PREPARAZIONE AL TEST D’INGRESSO DI SCIENZE NATURALI 1. LE PERCENTUALI Capita tutti i giorni di leggere valori espressi in percentuale: per esempio quando è scritto sul giornale che durante i saldi ci saranno sconti del 30% o che un candidato alle elezioni ha ottenuto il 62% dei voti. Anche nell’ambito scolastico, l’uso delle percentuali è molto diffuso: è quindi importante saper padroneggiare l’argomento. La percentuale è un modo di scrivere una frazione con il denominatore pari a 100, al contrario di quello che il nome PERCENTUALE ( quindi X 100 ) farebbe pensare. Per esempio 12% equivale a dire 12/100. Le percentuali rappresentano una frazione rispetto ad un totale. Per esempio il 12% di 400 è uguale a 12/100 x 400 = 48. Es.1►Scrivi le seguenti percentuali sotto forma di frazioni con denominatore uguale a 100 e risolvi gli esercizi: 55% di 2000; 30% di 900; 24% di 10.000 Es.2►Risolvi il seguente problema. Il prezzo di un testo scolastico è di 29 euro; quanto sarà pagato se è previsto uno sconto del 15%? [soluzione in ultima pagina] 2. I GRAFICI I grafici, come le percentuali, sono usati in molte discipline per rappresentare in forma visiva i dati che sono raccolti dagli studiosi. Ecco i principali tra i vari tipi di grafici: •diagramma cartesiano con cui è descritta la relazione fra due quantità rappresentate una sull’asse delle ascisse (asse orizzontale) e una sull’asse delle ordinate (asse verticale); la linea disegnata nel piano cartesiano permette di mettere in evidenza la dipendenza della quantità rappresentata sull’asse verticale nei confronti di quella rappresentata sull’asse orizzontale; Es.3.► Il ramo di iperbole rappresentato qui sotto esprime una relazione di proporzionalità diretta tra le due grandezze (in questo caso pressione e volume) oppure di proporzionalità inversa (se un valore raddoppia l’altro si dimezza)? [soluzione in ultima pagina] •istogramma in cui sono rappresentati una serie di rettangoli, ognuno dei quali corrisponde ad un dato: più il numero è grande, più il rispettivo rettangolo è alto; a volte i rettangoli sono posti orizzontalmente (grafico a barre), invece che verticalmente. • Areogramma o grafico a torta in cui un cilindro con un piccolissimo spessore è suddiviso in “fette”[separate o vicine tra loro]; ciascuna di esse rappresenta una percentuale: l’ampiezza di ogni fetta è proporzionale alla percentuale che rappresenta. 3. Uno sguardo sull’invisibile: ATOMI E MOLECOLE L'atomo [=indivisibile, perché si credeva che costituisse la particella più piccola e non ulteriormente divisibile], la particella che, come un mattone, costituisce tutta la materia (solida, liquida o aeriforme), non è un corpicciolo semplice. Esso è a sua volta composto da particelle elementari piccolissime: i protoni, i neutroni [non confonderli con i neuroni, che sono le cellule nervose e quindi molto più grandi dei neutroni. Le cellule sono costituite da miliardi di atomi!] e gli elettroni. I protoni e i neutroni formano insieme quello che possiamo definire il cuore dell'atomo: il nucleo. Protoni e neutroni hanno più o meno la stessa massa, cioè sono formati da una quantità di materia quasi uguale. Il protone, però, ha carica elettrica positiva (+ nella figura), mentre il neutrone non ha carica. I diversi tipi di atomi esistenti (oltre un centinaio) sono detti elementi. Intorno al nucleo si muovono rapidissimamente altre particelle: gli elettroni. Essi hanno una massa così piccola che ne servono 1836 per uguagliare la massa di un protone. Anche gli elettroni hanno una carica elettrica, ma essa è opposta a quella del protone: è una carica elettrica negativa. In un atomo in condizioni normali il numero degli elettroni è sempre uguale a quello dei protoni, garantendo la neutralità elettrica: a un certo numero di cariche positive corrisponde un ugual numero di cariche negative. L'atomo, dunque, risulta neutro, (né positivo, né negativo). Se il numero dei protoni supera il numero degli elettroni l’atomo è uno ione