PREPARAZIONE AL TEST D’INGRESSO DI SCIENZE NATURALI
1. LE PERCENTUALI
Capita tutti i giorni di leggere valori espressi in percentuale: per esempio quando è
scritto sul giornale che durante i saldi ci saranno sconti del 30% o che un candidato alle
elezioni ha ottenuto il 62% dei voti. Anche nell’ambito scolastico, l’uso delle percentuali è
molto diffuso: è quindi importante saper padroneggiare l’argomento.
La percentuale è un modo di scrivere una frazione con il denominatore pari a 100, al
contrario di quello che il nome PERCENTUALE ( quindi X 100 ) farebbe pensare.
Per esempio 12% equivale a dire 12/100.
Le percentuali rappresentano una frazione rispetto ad un totale.
Per esempio il 12% di 400 è uguale a 12/100 x 400 = 48.
Es.1►Scrivi le seguenti percentuali sotto forma di frazioni con denominatore uguale a 100
e risolvi gli esercizi: 55% di 2000; 30% di 900; 24% di 10.000
Es.2►Risolvi il seguente problema. Il prezzo di un testo scolastico è di 29 euro; quanto
sarà pagato se è previsto uno sconto del 15%? [soluzione in ultima pagina]
2. I GRAFICI
I grafici, come le percentuali, sono usati in molte discipline per rappresentare in forma
visiva i dati che sono raccolti dagli studiosi.
Ecco i principali tra i vari tipi di grafici:
•diagramma cartesiano con cui è descritta la relazione fra due quantità rappresentate una
sull’asse delle ascisse (asse orizzontale) e una sull’asse delle ordinate (asse verticale); la
linea disegnata nel piano cartesiano permette di mettere in evidenza la dipendenza della
quantità rappresentata sull’asse verticale nei confronti di quella rappresentata sull’asse
orizzontale;
Es.3.► Il ramo di iperbole rappresentato qui sotto esprime una relazione di proporzionalità
diretta tra le due grandezze (in questo caso pressione e volume) oppure di proporzionalità
inversa (se un valore raddoppia l’altro si dimezza)? [soluzione in ultima pagina]
•istogramma in cui sono rappresentati una serie di rettangoli, ognuno dei quali
corrisponde ad un dato: più il numero è grande, più il rispettivo rettangolo è alto; a volte i
rettangoli sono posti orizzontalmente (grafico a barre), invece che verticalmente.
• Areogramma o grafico a torta in cui un cilindro con un piccolissimo spessore è suddiviso
in “fette”[separate o vicine tra loro]; ciascuna di esse rappresenta una percentuale:
l’ampiezza di ogni fetta è proporzionale alla percentuale che rappresenta.
3. Uno sguardo sull’invisibile: ATOMI E MOLECOLE
L'atomo [=indivisibile, perché si credeva che costituisse la particella più piccola e non
ulteriormente divisibile], la particella che, come un mattone, costituisce tutta la materia
(solida, liquida o aeriforme), non è un corpicciolo semplice. Esso è a sua volta composto
da particelle elementari piccolissime: i protoni, i neutroni [non confonderli con i
neuroni, che sono le cellule nervose e quindi molto più grandi dei neutroni. Le cellule
sono costituite da miliardi di atomi!] e gli elettroni. I protoni e i neutroni formano insieme
quello che possiamo definire il cuore dell'atomo: il nucleo. Protoni e neutroni hanno più o
meno la stessa massa, cioè sono formati da una quantità di materia quasi uguale. Il
protone, però, ha carica elettrica positiva (+ nella figura), mentre il neutrone non ha
carica. I diversi tipi di atomi esistenti (oltre un centinaio) sono detti elementi.
Intorno al nucleo si muovono rapidissimamente altre particelle: gli elettroni. Essi hanno
una massa così piccola che ne servono 1836 per uguagliare la massa di un protone. Anche
gli elettroni hanno una carica elettrica, ma essa è opposta a quella del protone: è una
carica elettrica negativa.
In un atomo in condizioni normali il numero degli elettroni è sempre uguale a quello dei
protoni, garantendo la neutralità elettrica: a un certo numero di cariche positive
corrisponde un ugual numero di cariche negative. L'atomo, dunque, risulta neutro, (né
positivo, né negativo). Se il numero dei protoni supera il numero degli elettroni l’atomo è
uno ione positivo. Se il numero degli elettroni supera il numero dei protoni si ha uno
ione negativo. Protoni e neutroni sono a loro volta costituiti da terne di particelle più
piccole, i quark.
