Assistenza alla persona affetta
da BPCO
Che cosa si intende per BPCO?
un gruppo di disturbi respiratori cronici
lentamente progressivi
caratterizzati dalla
riduzione delflussomassimoespiratorio
durante un’espirazione forzata.
L’elemento che caratterizza le BPCO è l’ostruzione
irreversibile delle vie respiratorie.
1
La BPCO include la
bronchite cronica
e
l’enfisema polmonare,
due patologie distinte, presenti nella
maggior parte dei casi in associazione.
Asma e successivo sviluppo
della BPCO
Uno studio osservazionale prospettico compiuto da dei
ricercatori dell’Arizona
Respiratory Center dell’Arizona University a Tucson (2004)
ha evidenziato che
I soggetti con asma in forma attiva
presentavano, in modo significativo, un rischio più alto
rispetto ai pazienti con forma non attiva o ai non
asmatici di sviluppare una BPCO.
2
Asma bronchiale, Bronchite cronica e
Enfisema polmonare…
Cosa hanno in comune ?
Un andamento ingravescente, verso
l’insufficienza respiratoria cronica
Pertanto si tende a riunirle in un’unica
categoria clinico-funzionale, vale a dire le
broncopneumopatie croniche ostruttive
Cosa hanno in comune ?
patologie respiratorie di maggior frequenza,
infatti
possono colpire tra il 5-10% della popolazione
generale in forma più o meno grave.
Quali differenze?
L’asma bronchiale è un’affezione che inizia
generalmente in età infantile, mentre la bronchite
cronica e l’enfisema polmonare sono appannaggio
dell’età più avanzata.
3
In tre ampi studi osservazionali statunitensi
condotti tra il 1971 e il 1984
Il fumo di sigaretta
è risultato essere il fattore responsabile più
comune dell’ostruzione delle vie aeree
Inoltre interagisce con tutti gli altri fattori pre-disponenti
quali:
l’inquinamento atmosferico
la professione
le infezioni
Altre cause
iper-attivà bronchiale
Allergie
Segni e sintomi
tosseedispnea
tosseedespettorato
Nelle formeostruttive
Nelle formesecretive
dispnea
4
Altri segni e sintomi
Cefalea mattutina
può indicare l’insorgenza di una
ritenzione significativa di CO2
Calo ponderale
Ansietà
Depressione
Disturbi del sonno
Classificazione della BPCO
O- BPCO
a rischio
Sintomi cronici (tosse escreato)
Esposizione a fattori di rischio
Spirometria normale
1- BPCO
lieve
VEMS/CVF <70%
VEMS> 80% del predetto
Con o senza sintomi
2 - BPCO
moderata
VEMS/CVF<70%
80%>VEMS>50% del predetto
Con o senza sintomi
2B
VEMS/CVF<70%
50%>VEMS>30% del predetto
Con o senza sintomi
3 - BPCO
severa
VEMS/CVF <70%
VEMS < 30% del predetto o presenza di
Insufficienza respiratoria o di scompenso
caArAd2i0a1c0.o20d11es
F.tro
5
Quali Modelli Funzionali
risulteranno alterati nella
persona affetta da BPCO ?
Modello di
Modello di
Modello di
BPCO
Modello di
Modello di
Modello di
Modello di
6
Modello di ruolo relazioni
Modello di,
mantenimento e
percezione della salute
Modello di
Nutrizionale metabolico
BPCO
Modello di
Sonno e riposo
Modello di
Attività ed esercizio fisico
Modello di Coping, tolleranza
allo stress
Modello di concetto di sè
Accertamento infermieristico
nel paziente affetto da BPCO
comparsa dei sintomi a degli eventi scatenanti
tipo di respiro
presenza di rumori respiratori
Questionario sul grado
grado di dispnea
della dispnea
posizione assunta dalla persona
colore cutaneo
dal Medical Research
7
Questionario sul grado della dispnea [1]
Dispnea di grado 1
Ha difficoltà di respiro facendo un leggero
pendio o una rampa di scale a passo normale?
Dispnea di grado 2
Ha difficoltà di respiro camminando a piedi in
pianura con una persona della sua età?
Dispnea di grado 3
Deve fermarsi per prendere fiato camminando
in pianura con una persona della sua età?
Dispnea di grado 4
E’ capace di percorrere almeno 150 metri in
pianura senza fermarsi per mancanza di
respiro?
