Novena Immacolata - ARCIDIOCESI DI TRANI

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Novena dell’Immacolata
Splendenti come Maria
A cura del Centro Diocesano Vocazioni
Splendida stella,
Te loda ogni secolo;
da Te, al tramonto del mondo,
è nato il sole di giustizia.
Fa' che il cuore
sia strappato dalle tenebre,
fa' che goda della vera luce,
affinché con i suoi nuovi meriti,
illumini la notte dell'antica vita.
Fa' che per mezzo tuo
siamo purificati dai vizi
e sciolti dalle catene della colpa
e la mente liberata dalle dolorose spine
produca germogli di virtù.
Ti supplichiamo, o clementissima Madre
della stessa pietà e misericordia;
noi che sulla terra gioiamo
nel celebrare solennemente le tue lodi,
ti supplichiamo di meritare
di avere nel cielo
l'aiuto della tua intercessione!
E come per mezzo tuo il Figlio di Dio
si è degnato di scendere tra noi,
così anche noi, per mezzo tuo,
possiamo giungere
alla comunione con Lui!
Con queste accorate parole, San Pier Damiani si rivolgeva alla Madre di Dio. Lei che è Stella da
invocare, così come insegnava san Bernardo, lei che è la Stella del mare, così come ci fa cantare
l’antico inno, è la testimone fedele che ci conduce, in questa prima parte dell’Avvento, a guardare le
stelle per contemplare i Cieli nuovi e la Terra nuova che il Signore Gesù porterà. Con Maria
vogliamo camminare per imparare l’arte del discernimento e giungere alla pienezza dell’Amore.
L’icona biblica che ci accompagna in questa novena dell’Immacolata è quella del Vangelo di
Matteo 2, 1- 12, ovvero il viaggio dei Magi che passo dopo passo arrivarono a prostrarsi davanti al
“Bambino con Maria sua madre” (2, 11).
Indicazioni
Si disponga nei pressi del presbiterio l’immagine della Vergine che i fedeli sono abituati a venerare
nella chiesa, altrimenti si suggerisce una icona della Vergine col Bambino.
Si prepari un supporto su cui si poggi una lampada che verrà accesa nella preghiera e che rimarrà
accesa per tutta la giornata. Si prepari, inoltre, il necessario per l’offerta dell’incenso.
Preghiera in famiglia
1
Tale preghiera, con i debiti adattamenti, può essere vissuta anche in casa o presso i gruppi di
catechesi. Nelle case, soprattutto con i bambini o coloro che sono impossibilitati ad andare in
chiesa, la presidenza sia affidata ai genitori.
Attenzione vocazionale
Il testo della novena offre diversi spunti di meditazione per il discernimento vocazionale oltre che a
prestare particolare attenzione per la preghiera per le vocazioni e per il Seminario. Questa preghiera
è il modo comunitario che la nostra Diocesi userà per prepararsi alla Giornata del Seminario che
verrà vissuta proprio nella Solennità dell’Immacolata.
2
I Giorno
Maria via dell’uomo in cerca di Dio
Alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme (Mt 2,1)
Canto iniziale
Saluto del celebrante
C. Accendiamo ora la lampada a Maria santissima, questo piccolo gesto vuole essere segno del
nostro affetto a Maria. Lei che è l’odegitria, sia la via privilegiata per noi credenti per giungere a
Cristo.
Preghiamo a cori alterni il salmo 98
Il Signore regna, tremino i popoli;
siede sui cherubini, si scuota la terra.
Grande è il Signore in Sion,
eccelso sopra tutti i popoli.
Lodino il tuo nome grande e terribile,
perché è santo.
Re potente che ami la giustizia,
tu hai stabilito ciò che è retto,
diritto e giustizia tu eserciti in Giacobbe.
Esaltate il Signore nostro Dio,
prostratevi allo sgabello dei suoi piedi,
perché è santo.
Mosè e Aronne tra i suoi sacerdoti,
Samuele tra quanti invocano il suo nome:
invocavano il Signore ed egli rispondeva.
Parlava loro da una colonna di nubi:
obbedivano ai suoi comandi
e alla legge che aveva loro dato.
Signore, Dio nostro, tu li esaudivi,
eri per loro un Dio paziente,
pur castigando i loro peccati.
Esaltate il Signore nostro Dio,
prostratevi davanti al suo monte santo,
perché santo è il Signore, nostro Dio
3
Gloria al Padre…
Dal libro del profeta Isaia (Is 61, 1-5.11-12)
Per amore di Sion non tacerò, per amore di Gerusalemme non mi darò pace,
finché non sorga come stella la sua giustizia e la sua salvezza non risplenda come lampada.
Allora i popoli vedranno la tua giustizia, tutti i re la tua gloria;
ti si chiamerà con un nome nuovo che la bocca del Signore indicherà.
Sarai una magnifica corona nella mano del Signore, un diadema regale nella palma del tuo Dio.
Nessuno ti chiamerà più Abbandonata, né la tua terra sarà più detta Devastata,
ma tu sarai chiamata Mio compiacimento e la tua terra, Sposata,
perché il Signore si compiacerà di te e la tua terra avrà uno sposo.
Sì, come un giovane sposa una vergine, così ti sposerà il tuo architetto;
come gioisce lo sposo per la sposa, così il tuo Dio gioirà per te.
Ecco ciò che il Signore fa sentire all'estremità della terra:
«Dite alla figlia di Sion: Ecco, arriva il tuo salvatore;
ecco, ha con sé la sua mercede, la sua ricompensa è davanti a lui.
Li chiameranno popolo santo, redenti del Signore.
E tu sarai chiamata Ricercata, Città non abbandonata».
Dall’esortazione apostolica Evangelii Gaudium di Papa Francesco
Maria è la donna di fede, che cammina nella fede, e «la sua eccezionale peregrinazione della fede
rappresenta un costante punto di riferimento per la Chiesa». Ella si è lasciata condurre dallo
Spirito, attraverso un itinerario di fede, verso un destino di servizio e fecondità. Noi oggi fissiamo
lo sguardo su di lei, perché ci aiuti ad annunciare a tutti il messaggio di salvezza, e perché i nuovi
discepoli diventino operosi evangelizzatori. In questo pellegrinaggio di evangelizzazione non
mancano le fasi di aridità, di nascondimento e persino di una certa fatica, come quella che visse
Maria negli anni di Nazaret, mentre Gesù cresceva: «È questo l’inizio del Vangelo, ossia della
buona, lieta novella. Non è difficile, però, notare in questo inizio una particolare fatica del cuore,
unita a una sorta di «notte della fede» – per usare le parole di san Giovanni della Croce – , quasi un
«velo» attraverso il quale bisogna accostarsi all’Invisibile e vivere nell’intimità col mistero. È infatti
in questo modo che Maria, per molti anni, rimase nell’intimità col mistero del suo Figlio, e
avanzava nel suo itinerario di fede».
