La mostra. Presentazione e obiettivi della

Antonio Labriola e la sua Università
LA MOSTRA
Questa Mostra, in occasione del primo Centenario della morte di Antonio Labriola (San
Germano-Cassino 1843, Roma 1904), si propone:
• di ricordare la figura e l’opera di Labriola e di additarne i tratti salienti della persona e quelli
scientifici e didattici del suo magistero romano, dal 1874 al 1904;
• di far rivivere storicamente nel suo tempo il Labriola professore universitario nell’Università
di Roma, dal punto di vista della sua stessa Università: sia quella degli anni del suo insegnamento,
sia questa che oggi ne vuol rammentare gli effetti;
• di evidenziare in particolare il contributo che, da un lato, la Facoltà di Filosofia della
“Sapienza”, da un altro lato l’Archivio Centrale dello Stato e l’Archivio di Stato di Roma hanno
dato e possono continuare a dare per una più completa conoscenza dell’intero percorso culturale
labrioliano;
• di proporre quindi precisi percorsi di ricerca in corso, ovvero ulteriori piste d’indagine
localizzata in ambito romano, ben sapendo che i luoghi dello studio di Labriola sono anche altrove
(anzitutto a Napoli, nella Società napoletana di storia patria) e variamente importanti.
La Mostra presenta qui, nell’Archivio Centrale dello Stato che è ricco di materiali labrioliani
imprescindibili, una dimensione introduttiva.
Ed introduttiva, proprio nel senso che i documenti in mostra in questa sede sono in qualche
modo propedeutici rispetto a ciò che verrà mostrato a Sant’Ivo alla Sapienza (sede storica della
Prima Università di Roma, dove Labriola insegnò per un trentennio) e nella Biblioteca della Facoltà
di Filosofia (Villa Mirafiori, Via Carlo Fea 2): che è un luogo significativo ed altrettanto “unico”, sia
per la peculiarità delle dotazioni librarie possedute, che rimandano variamente a Labriola; sia per
la tradizione di studi labrioliani, di cui tale sede è luogo privilegiato.
I pannelli esposti nell’Archivio Centrale dello Stato si ripropongono pertanto di illustrare
nell'essenziale, anzitutto, l'anno Centenario della morte di Labriola (vedi quindi quanto esposto
qui accanto); in secondo luogo, di presentare l’autore nei suoi tratti elementari ed insieme
problematici di insieme; in terzo luogo, di offrire una rassegna iniziale dell’insostituibile portato
storico-documentario dello stesso Archivio Centrale dello Stato.
La Mostra ospita infine una postazione multimediale, nella quale è possibile visionare un film
su Il mondo di Antonio Labriola e un CD ROM sull’intero percorso (dall’Eur a Sant’Ivo, a Villa
Mirafiori), a cura di Domenico Salzo; e un secondo CD ROM, Il Socrate di Labriola e altri Socrate, a
cura di Giada Bassetti e Daniela Tarabusi, che ha l’intento di mettere in luce, oltre Labriola, un
aspetto caratteristico di Labriola, il suo socratismo, e talune ulteriorità didattiche che, a partire da
esso, non sono da escludere.