Dispnea di grado 5
Ha difficoltà di respiro nelle comuni attività
domestiche? (ad es. accudendo alla sua
persona)
[1] Derivato dal Medical Research Council; tratto da Aspetti clinici della broncopneumopatia cronica ostruttiva di Paggiaro P. e Vagaggini B.
Ann. Ist Sup sanità 2003;39(4);519-528
Accertamento infermieristico
nel paziente affetto da BPCO
utilizzo dei muscoli accessori
tipo di tosse
presenza/caratteristiche dell’espettorato
aspetto generale della persona
parametri vitali
segni di sovraccarico destro
8
Accertamento infermieristico
nel paziente affetto da BPCO
alterazioni dello stato mentale
sullo stato del sensorio
dati relativi allo stile di vita (fumo)
riduzione dell’attività tolleranza allo sforzo
modificazioni nel suo stile di vita
Quali
Diagnosi Infermieristiche e/o
Problemi Collaborativi
si possono ipotizzare nella
persona affetta da BPCO ?
9
Modello di ruolo relazioni
Modello di,
mantenimento e
percezione della salute
Modello di
Nutrizionale metabolico
BPCO
Modello di
Sonno e riposo
Modello di
Attività ed esercizio fisico
Modello di Coping, tolleranza
allo stress
Modello di concetto di sè
AA 2010.2011 F.Todesco
Diagnosi infermieristiche
Rischio di nutrizione alterata
inferiore al fabbisogno
correlata ad anoressia, secondaria
a dispnea, alitosi ed affaticamento
Rischio di isolamento correlato
a minor socializzazione
e inabilità al lavoro
Rischio di combustione correlata
a dipendenza al fumo
ed uso di OTLT
Modello di ruolo relazioni
Modello di
Nutrizionale metabolico
Modello di,
mantenimento e
percezione della salute
BPCO
Modello di
Sonno e riposo
Modello di
Attività ed esercizio fisico
Alterazione del modello di sonno
correlato a ortopnea e dispnea
secondario a broncospasmo,
secrezioni dense
Modello di Coping, tolleranza
allo stress
Modello di Concetto di sè
Scarsa tolleranza all’attività fisica correlata ad
ossigenazione inadeguata, affaticamento e
aumento del lavoro respiratorio
Coping inadeguato
correlato,
ansia , depressione, diminuito
livello di attività
Deficit della cura di sé correlato a
modelli di respirazione inefficace,
AA 2010.2011
dispnea,
fatigue eF.Todesco
ipossiemia
Senso di impotenza,
correlate alla perdita
della propria autonomia
secondaria alla malattia cronica
10
10
Problemi Collaborativi
Alterazione dello scambio gassoso
correlata
ad alterazioni del
rapporto ventilazione- perfusione
BPCO
Inefficacie clearance mucociliare delle vie aeree correlata
ad eccessiva produzione di secrezioni bronchiali, riduzione
delle ciglia,
aumento della viscosità del muco e tosse inefficace.
DI: Scarsa tolleranza all’attività fisica c/o
a ossigenazione inadeguata,
affaticamento e aumento del lavoro respiratorio
Quali interventi saranno
necessari?
11
11
Con quali criteri si possono proporre degli interventi ?
DI:Scarsa tolleranza all’attività fisica c/o
a ossigenazione inadeguata, affaticamento
e aumento del lavoro respiratorio
Criterio generale
Proporre interventi che siano finalizzati a risolvere il problema della persona o
in alternativa, se il problema, come in questo caso non è del tutto rimovibile,
proporre di ridurre il dispendio energetico, ed ottimizzare l’uso delle energie
Criterio di apropiatezza
Proporre interventi che vadano ad agire
sui diversi fattori correlati che sono stati enunciati
Se non rimuovo la causa non posso
pensare di poter risolvere i problemi che ho enunciato…
Gli interventi saranno mirati a
ridurre il dispendio
energetico, ad ottimizzare
l’uso delle proprie energie
12
12
DI: Scarsa tolleranza all’attività fisica c/o
a ossigenazione inadeguata,
affaticamento e aumento del lavoro respiratorio
Interventi (Carpenito L.D.) (Hollway, II) (Brunner Suddarth)
•Favorire il riposo
•Evitare gli stress
•Prevenire la stipsi
•Spiegare all’utente come conservare energia:
Distribuire le attività durante il giorno
Svolgere le attività quotidiane, quando è possibile, da seduti
Programmare adeguati periodi di riposo
Aumentare gradualmente le attività di vita quotidiana man mano che
la tolleranza aumenta.