QUANDO GLI ATOMI SI UNISCONO: LA MOLECOLA
Gli atomi hanno la capacità di unirsi tra loro formando le molecole, le quali possono essere
formate da atomi uguali o diversi. Gli atomi hanno, nella molecola, proprietà diverse da
quelle che hanno da soli. Un esempio è l’acqua (vedi sotto), costituita da due atomi di
Idrogeno e uno di Ossigeno: l’Idrogeno è un ottimo combustibile (brucia!), ma l’Idrogeno
dell’acqua non può bruciare.
LE FORMULE CHIMICHE
Per indicare le molecole si usano segni convenzionali: si scrivono i simboli degli atomi che
le costituiscono e in basso a destra di ogni simbolo si indica un numero, che corrisponde al
numero di atomi di quell'elemento presenti nella molecola stessa.
SOSTANZA
SIMBOLO
COME SI LEGGE
SIGNIFICATO
ANIDRIDE
CARBONICA
C02
ci-o-due
1 atomo di carbonio e
due atomi di ossigeno
GLUCOSIO
C6H1206
ci-sei-acca-dodici-o-sei
6 atomi di carbonio
12 atomi di idrogeno
6 atomi di ossigeno
ACQUA
H2O
accadue-o
2 atomi di idrogeno
1 atomo di ossigeno
CLORURO DI SODIO
NaCl*
enne-a-ci-elle
1
atomo
di
1 atomo di cloro
MOLECOLA DELL'ACQUA - H2O
sodio
MOLECOLA DELL'ANIDRIDE CARBONICA - C02
*Nel caso del cloruro di sodio e di molte altre sostanze reperibili in natura come cristalli, non si tratta propriamente di molecole (si parla
di unità di formula), dato che gli atomi (in questo caso Sodio e Cloro) sono in numero grandissimo e collegati nelle tre direzioni dello
spazio e la formula identifica soltanto le proporzioni tra i vari atomi, in questo caso un rapporto di 1:1
Le molecole possono avere atomi dello stesso tipo, cioè dello stesso elemento (es: O2 ,
l'Ossigeno che respiriamo, ha due atomi di ossigeno), oppure di elementi diversi; in
questo caso si parla di composti. A sinistra in alto è rappresentata la struttura
microscopica del Rame metallico (Cu).
Es.4► quali, tra le molecole rappresentate, sono allo stato elementare e quali sono dei
composti?
Es.5► quanti elementi sono presenti nella molecola dell’anidride carbonica?
4. LA DENSITA’
Confrontano oggetti di vario tipo, costituiti dallo stesso materiale (ad esempio ferro) e
misurandone la massa (la quantità di materia) ed il volume, troverai tanti valori diversi
quanti sono gli oggetti esaminati, a meno di qualche coincidenza. Infatti la massa ed il
volume sono proprietà caratteristiche di ogni corpo che possono assumere qualsiasi
valore. Se però per ognuno di questi corpi, calcoli il rapporto tra la sua massa ed il suo
volume, otterrai un valore che sarà uguale per tutti i corpi presi in esame. Il valore di
questo rapporto corrisponde al valore della densità di quel materiale.
I vari materiali hanno densità molto diverse e contrariamente a quello che si pensa, non è
detto che tutti i materiali solidi siano più densi di quelli liquidi, mentre tutti i materiali allo
stato solido o liquido sono più densi dei materiali allo stato aeriforme [cfr. paragrafi 5 e 6].
Per comprendere se un liquido è più o meno denso rispetto ad un altro non miscibile con il
primo, basta mescolarli ed osservare che quello meno denso dopo qualche secondo si
stratificherà sull’altro. Stesso procedimento si può fare con un liquido ed un corpo solido
non solubile in esso. Se il corpo galleggia significa che il materiale di cui è costituito ha
una densità minore del liquido viceversa se affonda. La densità è il rapporto fra massa e
volume [M/V] di un corpo, cioè è la massa di un volume dato di quella sostanza. Un
oggetto metallico ha atomi impaccati più strettamente, rispetto a un oggetto in legno,
perciò ha densità maggiore. L’unità di misura della densità nel Sistema Internazionale [cfr.
paragrafo 8] è kg/metro cubo.
CALCOLARE LA DENSITA’
La massa di un oggetto è indicata dalla bilancia, mentre il volume di un oggetto regolare
(per esempio il cubo rappresentato in figura) si può calcolare moltiplicando la profondità
(p) per la lunghezza (l) e l’altezza (h).
