Aries no Shion - Saint Seiya Sorkino

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Aries no Shion
Gold Saint
Aries no Sion (Gran Sacerdote) - Casa dell'Ariete Bianco
(Sala del Gran Sacerdote)
Età: 248 (alla morte)
Altezza: 185 cm
Peso: 77 Kg
Data di nascita: 30 Marzo
Gruppo Sanguigno: A
Luogo di nascita: Tibet Cina
Luogo di addestramento: Tibet Cina
Maestro: Hakurei
Costellazione: Ariete
“ Pur macchiato dal disonore, ora combatte nuovamente in una guerra sacra! “
Insieme a Dohko e' l'unico Saint sopravvissuto alla precedente guerra sacra avvenuta 243 anni prima. In
seguito, diventato Gran Sacerdote governò sul Santuario, occupandosi della guerra sacra che doveva arrivare.
Perse la vita a causa della ribellione di Saga, ma ottenne una vita temporanea come Spectre, al culmine della
sua giovinezza. Con Dohko, amico fidato di una volta, ingaggerà un combattimento mortale. Il suo vero
obiettivo, però era condurre Atena nell'Oltretomba, per attaccare Hades. In quanto maestro di Mu, gli trasmise
oltre alle sue tecniche di Saint, anche l'arte di riparare i Clothes.
TECNICHE:
MURO DI CRISTALLO - CRYSTAL WALL
Il Crystal Wall, una Barriera Protettiva molto potente, e' una delle tecniche tramandategli dal maestro Sion, che
fa uso dei poteri psicocinetici.
TELA DI CRISTALLO - CRYSTAL NET
È una ragnatela che intrappola il nemico e gli impedisce il movimento, rendendolo vulnerabile ai colpi
offensivi del Cavaliere d'oro.
ESTINZIONE STELLARE - STARLIGHT EXTINCTION
E' un colpo conclusivo, che uccide all'istante l'avversario avvolgendolo in un'ondata di luce. L’ esplosione
furiosa delle stelle travolge il nemico risucchiandolo nel suo epicentro disintegrandolo completamente o
trasportandolo in un altro luogo.
RIVOLUZIONE STELLARE -STARDUST REVOLUTION
Shion lancia all’ indirizzo dell’ avversario una cascata di stelle micidiali che esplodono al contatto con
qualsiasi oggetto che incrocino sul loro cammino.
CARATTERE:
Shion di Aries, unico superstite della passata Guerra Santa assieme a Dohko di Libra, ricevette l’ investitura
dalla dea Athena in persona all’ incarico di Grande Sacerdote. Scelta dettata di certo dall’ immenso carisma di
cui è dotato questo Gold Saint. Nel Chapter Sanctuary, già dal primo incontro col suo ex discepolo Mur, si
intuisce il suo immenso potere e il profondo rispetto che ogni Saint di Athena nutre nei suoi confronti.
Leggenda vivente, o meglio resuscitata, dimostra una determinazione e una naturale predisposizione per la
leadership che mai prima si erano percepite in Saint Seiya. Il tono della sua voce severo ed imperioso incute un
certo timore nell’ interlocutore che rimane letteralmente catturato dalle sue parole e dal suo modo di fare.
Dagli atteggiamenti mesti e composti e dallo spirito di totale sottomissione e profondo rispetto, in un certo
senso anche di timore, del Grande Mur e dei Gold Saint resuscitati nei confronti di Shion, si intuisce
l’ immensità a trecentosessanta gradi di questo cavaliere. Data la sua storia passata Shion ha un esperienza pari
solo a quella del Maestro dei Cinque Picchi, ciò lo rende ancora più forte, carismatico ed affascinante. Le sue
doti in battaglia sono senza eguali; nello scontro seppur breve col maestro di Siro dimostra di essere davvero
letale, nonostante non utilizzi quasi nessuna delle sue tecniche tramandate a Mur. Il suo stile di lotta è unico ed
elegante in ogni movimento. Alla fine del Chapter Sanctuary, quando rivela ai Bronze Saint le sue reali
intenzioni, dimostra di avere una devozione spiccata per la Dea Athena ed un cuore grande pregno di
sentimenti nobili tipici di un vero eroe. È lui infine a riparare per l’ ultima volta le armature dei 5 protagonisti,
bagnandole col sangue della Dea, svelando uno degli ultimi segreti prima dell’ inizio della lotta agl’ inferi.