Insegnare al paziente ad accertare se dopo l’attività vi sono
risposte anomale (aumento della FR, ritardato ritorno ai valori a riposo..)
11 i .Tod esco
•Insegnare al paziente strategieAAa2t0t1e0.a20m
igliorare lo stato nutrizionale.
DI: Rischio di nutrizione alterata inferiore
al fabbisogno correlata ad anoressia,
secondaria a dispnea, alitosi ed affaticamento
Quali interventi saranno
necessari?
13
13
DI: Rischio di nutrizione alterata inferiore al
fabbisogno correlata ad anoressia, secondaria
a dispnea, alitosi ed affaticamento
Gli interventi saranno mirati a prevenire le complicanze di
un’alimentazione errata, ed a far seguire
una dieta ipercalorica e iperproteica
Gli interventi saranno mirati
a prevenire le complicanze di
un’alimentazione errata, ed a
far seguire una dieta
ipercalorica e iperproteica
14
14
DI: Rischio di nutrizione alterata inferiore al
fabbisogno correlata ad anoressia, secondaria
a dispnea, alitosi ed affaticamento
Interventi (DeLetter 1991) (Carpenito L.D.) (Hollway, II) (Brunner Suddarth)
Assumere una dieta ricca di lipidi e proteina, ma povera di carboidrati poiché a
digestione dei carboidrati fa aumentare l’Anidride carbonica (> Co2)
•Assumere 2,2,5 litri di acqua /die
•Garantire un supplemento nutrizionale proteico l’assunzione di proteine è
essenziale per i processi di guarigione
•Evitare latte e cioccolato perché aumentano la viscosità delle secrezioni
•Evitare alcool e caffeina perché hanno un azione diuretica
•Garantire il riposo prima dei pasti (far assumere un supplemento di ossigeno
prima dei pasti o dopo)
•Far fare pasti frequenti di piccola quantità (4-6)
•Non bere molto durate i pasti, perché ciò fa aumentare il volume gastrico e il
gonfiore di stomaco
•Evitare cibi asciutti irritano la gola e stimolano la tosse
DI: Senso di impotenza,
correlate alla perdita
della propria autonomia
secondaria alla malattia cronica.
Quali interventi saranno
necessari?
15
15
DI: Senso di impotenza,
correlate alla perdita
della propria autonomia
secondaria alla malattia cronica.
Gli interventi saranno mirati a far elaborare
al paziente i motivi del suo disagio,
saranno orientati al sostegno emotivo, ed
all’orientamento verso degli nuovi obiettivi
o/a strategie per migliorare la sua
condizione
Gli interventi saranno mirati a
far elaborare al paziente i
motivi del suo disagio,
saranno orientati al sostegno
emotivo, ed all’orientamento
verso degli nuovi obiettivi o/a
strategie per migliorare la sua
condizione
16
16
DI: Senso di impotenza,
correlate alla perdita
della propria autonomia
secondaria alla malattia cronica.
Interventi (Carpenito L.D.) (Hollway, II) (Brunner Suddarth)
•Permettere al paziente di condividere le sue perdite
•Aiutare la persona a trovare i suoi punti di forza, le proprie risorse
•Aiutare la persona a stabilire obiettivi e alternative, a scegliere le azioni
migliori per se stesso.
PC: Inefficacie clearance mucociliare delle
vie aeree correlata ad eccessiva produzione
di secrezioni bronchiali, riduzione delle ciglia,
aumento della viscosità del muco e
tosse inefficace.
Quali interventi saranno
necessari?
17
17
PC: Inefficacie clearance mucociliare
delle vie aeree correlata ad
eccessiva produzione di secrezioni bronchiali,
riduzione delle ciglia,
aumento della viscosità del muco
e tosse inefficace.
Si sceglieranno tutti quegli interventi che saranno in grado
di ridurre o facilitare l’emissione delle secrezioni bronchiali
andando ad agire su diversi livelli
Si sceglieranno tutti quegli
interventi che saranno in
grado di ridurre o facilitare
l’emissione delle secrezioni
bronchiali andando ad agire
su diversi livelli
18
18
PC: Inefficacie clearance mucociliare
delle vie aeree correlata ad
eccessiva produzione di secrezioni bronchiali,
riduzione delle ciglia,
aumento della viscosità del muco
e tosse inefficace.
