1 TEOREMI – CONTINUITA’ - CALCOLO 1. T. dell’unicità del limite 2. T. del confronto ( T. dei due carabinieri ) 3. T. della permanenza del segno 4. Teoremi per le operazioni sui limiti Nota bene 5. Operazioni con il simbolo ‘ ’ Forme indeterminate Forme indefinite di immediata interpretazione 6. Funzioni continue (definizioni) Teoremi sulle operazioni con le funz. cont. Punti di discontinuità Teoremi fondamentali 7. Calcolo dei limiti Limiti notevoli esercizi 8. Asintoti I teoremi che seguono si riferiscono al caso di ‘ limite finito in un punto ’, tuttavia si possono estendere in generale anche agli altri casi di limite. I teoremi per le operazioni con i limiti perdono di validità quando si incorre in una delle forme indeterminate. 2 1. Teorema dell’unicità del limite Se una funzione f(x) ammette limite per xx0, tale limite è unico. Dimostrazione: supponiamo per assurdo la f(x) per xx0 ammetta due limiti distinti l1 e l2, con l1 ≠ l2, cioè se si verifichi che lim f ( x) l1 e lim f ( x) l2 , x x0 x x0 allora per la definizione di limite si deve avere che R0 'ε R0 , tale che f x l1 ε , x ] x0 δ' ε ; x0 δ' ε [ \ x0 e anche che R0 ' 'ε R0 , tale che f x l2 ε , x ] x0 δ' ' ε ; x0 δ' ' ε [ \ x0 , l1 l2 l1 l2 f x l1 f x l2 f x quindi f x l1 f x l2 ε ε 2ε , x ] x0 δε ; x0 δε [ \ x0 , essendo δε il minore fra δ' ε e δ' ' ε . La relazione l1 l2 2 deve valere R0 , ‘ piccolo a piacere ’ , cioè per 0 ; tale condizione implica che sia l1 l2 0 , cioè l1 = l2 . 3 2. Teorema del confronto ( T. dei due carabinieri ) Siano f(x), g(x), h(x) tre funzioni definite in un intorno di x0, escluso al più x0 ( x0 sia un punto d’accumulazione di ( Df Dg Dh) ), tali che risulti f(x) ≤ g(x) ≤ h(x) x . Se si verifica che lim f x lim h x l , allora anche lim g x l . x x0 x x0 x x0 Dimostrazione: per la definizione di limite si deve avere che R0 'ε R0 , tale che f x l ε , x ] x0 δ' ε ; x0 δ' ε [ \ x0 e anche che R0 ' 'ε R0 , tale che hx l ε , x ] x0 δ' ' ε ; x0 δ' ' ε [ \ x0 ; l f x l tali condizioni implicano che l h x l ' '' x x0 ; x0 \ x0 , con il minore fra e quindi per l’ipotesi che f(x) ≤ g(x) ≤ h(x) x si ha l f x g x h x l , cioè g x l , x ] x0 δε ; x0 δε [ \ x0 e R0 . L’ultima scrittura è la definizione di ‘ limite finito in un punto ‘ . 4 Interpretazione grafica del teorema: 3. T. della permanenza del segno Dati la funzione f(x), un punto x0 d’accumulazione di Df , se esiste lim f x l , con l 0 , x x0 allora esiste un intorno I di x0 , privato al più del punto x0, con I Df , in cui la funzione f(x) assume lo stesso segno di l . Viceversa, se esiste un intorno I di x0 , privato al più del punto x0, con I Df , in cui risulta che f(x) > 0 ( f(x) < 0 ), e se esiste lim f x l , allora l ≥ 0 ( l ≤ 0 ) . x x0 5 Dimostrazione: prima parte – applico la definizione di ‘ limite finito in un punto ’ e assumo in corrispondenza del quale è possibile determinare un δ R0 tale che l l l f x l , cioè l f x l , x x0 ; x0 \ x0 . 2 2 2 Ne segue la tesi, infatti: l 0 , quindi f x 0 2 l se l 0 l 0 , quindi f x 0 . 2 se l 0 l seconda parte – sia per ipotesi f(x) > 0 e per assurdo sia l < 0; applicando la l definizione di ‘ limite finito in un punto ’ e assumendo , si avrebbe: 2 l l l f x l f(x) 0 , x x0 δε ; x0 δε \ x0 , 2 2 in contraddizione con l’ipotesi, quindi l 0. Interpretazione grafica del teorema: Nella prima parte deve essere l ≠ 0, perché altrimenti si può presentare il caso (b), con f(x) di segno alterno. Nella seconda parte può essere l = 0, come nel caso (c). l , 2 6 4. Teoremi per le operazioni sui limiti Ipotesi iniziali comuni ai vari teoremi: (*) Siano f(x) e g(x) due funzioni definite in un intorno di x0, escluso al più x0 ( x0 sia un punto d’accumulazione di ( Df Dg ), tali che entrambe ammettano limite finito in x 0, cioè : lim f x l x x0 e lim g x l1 x x0 ( l ed l1 finiti ) a) Limite della somma : (*) Il limite della somma di funzioni è uguale alla somma dei limiti delle funzioni ( se questi sono finiti ): lim f x gx l l1 . x x 0 Dimostrazione: per la definizione di limite si deve avere che 2 R0 'ε R0 , tale che f x l 2 , x ] x0 δ' ε ; x0 δ' ε [ \ x0 e anche 2 R0 ' 'ε R0 , tale che g x l1 2 , x ] x0 δ' ' ε ; x0 δ' ' ε [ \ x0 ; tali condizioni consentono di scrivere: f x l 2 g x l 1 2 f x l gx l1 x x0 ; x0 \ x 0 , con il minore fra ' e '' e anche : f x g x l l1 f x l gx l1 , x x0 ; x0 \ x 0 . L’ultima scrittura è la definizione di ‘ limite finito in un punto ‘ . 