Riflessione
Intercessioni
In comunione con Maria, madre del Signore, rivolgiamo la nostra preghiera a Dio, padre della luce,
perché purifichi le nostre coscienze e ci renda degni di vedere il suo volto. Preghiamo insieme e
diciamo: Per intercessione di Maria, ascoltaci o Padre
1) Ti preghiamo per la Chiesa, perché come Maria , con la luce e la forza del tuo Spirito, sappia
orientare a te il cammino di ogni uomo, specialmente dei più smarriti e lontani. Preghiamo.
2) Ti preghiamo per il nostro Paese e per tutti i popoli della terra, perché nel tuo Figlio, nato
da Maria e fatto concittadino del mondo, riconoscano e accolgano la vera pace e l’unica
salvezza. Preghiamo.
4
3) Ti preghiamo per gli ammalati, per le persone sole e angosciate, perché il Cristo, luce delle
genti, che Maria ha portato in grembo, dissipi le loro tristezze e trasfiguri la sofferenza in
sacrificio a te gradito. Preghiamo.
4) Ti preghiamo Signore per coloro che stanno preparando a compiere scelte importanti nella
loro vita. L’esempio di Maria aiuti queste persone a fare scelte importanti e coraggiose.
Preghiamo.
5) Ti preghiamo per noi qui riuniti, che abbiamo ricevuto il dono inestimabile della fede,
perché, guardando a Maria, sappiamo metterci al tuo servizio e diventare messaggio
trasparente per tanti che non lo conoscono. Preghiamo.
Accogli, Padre, la supplica che sale da ogni cuore assetato di verità e di giustizia, e per
intercessione di Maria benedici la Chiesa e la famiglia umana. Per Cristo nostro Signore.
Padre nostro
Orazione
O Dio, che nel mirabile disegno del tuo amore hai voluto che Maria desse alla luce l'Autore della
grazia e fosse in modo singolare associata all'opera della redenzione, per la potenza delle sue
preghiere, donaci l'abbondanza delle tue grazie e guidaci al porto della salvezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito
Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Benedizione
Al canto del Tota Pulchra si accompagna l’offerta dell’incenso, segno attraverso cui eleviamo la
nostra preghiera a Dio, attraverso l’intercessione della beata Vergine Maria
Tota Pulchra
5
II Giorno
Maria consigliatrice dei dubbiosi
Dov'è colui che è nato, il re dei Giudei? (Mt 2,2a)
Canto iniziale
Saluto del celebrante
C. Accendiamo ora la lampada a Maria santissima, questo piccolo gesto vuole essere segno del
nostro affetto a Maria. Lei interceda per chi è nel dubbio, sostenga la nostra fede e la nostra
speranza nei vari momenti della vita.
Preghiamo a cori alterni il salmo 80
Esultate in Dio, nostra forza,
acclamate al Dio di Giacobbe.
Intonate il canto e suonate il timpano,
la cetra melodiosa con l'arpa.
Suonate la tromba
nel plenilunio, nostro giorno di festa.
Questa è una legge per Israele,
un decreto del Dio di Giacobbe.
Lo ha dato come testimonianza a Giuseppe,
quando usciva dal paese d'Egitto.
Un linguaggio mai inteso io sento:
«Ho liberato dal peso la sua spalla,
le sue mani hanno deposto la cesta.
Hai gridato a me nell'angoscia
e io ti ho liberato,
avvolto nella nube ti ho dato risposta,
ti ho messo alla prova alle acque di Meriba.
Se il mio popolo mi ascoltasse,
se Israele camminasse per le mie vie!
Subito piegherei i suoi nemici
e contro i suoi avversari porterei la mia mano.
I nemici del Signore gli sarebbero sottomessi
e la loro sorte sarebbe segnata per sempre;
li nutrirei con fiore di frumento,
li sazierei con miele di roccia».
Gloria al Padre…
6
Dal Vangelo Secondo Matteo (Mt 1,20-21)
Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e
gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel
che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli
infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Dagli scritti di San Bernardo di Chiaravalle
Chiunque tu sia,
che nel flusso di questo tempo ti accorgi che,
più che camminare sulla terra,
stai come ondeggiando tra burrasche e tempeste,
non distogliere gli occhi dallo splendore di questa stella,
se non vuoi essere sopraffatto dalla burrasca!
Se sei sbattuto dalle onde della superbia,
dell’ambizione, della calunnia, della gelosia,
guarda la stella, invoca Maria.
Se l’ira o l’avarizia, o le lusinghe della carne
hanno scosso la navicella del tuo animo, guarda Maria.
Se turbato dalla enormità dei peccati,
se confuso per l’indegnità della coscienza,
cominci ad essere inghiottito dal baratro della tristezza
e dall’abisso della disperazione, pensa a Maria.
Non si allontani dalla tua bocca e dal tuo cuore,
e per ottenere l’aiuto della sua preghiera,
non dimenticare l’esempio della sua vita.
Seguendo lei non puoi smarrirti,
pregando lei non puoi disperare.
Se lei ti sorregge non cadi,
se lei ti protegge non cedi alla paura,
se lei ti è propizia raggiungi la mèta.
Riflessione
Intercessioni
Innalziamo la nostra preghiera a Dio, fonte della sapienza, che rivela i suoi misteri ai piccoli,
interponendo l’intercessione di Maria, umile figlia di Sion. Preghiamo insieme e diciamo: Donaci, o
Padre, la Sapienza del cuore.
1) Ti preghiamo Signore per i pastori del tuo popolo, perché, fedeli dispensatori della Parola di
verità perché non si compromettano mai con la mentalità del mondo. Preghiamo.
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2) Ti preghiamo per i più poveri e sofferenti, perché sperimentando il mistero della croce,
sentano la consolante presenza di Maria, madre di pietà. Preghiamo
3) Ti preghiamo per le famiglie, perché custodiscano il senso cristiano della vita e risolvano
nella carità i problemi del rapporto tra le diverse generazioni. Preghiamo
4) Ti preghiamo per i giovani, perché cerchino la verità con cuore libero e puro, accettando
fatiche e sacrifici, per seguire la via stretta del Vangelo.