Interventi (Carpenito L.D.) (Hollway, II) (Brunner Suddarth)
• Istruire il paziente sui metodi appropriati di tosse controllata (respirare
profondamente e lentamente, usare la respirazione diaframmatica, trattenere il
respiro per 3-5 secondi, poi espirare lentamente attraverso la bocca, fare un secondo
respiro, trattenere e tossire dal torace).
• Istruire il paziente, sulla necessità di aumentare l’introito dei liquidi salvo i
casi in cui al paziente sia prescritta una limitazione precisa all’introduzione di liquidi.
• Istruire il paziente sulla necessità di umidificare l’ambiente.
• Eventualmente aspirare le secrezioni.
PC: Alterazione dello scambio gassoso
correlata ad alterazioni del rapporto
ventilazione- perfusione
Quali interventi saranno necessari?
19
19
PC: Alterazione dello scambio gassoso
correlata ad alterazioni del rapporto
ventilazione- perfusione
PC: Alterazione dello scambio gassoso
correlata ad alterazioni del rapporto
ventilazione- perfusione
Interventi in fase acuta (Carpenito L.D.) (Hollway, II) (Brunner Suddarth)
•Ossigenoterapia
•Somministrazione di broncodilatatori
•Somministrazione di corticosteroidi
•Valutazione costante della dispnea e dello stato cognitivo
•Monitoraggio dell’emogasanalisi
•Antibioticoterapia
•Controllare la comparsa eventuale di aritmie
•Respirazione a pressione positiva espiratoria
Interventi in fase post acuta (Carpenito L.D.) (Hollway, II) (Brunner Suddarth)
•Ossigenoterapia a lungo termine
•Respirazione a labbra socchiuse
•Respirazione diaframmatica
20
20
PC Alterazione dello scambio gassoso
correlata ad alterazioni del rapporto
ventilazione- perfusione
Interventi in fase acuta
Dispnea
Stato
Emogas
Monitorare
analisi
cognitivo
Comparsa
di aritmie
PC Alterazione dello scambio gassoso
correlata ad alterazioni del rapporto
ventilazione- perfusione
Interventi in fase acuta
Ossigenoterapia
Somministrare
Bronco-dilatatori Corticosteroidi
21
21
PC Alterazione dello scambio gassoso
correlata ad alterazioni del rapporto
ventilazione- perfusione
Interventi in fase acuta
Eseguire un eventuale
Terapia con antibiotici
PC Alterazione dello scambio gassoso
correlata ad alterazioni del rapporto
ventilazione- perfusione
Interventi in fase postacuta
Respirazione a
labbra socchiuse
Praticare
Ossigenoterapia
a lungo termine
Respirazione
diaframmatica
22
22
Complicanze Potenziali
Collasso di un alveolo o condizione di mancanza d’aria degli alveoli
Atelecttasia
In seguito a ipossiemia cronica. le arterie
polmonari rispondono all’ipossiemia con
vasocostrizione che determinare un’ipertensione
polmonare
Insufficienza respiratoria
acuta e cronica
BPCO
Ipertensione polmonare
Pneumotorace
Una complicanza a cui sono soggetti
soprattutto i pz con gravi modificazioni
enfisematose i quali possono sviluppare
bolle di grosse dimensioni, che possono
andare incontro a rottura e causare
pneumotorace
Infezione polmonare
Complicanze potenziali più
frequenti nei pazienti affetti da
BPCO:
Atelectasia = collasso di un alveolo o condizione di
mancanza d’aria degli alveoli
Pneumotorace = collasso completo o parziale dei
polmoni dovuto a pressione positiva nello spazio pleurico
Insufficienza respiratoria
Polmonite
Ipertensione polmonare
Stato asmatico
23
23
Approccio terapeutico
Riabilitativo
Preventivo
BPCO
Farmacologico
Trattamento delle
riacutizzazioni
Trattamento preventivo
Astensione dal fumo
Riduzione
dell’esposizione ad
inquinanti ambientali
Vaccinazione
anti-influenzale
Fisioterapia
respiratoria
BPCO
Preventivo
24
24
Trattamento farmacologico
Bronco-dilatatori
Farmacologico
(ß2-agonisti - Anticolinergici Teofillinici)
Anti-infiammatori
(Corticosteroidi)
Fluidificanti
Antibiotici
Antitussivi
Ossigenoterapia
BPCO
Preventivo
L’ossigenoterapia a lungo
termine (OTLT)
Il criterio elettivo di prescrizione di OTLT
è costituito dal riscontro di ipossiemia
con
PaO2 < a 55 mmHg
Il flusso di ossigeno ottimale a riposo
vaidentificato
cercando di ottenere una
PaO2 tra i 65 e gli 85 mmHg o una sat. O2 ≥ 92%.
