ALLA PRIMA DIAGNOSI DI DISFUNZIONE ERETTILE UN PAZIENTE SU QUATTRO E’ GIOVANE Paolo Capogrosso1, Eugenio Ventimiglia1, Michele Colicchia1, Nazareno Suardi1, Maria Chiara Clementi1, Giulia Castagna1, Giuseppe Zanni1, Alessandro Serino1, Cesare Regina1, Alberto Briganti1, Rocco Damiano2, Francesco Montorsi1 Andrea Salonia12, 1Dipartimento di Urologia, Università Vita-Salute San Raffaele, Milano, Italia di dottorato di ricerca in Urologia, Università Magna Graecia, Catanzaro, Italia 2Programma INTRODUZIONED ED OBIETTIVI. Lo scopo di questo studio era di analizzare le caratteristiche sociodemografiche dei pazienti giovani (con età ≤40 anni) in cerca di una prima assistenza medica per disfunzione erettile (DE) di nuova insorgenza. METODI. Abbiamo analizzato dati clinici e sociodemografici completi di 790 pazienti consecutivi in cerca di una prima assistenza medica per DE di nuova insorgenza (Gen 2010 – Giu 2012) Le comorbidità dei pazienti sono state analizzate utilizzando il Charlson Comorbidity Index score (CCI) sia come variabile continua che categorica (0 vs 1 vs ≥2). I cut-off di Body Mass Index (BMI) sono stati utilizzati come indicato dal National Institute of Health: nomopeso (18.5- 24.9), sovrappeso ( 25.0 – 29.9), obesità (≥30.0). Tutti i pazienti hanno completato i domini dell’International Index of Erectile Function (IIEF). I dati sono stati analizzati con statistiche descrittive. RISULTATI. DE di nuova insorgenza è stata diagnosticata in 439 (55.6%) pazienti; di questi, 114 (26%) erano ≤40 anni [media (mediana) età: 32.4 (33.0); range: 17-40 anni]. I pazienti giovani con DE avevano un media di BMI inferiore (25.1 vs 26.4 kg/m2; p=0.003; BMI≤25 in 57.4% vs 38.7%; chi2 15.19, p=0.002), un valore di testosterone totale in circolo più elevato (5.3 vs 4.5 ng/mL; p=0.003), uno stato di salute generale migliore (CCI=0 in 90.4% vs 58.3%; chi2 39.12, p<0.001) rispetto ai pazienti con più di 40 anni di età. Al contrario, i due gruppi di pazienti non differivano in termini di valori di estradiolo ed ormoni tiroidei, percentuali di ipogonadismo e sindrome metabolica. Una quota maggiore di pazienti giovani con DE aveva un livello educazionale più elevato (diploma e laurea nel 43.9% e 36.8% vs 42.5% e 29.8%, rispettivamente; chi2 9.29, p=0.05) e un orientamento omosessuale (4.4% vs 0.9%; chi2 5.66, p=0.02) ma una percentuale inferiore di relazioni sessuali stabili (71.4% vs 93.2%; chi2 27.51, p<0.001), rispetto ai pazienti con più di 40 anni. In termini di abitudini ricreazionali, i pazienti giovani facevano uso di droghe (marijuana, cocaina ed eroina) (20.9% vs 3.4%; chi2 34.46, p<0.001) ed erano fumatori abituali (37.8% vs 24.6%; chi2 7.56, p=0.02) maggiormente rispetto ai pazienti pù anziani. Gli score dei diversi domini IIEF non erano significativamente differenti tra pazienti giovani e anziani; allo stesso modo, le percentuali di pazienti con DE grave erano comparabili tra i due gruppi. CONCLUSIONI. Queste analisi mostrano che un paziente su quattro alla prima diagnosi di DE aveva meno di 40 anni di età, con percentuali paragonabili di DE grave rispetto ai pazienti più anziani. I pazienti giovani differiscono dai pazienti pù anziani in termini di caratteristiche sia cliniche che sociodemografiche.