5) Lo Spirito di Consiglio, aiuti coloro che hanno particolari responsabilità educative all’interno
della Chiesa, perché possano essere riflesso del Dio che educa il suo popolo con la
misericordia e la giustizia. Preghiamo
Accogli Padre, le nostre suppliche e donaci la luce del tuo Spirito, perché sull’esempio della
Vergine Maria sappiamo magnificare il tuo nome con la santità della vita. Per Cristo Nostro
Signore.
Padre nostro
Orazione
Signore, tu sai quanto timidi e incerti sono i pensieri dei mortali; per intercessione di Maria, nel cui
grembo verginale il Verbo si è fatto uomo, concedi a noi il tuo Spirito, perché ci faccia conoscere
ciò che piace a te e ci guidi nei travagli della vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito
Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Benedizione
Al canto del Tota Pulchra si accompagna l’offerta dell’incenso, segno attraverso cui eleviamo la
nostra preghiera a Dio, attraverso l’intercessione della beata Vergine Maria
Tota Pulchra
8
III Giorno
Maria, turbamento dei superbi
Erode restò turbato (Mt 2,3)
Canto iniziale
Saluto del celebrante
C. Accendiamo ora la lampada a Maria santissima, questo piccolo gesto vuole essere segno del
nostro affetto a Maria. Lei che è la Madre di colui che Via, Verità e Vita, apra i nostri occhi e ci
renda aperti alla misericordia di Dio.
Preghiamo a cori alterni il salmo 1
Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi,
non indugia nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli stolti;
ma si compiace della legge del Signore,
la sua legge medita giorno e notte.
Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua,
che darà frutto a suo tempo
e le sue foglie non cadranno mai;
riusciranno tutte le sue opere.
Non così, non così gli empi:
ma come pula che il vento disperde;
perciò non reggeranno gli empi nel giudizio,
né i peccatori nell'assemblea dei giusti.
Il Signore veglia sul cammino dei giusti,
ma la via degli empi andrà in rovina.
Gloria al Padre…
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1, 46-55)
Allora Maria disse:
«L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
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Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a mani vuote i ricchi.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza,
per sempre»
Dagli scritti di don Tonino Bello
Maria non fu neutrale. Basta leggere il Magnificat per rendersi conto che Maria si è schierata. Ha
preso posizione cioè dalla parte dei poveri, naturalmente. Degli umiliati e offesi di tutti i tempi. Dei
discriminati dalla cattiveria umana e degli esclusi dalla forza del destino. Di tutti coloro, insomma,
che non contano nulla davanti agli occhi della storia.
Non mi va di avallare certe interpretazioni che favoriscono una lettura puramente politica
del Magnificat, quasi fosse, nella lotta continua tra oppressi e oppressori, una specie di
marsigliese ante litteram del fronte cristiano di liberazione. Significherebbe ridurre di gran lunga
gli orizzonti dei sentimenti di Maria, che ha cantato liberazioni più profonde e durature di quelle
provocate dalle semplici rivolte soci a li. I suoi accenti profetici, pur includendole, vanno oltre le
rivendicazioni di una giustizia terrena, e scuotono l'assetto di ben più radicali iniquità.
Sta di fatto, però, che, sul piano storico, Maria ha fatto una precisa scelta di campo. Si è messa
dalla parte dei vinti. Ha deciso di giocare con la squadra che perde. Ha scelto di agitare come
bandiera gli stracci dei miserabili e non di impugnare i lucidi gagliardetti dei dominatori.
Qualcuno forse troverà discriminatorio questo discorso, e si chiederà come possa conciliarsi la
collocazione di Maria dalla parte dei poveri con l'universalità del suo amore e con la sua
riconosciuta tenerezza per i peccatori, di cui i superbi, i prepotenti e i senza cuore sono la razza più
inquietante.
La risposta non è semplice. Ma diventa chiara se si riflette che Maria non è come certe madri che,
per amor di quieto vivere, danno ragione a tutti e, pur di non creare problemi, finiscono con
l'assecondare i soprusi dei figli più discoli. No. Lei prende posizione. Senza ambiguità e senza
mezze misure. La parte, però, su cui sceglie di attestarsi non è il fortilizio delle rivendicazioni di
classe, e neppure la trincea degli interessi di un gruppo. Ma è il terreno, l'unico, dove lei spera che
un giorno, ricomposti i conflitti, tutti i suoi figli, ex oppressi ed ex oppressori, ridiventati fratelli,
possano trovare finalmente la loro liberazione.
Riflessione
Intercessioni
Nell’oscura notte del male, Maria è la stella del mattino, che preannunzia l’aurora. Affidiamoci al
lei, perché ci conduca al Figlio, unico mediatore e sacramento di riconciliazione con il Padre.
Preghiamo insieme e diciamo: Donaci Signore un cuore nuovo
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1) Signore, fa che la tua Chiesa, come Maria, volga il suo sguardo misericordioso verso tutti i
tuoi figli e li presenti a te, perché siano salvi nel tuo amore. Preghiamo
2) Il Dio, datore di ogni bene, non faccia mai mancare il pane della parola e la profezia ai
missionari del Vangelo e agli operatori pastorali. Preghiamo.
3) Tu che hai mandato il tuo Figlio a sanare ogni genere di infermità, crea in noi un cuore
nuovo, capace di vedere e di soccorrere il nostro fratello che soffre e geme ai margini della
strada. Preghiamo.
4) Tu che attendi ogni giorno il ritorno dei figli e prepari loro una grande festa, accendi in ogni
uomo la nostalgia della tua casa. Preghiamo.
5) Tu che riveli la tua potenza soprattutto nella misericordia, fa che, riconciliati con te,
diventiamo, come Maria, dispensatori di perdono e di pace. Preghiamo.
Dio di consolazione, tu non godi della morte del peccatore, ma vuoi che si converta e viva; accogli
la preghiera che la Madre del tuo Figlio e Madre nostra innalza a te, perché non manchi nessuno
dei tuoi figli, al banchetto del tuo Regno. Per Cristo nostro Signore.
Padre nostro
Orazione
O Dio, che per redimere il genere umano, sedotto dagli inganni del maligno, hai associato alla
passione del tuo Figlio la Vergine Madre, fa' che tutti i figli di Adamo, risanati dagli effetti
devastanti della colpa, siano partecipi della creazione rinnovata in Cristo redentore.
Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Benedizione
Al canto del Tota Pulchra si accompagna l’offerta dell’incenso, segno attraverso cui eleviamo la
nostra preghiera a Dio, attraverso l’intercessione della beata Vergine Maria
Tota Pulchra
11
IV Giorno
Maria, donna attenta all’ascolto della Parola
«A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta (Mt 2, 5)
Canto iniziale
Saluto del celebrante
C. Accendiamo ora la lampada a Maria santissima, questo piccolo gesto vuole essere segno del
nostro affetto a Maria. Lei che è la Madre del Verbo di Dio, aiuti noi credenti ad accogliere la
Parola della Vita.