7 b) Limite del prodotto : (*) Il limite del prodotto di funzioni è uguale al prodotto dei limiti delle funzioni ( se questi sono finiti ): lim x x0 f x g x l l1 . Dimostrazione: per la definizione di limite posso scrivere le seguenti relazioni: ' R0 'ε' R0 , tale che f x l ε' , x ] x0 δ' ε' ; x0 δ' ε' [ \ x0 ε' R0 δ' ' ε' R0 , tale che g x l1 ε' , x ] x0 δ' ' ε' ; x0 δ' ' ε' [ \ x0 ; se scelgo 0 < ’ < 1 , e se osservo che g x l1 ε' g x - l1 g x l1 ε' g x l1 ε' , posso concludere con le seguenti relazioni: f x g x l l1 g x f x l l g x l1 l 1 ε' ε' l ε' l 1 l 1 ε' , x x0 δε' ; x0 δε' \ x0 , con δε' il minore fra δε'' e δε'' ' . L’ultima scrittura è la definizione di ‘ limite finito in un punto ‘ ( basta porre ε l 1 l 1 ε' ) . Dai teoremi a) e b) seguono i seguenti c), d), e): c) Se f(x) è una funzione che ammette limite l per x che tende a x0 e k è un numero reale, si ha: lim kf ( x) kl k R x x0 d) (*) lim kf ( x) g x kl l1 x x0 f x g x l l1 l g x g x f x l l g x l1 k, R 8 e) Se f(x) è una funzione che ammette limite l per x che tende a x0 e n è un numero naturale, si ha: n N lim f ( x)n l n x x0 f) Limite del reciproco : Se f(x) è una funzione che ammette limite l per x che tende a x0 e l ≠ 0: 1 1 l finito e 0 ; lim x x0 f x l Se l = 0, si ha Se l = , si ha lim 1 f x l 0 lim 1 0 f x l x x0 x x0 g) Limite del quoziente : (*) Il limite del quoziente di funzioni è uguale al quoziente dei limiti delle funzioni ( se questi sono finiti e il divisore non nullo): lim x x0 h) Se lim f x l , si ha x x0 f x l g x l1 lim f x l x x0 i) Se lim f x l e l 0 , si ha l) Se lim f x l , si ha x x0 x x0 lim x x0 p a R 0 lim f x l f x q lim f x q x x0 1 R x x0 n) (*) con l > 0 , si ha lim f x g x l l1 x x0 0 x x0 x x0 x x0 a R lim log a f x log a l lim a f x a l m) Se lim f x l e l 0 , si ha in particolar e : l1 0 . p lq p 1 9 Nota bene I teoremi per le operazioni sui limiti esprimono condizioni sufficienti per l’esistenza del limite, ma non necessarie: se esistono i limiti di f(x) e g(x) esiste il limite della funzione ‘risultato dell’operazione’ . Per le operazioni con una sola funzione si dirà: se esiste il limite di f(x) esiste il limite della funzione ‘risultato dell’operazione’ . Non vale la relazione inversa. Esempi 1. Può esistere il limite della somma di due funzioni, senza che necessariamente debba esistere il limite delle singole funzioni: 1 1 considero le funzioni f x sen 2 , gx cos2 , con D f D g R 0 . x x Tali funzioni non ammettono limite per x 0 , perchè esse, in un qualsiasi intorno di x 0 0 , compiono infinite oscillazio ni, sempre di ampiezza 1 , 1 1 tuttavia esiste il limite della loro somma : lim sen 2 cos2 1. x 0 x x 1 1 Osserva che sen 2 cos2 1 , x 0 . x x 2. Può esistere il limite del prodotto di due funzioni, senza che necessariamente debba esistere il limite delle singole funzioni: 1 considero le funzioni f x x , gx sen , con D f R , D g R 0 , x 1 inoltre lim x 0 , mentre non esiste lim sen . x 0 x 0 x 1 Però la funzione prodotto ammette limite : lim [ x sen ] 0 . x 0 x 10 3. Può esistere il limite del valore assoluto di una funzione, senza che necessariamente debba esistere il limite della funzione: x considero la funzione f x , con D f R 0 ; x x x non esiste lim , mentre lim 1. x 0 x x 0 x Osserva che x 1, x 0 . x 5. Operazioni con il simbolo ‘ ’. Estendendo i teoremi per le operazioni sui limiti a tutti i casi di limite, capita spesso di dover operare con il simbolo ‘ ’ . Fra i vari casi che si possono presentare, solamente a dodici non è possibile associare immediatamente un risultato: sono le dodici forme indeterminate. Per calcolare tali limiti, si devono eseguire delle trasformazioni algebriche che non cambiano il valore della funzione, ma consentono di rimuovere la causa dell’indecisione, per poi applicare i teoremi sui limiti. FORME INDETERMINATE 0 0 0 00 0 1 log 0 log 0 0 log 0 log log1 1 11 Operazioni che danno origine alle forme indeterminate. a) Se lim f x lim x 0 b) Se lim f x lim x 0 f x gx lim gx 0 e x 0 x 0 lim gx e x 0 x 0 x 0 Se lim f x 0 x 0 e f x 0 x 0 gx 0 lim f x 1 x 0 lim gx 0 x 0 x 0 e lim gx x 0 lim f x g x 1 x 0 e) Forme Indetermin ate : lim e g x lnf x e 0 x 0 lim f x g x 0 0 lim d) Se f x 0 g x x lim f x gx 0 lim f x g x 0 c) Forme Indetermin ate : , solo per lim f x x 0 Forme Indetermin ate : lim e g x lnf x e 0- x 0 Forma Indetermin ata : lim e g x lnf x e 0 x 0 Altre cinque Forme Indet. si possono presentare con funzioni del tipo vedi tabella riassuntiv a . Fx log f x gx 12 FORME INDEFINITE DI IMMEDIATA INTERPRETAZIONE p R0 m N 0 e pari n N 0 e dispari 0 0 0 1. 