25
25
Sistemi di somministrazione di
ossigeno
Sistemi a
basso flusso
che convogliano flussi
da 1 a 8 l/min.
per ogni aumento di 1 litro di O2/min la
concentrazione di O2 aumenta del 4%.
si avvalgono di
cateteri nasali (sondino)
di cannule nasali (occhialini) indicato
in pazienti con problemi respiratori
minimi. Oppure quando la maschera
non sia tollerata
maschere orali
AA 2010.2011 F.Todesco
Sistemi di somministrazione di
ossigeno
Sistemi a
flusso elevato
Maschera di Venturi
Maschera facciale con
reservoir per l’O2
26
26
Sistemi di somministrazione
dell’O2
Cannule nasali: due tubuli vengono inseriti nella parte anteriore delle narici,
sostenuti da un leggero supporto (6L/min, [02]=22-40%)
Maschere semplici: si somministra O2 in concentrazioni fino al 35-60%, quando
la velocità di flusso è pari a 6-10L/min.
Maschera di Venturi: l’O2 entra nella maschera attraverso un getto sottile,
determina un flusso costante di aria che entra attraverso i fori circostanti. Con un
flusso dell’O2 di 3-15 L/min si somministra al paziente un flusso totale (O2+aria) di
circa 40L/min. In questo modo la re-inspirazione di gas espirato diventa
trascurabile, per cui non si ha accumulo di CO2. Si somministra O2 in concentrazioni
pari a 24-50%)
Complicanze legate alla terapia
con ossigeno
Lacombustione
27
27
Complicanze legate alla terapia
con ossigeno
LanarcosidaCO2-carbonarcosi
Complicanze legate alla terapia
con ossigeno
Leinfezioni
28
28
Complicanze legate alla terapia
con ossigeno
Dannitessutali
Trattamento riabilitativo
tosse diretta
tecniche di
respirazione a
pressione positiva
espiratoria
Riabilitativo
BPCO
(labbra increspate, e diaframmatica)
tecniche di
rilassament
o
ricondizionamento
generale allo sforzo
Preventivo
Farmacologico
29
29
La terapia riabilitativa della
BPCO
Altre tecniche di riabilitazione
controverse
Drenaggio posturale
Aereosol con soluzione salina (fisiologica)
Respirazione e pressione positiva
intermittente
Trattamento delle
riacutizzazioni
B2 agonisti ogni 2 ore
Riabilitativo
Aminofillina ev
Corticosteroidi ev
Antibiotico-terapia
Preventivo
BPCO Farmacologico
Trattamento
delle
riacutizzazioni
30
30
Principali
Diagnosi Infermieristiche
Ipossia c/o a ipoventilazione alveolare, aumento del
lavoro respiratorio e presenza di tappi di muco
secondario a riacutizzazione della BPCO
Inefficace clerance mucocliare delle viee aeree c/o a
eccessiva produzione di secrezioni, riduzione delle ciglia,
aumento della viscosità del muco e tosse inefficace
secondario a riacutizzazione della BPCO
Rischio di malnutrizione calorico-proteica c/o a
inappetenza, difficoltà nella digestione, aumento del
fabbisogno energetico secondario a BPCO
Principali
Diagnosi Infermieristiche
Riduzione della tolleranza all’attività fisica c/o ad ipoossigenazione e iper-catabolismo muscolare secondario a
BPCO
Paura e preoccupazione c/o all’ospedalizzazione e alla
riacutizzazione della patologia invalidante
Alterazione delle dinamiche famigliari per perdita del
ruolo e dell’autonomia c/o alla malattia cronica
Disturbi del sonno c/o ad effetti stimolanti dei
broncodilatatori, alla dispnea e all’ansia
31
31
Principali
Diagnosi Infermieristiche
Difficoltà di adattamento alla patologia invalidante e
progressiva e mancanza di speranza c/o a perdita di
controllo e restrizioni sullo stile di vita
Deficit delle conoscenze relative al processo di auto-cura
c/o alla complessità della patologia
Rischio di aritmie c/o a ipossigenazione miocardica, stato
di acidosi, effetti delle terapie (teofillina)
Rischio di tossicità da ossigeno correlata a una
concentrazione eccessiva e somministrazione prolungata
INSUFFICIENZA
RESPIRATORIA
32
32
Lo scopo della respirazione è di far arrivare
O2 alle cellule e di espellere la CO2.