Es.6► troverai facilmente tabelle che riportano il Peso specifico di diverse sostanze. Il
Peso specifico è dato dal Peso/Volume, cioè è il peso di un certo volume di sostanza. Se ti
trovassi a valutare quel cubetto metallico in posizioni diverse nell’Universo (sulla cima di
una montagna, in riva al mare, sulla Luna, su Marte, ecc.) quale delle due grandezze
(densità o peso specifico) cambierebbe nelle varie posizioni e perché? [sol. in ultima pag.]
5. Un mondo vario: GLI STATI DELLA MATERIA
Tralasciando situazioni particolari, come ad esempio il plasma stellare, la materia esiste
normalmente in tre possibili stati di aggregazione: solido, liquido e aeriforme (gas e
vapori). Vediamone le caratteristiche.
Lo stato solido
Nei solidi le particelle (atomi, ad esempio nei metalli; oppure molecole, come nel ghiaccio)
occupano posizioni fisse e possono soltanto vibrare attorno ad una posizione di equilibrio,
ma senza spostarsi. Di conseguenza i solidi hanno un volume (cioè occupano un certo
spazio) e una forma. Scaldando a sufficienza un solido si può arrivare fino alla fusione e la
sostanza diventa liquida. Le particelle di un solido si fermano completamente (smettono di
vibrare) soltanto allo zero assoluto [paragrafo 10]
Lo stato liquido
Nei liquidi le particelle (atomi, come nel mercurio dei termometri; oppure molecole, come
nell’acqua) possono vibrare (tanto più quanto più si alza la temperatura) ma anche
spostarsi, in modo che si stabiliscano di volta in volta nuovi legami con altre molecole
vicine e alcuni legami (con altre molecole) si rompano. Per questo motivo i liquidi hanno
un volume determinato (sono quasi incomprimibili) ma non una forma determinata:
prendono la forma del bicchiere o della bottiglia (…) in cui vengono versati. Scaldando a
sufficienza un liquido si può portarlo fino alla temperatura di vaporizzazione: il liquido ora
è diventato un aeriforme.
Lo stato aeriforme
Nei gas e nei vapori le particelle (atomi, come nel gas elio; oppure molecole come per i
gas ossigeno, azoto ecc.) sono del tutto libere e in grado di vibrare e spostarsi, occupando
tutto lo spazio disponibile. Gli aeriformi, quindi, non hanno né volume, né forma:
prendono la forma e il volume del contenitore. Ad esempio gli idrocarburi vaporizzati nelle
camere di combustione le riempiono completamente.
Esercizi
Es.7► Pensi che temperature [paragrafo 10] basse e alte influiscano sulla presenza della
materia in uno dei tre stati? In che modo agiscono le temperature crescenti?
Es.8► Cosa pensi che possa succedere raffreddando un vapore (es. il vapore acqueo)?
[trova la risposta nello schema seguente]
Es.9► In che senso il fatto che a basse temperature le sostanze tendano ad esistere allo
stato solido dipende da “questioni energetiche”[vedi anche il paragrafo 10]? [soluzione in
ultima pag.]
aeriformi
[gas e vapori (1)]
R
I
S
C
A
L
D
A
M
E
N
T
O
S
U
B
L
I
M
A
Z
I
O
N
E
V
A
P
O
R
I
Z
Z
A
Z
(2).
C
O
N
D
E
N
S
A
Z
(3)
liquidi
S
O
L
I
D
I
F
I
C
A
Z
F
U
S
I
O
N
E
S
U
B
L
I
M
A
Z
I
O
N
E
(4)
R
A
F
F
R
E
D
D
A
M
E
N
T
O
solidi
6. PASSAGGI DI STATO
*N.B: le due frecce che si riferiscono all'incremento e al decremento energetico sono
riferite ai cambiamenti di stato di ogni singola sostanza. E' ovvio, infatti, che possono
esistere sostanza solide ad alta temperatura (ad es. il Ferro fonde soltanto a 1536°C) e,
vice-versa, ci sono anche alcune sostanze liquide a temperature bassissime: il Mercurio,
per esempio, solidifica soltanto a -38,4°C e quindi a temperatura ambiente è liquido.
1.
2.
3.
4.
I gas (ad es. l'ossigeno e l'azoto) sono comunemente noti allo stato aeriforme. Nei vapori è comunemente presente anche la fase
liquida in equilibrio con quella aeriforme: ad es. per l'acqua. I vapori possono essere liquefatti per semplice raffreddamento o per
semplice compressione; per i gas, invece, la liquefazione può essere ottenuta soltanto comprimendo e raffreddando
simultaneamente al di sotto di una certa temperatura critica.