19 . 2. 20 . 3. p 21. 4. p 22 . 5. 23 . p se p 1 6. 24 . p 0 se 0 p 1 7. 25 . p 0 se p 1 p 27 . 10 . p 28 . 11. 12 . - 13 . p 14 . p 0 15 . m 16 . n 17 . m 0 18 . n 0 . 8. 9. 0 26 . p se 0 p 1 log p se p 1 log p se 0 p 1 29 . log p 0 se p 1 30 . log p 0 se 0 p 1 p -p 0 ; 0 0 0 32 . 0 ; 0 p -p 33 . ; 0 0 34 . ; p -p 35 . ; 0 0 31. 13 6. Funzioni continue Definizione di funzione continua in un punto. Sia f(x) una funzione definita nel dominio Df R. Un punto x0 Df può essere, per Df stesso, un punto isolato, oppure un punto d’accumulazione . a) Se x0 Df è un punto isolato di Df , la f(x) è continua in x0 ; b) Se x0 Df è un punto d’accumulazione di Df , la f(x) è continua in x0 se lim f x f x0 . x x0 Dalla definizione data segue che una funzione è continua in un punto x 0 o quando x0 è un punto isolato di Df, oppure quando si verificano queste due circostanze: esiste il limite della funzione per x x0; il limite coincide con il valore della funzione in quel punto. Osservazioni importanti La definizione b) è una condizione necessaria e sufficiente perché una funzione f(x) sia continua in un punto x = x0 del suo dominio: f x è definita in x 0 , cioè x 0 D f f(x) è continua in x0 ed è finito il lim f x l xx 0 l f x 0 , cioè il limite coincide con il valore della funzione in x 0 Se una funzione è continua in un punto x0, il calcolo del lim f x si può effettuare x x0 sostituendo ad x il valore di x0. Esempi Vedi esempi di ‘ Limiti - esempi 6.3 – 6.5 – 6.14 ’ 14 Definizione di funzione continua a sinistra ( a destra ) del punto x0. Si dice che la funzione f(x) è continua a sinistra (a destra) del punto x0, quando, invece della b), vale soltanto la relazione: lim f x f x0 lim f x f x0 xx x x0 0 Esempio Data la funzione ‘ parte intera ’ f x x (‘Limiti’ - esempio 6.8), nel punto x0 = 2 la funzione è continua soltanto a destra: f 2 [2] 2 lim [x] 2 x 2 lim [x] 1 x 2 Definizione di funzione continua in un insieme. Si dice che la funzione f(x) è continua in un insieme I Df, se essa risulta continua in ogni punto x di I. Esempi di funzioni continue a) il dominio Df è costituito da punti isolati 1 1 1 1 1 per es.: D f 1 ; ; ; ; ... ; ; ... , f x 2 n 2 3 4 n la f(x) è continua per definizione in ogni punto del dominio. Esempio notevole 1 1 1 1 D f 0 ; 1 ; ; ; ; ... ; ; ... , 2 3 4 n 1 1 2 per x f x n n 0 per x 0 Anche in questo caso la f(x) è continua: il punto x = 0 non è isolato per Df, bensì d’accumulazione e in tale punto la funzione è continua, perchè lim f x 0 ( x 0 n ); x 0 negli altri punti x = 1/n (punti isolati) la f(x) è continua per definizione. 15 b) il dominio Df è costituito solamente da punti d’accumulazione 1. 2. 3. 4. 5. f(x) = costante è continua x R f(x) = x è continua x R n f(x) = x ( n N ) è continua x R f(x) = n x ( n N ) è continua x R se n è dispari, x R+ se n è pari f(x) = ax ( a R0 1) è continua x R 6. f(x) = logax ( a R0 1) è continua x R0 7. Le funzioni goniometriche, dirette ed inverse, sono continue nei rispettivi domini. Teoremi sulle operazioni con le funzioni continue Dai teoremi sui limiti e dalla definizione di continuità, seguono i seguenti teoremi sulle operazioni con le funzioni continue. Se f(x) e g(x) sono continue per x = x0, allora sono continue, per x = x0, anche le funzioni: 8. 9. 10. 11. 12. kf(x) f(x) g(x) f(x)g(x) f(x)/g(x) ( se g(x0) ≠ 0 ) [f(x)]n (nN) 13. 14. 15. 16. 17. f x ( se n è pari solo per f(x) ≥ 0 ) loga(f(x)) ( se f(x) > 0 ) af(x) sen[f(x)] cos[f(x)] ecc…. n I teoremi n° 4, 6, 7(funzioni inverse) e quelli che vanno dal n° 12 in avanti discendono dai seguenti teoremi: a) Continuità delle funzioni composte : se f(x) e g(x) sono due funzioni continue, tali che esista, per x appartenente ad un intervallo I, la funzione composta F(x) = f [g(x)], allora anche quest’ultima funzione F(x) è continua in I . b) Limite di una funzione composta continua : se F(x) = f [g(x)] è una funzione continua, allora lim f gx f lim gx . (Esercizio 1.e) x x 0 x x 0 c) Continuità delle funzioni inverse : se una funzione f(x) è continua e invertibile in un intervallo I, allora la funzione inversa f -1(y) è continua in f(I). 