positivo. Se il numero degli elettroni supera il numero dei protoni si ha uno ione negativo. Protoni e neutroni sono a loro volta costituiti da terne di particelle più piccole, i quark. QUANDO GLI ATOMI SI UNISCONO: LA MOLECOLA Gli atomi hanno la capacità di unirsi tra loro formando le molecole, le quali possono essere formate da atomi uguali o diversi. Gli atomi hanno, nella molecola, proprietà diverse da quelle che hanno da soli. Un esempio è l’acqua (vedi sotto), costituita da due atomi di Idrogeno e uno di Ossigeno: l’Idrogeno è un ottimo combustibile (brucia!), ma l’Idrogeno dell’acqua non può bruciare. LE FORMULE CHIMICHE Per indicare le molecole si usano segni convenzionali: si scrivono i simboli degli atomi che le costituiscono e in basso a destra di ogni simbolo si indica un numero, che corrisponde al numero di atomi di quell'elemento presenti nella molecola stessa. SOSTANZA SIMBOLO COME SI LEGGE SIGNIFICATO ANIDRIDE CARBONICA C02 ci-o-due 1 atomo di carbonio e due atomi di ossigeno GLUCOSIO C6H1206 ci-sei-acca-dodici-o-sei 6 atomi di carbonio 12 atomi di idrogeno 6 atomi di ossigeno ACQUA H2O accadue-o 2 atomi di idrogeno 1 atomo di ossigeno CLORURO DI SODIO NaCl* enne-a-ci-elle 1 atomo di 1 atomo di cloro MOLECOLA DELL'ACQUA - H2O sodio MOLECOLA DELL'ANIDRIDE CARBONICA - C02 *Nel caso del cloruro di sodio e di molte altre sostanze reperibili in natura come cristalli, non si tratta propriamente di molecole (si parla di unità di formula), dato che gli atomi (in questo caso Sodio e Cloro) sono in numero grandissimo e collegati nelle tre direzioni dello spazio e la formula identifica soltanto le proporzioni tra i vari atomi, in questo caso un rapporto di 1:1 Le molecole possono avere atomi dello stesso tipo, cioè dello stesso elemento (es: O2 , l'Ossigeno che respiriamo, ha due atomi di ossigeno), oppure di elementi diversi; in questo caso si parla di composti. A sinistra in alto è rappresentata la struttura microscopica del Rame metallico (Cu). Es.4► quali, tra le molecole rappresentate, sono allo stato elementare e quali sono dei composti? Es.5► quanti elementi sono presenti nella molecola dell’anidride carbonica? 4. LA DENSITA’ Confrontano oggetti di vario tipo, costituiti dallo stesso materiale (ad esempio ferro) e misurandone la massa (la quantità di materia) ed il volume, troverai tanti valori diversi quanti sono gli oggetti esaminati, a meno di qualche coincidenza. Infatti la massa ed il volume sono proprietà caratteristiche di ogni corpo che possono assumere qualsiasi valore. Se però per ognuno di questi corpi, calcoli il rapporto tra la sua massa ed il suo volume, otterrai un valore che sarà uguale per tutti i corpi presi in esame. Il valore di questo rapporto corrisponde al valore della densità di quel materiale. I vari materiali hanno densità molto diverse e contrariamente a quello che si pensa, non è detto che tutti i materiali solidi siano più densi di quelli liquidi, mentre tutti i materiali allo stato solido o liquido sono più densi dei materiali allo stato aeriforme [cfr. paragrafi 5 e 6]. Per comprendere se un liquido è più o meno denso rispetto ad un altro non miscibile con il primo, basta mescolarli ed osservare che quello meno denso dopo qualche secondo si stratificherà sull’altro. Stesso procedimento si può fare con un liquido ed un corpo solido non solubile in esso. Se il corpo galleggia significa che il materiale di cui è costituito ha una densità minore del liquido viceversa se affonda. La densità è il rapporto fra massa e volume [M/V] di un corpo, cioè è la massa di un volume dato di quella sostanza. Un oggetto metallico ha atomi impaccati più strettamente, rispetto a un oggetto in legno, perciò ha densità maggiore. L’unità di misura della densità nel Sistema Internazionale [cfr. paragrafo 8] è kg/metro cubo. CALCOLARE LA DENSITA’ La massa di un oggetto è indicata dalla bilancia, mentre il volume di un oggetto regolare (per esempio il cubo rappresentato in figura) si può calcolare