Preghiamo a cori alterni il salmo 118
La tua parola, Signore,
è stabile come il cielo.
La tua fedeltà dura per ogni generazione;
hai fondato la terra ed essa è salda.
Per tuo decreto tutto sussiste fino ad oggi,
perché ogni cosa è al tuo servizio.
Se la tua legge non fosse la mia gioia,
sarei perito nella mia miseria.
Mai dimenticherò i tuoi precetti:
per essi mi fai vivere.
Io sono tuo: salvami,
perché ho cercato il tuo volere.
Di ogni cosa perfetta ho visto il limite,
ma la tua legge non ha confini.
Quanto amo la tua legge, Signore;
tutto il giorno la vado meditando.
Non mi allontano dai tuoi giudizi,
perché sei tu ad istruirmi.
Quanto sono dolci al mio palato le tue parole:
più del miele per la mia bocca.
Lampada per i miei passi è la tua parola,
luce sul mio cammino.
Ho giurato, e lo confermo,
di custodire i tuoi precetti di giustizia.
Gloria al Padre…
12
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 12, 46-50)
Mentre egli parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi fratelli, stando fuori in disparte, cercavano
di parlargli. Qualcuno gli disse: «Ecco di fuori tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti». Ed
egli, rispondendo a chi lo informava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi
stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: «Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; perché
chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre».
Dagli scritti di sant’Agostino
Ecco, fratelli miei, ponete piuttosto attenzione, ve ne scongiuro, a ciò che dice Cristo Signore
stendendo la mano verso i suoi discepoli: Sono questi mia madre e i miei fratelli. E se uno farà la
volontà del Padre mio che mi ha inviato, egli è mio fratello, mia sorella e mia madre 12. Non fece
forse la volontà del Padre la vergine Maria, la quale per la fede credette, per la fede concepì, fu
scelta perché da lei la salvezza nascesse per noi tra gli uomini, e fu creata da Cristo prima che
Cristo fosse creato nel suo seno? Santa Maria fece la volontà del Padre e la fece interamente; e
perciò vale di più per Maria essere stata discepola di Cristo anziché madre di Cristo; vale di più, è
una prerogativa più felice essere stata discepola anziché madre di Cristo. Maria era felice poiché,
prima di darlo alla luce, portò nel ventre il Maestro. Vedi se non è come dico. Mentre il Signore
passava seguito dalle folle e compiva miracoli propri di Dio, una donna esclamò: Beato il ventre
che ti ha portato! 13. Il Signore però, perché non si cercasse la felicità nella carne, che cosa
rispose? Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica 14. È per
questo dunque che anche Maria fu beata, poiché ascoltò la parola di Dio e la mise in pratica.
Custodì la verità nella mente più che la carne nel ventre. La verità è Cristo, la carne è Cristo: Cristo
verità nella mente di Maria, Cristo carne nel ventre di Maria; vale di più ciò che è nella mente
anziché ciò che si porta nel ventre. Santa è Maria, beata è Maria, ma più importante è la Chiesa
che non la vergine Maria. Perché? Perché Maria è una parte della Chiesa, un membro santo,
eccellente, superiore a tutti gli altri, ma tuttavia un membro di tutto il corpo. Se è un membro di
tutto il corpo, senza dubbio più importante d'un membro è il corpo. Il capo è il Signore, e capo e
corpo formano il Cristo totale. Che dire? Abbiamo un capo divino, abbiamo Dio per capo.
Riflessione
Intercessioni
Rivolgiamo fiduciosi la nostra preghiera a Dio Padre, che ha promesso di abitare nei cuori di
quanti, come Maria, custodiscono la sua parola. Preghiamo insieme e diciamo: Donaci, o Padre, il
tuo Santo Spirito.
1) Ti preghiamo per i pastori della Chiesa, perché formati alla scuola di Maria, Regina degli
apostoli, siano fedeli messaggeri della tua Parola e dispensatori instancabili della tua
consolazione. Preghiamo
2) Nelle comunità monastiche non manchi mai la parola di Verità che convoca e chiama a
vivere la via della povertà, castità e obbedienza. Preghiamo.
13
3) Ti preghiamo per i popoli lacerati dalla guerra e dalle calamità, perché ogni uomo creda che
la pace inizia con la conversione del cuore, per passare dall’egoismo alla generosità, e dalla
violenza al rispetto del prossimo. Preghiamo.
4) Ti preghiamo per gli ammalati, perché in Maria trovino aiuto e conforto nel portare la croce
della sofferenza, senza venir mano alla speranza. Preghiamo.
5) Ti preghiamo per noi qui presenti, perché, custodendo la Parola che abbiamo ascoltato,
diventiamo fedeli servi e testimoni del tuo Regno. Preghiamo.
O Dio, fortifica in noi il desiderio del bene, sostienici nella speranza, rafforzaci nella carità, per
intercessione di Maria, la madre del nostro Signore Gesù Cristo. Che vive e regna con te nell’unità
dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.
Padre nostro
Orazione
Signore nostro Dio, che hai fatto della Vergine Maria il modello di chi accoglie la tua Parola
e la mette in pratica, apri il nostro cuore alla beatitudine dell'ascolto, e con la forza del tuo Spirito
fa' che noi pure diventiamo luogo santo in cui la tua Parola di salvezza oggi si compie.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito
Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Benedizione
Al canto del Tota Pulchra si accompagna l’offerta dell’incenso, segno attraverso cui eleviamo la
nostra preghiera a Dio, attraverso l’intercessione della beata Vergine Maria
Tota Pulchra
14
V Giorno
Maria compimento delle promesse di Dio
E tu, Betlemme, terra di Giuda,
non sei davvero l'ultima delle città principali di Giuda:
da te infatti uscirà un capo
che sarà il pastore del mio popolo, Israele». (Mt 2,6)
Canto iniziale
Saluto del celebrante
C. Accendiamo ora la lampada a Maria santissima, questo piccolo gesto vuole essere segno del
nostro affetto a Maria. Lei che è stata il mezzo con cui Dio ha dato compimento alle sua promesse,
aiuti la nostra fede e sostenga la nostra speranza.
Preghiamo a cori alterni il salmo 118
Venga a me, Signore, la tua grazia,
la tua salvezza secondo la tua promessa;
a chi mi insulta darò una risposta,
perché ho fiducia nella tua parola.