16 Punti di discontinuità Sia f(x) una funzione definita nel dominio Df e x0 un punto d’accumulazione di Df, appartenente o no a Df. Se la f(x) non è continua in x0, il punto x0 dicesi punto singolare o di discontinuità di f(x) e si presentano tre casi: 1) Punti di discontinuità di prima specie Nel punto x0 la f(x) ha una discontinuità di prima specie, se in tale punto esistono finiti i limiti destro e sinistro e sono fra loro diversi: lim f x l1 , x x 0 lim f x l2 x x 0 con l1 l2 La differenza l2 – l1 ( limite destro – limite sinistro ), dicesi salto della f(x) in x0. Esempi: x ( Es. 5.1 – Limiti), nel punto x0 = 0 ha una x discontinuità di prima specie con salto uguale a 2: a) La funzione f x 2 x lim f x 1 , con salto = l2 – l1 = 1-(-1) = 2 x 0 b) La funzione ‘ parte intera ’ f x x ( Es. 6.8 – Limiti), nel punto x0 = -1 ha una discontinuità di prima specie con salto uguale a 1: lim x 1 x 12 , con salto = l2 – l1 = -1-(-2) = 1 17 2) Punti di discontinuità di seconda specie Nel punto x0 la f(x) ha una discontinuità di seconda specie, quando in x0 o uno almeno dei due limiti destro o sinistro vale infinito, o non esiste almeno uno dei due limiti destro o sinistro. Esempi: a) La funzione f(x) = e1/x ( Es. 6.1 – Limiti), nel punto x0 = 0 ha una discontinuità di seconda specie, perché il limite destro vale infinito: lim x 0- 1 ex 0; lim x 0 1 ex 1 ( Es. 6.12 – Limiti), nel punto x0 = 0 ha una x discontinuità di seconda specie, perché non esistono i limiti né destro, né sinistro. b) La funzione f x sin x 1 c) La funzione f x 1 ( Limite Notevole-b), nei punti x0 = -1 e x0 = 0 x ha discontinuità di seconda specie, perché : lim f x x 1 lim f x non esiste x 1 lim f x non esiste x 0 lim f x 1 x 0 18 3) Punti di discontinuità di terza specie Nel punto x0 la f(x) ha una discontinuità di terza specie, o eliminabile, se esiste finito il limite in x0, ma o la f(x) è definita, ma il suo valore non coincide con il valore del limite, cioè lim f x l f x 0 , x x 0 o la f(x) non è definita in x0, cioè non esiste f(x0). Si dice discontinuità ‘eliminabile’, perché si può stabilire la continuità nel punto x0, completando o modificando la definizione di f(x) in x0 con l’assegnazione f(x0) = l, con l lim f x . x x 0 Esempi: x2 1 per x 1 a) La funzione f x x 1 ( Es. 6.6 – Limiti), nel punto x0 = 1 3 per x 1 ha una discontinuità di terza specie, perché lim f x 2 f 1 3 . x 1 sin x (fig. es. 6.7 ‘Limiti’), nel punto x0 = 0 ha una x discontinuità di terza specie, perché esiste il limite, ma la f(x) non è definita in x0 = 0: lim f x 1 , f 0 non esiste Df R 0 . b) La funzione f x x 0 19 Teoremi fondamentali sulle funzioni continue 1. Teorema di Weierstrass Ogni funzione continua in un intervallo limitato e chiuso [a;b] è dotata di massimo e di minimo. Il teorema di W. afferma che, se una funzione è continua in [a;b], il suo codominio è limitato, ammette minimo m e massimo M, ed esistono almeno due punti x1 e x2 [a;b] tali che f(x1) = m ed f(x2) = M . 2. Teorema dei valori intermedi Ogni funzione continua in un intervallo limitato e chiuso [a;b] assume tutti i valori compresi fra il minimo m e il massimo M . Il teorema afferma che l’immagine dell’intervallo limitato e chiuso [a;b], mediante la funzione continua f(x), è l’intervallo limitato e chiuso [m;M] : y m; M esiste almeno un x a; b tale che f x y 3. Teorema dell’esistenza degli zeri Se una funzione continua in un intervallo I, assume in due punti x1 e x2 I valori di segno opposto, esiste almeno un punto interno all’intervallo ]x1;x2[ in cui la funzione vale zero. Questo teorema segue immediatamente dal precedente, che per l’esempio di figura, si può riscrivere nel seguente modo: ogni funzione continua in un intervallo limitato e chiuso [x1;x2] assume tutti i valori compresi fra il minimo m = f(x1) < 0 e il massimo M = f(x2) > 0, quindi deve assumere anche il valore zero. 20 N.B. I termini ‘intervallo’, ‘chiuso’, ‘limitato’ sono essenziali: se manca una di queste ipotesi, i teoremi possono non essere veri. Ecco alcuni esempi in cui, mancando un’ipotesi, i teoremi non sono veri: l’insieme I Df , su cui considero la f(x) continua, a) è un intervallo, ma non chiuso e/o non limitato [a;b[, ]a;b], ]a;b[, [a;+[, ]-;b], R f x 1 Df = R0 considero l’intervallo I = ]0;2] limitato e aperto a sinistra; x sull’intervallo I il teorema di Weierstrass non è vero: la funzione in I ammette valore minimo, che è m = 1/2, ma non ammette valore massimo (figura di 2a - Limiti). b) è chiuso e limitato, ma non è un intervallo 1 1 2 per x f x n n 0 per x 0 è formato anche da punti isolati 1 1 1 1 I D f 0 ; 1 ; ; ; ; ... ; ; ... ; 2 3 4 n la f(x) è continua in I, I è un insieme limitato e chiuso (tutti i suoi elementi x sono tali che 0 x 1), la funzione ammette valore minimo, m = f(0) = 0, e valore massimo, M = f(1) = 1, ma I non è un intervallo e la funzione non assume tutti i valori compresi fra 0 e 1: il secondo teorema non è vero. 1 1 1 1 f I f D f 0 ; 1 ; ; ; ; ... ; ; ... 