O2
CO2
Il trasporto dei gas avviene attraverso
vari distretti anatomici:
-laringe
-trachea
-bronchi
-alveoli
-interstizio
-capillari
-vasi sanguigni
33
33
Il trasporto dei gas avviene attraverso
varie fasi:
-passaggio gas nelle vie aeree
-miscela intralveolare
-diffusione alveolo-capillare
-trasporto dei gas attraverso il sangue
Alterazione di una di queste fasi
Insufficienza Respiratoria
34
34
INSUFFICIENZA RESPIRATORIA
definizione
“Incapacità del polmone
a
soddisfare le esigenze
metaboliche
dell’organismo”.
Si verifica per riduzione
della capacità del
sistema respiratorio a
mantenere l’omeostasi
degli scambi gassosi
(O2 e CO2)
CO2
O2
Insufficienza Respiratoria:
diagnosi
Diagnosi di IR non clinica, ma basata sui
risultati dell’ Emogasanalisi arteriosa
35
35
Insufficienza Respiratoria:
classificazione
IR di tipo I (non-ventilatoria o IR normocapnica) caratterizzata da una ipossiemia
con normali o ridotti livelli di PaCO2;
IR di tipo II (ventilatoria o IR
ipercapnica)
caratterizzata da elevati
livelli di PaCO2 associati a vari gradi di
ipossiemia.
Insufficienza Respiratoria:
classificazione
TipoI(parziale):
ipossiemia (PaO2<60 mmHg)
TipoII(totale):
ipossiemia (PaO2<60 mmHg) +
ipercapnia (PaCO2>45-50 mmHg)
Aria ambiente a livello del mare
36
36
Ipossiemia: definizione
Nella pratica clinica, si definiscono
diagnostici per IR valori di PaO2 < 60 mmHg
Ipercapnia: definizione
La variabilità della PaCO2 nei soggetti
normali è limitata
La condizione di ipercapnia è definita da
un livello di PaCO2 >45-50 mmHg
37
37
Insufficienza respiratoria
modalità di insorgenza
acuta
IR
cronica
“acute-on-chronic”
(riacutizzazioni)
Insufficienza Respiratoria:
classificazione modalità insorgenza
IR acuta
compromissione della funzione
respiratoria in un periodo temporale
molto breve e spesso di entità grave
IR cronica
lenta insorgenza e di minore severità
per la presenza di meccanismi di
compenso
38
38
Insufficienza Respiratoria
Diagnosi e trattamento inappropriate IR:
Morte
Disabilità a lungo-termine
Insufficienza Respiratoria:
complicanze
IRA
arresto cardiaco imminente
IRC
ipertensione polmonare
cuore polmonare
anomalie di accrescimento e sviluppo
IRA in corso di malattie intercorrenti
39
39
SegnieSintomidiIR
AumentodelDriverespiratorio
Ansietà
Dispnea
Uso dei muscoli accessoriali (sternocleidomastoideo, intercostale, alitamento nasale)
Rientramenti
Tachipnea
RiduzionedelDriverespiratorio
Brachipnea
Letargia
Confusione
Russamento
FaticaRespiratoria
Respiro irregolare
Ipossemia
Cianosi, clubbing, policitemia, aritmie cardiache, ipertensione polmonare, cuore
polmonare, deficit dell’accrescimento
Segnidellamalattiapolmonare
Wheezing, ronchi, rantoli, rientramenti (episternali-intercostali-subcostali)
Ipercapnia
Cefalea / Alterazioni del sonno
Riduzione dei livelli di coscienza, confusione
Mod. Pediatrics in Review Vol.25 No.5 May 2004
Aumentato drive
respiratorio
Ansietà
Dispnea
Tachipnea
Uso dei muscoli
accessoriali
Rientramenti
Riduzione drive
respiratorio
Brachipnea
Confusione
Letargia
Insufficienza Respiratoria
40
40
Progressione clinica dell’ IR
pH
Sintomi
respiratori
