Topics of Research papers to be produced - The EE

518297-LLP-2011-IT-ERASMUS-FEXI
ATTORI, TRADUTTORI, RETI: LA CIRCOLAZIONE DELL’ECONOMIA POLITICA IN
EUROPA ATTRAVERSO LE TRADUZIONI (XIX - XX SECOLO)1
MARCO E.L. GUIDI
UNIVERSITY OF PISA
PISA / ITALY
[email protected]
ABSTRACT
This paper presents some preliminary reflections on the E-ET project and on the social and
institutional factors that promote translations.
Il paper è un primo risultato del progetto “EE-T Traduzioni Economiche da e verso Lingue Europee.
Una Piattaforma Online”, nell’ambito del Programma Life Long Learning – Sub-Programma Erasmus –
Azione Progetti Multilaterali (http://eet.pixel-online.org).
Esiste una dimensione scientifica e una dimensione performativa (razionalità formale e materiale)
dell’economia politica dell’Ottocento. Esse contribuiscono a fornire la rappresentazione di una nuova
forma di governamentalità (Foucault 2004a e b).
L’economia politica ha una spiccata dimensione istituzionale: istituzionalizzazione accademica,
marcata da un controllo politico sui suoi contenuti; istituzionalizzazione associativa, editoriale, che
animano la sfera pubblica; istituzionalizzazione cognitiva, ossia la costruzione sociale di
rappresentazioni e modelli di comportamento economico; istituzionalizzazione politica, nella quale la
scienza diviene expertise, legislazione e governo (con diversi modelli); Tutte queste forme di
istituzionalizzazione contribuiscono alla costruzione sociale del mercato.
I manuali ottocenteschi con la loro tipica struttura sayana e milliana, hanno il fine di fornire le
rappresentazioni e i modelli di comportamento (Lebaron 2009) coerenti con la forma di
governamentalità proposta dall’economia politica. Con un ampio ventaglio di destinatari, che si riflette
in una variegata tipologia dei manuali: elementari, popolari, scolastici, universitari, manuali-trattati,
meta-trattati.
Dall’insegnamento alla disseminazione o circolazione delle idee economiche: la disseminazione è
elemento costitutivo dell’economia politica, legata alle suddette funzioni di costruzione sociale del
mercato, e quindi alle suddette forme di istituzionalizzazione. La circolazione delle idee avviene
all’interno di “packages istituzionali”, nei quali il manuale ha una funzione centrale. Un package
istituzionale è un sistema di dispositivi istituzionali e discorsivi che ha avuto successo in una certa
area nel promuovere e istituire una specifica forma di governamentalità, ed è importato in un’altra area
da attori chiave, allo scopo di replicare quella forma di governamentalità.
La circolazione delle idee economiche ha un carattere transnazionale, all’interno dei connessi
packages istituzionali. Ciò avviene perché una forma di governamentalità di successo o ritenuta tale
ha una sua propria viralità. Sono i packages che circolano e veicolano la circolazione di testi e idee.
Promotori della circolazione sono attori-reti (Callon 1988; Callon, Muniesa,e Millo 2007, Latour 1987,
1999) governativi (riformatori) e pubblici (opinion makers, studiosi, docenti, educatori, filantropi, editori,
camere di commercio, associazioni, movimenti); attori umani e non umani (dispositivi e
angencements, tra cui manuali e istituzioni educative); infine emigrés, migranti, esportatori e
importatori.
Va osservata la complessità delle nozioni di traduzione e di traduttore. Vi è una traduzione di
agencements (assetti), di (best) practices [(buone) prassi], di packages istituzionali e di nozioni,
1
Paper presented at the Conference on “Traduzione e autotraduzione. Un percorso attraverso i generi
letterari”, Scuola Normale Superiore e Università di Pisa, 29th-30th November 2012.