2 4 9 16 n 21 7. Calcolo dei limiti Ci poniamo nel contesto di funzioni ‘ elementarmente calcolabili ’, cioè di funzioni continue esprimibili analiticamente, il cui valore si deduce da quello della variabile indipendente x, eseguendo su quest’ ultimo valore un numero finito di somme, prodotti, quozienti, potenze, logaritmi e funzioni trigonometriche dirette ed inverse [come esempi b) 1-17] . Per effettuare il calcolo lim f x , con x0 finito o infinito, si deve sostituire il x x0 valore x = x0 nella f(x) e calcolare f(x0). Tale calcolo può condurre ai seguenti tre casi: 1) f(x0) è uguale ad un numero reale definito; 2) f(x0) è una forma indefinita di immediata interpretazione; 3) f(x0) è una forma indeterminata. Prima di procedere è bene ricordare i seguenti limiti notevoli, che, oltre ad avere valore concettuale intrinseco, sono molto utili nel calcolo di limiti con funzioni goniometriche, logaritmiche ed esponenziali. Limiti notevoli sinx a) lim 1 x 0 x sinx 1 x 0 x lim a) Limite notevole x 1 b) lim 1 e x x f x sin x , D f R0 ; (fig. es. 6.7 ‘Limiti’) x dimostriamo che, se x esprime la misura dell’angolo in radianti, allora sinx lim 1 . x 0 x sinx 0 è una forma indeterminata, quindi devo studiare il comportamento 0 x 0 x di f(x) in un intorno ‘ piccolo a piacere ’ di x0 = 0; posso pertanto considerare lim x 2 , cioè - 2 x 2 . 22 Dimostriamo separatamente che sinx 1 x 0 x a.1) lim sinx 1 . x 0 x a.2) lim a.1) Consideriamo x]0 ; /2[ ( intorno destro di x0 = 0 ) , quindi dalla figura possiamo dedurre che: sinx x tgx cosx π sinx 0 per 0 x 2 sinx 1 . x Essendo anche sinx x 1 sinx sinx cosx lim cosx 1 e x 0 lim 1 1 , per il teorema del confronto, si ha che x 0 sinx 1 , con x considerato in radianti . x 0 x lim a.2) Consideriamo x]-/2 ; 0[ ( intorno sinistro di x0 = 0 ) e, osservando che la sin x sin x funzione è pari, si può scrivere immediatamente che lim 1 . x x x 0 Conclusione: sinx sinx sinx lim 1 lim 1 . x 0 x x 0- x x 0 x lim 23 Osservazioni --------------------------------------------------sin x Se x viene considerato in gradi, si ha lim , infatti: 180 x 0 x poichè arco(PA) x rad r x r sinx x tgx 180 180 180 sinx x 1 180 sinx cosx , sinx sinx cosx 180 x 180 quindi passando al limite da destra e da sinistra, per il teorema del confronto si ha: sinx sinx sinx . lim lim 180 180 x 0 x x 0- x x 0 x --------------------------------------------------lim sinkx 1 , con k R0 ; infatti basta porre kx = y e x 0 kx sinkx sin y osservare che se x 0 anche y 0 , quindi lim lim 1 . x 0 kx y 0 y Vale in generale lim x 1 b) Limite notevole lim 1 e x x 24 x 1 lim 1 1 è una forma indeterminata; si dimostra che tale limite esiste, x x è finito ed è un numero irrazionale compreso fra 2 e 3. Esso viene indicato con la lettera ‘ e ’ e chiamato numero di Nepero ( e = 2.71828… ). Il numero ‘ e ’ è la base dei logaritmi naturali. Altri limiti da ricordare Dal precedente limite notevole b) seguono immediatamente i seguenti limiti: b.1) lim 1 x 1 x e x 0 pongo y lim 1 x b.2) b.3) 1 ; se x 0 y , quindi x 1x x 0 è una forma indet. del tipo 1 y 1 lim 1 e y y ln 1 x 0 1 è una forma indet. del tipo x 0 x 0 ln 1 x lim lim ln 1 x 1 x ln lim 1 x 1 x lne 1 x x 0 x 0 x 0 lim ax 1 0 ln a ( a R 0 - 1 ) è una forma indet. del tipo 0 x 0 x 1 1 pongo a x 1 x log a 1 ; se x 0 t , quindi t t lim 1 ax 1 1 1 t lim lim lim t t x 0 x t 1 t 1 1 t log a 1 log a 1 log a lim 1 t t t t 1 ln a log a e lim 25 Esercizi 1. f(x0) è uguale ad un numero reale definito sin x cos x lim x x a) sin 2 2 2 2 b) lim x 3 x3 3 3 0 x 3 2 d ) lim x 3 2 x 1 13 2 1 1 2 lim e1 x e 0 1 c) cos x 1 x 1 x2 x2 2 3 lim sin 2 x sin lim 2 x sin 2 4 x x 2 2 e) 2. f(x0) è una forma indefinita di immediata interpretazione x2 02 2 a ) lim 0 cot 0 x 0 cot x x2 1 2 1 1 b) lim 0 ln 0 x 1 ln(1 x ) ln 1 1 c) e) ln x ln 0 - x 0 1 x 1 0 lim lim ln x x 0 x 3 ln 0 0 3 1 1 sin x sin 0 0 0 1 0 0 0 x sin d ) lim x 3 0 f ) lim x tan x x 2 2 26 3. f(x0) è una forma indeterminata 3.1 caso 0 0 0 con funzioni razionali fratte 0 L' indetermin atezza si elimina riducendo la frazione ai minimi termini. N x ax n bx n 1 ... cx d 0 lim lim 0 x x 0 D x x x 0 a x m b x m 1 ... c x d 1 1 1 1 con