NEFRECTOMIA PARZIALE RETROPERITONEALE

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NEFRECTOMIA PARZIALE RETROPERITONEALE LAPAROSCOPICA ROBOT
ASSISTITA
Alberto Gritti, Alessandro Antonelli, Angelo Peroni, Maria Furlan, Lorenzo Gatti e Claudio
Simeone
SCOPO DEL LAVORO
Il video descrive il caso di un paziente maschio di 54 anni con obesità di III classe (BMI 40)
sottoposto in passato a diversione biliopancreatica.
In corso di accertamenti effettuati per nota litiasi renoureterale veniva riscontrato un calcolo
sottogiuntale ostruente a destra e una massa renale posteriore a sinistra di 3 cm (RENAL SCORE
8p PADUA score 9)
Veniva derivato in primo luogo l'asse escretore di destra con tutore JJ e poi si procedeva a
nefretomia parziale laparoscopica robot assistita per via retroperitoneale.
MATERIALI E METODI
Con l'asse escretore destro derivato con tutore JJ si è proceduto a nefrectomia parziale sinistra
con approccio laparoscopico retroperitoneale robot assisted Da Vinci utilizzando un accesso
retroperitoneale a 4 trocars.
Il paziente è stato posizionato in piena posizione laterale.
L'ottica è stata inserita attraverso un trocar posizionato sull'ascellare anteriore a metà tra cresta
iliaca e margine costale.
Altri 2 trocars robotici operativi sono stati posizionati anteriormente e posteriormente all'ottica.
Un trocar utilizzato dall'assistente è stato posizionato sull'ascellare posteriore in vicinanza della
cresta iliaca
RISULTATI
L'intervento è stato condotto senza complicanze intraoperatorie o extraoperatorie. Il clampaggio
è stato effettuato con bulldog robotico.
Il tempo di ischemia è stato di 13 minuti
La degenza è stata di 5 giorni.
In un secondo tempo il paziente è stato sottoposto a ureterolitolapassi della calcolosi ureterale
destra con esito favorevole
DISCUSSIONE
Il caso presentato mette in luce la necessità da parte del laparoscopista di avere familiarità sia
con la tecnica transperitoneale che con quella retroperitoneale, che talora risulta mandatoria.
In questo caso in particolare infatti il paziente presentava tutti gli aspetti che orientano verso l'
approccio retroperitoneale (Obesità grave, massa posteriore e pregressa chirurgia addominale)
che si è dimostrato fattibile anche con il sistema robotico. La precedente esperienza nella
chirurgia laparoscopica pura retroperitoneale e nella nefrectomia parziale robotica
transperitoneale hanno permesso di azzerare la curva di apprendimento.
CONLUSIONI
Concludendo affermiamo conformemente a quanto già noto che l'interposizione del tessuto
adiposo, lo spazio di lavoro limitato e le difficoltà di orientamento anatomico possono rendere
particolarmente impegnativo questo tipo di procedura. Per converso, l'accesso diretto all'arteria
renale, al rene ed alla neoplasia e la mancata apertura del peritoneo sono i vantaggi principali
della procedura.
Anno di produzione 2012
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