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concetti, informazioni ad essi correlati (anche indipendentemente dalla traduzione linguistica) Il
traduttore è un attore umano ma anche non umano: è traduttore anche il regolamento o il manuale (di
nuovo, indipendentemente dalla traduzione linguistica).
La traduzione linguistica in senso proprio è allora un elemento di questa più ampia e complessa
attività di traduzione: da un lato richiede attori umani e non umani implicati nel processo di
trasmigrazione transnazionale dei packages istituzionali. Attori umani sono tutti i tipi di “Promotori”
della circolazione sopra elencati. Attori non-umani sono istituzioni quali scuole, università,
associazioni, ecc. nelle quali è implicata la circolazione delle idee economiche. La traduzione in senso
proprio richiede dall’altro lato anche competenza linguistica e pertanto attori umani e non umani in
grado di veicolarla. Attori umani sono traduttori esperti linguistici, emigrés, comunità migranti. Attori
non-umani sono dispositivi quali grammatiche, manuali di conversazione, dizionari, istituzioni e
programmi di insegnamento linguistico (scuole e cattedre di lingue ad es.), case editrici che
promuovono industrialmente la traduzione (in particolare di testi non letterari), riviste, collane ospitanti
più o meno programmaticamente e sistematicamente traduzioni ecc.
Esiste allora una connessione tra traduzione di packages istituzionali, traduzione di testi economici e
insegnamento delle lingue straniere? Che vi sia in generale questa connessione tra lingua ed
economia è noto. Si prenda l’esempio dell’Italia: le Scuole Superiori di Commercio, poi Facoltà di
Economia e Commercio sono anche all’origine dell’istituzionalizzazione accademica delle lingue
straniere, oltre che delle discipline aziendali e in una certa misura della scienza economica. Ciò vale
anche per l’insegnamento secondario (istituti tecnici e professionali per il commercio). Ciò vale anche
per altri paesi europei (per esempio Francia e Germania) Un altro esempio sono le case editrici
moderne che dalla fine dell’Ottocento promuovono industrialmente la pubblicazione di manuali e sono
al contempo tra le prime ad intuire l’importanza delle scienze economiche e in parallelo delle
grammatiche di lingue straniere, e che promuovono traduzioni, in particolare di testi economici. Una
ipotesi interpretativa può essere fornita utilizzando qualcosa di più della metafora del mercato.
Nell’Ottocento si afferma in vari paesi europei un ‘mercato dell’economia politica’, con una sua
domanda e una sua offerta, non sempre simmetriche, e un ‘mercato delle lingue straniere’ con forte
valenza pratica, legata ai flussi di persone (emigrazione) e merci (scambi internazionali), anch’esso
con una sua domanda e una sua offerta. Entrambi sono elementi della costruzione sociale del
Mercato in senso più generale. C’è una domanda (bisogno) di conoscenza delle lingue per facilitare
flussi umani e di merci e di conoscenza delle istituzioni economiche e delle nozioni economiche, cui
più o meno corrisponde un’offerta, che serve all’adattamento di packages istituzionali di successo. La
conoscenza delle lingue e quella delle nozioni o informazioni economiche servono entrambi a
categorizzare la presenza consapevole degli attori nel mercato e nella sua rete istituzionale di
contorno. Hanno entrambe una funzione cognitiva e perciò performativa, perché contribuiscono a
costruire socialmente quanto categorizzano. Il fenomeno è più evidente nei contesti periferici, nei quali
la diffusione delle lingue straniere è un fenomeno più recente, meno accademico e più pratico, più
legato ai flussi di persone e cose.
Perciò probabilmente, come alcune delle ricerche in corso nell’ambito del progetto E-ET sembrano
indicare (Alina Vilalva, Joao Paulo Silvestre e Esperanza Cardeira del CLUL, Cristina Guccione), le
traduzioni di economia (soprattutto quelle di testi istituzionali) hanno un ruolo nel promuovere da una
lingua all’altra l’evoluzione linguistica, in particolare i linguaggi economici e commerciali.