n, m N x x 0 p Q N x Q x N x x x 0 p q N , quindi lim lim lim Q D x x x 0 D x x x 0 x x q Q x xx 0 0 D 1 Q N x 0 0 Q x D 0 Q N x 0 N x lim Q D x 0 x x 0 D x Q x 0 N 0 0 Q D x 0 a) b) x 2 1 0 0 x 1 x 1 lim lim x 2 lim x 2 x 4 8x 2 16 x3 8 x 4 8x 2 16 x 8 3 se p q se p q con 1 p n e 1 q m se p q x 2 1 x 1x 1 x 2 1 x 1 lim lim x 1 2 x 1 x 1 x 1 x 1 x 1 0 0 lim x 2 x 4 8x 2 16 x3 8 x 2x 22 x 2 2x 4 x 22 x 2 2 x 2x 2 2x 4 0 0 12 27 c) lim x 2 x2 x 6 x3 5x 2 8x 4 426 0 8 20 16 4 0 x 3x 2 x 3 x 3 5 x 2 8 x 4 x 2 2 x 1 x 2 x 1 x 3 5 5 x2 x 6 lim 3 lim x 2 x 5 x 2 8 x 4 x 2 x 2 x 1 0 1 0 x2 x 6 osserva che d) lim x a x2 a2 x a 3 0 0 - 2 2 p.es. 1,99 2 0,01 0 - 2 2 p.es. 2,01 2 0,01 0 a R se a 0 , 0 se a 0 2a lim x2 a2 x a x a 3 se a 0 lim x a lim x a xa x a 2 x2 a2 x a 3 lim x 0 2a 0 1 x 0 con funzioni irrazional i fratte 0 L' indetermin atezza si elimina : 1. mediante razionaliz zazione del numeratore , o del den., o di entrambi 2. mediante opportune scomposizioni 3. mediante particolar i artifici a) lim x 1 0 x 1 0 lim x 1 1 1 lim x 1 x 1 x 1 2 x 1 x 1 raz. il num. x 1 x 1 x 1 x 1 x 1 1 x 1 28 b) lim x 2 x 2 2x 0 0 x2 raz. num. e den. x 2 2x x2 lim x 2 lim x 1 3 x 1 d) lim x 2 x2 x2 x 2 2x x 2 x 2 2x x 1 0 x 1 0 3 lim x 2 2x x2 0 lim 0 4 x 2 x 2 2x x2 3 c) x 2 x 2 2x x 2 2x x 2 x 2 2x x 2 x 2 scompongo in x 1 x 1 3 3 fattori il den. x 1 3 x 1 x 2 3 x 1 1 3 x 2 3 x 1 x 1 1 1 lim x 1 x 1 3 x 2 3 x 1 3 x 2 4 x 2 x 2 x x 2 x 4 2 0 0 moltiplico x 2 4 x 2 x 2 num. e den. per x-2 x - 2 x 2 x 2 x 2 x 2 f x 2 x 2 x 2 x x 2 x x 2 x 4 x 2 x2 x 2 x x2 lim x 2 x 2 4 x 2 x 2 x x 2 x 2 4 lim x 2 x 2 x2 x 2 2 2 2 x x2 22 29 0 con funzioni goniometri che 0 L’indeterminatezza si elimina, quando è possibile, facendo ricorso in modo opportuno al limite notevole ‘a’ e/o alle formule goniometriche. sinkx 0 0 x 0 x sinkx sinkx sinkx lim k lim lim k k x 0 x x 0 kx x 0 kx x 0 sin2x 0 0 x 0 3x sin2x 2 2 sin2x sin2x 2 lim 2 lim lim lim x 0 3x 2 x 0 2x 3 x 0 2x x 0 3 3 b) lim c) lim d) lim x 0 sinx x2 0 0 lim sinx 1 sinx 1 lim lim lim 1 x x 0 x x 0 x x 0 x sin3x 0 0 x 0 sin2x sin3x lim x x 0 sin2x x sin2x 0 x 0 xcosx 0 e) lim f) lim sin3x lim x 0 x sin2x 3 lim x 0 x 2 2sinxcosx sinx lim lim 2 2 x x 0 xcosx x 0 sin x - 2 0 g) lim y x - ; se x allora y 0 , quindi 0 2 2 x x2 2 sin x - sin y 2 lim lim 1 y 0 y x x2 2 h) lim x lim x sine x 3e x sine x 3e x 0 0 y e x ; se x allora y 0 , quindi sin y 1 1 lim 3 3 y 0 y 30 i) lim 1 - cosx x 2 x 0 2sin 2 x 5x 2 0 0 2 x sin 2 2 x 2 2 1 2 x 2 x 2sin x 2 1 - cosx x 2 2 2 2 2 sin 2 x 2sin x 5x 2sin x 5x x 2 2 2 5 x 2 2 x sin 2 1 2 1 4 x 2 x 2 4 2 2 sin x sin x 2 2 5 2 2 5 x x x 2 1 2 sin 2 tgx 0 0 x 0 x l) lim x sin 1 2 1 1 2 2 x 1 1 1 2 2 lim 2 x 0 sin 2 x 2 12 5 2 2 5 x tgx sinx tgx sinx 1 lim lim 1 x xcosx cosx x 0 x x 0 x arcsin x 0 pongo x 0 x 0 arcsin x y lim lim 1 x x 0 y 0 sin y m) lim y arcsinx , quindi x siny ; se x 0 y 0 ; arctgx 1 ... così anche lim x 0 x 0 con funzioni esponenziali e logaritmic he 0 L’indeterminatezza si elimina, quando è possibile, facendo ricorso in modo opportuno ai limiti notevoli ‘ b, b1, b2, b3 ’ e/o a trasformazioni della funzione. ln 1 kx 0 ln 1 kx lim ln lim 1 kx 1 x x 0 x x 0 x 0 x 0 1 pongo t ; se x 0 t , quindi kx a) lim ln 1 kx 1 lim ln lim 1 x t x 0 t kt ln e k k 31 e x 1 1 0 b) lim 0 x 1 x 1 pongo t x 1 x t - 1; se x 1 t 0, quindi e x 1 1 et 1 lim lim ln e 1 x 1 x 1 t 0 t c) lim x 0 ln 1 x tg 2 x 0 0 a kx 1 0 x 0 x 0 lim ln 1 x x x 0 x tg 2 x x2 lim x 0 ln 1 x 1 x x tgx x 2 ln e 0 1 (a 0) pongo t kx ; se x 0 t 0, quindi d) lim at 1 a kx 1 k ln a lim lim k x t x 0 t 0 e) lim ex e x x 0 e 2x quindi e 2x lim 2x 0 ex e x e x e 2x 1 x e 2x e 4x 0 e e 2x e 2x e 4x 1 e ex e x x 0 e 2x e 2x e 2x 1 2 1 lim e x 4xx x 0 e 1 4 2 x e 2x 1 1 e x 4 xx 1 e 1 x 32 3.2 caso con funzioni razionali fratte L’indeterminatezza si elimina raccogliendo a fattore comune l’incognita al massimo grado, tanto a numeratore, quanto a denominatore (vedi F.Indet. + - - funz. raz.): N x ax n bx n 1 ... cx d lim x D x x a x m b x m 1 ... c x d 1 1 1 1 con n, m N lim N x x D x lim b c d x n a ... n 1 n x x x lim b c d1 x m x a1 1 ... m11 m x x x lim x n m x a a1 1 a a 0 1 a a1 a a1 k 0) x xn ( ricorda che lim se n m se n m ( rapporto dei coeff. di grado massimo) se n m --------------------------------------- a) lim x 3x 3 4x 2 x 1 x 11x 4 N x 1 lim 3 0 x D x x x lim 4 1 1 3 x 3 3x 3 4x 2 x 1 x x 2 x3 4 11 x 11x x 4 1 3 x 33 3x 7 x 2 x 1 3 b) lim 2 5x 3 11x