Non togliere mai dalla mia bocca la parola vera,
perché confido nei tuoi giudizi.
Custodirò la tua legge per sempre,
nei secoli, in eterno.
Sarò sicuro nel mio cammino,
perché ho ricercato i tuoi voleri.
Davanti ai re parlerò della tua alleanza
senza temere la vergogna.
Gioirò per i tuoi comandi
che ho amati.
Alzerò le mani ai tuoi precetti che amo,
mediterò le tue leggi.
Ricorda la promessa fatta al tuo servo,
con la quale mi hai dato speranza.
Questo mi consola nella miseria:
la tua parola mi fa vivere.
Ricordo il tuo nome lungo la notte
e osservo la tua legge, Signore.
15
Tutto questo mi accade
perché ho custodito i tuoi precetti.
Gloria al Padre…
Dal libro del profeta Isaia (Is 7,10-14)
Il Signore parlò ancora ad Acaz: «Chiedi un segno dal Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi
oppure lassù in alto». Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». Allora
Isaia disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perché
ora vogliate stancare anche quella del mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la
vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele.
Dall’udienza generale del 19 dicembre 2014 di Benedetto XVI
Nel cammino dell’Avvento la Vergine Maria occupa un posto particolare come colei che in modo
unico ha atteso la realizzazione delle promesse di Dio, accogliendo nella fede e nella carne Gesù, il
Figlio di Dio, in piena obbedienza alla volontà divina. Oggi vorrei riflettere brevemente con voi
sulla fede di Maria a partire dal grande mistero dell’Annunciazione.
«Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te» (Lc 1,28). Sono queste le parole - riportate
dall’evangelista Luca – con cui l’arcangelo Gabriele si rivolge a Maria. A prima vista il
termine chaîre, “rallegrati”, sembra un normale saluto, usuale nell’ambito greco, ma questa
parola, se letta sullo sfondo della tradizione biblica, acquista un significato molto più profondo.
Questo stesso termine è presente quattro volte nella versione greca dell’Antico Testamento e
sempre come annuncio di gioia per la venuta del Messia (cfr Sof 3,14; Gl 2,21; Zc 9,9; Lam 4,21). Il
saluto dell’angelo a Maria è quindi un invito alla gioia, ad una gioia profonda, annuncia la fine della
tristezza che c’è nel mondo di fronte al limite della vita, alla sofferenza, alla morte, alla cattiveria,
al buio del male che sembra oscurare la luce della bontà divina. E’ un saluto che segna l’inizio del
Vangelo, della Buona Novella.
Ma perché Maria viene invitata a rallegrarsi in questo modo? La risposta si trova nella seconda
parte del saluto: “il Signore è con te”. Anche qui per comprendere bene il senso dell’espressione
dobbiamo rivolgerci all’Antico Testamento. Nel Libro di Sofonia troviamo questa espressione
«Rallégrati, figlia di Sion… Re d’Israele è il Signore in mezzo a te… Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te
è un salvatore potente» (3,14-17). In queste parole c’è una duplice promessa fatta ad Israele, alla
figlia di Sion: Dio verrà come salvatore e prenderà dimora proprio in mezzo al suo popolo, nel
grembo della figlia di Sion. Nel dialogo tra l’angelo e Maria si realizza esattamente questa
promessa: Maria è identificata con il popolo sposato da Dio, è veramente la Figlia di Sion in
persona; in lei si compie l’attesa della venuta definitiva di Dio, in lei prende dimora il Dio vivente.
Riflessione
Intercessioni
Innalziamo con fiducia la nostra preghiera al Padre, il Dio fedele, che in Cristo Gesù, nato da Maria,
ha colmato il desiderio dell’antico e del nuovo Israele: Santa Maria, intercedi per noi.
1) Perché la Chiesa sappia farsi voce, sempre e in ogni luogo, delle aspirazioni di libertà, di
giustizia e di pace di tutti i popoli, preghiamo
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2) Perché si affretti l’unione di tutti coloro che riconoscono in Gesù il Messia promesso,
preghiamo.
3) Per gli sposi, il loro amore e la loro fedeltà sia il segno, per gli uomini del nostro tempo, di
del Dio che porta a compimento le sue promesse. Preghiamo.
4) Perché la famiglia diventi scuola di fede e segno di speranza per le nuove generazioni.
Preghiamo.
5) Perché ogni cristiano viva questo tempo ascoltando con docilità la Parola e alleviando con
carità fattiva le pene dei fratelli più poveri e bisognosi. Preghiamo
O Padre, ascolta le preghiere che il tuo Spirito buono pone nel cuore e sulle labbra di coloro che
confidano in te. Per Cristo nostro Signore.
Padre nostro
Orazione
O Dio d'infinita sapienza, tu hai scelto come Madre del Salvatore la beata Vergine Maria,
eccelsa tra gli umili e i poveri di Israele; fa' che accogliendo con fede viva la tua parola
impariamo a riporre solo in te ogni speranza di salvezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito
Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Benedizione
Al canto del Tota Pulchra si accompagna l’offerta dell’incenso, segno attraverso cui eleviamo la
nostra preghiera a Dio, attraverso l’intercessione della beata Vergine Maria
Tota Pulchra
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VI Giorno
Maria, colei che ci precede nel cammino
Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva (Mt 2,9)
Canto iniziale
Saluto del celebrante
C. Accendiamo ora la lampada a Maria santissima, questo piccolo gesto vuole essere segno del
nostro affetto a Maria. Lei che è immagine dell’umanità glorificata e redenta, guidi l’umanità
intera al banchetto nuziale del cielo, dove lei ci attende con il figlio suo, Cristo Gesù.
Preghiamo il salmo 44
Ascolta, figlia, guarda, porgi l'orecchio,
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
al re piacerà la tua bellezza.
Egli è il tuo Signore: pròstrati a lui.
Da Tiro vengono portando doni,
i più ricchi del popolo cercano il tuo volto.
La figlia del re è tutta splendore,
gemme e tessuto d'oro è il suo vestito.
È presentata al re in preziosi ricami;
con lei le vergini compagne a te sono condotte;
guidate in gioia ed esultanza
entrano insieme nel palazzo del re.
Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli;
li farai capi di tutta la terra.
Farò ricordare il tuo nome
per tutte le generazioni,
e i popoli ti loderanno in eterno, per sempre.
Gloria al Padre…
Dal libro dell’Apocalisse (Ap 12,1-9. 13-17)
Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e
sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del
parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna
e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava
sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino
appena nato. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di
ferro, e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto,
ove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni.