moltiplicando la profondità (p) per la lunghezza (l) e l’altezza (h). Es.6► troverai facilmente tabelle che riportano il Peso specifico di diverse sostanze. Il Peso specifico è dato dal Peso/Volume, cioè è il peso di un certo volume di sostanza. Se ti trovassi a valutare quel cubetto metallico in posizioni diverse nell’Universo (sulla cima di una montagna, in riva al mare, sulla Luna, su Marte, ecc.) quale delle due grandezze (densità o peso specifico) cambierebbe nelle varie posizioni e perché? [sol. in ultima pag.] 5. Un mondo vario: GLI STATI DELLA MATERIA Tralasciando situazioni particolari, come ad esempio il plasma stellare, la materia esiste normalmente in tre possibili stati di aggregazione: solido, liquido e aeriforme (gas e vapori). Vediamone le caratteristiche. Lo stato solido Nei solidi le particelle (atomi, ad esempio nei metalli; oppure molecole, come nel ghiaccio) occupano posizioni fisse e possono soltanto vibrare attorno ad una posizione di equilibrio, ma senza spostarsi. Di conseguenza i solidi hanno un volume (cioè occupano un certo spazio) e una forma. Scaldando a sufficienza un solido si può arrivare fino alla fusione e la sostanza diventa liquida. Le particelle di un solido si fermano completamente (smettono di vibrare) soltanto allo zero assoluto [paragrafo 10] Lo stato liquido Nei liquidi le particelle (atomi, come nel mercurio dei termometri; oppure molecole, come nell’acqua) possono vibrare (tanto più quanto più si alza la temperatura) ma anche spostarsi, in modo che si stabiliscano di volta in volta nuovi legami con altre molecole vicine e alcuni legami (con altre molecole) si rompano. Per questo motivo i liquidi hanno un volume determinato (sono quasi incomprimibili) ma non una forma determinata: prendono la forma del bicchiere o della bottiglia (…) in cui vengono versati. Scaldando a sufficienza un liquido si può portarlo fino alla temperatura di vaporizzazione: il liquido ora è diventato un aeriforme. Lo stato aeriforme Nei gas e nei vapori le particelle (atomi, come nel gas elio; oppure molecole come per i gas ossigeno, azoto ecc.) sono del tutto libere e in grado di vibrare e spostarsi, occupando tutto lo spazio disponibile. Gli aeriformi, quindi, non hanno né volume, né forma: prendono la forma e il volume del contenitore. Ad esempio gli idrocarburi vaporizzati nelle camere di combustione le riempiono completamente. Esercizi Es.7► Pensi che temperature [paragrafo 10] basse e alte influiscano sulla presenza della materia in uno dei tre stati? In che modo agiscono le temperature crescenti? Es.8► Cosa pensi che possa succedere raffreddando un vapore (es. il vapore acqueo)? [trova la risposta nello schema seguente] Es.9► In che senso il fatto che a basse temperature le sostanze tendano ad esistere allo stato solido dipende da “questioni energetiche”[vedi anche il paragrafo 10]? [soluzione in ultima pag.] aeriformi [gas e vapori (1)] R I S C A L D A M E N T O S U B L I M A Z I O N E V A P O R I Z Z A Z (2). C O N D E N S A Z (3) liquidi S O L I D I F I C A Z F U S I O N E S U B L I M A Z I O N E (4) R A F F R E D D A M E N T O solidi 6. PASSAGGI DI STATO *N.B: le due frecce che si riferiscono all'incremento e al decremento energetico sono riferite ai cambiamenti di stato di ogni singola sostanza. E' ovvio, infatti, che possono esistere sostanza solide ad alta temperatura (ad es. il Ferro fonde soltanto a 1536°C) e, vice-versa, ci sono anche alcune sostanze liquide a temperature bassissime: il Mercurio, per esempio, solidifica soltanto a -38,4°C e quindi a temperatura ambiente è liquido. 1. 2. 3. 