x N x 3 3 lim x D x x 5 5 7 2 1 x33 2 3 3x 7 x 2x 1 x x x 11 5x 3 11x x35 2 x 3 2 lim 3x 7x 1 4 c) lim x 2 5x 3 2x 2 N x 3 lim x 5 x Dx x 7 1 x43 2 4 3x 7x 1 x x 2 5x 3 2x 2 x35 x 4 2 lim con funzioni irrazionali fratte Per eliminare l’indeterminatezza si procede, in generale, come per le funzioni razionali fratte, raccogliendo a fattore comune l’incognita al massimo grado, tanto a numeratore, quanto a denominatore: 1 1 x 1 1 x x x x x x a) lim 2 x 2 x x 2 2 x x 1 x 1 x x 1 1 N x x 1 0 1 lim lim 0 1 x Dx x 2 1 x 2 x 3 3x 2 3x 2 x b) lim x 4 x 1 x 1 4x 1 x 1 1 1 x 4 1 x x N x lim x Dx x lim 2 x3 3 0 x 3 1 1 4 0 1 0 4 1 x x 34 c) lim x 3x 4 x 2 x 4 x 3 3x 4 x x 2 x 2 1 x x2 2 x x 4 4 x 3 x 3 x x x 2 1 2 1 x x 2 x 2 x x x x x 4 3 N x x x lim lim x Dx x x x 2 1 2 x x x d) lim x x sgnx x 1 x3 1 x3 x2 x3 1 sgnx x x 3 4 x 2 x 1 2 x x x 30 1 3 1 0 x x 1 x3 1 sgnx x 2 x 1 x3 1 1 1 x 3 1 1 x sgnx x , quindi 1 1 1 3 x 3 1 3 x x 1 1 x 1 x lim x 3 lim sgnx 1 x x 1 x 1 3 x 1 35 con funzioni goniometriche L’indeterminatezza si elimina procedendo come nel caso x sinx x 2x sinx a) lim x sinx x 2x sinx lim 0 . 0 sinx sinx x 1 1 x sinx x x sinx sinx 2x sinx 2 x 2 x x sinx 1 sinx x 1 0 1 lim 0 ricorda che lim sinx 2 0 2 x x x 2 x arctgx arctgx x 1 1 x arctgx x arctgx x x b) lim 1 1 2x 1 x 2x 1 2 x 2 x x arctgx 1 x arctgx arctgx 2 x 1 0 1 lim lim 0 ricorda che lim 1 20 2 x 2x 1 x x x 2 x con funzioni esponenziali e logaritmiche L’indeterminatezza si elimina procedendo come nel caso a) 0 . 0 ln sin 2 x ln 2 sin x cos x ln 2 ln sin x ln cos x ln sin x ln sin x ln sin x lim ln sin 2 x ln sin x lim ln sin 2 x ln sin x ln cos x ln 2 0 ln 2 lim 1 0 1 0 1 ln sin x x 0 ln sin x ln sin x ln sin x x 0 x 0 36 b) lim x 3 x e 1 x 3 x e 3 x 1 lim -1 lim e 1 x e 1 e x 1 - x x e1 x 2 c) lim 1x x 0 1 4e 2 e1 x 2 1 4e1 x per x 0 lim e1 x e1 0 ; e x 0 lim e1 x e1 0 ; e 0 x 0 1 2 e1 x lim e1 x 1 e1 x 4 1 e1 x 4 x 0 d) lim x x e 1 0 e1 x 1 2 e1 x e 3x e 3x per x 0 e 3x per x e1 x 2 1 4e1 x lim 1 2 e1 x x 0 1 e1 x 4 per x e 2x e x 1 e x 1 1 1 1 ex ex e 3x e 2x lim x lim 1 x e 1 x 1 x e 1 4 37 3.3 caso con funzioni razionali (intere e fratte) a) Limite della ‘ funzione polinomio ’. Il limite per x di un polinomio dà luogo ad una somma algebrica di infiniti di ordini diversi (diversi esponenti) e può presentarsi la forma indeterminata + - . Fra i vari infiniti prevale quello di ordine massimo, pertanto nel calcolo si possono trascurare gli infiniti di ordine inferiore. lim 2x 4 15x 3 6x 2 13 2 4 15 3 6 2 13 , quindi x lim x per x f x per x 15 6 13 è una f. indet. 2x 4 15x 3 6x 2 13 x 4 2 2 4 x x x lim 2x 4 15x 3 6x 2 13 lim x 4 2 x x x 1x 2 x 2 3 1 3 1 b) lim 1 x 1 x 3 1 x 1 x x 2 x 1 1 x 1 x 3 1 x x2 x 2 lim f x lim 1 x 1 x 1 1 x x2 con funzioni irrazionali L’indeterminatezza si elimina trasformando opportunamente la funzione, di solito mediante razionalizzazioni e raccoglimenti, in modo da riportare il limite alla forma indeterminata del tipo , o ad una forma di immediata interpretazione . a) lim x 2 1 x 2 1 - x lim f x lim x x 2 x2 1 x2 1 x2 1 x2 1 2 0 2 x 1 x 1 2 2 38 3 x 1 3 2x - x 3 x 1 3 2x 3 x 12 3 2x x 1 3 2x 2 3 3 b) lim x 1 2x 3 x 1 2 x 1 3 x 12 3 2x x 1 3 2x 2 3 x 1 3 2x lim x x 3 lim 3 3 x 2x 1 2x - 2x 4x 2 2 3 3 3 3 3 3 x 2x 1 2x - 2x 4x 2 2 3 x 2 2x 1 2x 2 - 2x 4x 2 2 x 3 1 2 x 1 x 2 3 2 - 2 x 3 4 3 x 2 3 2 x 2 - 2 x 4x 2 3 3 2 1 3 1 2 x 1 x 1 3 x1 x 1 2 x 1 x 1 x 1 x x 1 2 x 1 x 2 2 3 x 1 3 2x lim x x 3 2x 2 x 1 1 x 1 x lim c) 2x x 1 3 x 1 x 1 3 3 2-2 x 4 3 2 2 1 x 3 2-2 x 1 2 4 3 3 3 4 lim x 2 5 x 6 x - x x 2 5 x 6 x x 2 5 x 6 x x 2 5x 6 x x 2 5x 6 x 5x 6 lim x 2 5 x 6 x lim x x 2 5 x 6 x x 5x 6 x5 6 x x 5x 6 x 2 2 x 5x 6 x x 1 5 x 6 x x x 56 x x 50 5 lim x 2 5 x 6 x lim 1 x x 1 5 x 6 x 2 x x 11 2 x 2 5x 6 39 con funzioni goniometriche, esponenziali e logaritmiche L’indeterminatezza si elimina trasformando opportunamente la funzione, in modo da 0 riportare il calcolo a forme indeterminate del tipo , , e/o a limiti notevoli . 