Allergie da veleno di imenotteri - Consiglio regionale dell`Abruzzo

INTERPELLANZA N. 86
AL SIGNOR PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE
INTERPELLANZA
L’Aquila, 9.7.2015
Oggetto: allergie da veleno di Imenotteri
Il sottoscritto consigliere regionale
Premesso che:
- Gli Imenotteri sono quegli insetti più volgarmente conosciuti come API e VESPE diffusi
anche sul nostro territorio sia per motivi di produttività professionale ed hobbistica (tutti
sappiamo che la nostra regione vanta una produzione di miele di altissima qualità), sia per
l'abbandono di terreni in precedenza coltivati ed oggi regno incontrastato dei vespidi;
- la prevalenza delle reazioni sistemiche da punture di questi insetti raggiunge il 5% nella
popolazione adulta. Di tutte queste reazioni, circa l’1% sono di tipo anafilattico, ovvero,
sono potenzialmente FATALI. L'ultima reazione anafilattica potenzialmente fatale occorsa
sul nostro territorio, precisamente a Carsoli, e riportata anche dai giornali locali, risale al 15
Settembre dello scorso anno (http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2014/09/15/news/
punto-da-una-vespa-va-in-choc-anafilattico-e-rischia-di-morire-1.9931091);
- Fortunatamente la scienza medica è in grado, attualmente, di trattare le allergie al veleno di
Imenotteri con l'IMMUNOTERAPIA SPECIFICA PER VIA INIETTIVA prevenendo
efficacemente il rischio di reagire a nuove punture e riducendo il rischio di reazioni fatali
fino al solo 3%. I pazienti non trattati hanno un rischio stimato di reazioni potenzialmente
fatali del 50%. L’immunoterapia specifica per veleno di Imenotteri è considerata
INSOSTITUIBILE e SALVAVITA ed è a carico del Sistema Sanitario Nazionale (ovvero,
gratuito per i pazienti) nella maggior parte delle regioni d’Italia; - La Corte di Cassazione, con sentenza n. 1655 del 2000, ha stabilito, infatti, che sono a
carico del SSN tutti i farmaci indispensabili e insostituibili, tra i quali anche i vaccini
antiallergici per i trattamenti di gravi condizioni o sindromi che esigono terapie di lunga
durata, anche qualora non siano compresi nel Prontuario Terapeutico Nazionale; Si precisa,
inoltre, l'esistenza di numerose sentenze dei tribunali che hanno condannato alcune ASL a
rimborsare le spese sostenute per l'acquisto del farmaco indispensabile ed insostituibile per
la cura della allergopatia da veleno di Imenotteri;
- si osserva sul nostro territorio regionale una DIFFORMITA' DI TRATTAMENTO tra
pazienti affetti dalla allergia a veleno di Imenotteri. La ASL di Pescara e, recentemente,
quella di TERAMO, ad esempio, obbligherebbero i pazienti appartenenti ai loro
comprensori a COMPRARE DI TASCA PROPRIA il trattamento, per un costo medio di
250 €, per ottenere solo successivamente e dopo un lungo e farraginoso percorso
burocratico, l'agognato rimborso. Le ASL di L'Aquila e Chieti, che hanno indetto delle gare
per la fornitura autonome per la riduzione dei costi, forniscono i trattamenti solo ai pazienti
che decidono di farsi curare nei centri allergologici pubblici dei loro comprensori,
contravvenendo al sacrosanto diritto di ogni cittadino italiano di farsi curare dove ritiene più
opportuno sull'intero territorio nazionale ad opera del cosiddetto SISTEAMA SANITARIO
"NAZIONALE", ovvero, quel sistema che dovrebbe garantire lo stesso trattamento dalla
Valle D'Aosta alla Sicilia.
Interpella
il Presidente della Giunta e l’assessore competente
-Per sapere,
- quali sono i provvedimenti che si intendono adottare, considerata anche la necessità di
effettuare un controllo della spesa sostenuta per tali terapie ad elevato costo.
- se non si ritenga che La prescrizione dell'immunoterapia specifica iposensibilizzante per
via iniettiva debba essere a carico del Servizio Sanitario Regionale e debba essere effettuata
da un Medico Specialista in Allergologia ed Immunologia Clinica o Allergologia operante
in struttura pubblica di Allergologia dell'intero territorio nazionale per pazienti sensibili a
veleno di Imenotteri che abbiano avuto reazioni potenzialmente fatali;
- se non si ritenga che l'erogazione debba avvenire tramite le farmacie ospedaliere di
pertinenza del paziente e sia gratuita (NON RIMBORSATA) per i residenti nella Regione
Abruzzo;
- se non si ritenga che i pazienti possano decidere di farsi somministrare tale trattamento da
qualsiasi Medico Chirurgo abilitato alla professione e di sua fiducia;
- se non si ritenga necessario approntare un "Piano di spesa" ad hoc per tali trattamenti.
- se non si ritenga opportuno che l'acquisto avvenga direttamente dalle ASL per
l'abbattimento dei costi rispetto al rimborso indiretto che viene fatto, allo stato attuale, sui
prezzi di listino.
Il Consigliere Regionale M5S
Domenico Pettinari