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Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago
combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il
grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la
terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli.
Or quando il drago si vide precipitato sulla terra, si avventò contro la donna che aveva partorito il
figlio maschio. Ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, per volare nel deserto
verso il rifugio preparato per lei per esservi nutrita per un tempo, due tempi e la metà di un tempo
lontano dal serpente. Allora il serpente vomitò dalla sua bocca come un fiume d'acqua dietro alla
donna, per farla travolgere dalle sue acque. Ma la terra venne in soccorso alla donna, aprendo una
voragine e inghiottendo il fiume che il drago aveva vomitato dalla propria bocca.
Allora il drago si infuriò contro la donna e se ne andò a far guerra contro il resto della sua
discendenza, contro quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della
testimonianza di Gesù.
Da un omelia di Enzo Bianchi
Crediamo davvero nella vita eterna che ci attende dopo la nostra morte?
Nel tentativo di rispondere ad essa la chiesa indivisa ha compreso fin dai primi secoli che in Maria,
madre del Risorto, donna che aveva acconsentito in sé al «mirabile scambio» tra Dio e l’uomo, era
anticipata la meta che attende ogni essere umano: l’assunzione di tutto l’umano e di ogni essere
umano nella vita di Dio, per sempre; «Dio tutto in tutti» (cf. 1Cor 15,28). E così la grande
Tradizione della chiesa è giunta gradualmente a proclamare Maria al di là della morte, in quella
dimensione altra dell’esistenza che non sappiamo chiamare se non «cielo»: Maria è terra del cielo,
è primizia e immagine della chiesa santa nei cieli!
Affermare questo di Maria non richiede di compiere complesse indagini sull’evento della sua
morte. Al contrario, per chi ha «un cuore capace di ascolto» (cf. 1Re 3,9), è sufficiente andare
all’inizio della vicenda di Maria, narrato nel brano evangelico odierno: l’incontro tra Elisabetta e
Maria, celebrato da quest’ultima con il canto del Magnificat. È un testo dalle inesauribili
profondità che, letto oggi, ci dice una cosa semplicissima e fondamentale: la vita eterna per
ciascuno di noi comincia qui e ora, a misura della nostra capacità di amare ed essere amati, un
amore che manifesta la verità della nostra fede e della nostra speranza.
Riflessione
Intercessioni
Fratelli e sorelle, Maria, Madre del Signore, splende sul cammino del popolo di Dio, segno di sicura
speranza e consolazione. Per mezzo di lei, arca della nuova alleanza, la provvidenza del Padre ci
dona Cristo, parola e pane di vita eterna. Preghiamo insieme: Santa Maria, intercedi per noi presso
il tuo Figlio.
1) Perché sperimentando la beatitudine di chi ascolta la parola di Dio e la mette in pratica,
attingiamo la certezza della risurrezione della carne nella gloria futura, preghiamo.
2) Perché in ogni uomo vivente sappiamo vedere e onorare il tempio e la dimora dello Spirito,
e riconoscere la gloria di Dio, preghiamo.
3) Perché la famiglia, benedetta dal Signore, accolga nel frutto del grembo materno il dono
inestimabile della vita umana destinata alla grazia e alla gloria eterna, preghiamo.
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4) Per i presbiteri, perché possano sempre più conformarsi a Cristo, capo e pastore della sua
Chiesa, che precede il suo popolo accompagnandolo alla meta definitiva del regno dei cieli.
Preghiamo.
5) Perché nei deboli, negli anziani e nei sofferenti, la comunità di fede riconosca la visita del
Signore, re e giudice degli ultimi tempi, presente nel più piccolo dei nostri fratelli,
preghiamo.
Accogli, o Padre, la preghiera del tuo popolo e fa’ che contemplando il mistero di Maria, associata
in corpo e anima al trionfo del tuo Figlio, riconosciamo in ogni persona umana il segno della tua
immagine e il riflesso della tua gloria. Per Cristo nostro Signore
Padre nostro
Orazione
O Dio, che nel tuo unico Figlio, hai stabilito la porta della vita e della salvezza, per la materna
intercessione di Maria, donaci di perseverare nel tuo amore, finché raggiungiamo la soglia della
patria celeste.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito
Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Benedizione
Al canto del Tota Pulchra si accompagna l’offerta dell’incenso, segno attraverso cui eleviamo la
nostra preghiera a Dio, attraverso l’intercessione della beata Vergine Maria
Tota Pulchra
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VII Giorno
Maria, gioia dell’umanità redenta
Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima (Mt 2,10)
Canto iniziale
Saluto del celebrante
C. Accendiamo ora la lampada a Maria santissima, questo piccolo gesto vuole essere segno del
nostro affetto a Maria. Lei che dono sublime che Dio ha fatto alla sua Chiesa, ci renda consapevoli
e responsabili della bellezza della chiamata cristiana.
Preghiamo a cori alterni il salmo 32
Esultate, giusti, nel Signore;
ai retti si addice la lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l'arpa a dieci corde a lui cantate.
Cantate al Signore un canto nuovo,
suonate la cetra con arte e acclamate.
Poiché retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama il diritto e la giustizia,
della sua grazia è piena la terra.
Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
Come in un otre raccoglie le acque del mare,
chiude in riserve gli abissi.
Tema il Signore tutta la terra,
tremino davanti a lui gli abitanti del mondo,
perché egli parla e tutto è fatto,
comanda e tutto esiste.
Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.
Ma il piano del Signore sussiste per sempre,
i pensieri del suo cuore per tutte le generazioni.
Gloria al Padre…
Dal libro dell’Apocalisse (Ap 21,1-3)
Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il
mare non c'era più. Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio,
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pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trono:
«Ecco la dimora di Dio con gli uomini!
Egli dimorerà tra di loro
ed essi saranno suo popolo
ed egli sarà il "Dio-con-loro".
Dai discorsi di Papa Paolo VI
Come riproporre in maniera adeguata Maria al Popolo di Dio, sì da ridestare in esso un fervore di
rinnovata pietà mariana?