0 1 1 1 1 1 cosx - 2 a) lim 21 - cosx sin 2 x 21 - cosx1 cosx x 0 21 - cosx sin 2 x cosx - 1 1 1 1 lim f x lim 21 - cosx1 cosx 21 cosx 4 x 0 x 0 21 cosx b) lim x 0 lnsin2x ln2x lim f x lim ln x 0 c) lim x x 0 d) x lnsin2x ln2x ln sin2x 2x sin2x sin2x ln lim ln1 0 2x x 0 2x ln 1 - 3x ln 4 - 5x lim f x lim ln x ln 1 - 3x ln 4 - 5x ln 1 - 3x 4 - 5x 1 - 3x 1 - 3x 3 ln lim ln 4 - 5x 5 x 4 - 5x π lim x 2 1 arctgx x 2 x Dato che l’indeterminatezza non è dovuta ad arctgx, conviene scomporre il limite nel modo seguente: lim x 2 1 arctgx x lim arctgx lim x 2 1 x x x x 1 lim x 2 1 x lim 0 2 x x 2 1 x 2 2 x 2 40 3.4 caso 0 L’indeterminatezza si elimina trasformando opportunamente la funzione, in modo da 0 riportare il calcolo a forme indeterminate del tipo , , e/o a limiti notevoli o di 0 immediata interpretazione. x x sin 2 x x x x 2 2 sinx a) lim cos sin tgx 0 cos sin tgx x x cosx π 2 2 2 2 x cos sin 2 2 2 cosx sinx sinx x x cosx x x cos sin cos sin 2 2 2 2 sinx 1 2 lim f x lim x x π π 2 2 x x cos sin 2 2 2 2 cos2 1 1 1 x 1 1 b) lim x sin x sin 0 xsin x sinx x sinx x 0 x sinx 1 x lim f x lim xsin 0 1 1 x sinx x 0 x 0 c) lim x xe 1x 0 1 et 1 lim f x lim lne 1 t x t 0 pongo x 1 1 , t ; se x t 0 t x 41 3.5 casi 00, 0, 1 Ognuna delle forme indeterminate 00, 0, 1 scaturisce da una funzione del tipo F(x)=[f(x)]g(x) , pertanto l’indeterminatezza si trasforma nel tipo 0, quindi anche 0 nelle forme , , ricorrendo all’identità logaritmica ( a = e lna , con a>0 ) 0 f x gx egx lnf x . L’indeterminatezza si elimina trasformando opportunamente la funzione, in modo da 0 riportare il calcolo a forme indeterminate del tipo , , e/o a limiti notevoli o di 0 immediata interpretazione. 1 a) lim 1 x 1 x2 2x 2 1 1 pongo t x 2 1 ; x t - 1 ; se x t 1 lim f x lim 1 t x t 2t 1 t 2 1 1 1 2 lim 1 1 e 1 e 2 t t t 42 Asintoti Definizione Sia y = f(x) l’equazione di una funzione, il suo grafico, P( x ; f(x) ) un punto di e PH la distanza di P da una retta r. Diciamo che r è un asintoto per la funzione f(x), se la distanza PH tende a zero quando P si allontana indefinitamente, lungo , dall’origine: lim PH 0 , con P . OP Possono verificarsi tre casi: 1) Asintoto verticale Si dice che la funzione f (x) presenta un asintoto verticale di equazione x = x0 lim f x x x 0 oppure lim f x x x 0 Dalla definizione si deduce che una funzione può ammettere asintoti verticali solamente in punti singolari di seconda specie ( x0 è un punto singolare di seconda specie). 43 Esempi: a) f x lim x 0 1 x2 1 x 2 , Df R 0 x 0 è as. vert. b) f x ln x , Df R 0 ; lim ln x x 0 x 0 è as. verticale 2) Asintoto orizzontale Si dice che la funzione f (x), avente dominio Df illimitato, presenta un asintoto orizzontale di equazione y=l lim f x l x oppure lim f x l x Una funzione con Df illimitato può avere uno o al più due asintoti orizzontali. Esempi: 44 a) f x arctgx , Df R ; lim arctg x 2 x 2 b) f x y sinx , Df R 0 ; x 2 e y 2 sono asintoti orizzontal i lim f x 0 y 0 è asintoto orizzontal e x (Es. 6.7 – Limiti) 3) Asintoto obliquo Si dice che la funzione f (x), avente dominio Df illimitato, presenta un asintoto obliquo di equazione y = mx + q , sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni: 1) 2) lim f x x f x l x x lim oppure In questo caso poniamo 3) lim f x mx l1 x lim f x oppure f x l x x lim con l finito e diverso da zero m=l . oppure In questo caso poniamo x lim f x mx l1 x q = l1 . con l1 finito 45 Se la prima condizione vale sia per x - che per x + , bisogna calcolare i limiti 2) e 3) separatamente e potranno esserci due asintoti obliqui differenti. Sia gli asintoti obliqui che quelli orizzontali possono essere attraversati, al finito, dal grafico della funzione. Dimostrazione (vedi la figura della definizione generale) Considero la funzione di equazione y = f(x) e di grafico , la retta-asintoto r di equazione y = mx + q , un punto P( x ; f(x) ) e la distanza PH di P da . La condizione lim PH 0 , con P , dettata dalla definizione generale di OP asintoto, implica che, al tendere a zero di PH , tenda a zero la differenza fra le ordinate di H e P, quindi: lim PH 0 OP lim y H y P lim mx q - f(x) 0 e anche : x x mx q - f(x) 0 0 ; x x mx q - f(x) mx q f x q f x semplifico m , torno al limite x x x x x x q f x f(x) f(x) lim m 0 lim m m 0 lim x x x x x x x a) lim b) lim mx q - f(x) lim mx f x q 0 x x lim f x - mx q . x Abbiamo dimostrato che: la retta r: y = mx + q è asintoto obliquo per la funzione f(x) f x lim f x e lim m e lim f x mx q . x x x x 46 Esempio: determinare l’eventuale asintoto obliquo della funzione x2 f x , 4x 1 1 D f R - . 4 Verifico, nell’ordine, le condizioni 1), 2), 3) : x2 1) lim f x lim x x 4 x 1 2) lim x f x x2 x2 1 1 lim lim , quindi m x 4 x x4 x 1 x 4 x 2 x 4 x2 x 4x2 4x 2 x 3) lim f x mx lim lim 44 x 1 x x 4 x 1 4 x x 1 1 lim , quindi q 16 16 x 16 x 4 Sono state verificate tutte le condizioni, pertanto la funzione f(x) ammette asintoto 1 1 obliquo di equazione y x . 4 16