Elisa Gonizzi N° matricola: 138861 Lezione del 17-01-2002 14:30-16:30 RISOLUZIONE DI ESERCIZI IN PREPARAZIONE ALLA PROVA SCRITTA D’ESAME Breve premessa: Elementi di similitudine e differenze tra: VAPORE SATURO DI ACQUA MISCELE DI ARIA E VAPORE (SURRISCALDATO) -Titolo X -Titolo X = rapporto tra la massa del vapore e la massa totale del sistema = miscuglio tra due sostanze con proprietà diverse = MVAPORE MTOT = MVAPORE MARIASECCA aria umida vapore aria secca liquido MVAP=0,05 kg MLIQ=0,95 kg MTOT=1 kg vapore MVAP=5 kg MARIA=100 kg MTOT=105 kg 1 Lezione del 17-01-2002 14:30-16:30 x kgV 0,05 0,05 1 kgTOT x kg 5 0,05 V 100 kg A Si annulla Due esercizi del compito in data 1-02-2001: 1° esercizio – Termodinamica (tolleranza +/- 5% (problema facile perché di piccola tolleranza, cioè si dovranno risolvere calcoli derivanti da poche formule)) pa Z2 Z1 Aria 0 Q=1kcal 2 Lezione del 17-01-2002 14:30-16:30 Aria secca è contenuta entro uno stantuffo (quindi non c’è vapore), su cui grava la pressione atmosferica ed un peso avente massa M pari a 100+AB kg che mantiene costante la pressione al suo interno. L’area dello stantuffo A è pari a 100+CD cm 2 . La temperatura iniziale T 1 del fluido entro lo stantuffo è pari a 20+EF °C. L’altezza iniziale dello stantuffo, z 1 , è pari a 100mm. Al fluido viene comunicata dall’esterno una quantità di calore Q pari ad 1 kcal. Il fluido si espande, sollevando il peso. Trovare: (1) - Temperatura finale T 2 ; (2) - Altezza finale dello stantuffo z 2 . Nota: Inserire i dati in base al proprio numero di matricola. Esempio di svolgimento dell’esercizio prendendo in considerazione il numero di matricola 123456 (ABCDEF) Dati: - M=100+AB= 100+12=112 kg; A=100+CD= 100+34=134 cm 2 ; T 1 =20+EF= 20+56=76 C ; z 1 = 100 mm; Q=1 kcal (=4187 J). La prima importante osservazione iniziale è che la trasformazione avviene a pressione costante, è utile quindi cominciare l’esercizio disegnando un grafico pertinente: p 1u L 1 2 3 v Lezione del 17-01-2002 14:30-16:30 Iniziamo con calcolare il valore della pressione totale che rimarrà quindi costante durante tutta la trasformazione: (accelerazione di gravità 2 pari a 9,81 m/s ) p tot = p A+ M g 112kg 9,81m / s 2 = 101.325Pa 183.319 Pa 134 10 4 m 2 A (pressione atmosferica con valore fisso di 101.325 Pa) Dall’equazione sui gas perfetti noi sappiamo che p1V1 M A R T1 elementarmente si calcola il volume V1 facendo il prodotto tra la base dello stantuffo e la sua altezza iniziale: V1 A z1 0,0134m 2 0,1m 0,00134m 3 e quindi si può ricavare M A p1 V R T1 183319 Pa 0,00134m 3 0,002455kg 287 76 273 (La temperatura è stata trasformata in gradi Kelvin) Sapendo inoltre che la quantità di calore Q è M A C p T2 T1 Q , dove C p è il calore specifico a pressione costante (pari a 1000), allora T2 T1 Q 4187 J 1626,37C 76C 0,002455kg 1000 M A C p 4 Lezione del 17-01-2002 14:30-16:30 1626,37 C risulta essere la temperatura finale T2 , risposta al primo requisito del problema. Ora per trovare l’altezza finale dello stantuffo z 2 e rispondere perciò alla seconda domanda del problema bisogna sempre rifarsi all’equazione dei gas perfetti, prendendo questa volta in considerazione V 2 e la temperatura finale T2 , ricordando che la pressione è comunque costante: p 2 V2 M A R T2 da questa equazione si ricava poi M R T2 0,002455kg 287 273 1626,37C V2 A 0,0073002m 3 p 183319Pa e ricordando di nuovo che un volume si calcola moltiplicando un’area per la sua altezza si può facilmente trovare l’altezza finale dello stantuffo: z2 V2 0,0073002m 3 0,544m A 0,0314m L’esercizio sarebbe adesso completato ma dato che la tipologia di problema prevista per l’anno accademico 2001-2002 è in parte cambiata si propongono due ulteriori