Si parla di ebollizione (a una temperatura comunque collegata alla pressione atmosferica) se coinvolge tutta la massa liquida:
all'interno del liquido si formano bolle in movimento tumultuoso verso l'alto. L' evaporazione è limitata alla superficie del liquido ed
avviene già a temperature anche nettamente inferiori a quella di ebollizione.
O liquefazione. Nelle bombole i gas sono stati liquefatti per compressione e raffreddamento.
Si può anche parlare di brinamento, soprattutto per l’acqua.
Es.10►Perché è provvidenziale che l’acqua dei fiumi, laghi ecc (a volte anche nei mari)
d’inverno diventi solida soltanto in superficie? [soluzione in fondo]
7. La materia "cambia": TRASFORMAZIONI FISICHE E CHIMICHE
Sono trasformazioni fisiche quelle che un materiale subisce nella sua forma, senza che
venga alterata la sua natura chimica e la sua composizione. Ne sono esempi i cambiamenti
di stato [paragrafo 6] o la dissoluzione di un solido (come lo zucchero o il sale) in acqua.
Dopo una trasformazione fisica si può ripristinare la situazione di partenza sempre con una
trasformazione fisica (reversibilità delle trasformazioni fisiche). Per esempio, da un liquido
trasformato in vapore si può per raffreddamento di quest'ultimo riottenere il liquido di
partenza. I passaggi di stato sono tutti esempi di trasformazioni fisiche: quando l’acqua
del mare evapora (e cioè passa dallo stato liquido a quello di vapore), essa rimane
sempre acqua, ma in uno stato fisico diverso.
Le trasformazioni chimiche, o reazioni chimiche, sono quelle per cui un
materiale è trasformato in un nuovo tipo di materiale, con proprietà chimiche
diverse. La combustione del carbone o di un pezzo di legno, l'arrugginimento
del ferro all'aria o la digestione degli alimenti sono esempi di trasformazione chimiche. Le
trasformazioni chimiche sono generalmente irreversibili vale a dire che nella maggior parte
dei casi lo stato iniziale del sistema è irrecuperabile. Per esempio, dai prodotti della
combustione del legno o del carbone non si può in nessun modo riottenere legno o
carbone. Sono dette reversibili quelle reazioni chimiche, poco frequenti, in cui dai prodotti
si possono ottenere di nuovo le sostanze di partenza.
La combustione (reazione chimica in cui si consuma ossigeno e si sviluppa calore) è un
esempio di trasformazione chimica: quando la carta brucia si trasforma in cenere che
prima della trasformazione non c’era.
Es.11► Analogamente all’esempio, scrivi nella seconda colonna della tabella la lettera F
oppure la lettera C per indicare rispettivamente le trasformazioni fisiche e chimiche
ESEMPIO DI TRASFORMAZIONE
TIPO DI TRASFORMAZIONE
Asciugare i capelli con il phon
F
Mescolare gli ingredienti della maionese
Rompere un bicchiere di vetro
Collegare un caricabatteria ad una presa di
corrente
Mescolare sale, aceto e olio per condire
l’insalata
Bruciare un rametto di legno
La formazione di palline di mercurio
quando si rompe un termometro
La combustione di una sigaretta accesa
L’asportazione di una macchia di grasso da
un vestito con un detersivo
La formazione della ruggine
L’annerimento di una mela tagliata a metà
8. GRANDEZZE E UNITA’ DI MISURA
Una quantità che può essere misurata con uno strumento di misura viene chiamata
GRANDEZZA FISICA. Per superare il problema delle differenti unità di misura utilizzate nei
diversi paesi è stato istituito un SISTEMA INTERNAZIONALE [S.I], che comprende
sette grandezze fisiche fondamentali. Ogni altra grandezza fisica (e la relativa unità di
misura) è una combinazione di due o più grandezze fisiche (unità) di base, od il reciproco
di una di esse. Con l'eccezione del chilogrammo [l'unica unità di misura di base contenente
un prefisso, perché il grammo è troppo "piccolo" per la maggior parte delle applicazioni
pratiche], tutte le altre unità sono definibili misurando fenomeni naturali. è
Grandezza fisica
Simbolo
Nome dell'unità [SI]
Simb
Intensità di corrente
I, i
ampere
A
Intensità luminosa
Iv
candela
cd
Lunghezza
l
metro
m
Massa
m
chilogrammo
kg
Quantità di sostanza
n
mole
mol
Temperatura
termodinamica
T
kelvin
K
Tempo
t
secondo
s
Unità derivate. La maggior parte delle grandezze fisiche derivate sono una moltiplicazione
o una divisione di grandezze fisiche di base. Alcune di esse hanno nomi particolari. Ad
esempio, la Forza [F] si misura in Newton [kg• m• s−2]. Energia e Calore si misurano in
joule [J] [N•m = kg •m2 •s−2]
Es. 12► Con quali unità di misura puoi esprimere la velocità (spazio percorso in un certo
tempo) e quale viene utilizzata nel S.I?