Vi è una via accessibile a tutti anche alle anime semplici: è la via della bellezza, alla quale ci
conduce, alla fine, la dottrina misteriosa, meravigliosa e stupenda che forma il tema del Congresso
Mariano: Maria e lo Spirito Santo. Infatti, Maria è la creatura “tutta bella”; è lo “specchio senza
macchia”; è l’ideale supremo di perfezione che in ogni tempo gli artisti hanno cercato di riprodurre
nelle loro opere; è “la Donna vestita di sole” (Ap 12, 1), nella quale i raggi purissimi della bellezza
umana si incontrano con quelli sovrani, ma accessibili, della bellezza soprannaturale. E perché
tutto questo? Perché Maria è la «piena di grazia», cioè, noi possiamo dire, la piena di Spirito Santo,
la luce del quale in lei rifulge di un incomparabile splendore. Sì, abbiamo bisogno di guardare a
Maria, di fissare la sua bellezza incontaminata, perché i nostri occhi troppo spesso sono offesi e
quasi accecati dalle ingannatrici immagini di bellezza di questo mondo. Quanti nobili sentimenti,
quanto desiderio di purezza, quale spiritualità rinnovatrice potrebbe suscitare la contemplazione
di così sublime bellezza!
Mentre ai nostri giorni la donna avanza nella vita sociale, nulla di più benefico e di più esaltante
dell’esempio di questa Vergine-Madre, irradiante di Spirito Santo, che con la sua bellezza riassume
ed incarna gli autentici valori dello Spirito.
Adoperiamoci, dunque, venerabili Fratelli e diletti figli, perché nella nostra moderna generazione
non abbia ad affievolirsi, ma si riaccenda invece sempre più la luce soave e materna della
devozione a Maria.
Riflessione
Intercessioni
Fratelli carissimi, resi figli nel Figlio, in comunione con Maria, preghiamo Dio nostro Padre:
Ascoltaci Signore.
1) Per la Chiesa, perché sull’esempio di Maria, fedele alla sua vocazione di Vergine Madre,
nell’integrità della fede e nella fecondità dello Spirito generi sempre nuovi figli alla vita
nuova. Preghiamo.
2) Per tutti i popoli, perché accogliendo la mediazione della Chiesa, maestra e madre, possano
giungere alla conoscenza di Cristo Gesù, unico salvatore ed entrare in possesso dell’eredità
promessa. Preghiamo.
3) Per i religiosi, perché possano essere nel mondo il segno della gioia evangelica che con
Maria e i santi vivremo nella Gerusalemme del cielo. Preghiamo.
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4) Per quanti sono nella prova, perché purificati nel crogiolo del dolore, rimangano con Maria
saldi nella speranza e unendosi al sacrificio di Cristo riconoscano nella croce la rivelazione
della gloria. Preghiamo.
5) Per noi tutti, perché coscienti della nostra dignità di figli della luce, viviamo con Maria in
rendimento di grazie, offrendoti con la preghiera e con la vita un culto in spirito e verità.
Preghiamo.
O Padre, che ci hai amati per primo, esaudisci il sincero desiderio di vivere come tuoi figli nella
docilità al tuo Spirito d’amore per pregustare con Maria la gioia del paradiso. Per Cristo nostro
Signore.
Padre nostro
Orazione
O Dio, che nell'incarnazione del tuo Figlio hai allietato il mondo intero, concedi a noi che
veneriamo Maria, causa della nostra letizia, di camminare costantemente nella via dei tuoi precetti
e di tenere fissi i nostri cuori dove è la vera gioia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito
Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Benedizione
Al canto del Tota Pulchra si accompagna l’offerta dell’incenso, segno attraverso cui eleviamo la
nostra preghiera a Dio, attraverso l’intercessione della beata Vergine Maria
Tota Pulchra
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VIII Giorno
Maria, Madre del Re dei re
Videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. (2,11a)
Canto iniziale
Saluto del celebrante
C. Accendiamo ora la lampada a Maria santissima, questo piccolo gesto vuole essere segno del
nostro affetto a Maria. Lei che è la Madre dei re dei re della terra, riveli all’umanità la dignità
regale che il suo Figlio Gesù ci ha donato.
Preghiamo a cori alterni il salmo 121
Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore».
E ora i nostri piedi si fermano
alle tue porte, Gerusalemme!
Gerusalemme è costruita
come città salda e compatta.
Là salgono insieme le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge di Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i seggi del giudizio,
i seggi della casa di Davide.
Domandate pace per Gerusalemme:
sia pace a coloro che ti amano,
sia pace sulle tue mura,
sicurezza nei tuoi baluardi.
Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene.
Gloria al Padre…
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,39-45)
In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di
Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di
Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran
voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre
del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il
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bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle
parole del Signore».
Dalle omelia di sant’Amedeo di Losanna
Era giusto che la santità di Maria e la sua grandezza andassero crescendo quaggiù, passando di
virtù in virtù e di splendore in splendore per opera dello Spirito Santo, fino a raggiungere il termine
massimo al momento della sua entrata nella dimora superna.
Perciò quando era qui con il corpo, pregustava le primizie del regno futuro. Fu onorata dagli angeli
e venerata dagli uomini. Le stava accanto Gabriele con gli angeli e le rendeva servizio, con gli
apostoli, Giovanni, ben felice che a lui, vergine, fosse stata affidata presso la croce la Vergine
Madre. Quelli erano lieti di vedere in lei la Regina, questi la Signora, e sia gli uni che gli altri la
circondavano di pio e devoto affetto.
Abitava nel sublime palazzo della santità, godeva della massima abbondanza dei favori divini, e sul
popolo credente e assetato faceva scendere la pioggia delle grazie, lei che nella ricchezza della
grazia aveva superato tutte le creature.
Conferiva la salute fisica e la medicina spirituale, aveva il potere di risuscitare dalla morte i corpi e
le anime. Chi mai si partì da lei o malato, o triste, o digiuno dei misteri celesti? Chi non ritornò a
casa sua lieto e contento dopo d'aver ottenuto dalla Madre del Signore, Maria, quello che voleva?
Maria era la sposa ricca di gioielli spirituali, la madre dell'unico Sposo, la fonte di ogni dolcezza, la
delizia dei giardini spirituali e la sorgente della acque vive e vivificanti che discendono dal Libano
divino, dal monte Sion fino ai popoli stranieri sparsi qua e là.
Omelia
Riflessione
Rivolgiamo al Padre e Signore della storia le nostre suppliche affidandole all’intercessione di
Maria: Ascolta, o Padre la nostra preghiera
1) Per il Papa Francesco e il nostro vescovo Giovanni Battista, i sacerdoti, i diaconi, i religiosi e
tutti i fedeli, perché docili all’azione dello Spirito, sappiano testimoniare con la parola e con
l’esempio che il Cristo, re dei cieli e della terra. Preghiamo.
2) Per i governanti, perché, accogliendo il messaggio dell’amore e della pace, portato al
mondo dal Cristo per mezzo della sua Chiesa, possano edificare un mondo nuovo sulle vie
della giustizia e della vera libertà. Preghiamo.