requisiti in aggiunta ai precedenti, in tal modo l’esercizio sarà veramente utile per la preparazione del nuovo esame (3) - Calcolare il lavoro netto L’ sollevando il grave; (4) - Valutare la variazione di entropia. Si inizia rispondendo alla prima delle due ultime domande, si calcola quindi il lavoro applicando la seguente formula: L' M g z 112kg 9,81 m s 2 0,444m 488J dove g è l’accelerazione di gravità e z è la variazione dell’altezza dello stantuffo. Lezione del 17-01-2002 14:30-16:30 Si può verificare l’esattezza del risultato sapendo che il lavoro L' è calcolabile anche nel seguente modo: 5 Lezione del 17-01-2002 14:30-16:30 L' V2 V1 p tot p A 0,0073002m 3 0,00134m 3 183319 Pa 101325Pa 488 J Si procede col rispondere alla seconda domanda: In precedenza si era già definita la quantità di calore Q; ora tale valore lo si calcolerà in infinitesimi: dQ M C p dT C p è il calore specifico dell’aria. Ora si può calcolare la variazione di entropia e rispondere alla quarta domanda: 2 S 2 S1 1 2 T dQ 2 dQ dQ M C p M C p M C p log 2 T T T T1 1 1 0,002455kg 1000 log 273 1626,37C 4,159 J k 273 76C 2° Esercizio – Termodinamica (tolleranza +/- 5%) pa Z2 Z1 H2O 0 Q=1kcal 6 Lezione del 17-01-2002 14:30-16:30 Risolvere nuovamente l’esercizio n. 1, ma sostituendo vapore di acqua saturo all’aria secca. In questo caso non è assegnata la temperatura iniziale T1, ma è invece assegnato il titolo x1, che vale 0,1+F/74. Trovare: (1) - Titolo finale; (2) - Altezza finale dello stantuffo z2. Esempio di svolgimento dell’esercizio prendendo sempre in considerazione il numero di matricola 123456 (ABCDEF) Dati: - M=100+AB= 100+12=112 kg; A=100+CD=100+34=134cm2; z1=100mm; Q=1kcal (=4187J); x 1=0,1+F/74=0,181. Come per l’esercizio precedente è utile iniziare disegnando un altro grafico pertinente: 1u 1,8 1 2 v In questo caso la trasformazione avviene sia a pressione che a temperatura costante quindi è sia isobara che isoterma; i due valori sono perciò i seguenti: p 183319Pa TSAT 117C Bisogna qui calcolare il salto di entalpia in funzione del vapore saturo e quindi: 7 Lezione del 17-01-2002 14:30-16:30 H 2 H1 Q 4187J h x h L x 2 hd Si ricava poi l’entalpia specifica Dove h L è l’entalpia del liquido e h d (anche chiamato r) è il vapore latente di vaporizzazione ed è una grandezza tabellata La differenza di entalpia è perciò M acqua hL2 x 2 hd hL1 x1 hd 4187 J e quindi facendo le dovute semplificazioni e raccoglimenti risulta M acqua hd x 2 x1 4187 J Ricordando che V1 =0,00134 m 3 M acqua V1 0,00134m 3 0,00712kg v 0,17839 m 3 kg poiché v v1 v d 0,001058 0,7093 0,1739 m3 kg volume specifico Il titolo x 2 è facilmente calcolabile e si può quindi rispondere al primo quesito: x 2 x1 Q M acqua R 0,25 4187 J 0,502 0,007512 2211000 sapendo inoltre che m3 v 2 v1 x 2 v d 0,001058 0,502 0,7093 0,3571 kg e V2 M acqua v2 0,007512 0,3571 0,002683m3 allora si può trovare l’altezza dello stantuffo e rispondere perciò anche alla seconda richiesta: z2 V2 0,200m V1 8 Lezione del 17-01-2002 14:30-16:30 L’esercizio sarebbe adesso completato ma dato che la tipologia di problema prevista per l’anno accademico 2001-2002 è in parte cambiata si propongono due ulteriori requisiti in aggiunta ai precedenti, in tal modo l’esercizio sarà veramente utile per la preparazione del nuovo esame (3) - Trovare il lavoro netto L; (4) - Valutare la variazione di entropia. Il lavoro netto si può calcolare applicando la stessa formula usata per l’esercizio precedente, rispondendo così alla terza domanda: L M g z L 112kg 9,81 m 0,100m 109,87J s2 Per trovare ora la variazione di entropia basta ricordare che essa è ricavabile dalla seguente formula: S M acqua S d x 2 x1 dove S d è l’entropia differenziale ed è