I primi risultati della ricerca sulle traduzioni economiche rivelano a questo proposito una marcata
dimensione globale o meglio trans-regionale del fenomeno della circolazione delle idee economiche
attraverso le traduzioni, in particolare quelle di testi istituzionali (manuali). Dalla culla europea, grazie
certamente anche (ma non solo, v. Giappone post Meiji) alla colonizzazione e alla conseguente
espansione delle lingue europee nel mondo, ma anche alla conseguente disseminazione dei
packages istituzionali (ad esempio scuole di commercio), i manuali di economia di successo nelle
varie epoche hanno una straordinaria diffusione mondiale: ne sono esempi il Piccolo economista di
Hubner, i manuali di Luigi Cossa, quelli dei coniugi Marshall e dei coniugi Fawcett. Con riferimento alla
dimensione cognitiva suddetta, però, sarebbe errato leggere il fenomeno della diffusione extraeuropea
delle traduzioni economiche come un prodotto di una globalizzazione ante-litteram. La pluralità di
fonti, anche in termini di nazioni di provenienza dei testi-fonte, mostra che ciò di cui si va in cerca non
è il prodotto internazionalmente più standard (come nell’attuale globalizzazione/internazionalizzazione
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delle scienze economiche), ma quello più capace di parlare dei modelli di package da tradurre e
riadattare (Cossa), che sia il laissez-faire armonicista e antisocialista post-quarantottesco di metà
Ottocento o la cooperazione, o ancora la Sozialpolitik degli ultimi decenni dell’Ottocento. Si tratta di
una dimensione trans-regionale piuttosto che internazionale / globale. Quest’ultima arriva solo al
termine di un processo di selezione che dura più di un secolo e termina nel secondo dopoguerra con il
primato del modello anglo-americano.
REFERENCES
[1] Callon, M. (ed.), 1988. La science et ses réseaux. Genèse et circulation des faits scientifiques.
Paris: La Découverte.
[2] Callon, M., Muniesa, F.,e Millo Y., 2007. An Introduction to Market Devices. In M. Callon, Y.
Millo and F. Muniesa (eds), Market Devices, Oxford: Blackwell, pp. 1-12.
[3] Foucault, M., 2004a. Sécurité, territoire, population. Cours au Collège de France. 1977-1978.
Paris: Gallimard-Seuil.
[4] Foucault, M., 2004b. Naissance de la biopolitique. Cours au Collège de France. 1978-1979.
Paris: Gallimard-Seuil.
[5] Latour, B., 1987. Science in Action: How to Follow Scientists and Engineers through Society.
Cambridge: Harvard University Press.
[6] Latour, B., 1999. Pandora’s Hope: An Essay on the Reality of Science Studies. Cambridge
(MA): Harvard University Press.
[7] Lebaron, F., 2009. La formation des économistes et l’ordre symbolique marchand. In Ph.
Steiner e F. Vatin (eds), Traité de sociologie économique, Paris: Puf, pp. 249-88.
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CONTENTS INFORMATION
QUANTITY OF RESEARCH PAPERS TO BE PRODUCED
-
Each partner should produce 5 research papers
One PhD student or young scholar, within each partner’s organization, should also produce 1
paper on the project’s topics or should orient his/her thesis on the project’s topics.
- Researchers from each partner’s associate organization should also produce 5 research
papers on the project topics.
Therefore a total of 11 research papers should be produced by each partner.
Each paper should have a length of around 2000 words (i.e. 5 pages).
TOPICS OF RESEARCH PAPERS TO BE PRODUCED
Each research should produce interpretations of the phenomenon of economic translations in the
framework of the processes of transnational circulation of economic ideas and institutional/educational
models and apply Languages for Special Purposes interpretative criteria to the historical phenomenon
of economics translations.
The topic of the papers will be the historical, social, theoretical and linguistic aspects of translations of
economics, especially focusing on the translations into the language/s of each partner’s country, or
general methodological and theoretical papers on the problems of translation of economic texts.