9. LE EQUIVALENZE
L’equivalenza è l’ operazione che permette di trasformare un’unità di misura in un suo
multiplo o in un suo sottomultiplo, in modo che esse si equivalgano.
Nella pratica significa trasformare un'unità di misura grande in una più piccola, o
viceversa. Le unità di misura devono corrispondere alla stessa grandezza, altrimenti
l’operazione non si può fare. Per esempio si possono trasformare i metri in chilometri, ma
NON i litri in metri!
SCALA DELLE UNITA’ DI MISURA DELLE LUNGHEZZE : chilometro (km), ettometro (hm),
decametro (dam), metro (m), decimetro (dm), centimetro (cm), millimetro (mm).
Se prendiamo come riferimento il METRO, abbiamo queste equivalenze:
1 km = 1000 m; 1 hm = 100 m; 1 dam = 10 m; 1 dm = 0,1 m; 1 cm = 0,01 m; 1 mm =
0,001 m
SCALA DELLE UNITA’ DI MISURA DEI VOLUMI : ettolitro (hl), decalitro (dal), litro (l),
decilitro (dl), centilitro (cl), millilitro (ml).
Se prendiamo come riferimento il LITRO, abbiamo queste equivalenze:
1 hl = 100 l; 1 dal = 10 l; 1 dl = 0,1 l; 1 cl = 0,01 l; 1 ml = 0,001 l
SCALA DELLE UNITA’ DI MISURA DEI PESI: chilogrammo (kg), ettogrammo (hg),
decagrammo (dag), grammo (g), decigrammo (dg), centigrammo (cg), milligrammo (mg).
Se prendiamo come riferimento il GRAMMO, abbiamo queste equivalenze:
1 kg = 1000 g; 1 hg = 100 g; 1 dag = 10 g; 1 dg = 0,1 g; 1 cg = 0,01 g; 1 mg = 0,001 g
Quindi se vogliamo effettuare un'equivalenza dobbiamo aggiungere tanti zeri o spostare la
virgola a destra, quanti sono i posti di cui ci siamo spostati.
Esempio di equivalenza “in discesa”: 3 Km = … m? Da chilometri a metri ti devi spostare di
tre posti verso destra sulla scala (hm, dam e m) e quindi devi moltiplicare per 1000 e
aggiungere tre zeri. 3 Km = 3000 m
Se invece vogliamo effettuare un'equivalenza “in salita”: bisogna spostare la virgola a
sinistra di tanti posti, quanti sono i posti di cui ci siamo spostati.
Esempio di equivalenza “in salita”: 12000 dl = … hl? da decilitri a ettolitri, devi togliere tre
zeri perché da dl ad hl Ci sono 3 posti (litri, decalitri, ettolitri) quindi, andando verso
sinistra e dividendo, ottieni: 12000 dl = 12 hl.
Es.13►Un’auto sta viaggiando alla v velocità di 80Km/h. Come potresti cambiare l’unità di
misura esprimendo quel valore in m/s? [soluzione in ultima pag.]
10. Due strani fratelli: TEMPERATURA E CALORE
Temperatura e Calore sono due grandezze fisiche ben distinte (vedi paragrafo 8) ma
spesso confuse nell’uso comune e utilizzate per indicare la sensazione di freddo e caldo
procurata da un corpo. Entrambe sono legate al moto di agitazione termica degli atomi e
delle molecole della materia, in tutti i suoi stati [paragrafo 5] di aggregazione; la
temperatura di un corpo misura il grado di agitazione delle particelle che lo compongono,
mentre il calore è una forma di energia. La distinzione tra un corpo caldo e un corpo
freddo è legata alla sensazione che ci procura il contatto con il corpo o la sua vicinanza.