7.30
Tachipnea
Fatica
muscoli
respiratori
Sintomi
neurologici
Cefalea
Encefalopatia
ipercapnica
turbe di
coscienza
Alterazioni
motorie
respiro
paradosso
7.10
Bradipnea
o
Stupor
Coma
Segni e sintomi di ipossia
cronica
Dispnea
Iperventilazione (stimolo ipossico)
Cianosi centrale
concentrazioni di Hb ridotta > 5 g/dl
PaO2< 40 mmHg
Ippocratismo digitale
Alterazioni neuropsichiche
modificazioni del tono dell’umore (euforia), riduzione della
memoria, cefalea mattutina, incoordinazione motoria, agitazione,
insonnia
Ipertensione polmonare (cuore polmonare cronico)
facile stancabilità, palpitazioni, dolore toracico, tosse, emoftoe,
turgore giugulari, edemi declivi, epatomegalia dolente
41
41
Segni e sintomi di ipercapnia
cronica
effetto tossico della CO2
acidosi respiratoria
Fenomeni di
eccitazione centrale
Fenomeni di
inibizione centrale
CO2
Sintomi neuropsichici
movimenti involontari
ipertono muscolare
tremori grossolani (flapping)
parestesie, acufeni
Emodinamici
cefalea frontale, al risveglio mattutino
Irritabilità
insonnia
nausea e vomito (per ipertensione endocranica)
• Obnubilamento del sensorio
• Alterazioni del ritmo del respiro
• “Cianosi calda” per effetto complessivo
dell’ipossiemia e della vasodilatazione
cutanea
• Progressiva depressione dello stato di
coscienza (carbonarcosi) fino al coma
Pulsossimetria
Tecnica non invasiva
Permette misurazione accurata
saturazione dell’O2 attraverso
posizionamento di un elettrodo a
livello di un dito
SO2 >95% in aria ambiente
42
42
Ossimetria
interpretazione e limiti
Condizione
Pigmentazione scura della
pelle
Ridotta perfusione periferica
Anemia
Concentrazione abnorme
emoglobina
Metaemoglobina
Hb-S
CO-Hb
Limiti
Segnale
inadeguato
Sovrastima
Lettura non attendibile (8085%)
ALTERAZIONI DEGLI SCAMBI GASSOSI
Le turbe degli scambigassosiintrapolmonari causano
Ipossemia
capacità di diffusione della CO2 molto maggiore di quella dell’ O2
zone di ipoventilazione regionale con scarsa rimozione della CO2
possono essere compensate da un aumento della ventilazione
delle unità polmonari normali.
Ipercapnia si sviluppa solo quando a causa della
faticamuscolare il paziente non riesce a sostenere
l’aumento della ventilazione indotta dall’ipossemia.
43
43
Indicatori dell’efficienza scambi
gassosi
Pressione parziale dei
gas sangue arterioso
(emogasanalisi)
Equilibrio acido-base
Emogasanalisi arteriosa
E’ il principale strumento per la
diagnosi e la valutazione della gravità
dell’insufficienza respiratoria
in molti casi deve essere ripetuta per
quantificare il deterioramento o il
miglioramento
44
44
Equilibrio acido-base
VALORI NORMALI
pH = 7.40
PaCO2 = 40 mmHg
HCO3- = 24 mEq/L
++
↑ PaCO2
↓ PH
↓ PaO2
45
45
CO2 e meccanismi di compenso
Polmone intervento rapido
CO2 + H2O
H2CO3
H+ + HCO3 -
intervento lento
Rene
Eq. di Hasselbalc
Alterazioni dei principali valori
emogasanalitici nei disturbi
dell’equilibrio acido-base
Acidosi
metabolica
Alcalosi
metabolica
Acidosi
respiratoria
Alcalosi
Respiratoria
(per compenso)
(per compenso)
tra +2,5 e –2,5
< -2,5
pH
Bicarbonato
pCO2
(per compenso)
(per compenso)
BE
< -2,5
> +2,5
46
46