Per ulteriori informazioni La valutazione espressa dall’agenzia si basa sul “ … sul ricco tessuto socio-economico della regione, sul consistente supporto finanziario fornito dalla Stato e dall’Unione Europea per investimenti strategici sul territorio regionale, nonché sui soddisfacenti risultati di bilancio, in linea con quelli di altre regioni italiane con rating nella categoria Aa. Nel rating assegnato si tiene anche conto della limitata flessibilità del bilancio regionale, dei crescenti disavanzi nel settore sanitario – sebbene in linea con l’andamento nazionale – nonché dei notevoli ritardi nei trasferimenti di cassa da parte del governo centrale, che hanno indotto la regione a far leva sulla rapida crescita dell’indebitamento”. Particolare attenzione viene riservata dall’agenzia al comparto sanitario. Moody’s rileva che “la flessibilità di bilancio della Regione Piemonte risente del notevole peso finanziario legato alla responsabilità nel settore sanitario, che assorbe circa l’80% del bilancio regionale di parte corrente, e che non è controbilanciato da adeguati poteri fiscali. Inoltre, nel corso dell’ultimo triennio il sistema regionale ha fatto registrare crescenti deficit, pari in media a 330 milioni di euro all’anno ovvero al 4% delle entrate operative.” Inoltre “Il livello dell’indebitamento della Regione Piemonte ha fatto segnare un rapido aumento nel corso degli ultimi anni, raggiungendo circa 3 miliardi di euro, ovvero il 36% delle entrate correnti, a fine 2005”. Con questo riconoscimento il Piemonte viene collocato nel gruppo delle regioni italiane di “eccellenza”, con valutazione pari alla Regione Liguria e Marche e superiore a regioni come il Lazio (A1 negative outlook). Il rating della Regione si raffronta favorevolmente anche sul piano internazionale: in Europa è pari a quello del Land di Berlino e della Sassonia (Germania), alla Generalitat di Valenza e della Catalogna (Spagna), ma è superiore a quello assegnato al Dipartimento francese di Lot et Garonne (A2), mentre in Nord-America è pari agli Stati dell’Arizona, Connecticut, Illinois, Maine, Mississippi, Montana, New Jersey, New York, Oklahoma, Oregon, Rhode Island, West Virginia, Wisconsin, mentre è superiore alla California e alla Louisiana (A2) alle province canadesi della Nuova Scozia (A2) e del Quebec (A1). Il rilascio del rating è stato preceduto da una complessa analisi e valutazione dei conti della Regione, della sua solidità finanziaria e patrimoniale, delle sue prospettive di sviluppo, della credibilità delle strategie adottate, del quadro macroeconomico e sociale di riferimento, del contesto legislativo, delle procedure di controllo in essere e dell’insieme di rischi e garanzie che contraddistinguono la Regione Piemonte come emittente sui mercati internazionali. Il rating emesso è un giudizio sintetico sulla futura capacità della Regione di far fronte per tempo e pienamente agli impegni assunti nei confronti degli investitori, sia per quanto concerne il rimborso del capitale che la corresponsione degli interessi. Rappresenta dunque un giudizio sintetico, obiettivo e prospettico del merito di credito, espresso secondo criteri standard di valutazione, paragonabili a livello internazionale, indipendentemente dal paese di residenza, dal settore in cui opera l’emittente o dalla modalità di finanziamento. L’autorevolezza e l’obiettività di giudizio riconosciute unanimemente all’agenzia di rating Moody’s conferiscono un ulteriore significato alla reputazione goduta nel contesto internazionale dal Piemonte, quale prestigioso ed indelebile marchio di qualità. In Italia l’agenzia ha assegnato il rating a 17 regioni, 11 province e 13 comuni. L’agenzia di rating Moody’s Investor Service La Moody’s è un’ agenzia di valutazione indipendente che rilascia il proprio giudizio sull’affidabilità finanziaria a favore del mercato. Il rating, infatti, rappresenta la principale – ed in molti casi l’unica – garanzia per gli investitori del mercato internazionale dei capitali. Le decisioni di investimento sono difatti prese dagli operatori specializzati sulla base di autonome valutazioni comparate di rischio/rendimento delle attività finanziarie, laddove il rischio è misurato proprio dal livello di rating assegnato all’emittente dei titoli. Proprio con la loro indipendenza ed autonomia di giudizio le agenzie di rating svolgono il ruolo di garanzia verso gli investitori, facendo della proprie imparzialità la loro caratteristica. La Moody’s Investors Service è stata fondata nel 1900 da John Moody, analista finanziario a Wall Street. Nel 1909, Moody pubblicò il suo primo credit rating. Da allora, i rating sono stati estesi al settore dell’industria, agli stati sovrani e alle autorità locali dalla Gran Bretagna alla Cina. Agli inizi degli anni ‘70, i rating sono stati assegnati anche ai commercial papers e agli Eurobonds. I rating assegnati al settore bancario, alle compagnie d’assicurazione e alla finanza strutturata sono stati introdotti nella prima metà degli anni ‘80. Moody’s ha uffici a Tokyo (1985), Londra (1986), Parigi (1987), Sydney (1987), Francoforte (1991) and Madrid (1993). Sin dal primo rating emesso nel 1909, Moody’s segue uno schema standard di valutazione che comprende diversi gradi di giudizio, dalla tripla A alla singola C; ogni grado si articola a sua volta in tre ulteriori livelli, ognuno dei quali indicativo delle maggiori o minori garanzie di solvibilità mostrate dall’ente emittente. La solvibilità finanziaria per Moody’s Investment Grade Aaa Aa A Baa Ba Speculative Grade B Caa Ca C Eccezionale Aa1 Aa2 Aa3 A1 A2 A3 Baa1 Baa2 Baa3 Ba1 Ba2 Ba3 B1 B2 B3 Caa1 Caa2 Caa3 Ca1 Ca2 Ca3 C1 C2 C3 Eccellente Buona Adeguata Discutibile Scarsa Molto scarsa Estremamente scarsa Minima