calcolabile nel seguente modo: Sd R 2211000 J Sd 5669 117 273 T kg K (la temperatura è stata convertita in gradi Kelvin) Sostituendo il valore trovato dell’entropia differenziale alla formula dell’entropia si ottiene la risposta alla quarta domanda: S 0,007512kg 5669 J 0,502 0,25 1073J/K kg K 9 Lezione del 17-01-2002 14:30-16:30 Un esercizio del compito in data 28-02-2001: Esercizio di termodinamica (tolleranza +/- 15%) MARIA MACQUA Entro un ambiente di volume V pari a 100+CD m3 si trova aria umida con temperatura T1 pari a 20+E C ed umidità relativa 1 pari a 30+F%. Nell’ambiente viene introdotta una massa di acqua M 2 , alla temperatura T1 , cosicché l’umidità cresce ad un valore 2 pari a 60+F%. Ovviamente la temperatura cala, mancando qualsiasi apporto di calore esterno. Determinare: - Massa di aria contenuta nell’ambiente; Massa di acqua M2 da aggiungere. Esempio di svolgimento dell’esercizio prendendo in considerazione sempre il numero di matricola 123456 (ABCDEF) Dati: - - V=100+CD=134m3; T1=20+E C =25 C ; 1=30+F%=36%; 2=60+F%=66%. 10 Lezione del 17-01-2002 14:30-16:30 Come utile osservazione iniziale è bene capire che la massa del volume dopo che è stata introdotta l’acqua sarà la somma tra la massa del volume iniziale e la massa dell’acqua introdotta, cioè MV2=MV1+Macqua Per calcolare la massa di aria contenuta nell’ambiente si ricorre all’equazione dei gas perfetti nello stato fisico finale: p A V M A R A T1 p A V R A T1 e quindi M A Per la legge di Dalton , affermante che la somma delle pressioni parziali è uguale alla pressione totale, la pressione dell’aria p A è uguale alla differenza tra la pressione totale p TOT e la pressione parziale del vapore pV1 , cioè p A p TOT pV1 Sapendo a sua volta che la formula del grado idrometrico è pV pV1 1 p SAT1 pV1 0,36 0,031709 0,01141BAR p SAT (pressione del vapore saturo, pari a 0,031709BAR) allora p A 101325 1141 100184Pa e quindi si può rispondere alla prima domanda definendo la massa dell’aria: MA 100184Pa 134m 3 157kg 287 273 25 Il sistema è a energia costante e l’entalpia si è conservata quindi 2 H 2 H1 Q vd p 1 e quindi 11 Lezione del 17-01-2002 14:30-16:30 H2 M A J 2 e H 1 M A J 1 M acqua hL eguagliando H 2 eH1 e facendo gli opportuni raccoglimenti si ottiene M A J 2 J 1 M acqua hL J 2 e J 1 sono l’entalpia negli stadi finali ed iniziali mentre h L è l’entalpia del liquido, esso si calcola nel seguente modo: hL C 2 t1 4,187 25 104,675 kJ kg C2 è il calore specifico dell’acqua. L’entalpia specifica dell’aria umida J è data dalla formula J t x2500 1,9 t Si può subito calcolare l’entalpia iniziale dopo aver trovato il titolo x1 in relazione con il grado igrometrico : p SAT1 0,36 0,031709 x1 0,622 0,622 0,007 pTOT p SAT1 1,013 0,36 0,031709 quindi J 1 25 0,0072500 1,9 25 43,05 kJ kg Il valore della massa dell’acqua si può ricavare dalla seguente formula: M acqua M A x 2 x1 0,597kg (risultato sbagliato!) Ora però calcoliamo anche il valore dell’entalpia specifica nello stato finale: J 2 J1 M acqua MA hL J 2 t 2 x 2 2500 1,9 t 2 12 Lezione del 17-01-2002 14:30-16:30 Proviamo inoltre a trovare la temperatura t2: t2 1 x2 1,9 J 2 x2 2500 t2 J 2 x 2 2500 15,9C 1 1,9 x 2 Come per gli altri esercizi è utile disegnare un grafico pertinente: x 0,66 2 0,36 2 19,5°C 1 22°C 25°C T La temperatura finale trovata ha un margine di errore molto elevato rispetto alla temperatura presa come ipotesi all’inizio dell’esercizio quindi bisognerà calcolare valori intermedi cosicchè il sistema non oscillerà. Dopo vari tentativi una esatta approssimazione della temperatura risulta essere 19,55°C e quindi sostituendo tale valore nelle formule precedenti si otterrà il giusto risultato della massa d’acqua, cioè 0,336kg. 13