IL SUO POTERE E LA SUA STORIA:
E' il precedente cavaliere d'ariete nonché l'ultimo grande sacerdote, colui che Arles uccise all'altura delle stelle
13 anni prima dell’ inizio della serie. Al momento della morte era vecchio e debole, ed infatti insieme al
Maestro dei Cinque Picchi era l’ unico superstite dell'ultima guerra sacra contro Hades. Da giovane però era
uno dei cavalieri più forti in assoluto, ed infatti Hades, al momento di attaccare il Grande Tempio, lo riporta in
vita e gli dona una nuova gioventù in cambio della testa di Atena. Al Grande Tempio ha il comando su
Deathmask, Aphrodite, Saga, Shura e Camus, ed ordina loro di uccidere Atena. Inizialmente mette in difficoltà
Mu, non con la sua forza, ma perché il giovane cavaliere d’ ariete era stato il suo allievo, e quindi non osa
opporsi al maestro di un tempo. In seguito, dopo che Mu si è rifiutato di venire meno ai suoi doveri di
cavaliere ed ha sconfitto Deathmask ed Aphrodite, Sion si scontra con Libra e Shiryu. Nel momento di
maggiore difficoltà, il cavaliere della settima casa ritorna giovane e si batte alla pari con Sion, in un duello che
rischia di uccidere entrambi. Dopo questo scontro, Sion scompare, apparentemente morto, ma ritorna dopo
l’ apparente suicidio di Atena, e fra le lacrime spiega finalmente a Seiya e gli altri la verità. Come Saga e gli
altri, lui non ha mai tradito Atena, ma ha cercato di raggiungerla per parlarle della sua armatura, che risorge
ogni 250 anni a contatto col sangue della Dea. Siccome questo segreto si tramanda solo da sacerdote a
sacerdote, nessuno, inclusa Isabel, ne era a conoscenza, e per questo Sion e gli altri avevano affrontato tante
sofferenze. Prima di scomparire, perché la vita fittizia donatagli da Hades è ormai giunta al termine, l’ uomo
forgia le nuove armature di bronzo col il sangue divino. Di aspetto, Sion assomiglia molto a Mu, e secondo
l’ hypermyth scritto da Kurumada, discende dagli abitanti della mitica isola di Mu. I suoi attacchi sono la
Stardust Revolution, grazie alla quale il cavaliere lancia una pioggia di mortali stelle cadenti, ed il Crystal
Wall, che rilancia indietro qualsiasi attacco nemico. L’ armatura originale di Sion è quella d’ oro dell’ Ariete,
mentre nella saga di Hades indossa la surplice corrispondente. I suoi dati non compaiono nell’ enciclopedia
dei cavalieri.
CURIOSITA’ ED APPROFONDIMENTI:
Significato del Nome Originale:
Sion (o Zion) è l'antico nome di Gerusalemme, sede del Grande Tempio della religione ebraica; l'autore
Masami Kurumada ha voluto utilizzare tale nome per sottolineare la sacralità di questo personaggio.
Talvolta viene utilizzata la scrittura "Shion" da alcuni ammiratori della serie, ma in nessun caso essa è stata
utilizzata nel fumetto o negli episodi animati (richiama però la pronuncia giapponese).
Sion e Arles:
Nell'anime c'è molta confusione sulla figura di Sion e sulla sua carica di Gran Sacerdote. All'inizio della storia
si sente dire che l'attuale Arles (Gemini) sarebbe il fratello del Gran Sacerdote che ha preso il suo posto dopo
la sua morte, avvenuta dopo che Pegasus aveva conquistato la sua armatura in Grecia.
Più avanti invece verrà mostrato che Gemini prese segretamente il posto del Gran Sacerdote probabilmente
durante o poco dopo la Notte degli inganni, avvenuta 13 anni prima dell'inizio dell'anime quando tentò di
uccidere la neonata Atena.
