L`efficacia e la sicurezza di una terapia multimodale per la prostatite

L'efficacia e la sicurezza di una terapia multimodale per la prostatite cronica /
dolore pelvico cronico: uno studio prospettico randomizzato
Giannantoni A.1, Proietti S.2, Gubbiotti M.1, Rossi De Vermandois J. A.1,Villirillo T.1
1
Università di Perugia, dip. di Urologia ed Andrologia, Perugia, Italia
2
Istituto Clinico Humanitas, dip. di Urologia, Rozzano (mi), Italia
Introduzione ed obiettivi: L'eziologia della prostatite cronica e della sindrome del dolore pelvico
cronico (CP/CPPS) è poco conosciuta e il trattamento è ancora una sfida frustrante per i medici.
Sebbene il trattamento con singolo farmaco o in monoterapia sequenziale, rappresentino le terapie
adottate più frequentemente in CP/CPPS, un approccio multimodale, diretto per controllare diversi
aspetti della malattia, dovrebbe conseguire il massimo miglioramento dei sintomi clinici.
Materiali e metodi: Trentotto pazienti affetti da CP/CPPS sono stati inclusi in questo studio
prospettico. Sono stati sottoposti in basale e nel follow-up a 16 settimane a: esame urine,
urinocoltura, analisi del secreto prostatico, compilazione di questionari NHI-CPSI e IIEF-5,
uroflussometria e valutazione dello stato psicologico tramite Hamilton Anxiety Scale (HAM-A) e
Hamilton Depression Scale (HAM-D). Sono stati sottoposti in modo casuale ad una terapia
multimodale (Gruppo 1) oppure ad una monoterapia convenzionale (gruppo 2) per 16 settimane. La
terapia multimodale consisteva in una somministrazione simultanea di tamsulosina 0,4 mg 1 cp/ die,
duloxetina 60 mg 1 cp/ die, Serenoa Repens 320 mg /die; la monoterapia nella somministrazione di
tamsulosina 0,4 mg 1 cp/die.
Risultati: Dopo 16 settimane, i risultati relativi al questionario NIH-SSCP per i 2 gruppi sono
riportati nella Tabella 1. Inoltre nel gruppo 1 si è osservato un miglioramento significativo dei
punteggi del questionario HAM-A e HAM-D. Il gruppo 2 ha mostrato un significativo
miglioramento nel sottopunteggio dei sintomi urinari e nel punteggio totale del questionario HAMA ma non del HAM-D. Non cambiamenti significativi nei punteggi del questionarioIIEF-5 in
entrambi i gruppi. Il valore di Qmax all’uroflussometria risulta aumentato in modo significativo in
entrambi i gruppi. 4 pazienti del gruppo 1 hanno sospeso l’assunzione di duloxetina per la comparsa
di effetti collaterali.
Discussione: In questo studio i 3 farmaci usati in combinazione sono stati scelti come trattamento
per i più frequenti sintomi clinici in CP/CPPS, presenti anche nella popolazione dei nostri pazienti:
dolore, difficoltà di svuotamento e deterioramento dello stato psicologico. In particolare, la terapia
multimodale somministrata in questi pazienti è stata in grado di migliorare in modo significativo il
punteggio totale e i sub-punteggi del questionario NHI-CPSI (dolore, sintomi urinari e QoL) e i
punteggi del questionario HAM-A e HAM-D che valuta l'ansia e la depressione. La terapia
convenzionale (tamsulosina 0,4 mg /die) non ha avuto, invece, alcun effetto significativo sul
dolore e la depressione.
Conclusioni:
La terapia multimodale tra cui un antidepressivo, un alfa-bloccante e un estratto di Serenoa Repens,
è superiore ad una monoterapia di soli farmaci alfa-bloccanti, nel controllo dei sintomi clinici e nel
miglioramento dello stato psicologico e della qualità di vita nei pazienti affetti da CP / CPPS.
Tabella 1
Pazienti in
terapia
multimodale,
pretrattamento
11.9 ± 3.1
NIC-CPSS
subscore
dolore
(media+SD)
NIC-CPSS 4.5 ± 2.3
sint. urinari
(media+SD)
NIC-CPSS 8.7 ± 2.3
subscore
QoL
(media+SD)
NIC-CPSS 25.1 ± 3.7
punteggio
totale
(media+SD)
Pazienti in
p
terapia
multimodale,
dopo 16
settimane
6.1 ± 3.3
<0.05
Pazienti in
monoterapia,
pretrattamento
Pazienti in
p
monoterapia,
dopo 16
settimane
12.3 ± 3.0
10.6 ± 4.2
0.06
3.8 ± 2.6
<0.01
4.4 ± 2.2
3.4 ± 2.1
<0.01
5.8 ± 3.0
<0.01
8.8 ± 2.2
7.4 ± 4.5
0.04
14.17 ± 2.2
<0.01
24.25 ± 8.4
20.14 ± 3.6
<0.05