
Utilizzando questa formula alternativa per il coefficiente binomiale, si ottiene il:
Teorema: Se n è un numero naturale, comunque preso un intero m con 0≤m≤n si ha:
n  n

  = 

m  n - m
Dimostrazione.
Usiamo la formula alternativa per sviluppare il secondo membro ed arrivare al primo:
n

n 
n!
n!
n!

 =
=
=
=  
 n - m  (n - m)! [n - (n - m)]! (n - m)! m! m! (n - m)!  m 
Dal Teorema precedente si ha che, fissato il numero naturale n e facendo variare m=0,1,…,n, i
coefficienti binomiali:
n n n
n  n  n
  ,   ,   , …… , 
 , 
 ,  
 0  1   2 
 n - 2   n - 1  n 
sono uguali a coppie simmetriche (equidistanti rispetto al “centro” della successione):
n n n n 
  =   ,   = 
 , etc….
 0   0  1   n - 1
n 
Esempio: se n=5 i coefficienti binomiali   con m=0,1,2,3,4,5,sono uguali a coppie:
m
5
5
5
5
5
5
  =1 ,   =5 ,   =10 ,   =10 ,   =5 ,   =1
0
1 
 2
3
 4
5
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