Tuttavia, il calore e la temperatura sono due proprietà ben definite, anche se entrambe in
stretta relazione con la struttura della materia. La materia è costituita da particelle
(generalmente) indivisibili: atomi e molecole sono le più piccole unità che costituiscono
ordinariamente le sostanze e ne conservano le proprietà. Mentre nei solidi le particelle
costituenti possono oscillare intorno a posizioni fisse, nei liquidi e nei gas acquistano una
libertà di movimento via via maggiore: sono cioè animate da un moto caotico detto moto
di agitazione termica. Avvicinando due corpi a temperature diverse si ha un
trasferimento dal più caldo al più freddo. Questo trasferimento di energia viene detto
Calore o energia termica. Il calore è un’energia in transito, che ha cioè la tendenza a
passare da un corpo a un altro. La trasmissione del calore avviene spontaneamente solo
da un corpo a temperatura maggiore verso un corpo a temperatura minore.
MISURARE LA TEMPERATURA. La temperatura è una grandezza fisica che definisce il
grado di agitazione termica delle particelle costituenti i corpi e la sua misura viene
effettuata per mezzo di strumenti detti termometri. Il termometro di uso più comune è il
termometro clinico, formato da un bulbo di vetro e un tubicino contenente mercurio.
Mettendo il termometro a contatto con un corpo o con un ambiente più caldo, il mercurio
si dilata, cioè aumenta il suo volume e sale nel tubo, indicando il valore della temperatura
su una scala graduata. La scala del termometro viene costruita fissando opportune
temperature di riferimento e un’unità di misura. Le scale maggiormente usate sono la
scala CELSIUS e la scala KELVIN. La scala celsius, detta anche scala centigrada, è stata
introdotta dall’astronomo e matematico svedese Anders Celsius. In questa scala si assegna
il valore 0 alla temperatura del ghiaccio fondente e il valore 100 alla temperatura
dell’acqua bollente. L’intervallo fra queste due temperature è suddiviso in 100 parti,
ognuna delle quali è detta grado Celsius o grado centigrado (simbolo °C). Nel Sistema
Internazionale è utilizzata la scala Kelvin introdotta appunto dal fisico scozzese William
Thomson, detto Lord Kelvin. Nella scala Kelvin è assegnato il valore 273,15 K alla
temperatura del ghiaccio fondente e il valore 373,15 K alla temperatura dell’acqua
bollente. Anche l’intervallo fra queste due temperature è suddiviso in 100 parti uguali ed
ogni
parte
è
chiamata
grado
kelvin
(simbolo
K).
LA MISURA DEL CALORE. Poiché si tratta di una forma di energia, il calore viene misurato
nel Sistema Internazionale in Joule (simbolo J). Per lungo tempo è stata utilizzata, come
unità di misura del calore, la caloria (simbolo cal: 1cal= 4,1855 J). Per l’energia
associata ai cibi si utilizza tutt’ora un multiplo della (piccola) caloria, la chilocaloria [Kcal]
che vale 1000 calorie.
Es.14► di quante kcal (approssimativamente, dato che il valore corretto dipende
dall’attività fisica, corporatura, efficienza della ghiandola tiroide ecc.) ha bisogno un
ragazzo(a) della tua età? A cos’altro serviranno, oltre che a fornire calore al corpo?
Soluzioni di alcuni esercizi.
Es.2 : € 24,65
Es.3: proporzionalità inversa
Es.6: cambierebbe il peso specifico, perché il Peso risente dell’attrazione gravitazionale,
che è diversa in luoghi diversi dell’Universo; ad esempio il nostro oggetto peserebbe di
meno in cima alla montagna, un poco di più in riva al mare, circa un sesto sulla Luna ecc.
La Massa, invece, non varia mai cambiando la posizione dell’oggetto, a meno di viaggiare
[e non siamo in grado di farlo!] a velocità comparabili con quella della luce.
Es.9: in effetti a basse temperature pochissimo calore si trasferisce tra i corpi e quindi c’è
poca energia disponibile per incrementare il moto vibratorio di atomi e molecole. Per
questo motivo allo zero assoluto [-273,15°C] non c’è più trasferimento di energia e le
particelle rimangono immobili.
Es.10: lo strato di ghiaccio (che galleggia sull’acqua perché è meno denso, cioè ha
particelle mediamente più lontane) isola le creature che vivono negli specchi d’acqua,
permettendone la vita anche in periodi particolarmente gelidi.
Es.13: Considerando che è sempre possibile moltiplicare un valore per una frazione che
vale 1 si ha:
80 Km• 1000m• 1h-----=22,2 (periodico) m/s
1h
1Km
3600s