Sempre nell'anime vengono mostrati alcuni flashback sul passato dove il Gran Sacerdote Sion veniva ucciso da
Gemini, in queste immagini però Sion è raffigurato come un giovane quando avrebbe dovuto avere 250 anni.
Molti di questi errori sono dovuti all'adattamento degli sceneggiatori dell'anime che non sapendo ancora come
si sarebbe sviluppata la storia del manga hanno riempito i vuoti con scelte più o meno veritiere.
DELUCIDAZIONI DA TAIZEN:
Nel periodo di servizio come Gran Sacerdote, normalmente indossava una maschera. In questo periodo aveva
233 anni.
Shion e Dohko, compagni d'armi, furono i soli sopravvissuti alla durissima guerra sacra precedente.
Shion, riportato in vita da Hades, si mette a capo dei Saint risorti. A loro svela il suo piano segreto per
contrastare la rinascita del Signore dei Morti, inscenando un tradimento che avrebbe leso il loro onore agli
occhi dei loro simili.
Il suo ultimo compito da Grande Sacerdote risorto fu quello di bagnare i Cloth dei Bronze col sangue di
Athena, rendendoli molto più forti e resistenti.
Come ex Gran Sacerdote, dopo la morte di Atena,ne risveglia la Sacra Armatura, la consegna ai Bronze e
ordina loro di andare all'attacco di Hades. Poi si spegne…
LA GOLD CLOTH DELL'ARIETE:
PUGNO: 5
CALCIO: 5
ARMI SPECIALI: 5
SPIRITO: 5
GITTATA: 5
Poiché sopravvisse alla più atroce Guerra Sacra mai avvenuta, la sua abilità nella tecnica come Saint si può
definire assolutamente perfetta. Se non si fosse infiacchito con la vecchiaia, molto probabilmente non sarebbe
mai stato battuto da Saga.
LA COSTELLAZIONE DELL'ARIETE:
L'Ariete (in latino Aries, simbolo: ♈) è una delle costellazioni dello zodiaco. Si trova tra i Pesci ad ovest e il
Toro ad est. Le stelle dell'Ariete sono piuttosto deboli, eccetto per Hamal (α Arietis) e Sharatan (β). Altre stelle
importanti sono Mesarthim (γ1) e Botein (δ). I pochi oggetti del profondo cielo nell'Ariete sono molto deboli.
Non sono presenti oggetti appartenenti alla nostra Galassia, tranne alcune nebulose oscure nell'estremo settore
di nord-est, ma decisamente poco notevoli a causa della loro lontananza dalla Via Lattea. Tra le galassie
invece, va segnalata innanzitutto la bella NGC 772, a sudest of β, e la piccola NGC 821, a sud. A causa del
fenomeno della precessione degli equinozi, non esiste più alcuna corrispondenza sulla volta celeste fra la
costellazione astronomica dell'Ariete ed il relativo segno zodiacale.
MITOLOGIA:
Non deve sorprendere trovare un ariete in cielo, poiché spesso gli arieti erano sacrificati agli dèi e Zeus stesso
fu qualche volta identificato con un ariete. Ma i mitografi concordano nel considerare speciale quest'Ariete,
che è quello il cui vello d'oro fu l'obiettivo del viaggio di Giasone e degli Argonauti. L'Ariete comparve sulla
Terra nell'esatto istante in cui il Re Atamante di Beozia si accinse a sacrificare suo figlio Frisso per allontanare
una carestia incombente. Il re Atamante e sua moglie Nefele non erano una coppia felice, e allora Atamante si
unì a Ino, figlia del Re Cadmo della vicina Tebe. A Ino non andavano a genio i figliastri, Frisso ed Elle, e
organizzò una cospirazione per farli uccidere. Cominciò a bruciare il grano per evitare che ci fosse un raccolto.
Quando Atamante chiese aiuto all'Oracolo di Delo, Ino corruppe i messaggeri affinché ritornassero con la
risposta falsa che Frisso doveva essere sacrificato per salvare il raccolto. A malincuore, Atamante portò suo
figlio in cima al Monte Lafisto, che sovrastava il suo palazzo a Orcomeno. Era sul punto di sacrificare Frisso a
Zeus quando Nefele intervenne per salvare suo figlio, mandando giù dal cielo un ariete alato dal vello d'oro.