3) Per coloro che vivano il tempo del fidanzamento, perché scoprano sempre più che la loro
dignità regale non consiste nell’essere serviti ma nel servire e dare la vita. Preghiamo.
4) Per coloro che soffrono a causa del Vangelo, perché con il soccorso di Maria, possano
raccogliere nella gioia quello che hanno seminato nella pazienza e nell’amore. Preghiamo.
5) Per tutti noi, perché mossi dallo Spirito Santo andiamo incontro con sollecitudine ai fratelli
più sofferenti nel corpo e nello spirito, perché germogli nei loro cuori la speranza pasquale.
Preghiamo.
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O Signore del cielo e della terra che governi il mondo con la carità e la giustizia, ascolta le nostre
preghiere e accoglile presso di te perché impariamo sempre più a vivere secondo la tua volontà.
Per Cristo nostro Signore.
Padre nostro
Orazione
O Padre, che ci hai dato come nostra madre e regina la Vergine Maria, dalla quale nacque il Cristo,
tuo Figlio, per sua intercessione donaci la gloria promessa ai tuoi figli nel regno dei cieli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito
Santo, per tutti i secoli dei secoli
Benedizione
Al canto del Tota Pulchra si accompagna l’offerta dell’incenso, segno attraverso cui eleviamo la
nostra preghiera a Dio, attraverso l’intercessione della beata Vergine Maria
Tota Pulchra
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IX Giorno
Maria dono di Dio alla Chiesa
Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. (Mt 2,11 b)
Canto iniziale
Saluto del celebrante
C. Accendiamo ora la lampada a Maria santissima, questo piccolo gesto vuole essere segno del
nostro affetto a Maria. Lei che dono sublime che Dio ha fatto alla sua Chiesa, ci renda consapevoli
e responsabili della bellezza della chiamata cristiana.
Preghiamo a cori alterni il salmo 71
Dio, da' al re il tuo giudizio,
al figlio del re la tua giustizia;
regga con giustizia il tuo popolo
e i tuoi poveri con rettitudine.
Le montagne portino pace al popolo
e le colline giustizia.
Ai miseri del suo popolo renderà giustizia,
salverà i figli dei poveri
e abbatterà l'oppressore.
Il suo regno durerà quanto il sole,
quanto la luna, per tutti i secoli.
Scenderà come pioggia sull'erba,
come acqua che irrora la terra.
Nei suoi giorni fiorirà la giustizia
e abbonderà la pace,
finché non si spenga la luna.
E dominerà da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.
A lui si piegheranno gli abitanti del deserto,
lambiranno la polvere i suoi nemici.
Il re di Tarsis e delle isole porteranno offerte,
i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi.
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A lui tutti i re si prostreranno,
lo serviranno tutte le nazioni.
Gloria al Padre…
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19, 25-27)
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di
Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla
madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel
momento il discepolo la prese nella sua casa.
Dall’udienza di Giovanni Paolo II del 23 novembre 1988
Gesù affida così a Maria una nuova maternità, e le chiede di trattare Giovanni come suo figlio. Ma
quella solennità dell’affidamento (“Donna, ecco il tuo figlio”), quel suo collocarsi al cuore stesso
del dramma della croce, quella sobrietà ed essenzialità di parole che si direbbero proprie di una
formula quasi sacramentale, fanno pensare che, al di sopra delle relazioni familiari, il fatto vada
considerato nella prospettiva dell’opera della salvezza, dove la donna-Maria è stata impegnata col
Figlio dell’uomo nella missione redentrice. A conclusione di quell’opera, Gesù chiede a Maria di
accettare definitivamente l’offerta che egli fa di se stesso quale vittima di espiazione,
considerando ormai Giovanni come suo figlio. È a prezzo del suo sacrificio materno che essa riceve
quella nuova maternità. Ma quel gesto filiale, pieno di valore messianico, va ben al di là della
persona del discepolo prediletto, designato come figlio di Maria. Gesù vuol dare a Maria una
figliolanza ben più numerosa, vuole istituire per Maria una maternità che abbraccia ogni suo
seguace e discepolo di allora e di tutti i tempi. Il gesto di Gesù ha dunque un valore simbolico. Non
è solo un gesto d’ordine familiare, come di un figlio che prende a cuore la sorte di sua madre, ma è
il gesto del Redentore del mondo che assegna a Maria, come “donna”, un ruolo di nuova
maternità per rapporto a tutti gli uomini, chiamati a riunirsi nella Chiesa. In quel momento,
dunque, Maria è costituita, e quasi si direbbe “consacrata”, come Madre della Chiesa dall’alto
della croce.
Riflessione
Intercessioni
Rivolgiamo la nostra preghiera a Dio, Padre Misericordioso, che nella sua provvidenza, ci ha
donato Maria come premurosa madre: Ti preghiamo ascoltaci
1) Per la Chiesa, perché sull’esempio di Maria, sappia prodigarsi per tutti i figli dispersi nel
mondo, generandoli alla fede e raccogliendoli nell’unità. Preghiamo
2) Per tutti i cristiani, perché, come Maria, cerchino prima di tutto il Regno dei cieli e
sperimentino la tua protezione nel momento della prova. Preghiamo.
3) Per quanti si consacrano al servizio dei fratelli, perché nel contatto quotidiano con la
debolezza e la sofferenza imparino a riconoscere in ogni creatura umana il volto di Cristo.
Preghiamo.
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4) Per i perseguitati e per quanti subiscono violenza e causa del Vangelo, perché nulla li possa
separare da Cristo e in lui godano della vera libertà. Preghiamo
5) Per i seminaristi, perché scoprendo che la vita e un dono, possano con coraggio affidarsi
completamente a Dio per donare la loro vita a servizio del Vangelo. Preghiamo.
Accogli, o Padre, le nostre preghiere, e rendi il nostro cuore compassionevole come il cuore di
Maria che tu con amore hai reso Madre della tua Chiesa. Per Cristo nostro Signore.
Padre nostro
Orazione
Dio Padre di misericordia, il tuo unico Figlio, morente sulla croce, ha dato a noi come madre nostra
la sua stessa madre, la beata Vergine Maria; fa' che, sorretta dal suo amore, la tua Chiesa, sempre
più feconda nello Spirito, esulti per la santità dei suoi figli e riunisca tutti i popoli del mondo in
un'unica famiglia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito
Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Benedizione
Al canto del Tota Pulchra si accompagna l’offerta dell’incenso, segno attraverso cui eleviamo la
nostra preghiera a Dio, attraverso l’intercessione della beata Vergine Maria
Tota Pulchra
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