Frisso s'arrampicò sul dorso dell'animale, dove fu raggiunto da sua sorella Elle che anche temeva per la propria
vita. Volarono via in direzione est verso la Colchide, che si trovava sulla sponda orientale del Mar Nero, sotto
le Montagne del Caucaso (la Georgia ex sovietica di oggi). Lungo il percorso Elle non riuscì a mantenere la
presa e cadde nel canale fra l'Europa e l'Asia, i Dardanelli, che in suo ricordo i Greci chiamarono Ellesponto.
Una volta raggiunta la Colchide, Frisso sacrificò l'ariete a Zeus in segno di gratitudine. Regalò il suo vello
d'oro al terribile Re della Colchide, Eeta, che, in cambio, gli concesse la mano di sua figlia Calciope. Dopo la
morte di Frisso il suo fantasma ritornò in Grecia per perseguitare suo cugino Pelia, che si era impadronito del
trono di Iolco in Tessaglia. Il vero successore a quel trono era Giasone. Pelia promise di lasciarglielo se gli
portava a casa dalla Colchide il vello d'oro. Fu questa la sfida che diede il via all'epico viaggio di Giasone e
degli Argonauti. Al suo arrivo in Colchide, come prima cosa, Giasone chiese educatamente al re Eeta di dargli
il vello che pendeva da una quercia in un bosco sacro, custodito da un enorme serpente sempre sveglio. Il Re
Eeta non accolse la sua richiesta. Fortunatamente per il buon esito della spedizione, la figlia del re, Medea,
s'innamorò di Giasone e si offrì di aiutarlo a rubare il vello. Di notte i due furtivamente si recarono nel bosco
dove il vello d'oro brillava come una nuvola illuminata dal Sole nascente. Medea ammaliò il serpente così da
farlo addormentare mentre Giasone portava via il vello. Secondo Apollonio Rodio, il vello era delle dimensioni
della pelle di una giovane mucca, e quando Giasone se lo buttò sulle spalle quello lo coprì fino ai piedi. Il
terreno prese a brillare della luce che quella lana dorata lasciava dietro di sé mentre Giasone e Medea
scappavano. Quando finalmente non furono più inseguiti dalle truppe del Re Eeta, essi usarono il vello come
coperta per il loro talamo. Il suo luogo di riposo finale fu il tempio di Zeus a Orcomeno, dove Giasone lo
appese al suo rientro in Grecia. Nelle vecchie carte celesti l'ariete è rappresentato in posizione accucciata, ma
senza ali, con la testa rivolta verso il Toro. Non è una figura che si distingue bene in cielo. Il suo tratto più
evidente è una linea curva di tre stelle, che segna il punto della testa. Di queste tre stelle, Alfa dell'Ariete si
chiama Hamal, dalla parola araba che significa agnello; Beta dell'Ariete è Sheratan, che in arabo vuol dire
«due» di qualche cosa (forse due segni o due corna, poiché originariamente si usava sia per questa stella che
per quella vicina, Gamma dell'Ariete) e Gamma dell'Ariete è Mesarthim, una curiosa rielaborazione di alsharatan, il nome che prima aveva in comune con Beta dell'Ariete. In astronomia, l'Ariete ha molta più
importanza di quanto non farebbe pensare la sua brillantezza, poiché ai tempi dei Greci conteneva il punto
cardinale noto come equinozio di primavera. È questo il punto in cui il Sole attraversa l'equatore celeste da
nord a sud. Ma l'equinozio di primavera non è fisso, a causa della lenta oscillazione dell'asse terrestre nota
come precessione. Quando, intorno al 130 a.C., il grande astronomo greco Ipparco definì la posizione
dell'equinozio di primavera questo punto si trovava a sud della stella Mesarthim (Gamma dell'Ariete). Fu allora
fissato qui l'inizio dello zodiaco, e quindi l'equinozio di primavera fu comunemente noto come il primo punto
dell'Ariete. A causa della precessione, l'quinozio di primavera si è spostato di circa 30 gradi dai tempi di
Ipparco e attualmente si trova nella confinante costellazione dei Pesci. Ciò nonostante, esso viene ancora
saltuariamente chiamato il primo punto dell'Ariete.
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