4. I gas (ad es. l'ossigeno e l'azoto) sono comunemente noti allo stato aeriforme. Nei vapori è comunemente presente anche la fase liquida in equilibrio con quella aeriforme: ad es. per l'acqua. I vapori possono essere liquefatti per semplice raffreddamento o per semplice compressione; per i gas, invece, la liquefazione può essere ottenuta soltanto comprimendo e raffreddando simultaneamente al di sotto di una certa temperatura critica. Si parla di ebollizione (a una temperatura comunque collegata alla pressione atmosferica) se coinvolge tutta la massa liquida: all'interno del liquido si formano bolle in movimento tumultuoso verso l'alto. L' evaporazione è limitata alla superficie del liquido ed avviene già a temperature anche nettamente inferiori a quella di ebollizione. O liquefazione. Nelle bombole i gas sono stati liquefatti per compressione e raffreddamento. Si può anche parlare di brinamento, soprattutto per l’acqua. Es.10►Perché è provvidenziale che l’acqua dei fiumi, laghi ecc (a volte anche nei mari) d’inverno diventi solida soltanto in superficie? [soluzione in fondo] 7. La materia "cambia": TRASFORMAZIONI FISICHE E CHIMICHE Sono trasformazioni fisiche quelle che un materiale subisce nella sua forma, senza che venga alterata la sua natura chimica e la sua composizione. Ne sono esempi i cambiamenti di stato [paragrafo 6] o la dissoluzione di un solido (come lo zucchero o il sale) in acqua. Dopo una trasformazione fisica si può ripristinare la situazione di partenza sempre con una trasformazione fisica (reversibilità delle trasformazioni fisiche). Per esempio, da un liquido trasformato in vapore si può per raffreddamento di quest'ultimo riottenere il liquido di partenza. I passaggi di stato sono tutti esempi di trasformazioni fisiche: quando l’acqua del mare evapora (e cioè passa dallo stato liquido a quello di vapore), essa rimane sempre acqua, ma in uno stato fisico diverso. Le trasformazioni chimiche, o reazioni chimiche, sono quelle per cui un materiale è trasformato in un nuovo tipo di materiale, con proprietà chimiche diverse. La combustione del carbone o di un pezzo di legno, l'arrugginimento del ferro all'aria o la digestione degli alimenti sono esempi di trasformazione chimiche. Le trasformazioni chimiche sono generalmente irreversibili vale a dire che nella maggior parte dei casi lo stato iniziale del sistema è irrecuperabile. Per esempio, dai prodotti della combustione del legno o del carbone non si può in nessun modo riottenere legno o carbone. Sono dette reversibili quelle reazioni chimiche, poco frequenti, in cui dai prodotti si possono ottenere di nuovo le sostanze di partenza. La combustione (reazione chimica in cui si consuma ossigeno e si sviluppa calore) è un esempio di trasformazione chimica: quando la carta brucia si trasforma in cenere che prima della trasformazione non c’era. Es.11► Analogamente all’esempio, scrivi nella seconda colonna della tabella la lettera F oppure la lettera C per indicare rispettivamente le trasformazioni fisiche e chimiche ESEMPIO DI TRASFORMAZIONE TIPO DI TRASFORMAZIONE Asciugare i capelli con il phon F Mescolare gli ingredienti della maionese Rompere un bicchiere di vetro Collegare un caricabatteria ad una presa di corrente Mescolare sale, aceto e olio per condire l’insalata Bruciare un rametto di legno La formazione di palline di mercurio quando si rompe un termometro La combustione di una sigaretta accesa L’asportazione di una macchia di grasso da un vestito con un detersivo La formazione della ruggine L’annerimento di una mela tagliata a metà 8. GRANDEZZE E UNITA’ DI MISURA Una quantità che può essere misurata con uno strumento di misura viene chiamata GRANDEZZA FISICA. Per superare il problema delle differenti unità di misura utilizzate nei diversi paesi è stato istituito un SISTEMA INTERNAZIONALE [S.I], che comprende sette grandezze fisiche fondamentali. Ogni altra grandezza fisica (e la relativa unità di misura) è una combinazione di due o più grandezze fisiche (unità) di base, od il reciproco di una di esse. Con l'eccezione del chilogrammo [l'unica unità di misura di base contenente un prefisso, perché il grammo è troppo "piccolo" per la maggior parte delle applicazioni pratiche], tutte le altre unità sono definibili misurando fenomeni naturali. è Grandezza fisica Simbolo Nome dell'unità [SI] Simb Intensità di corrente I, i ampere A Intensità luminosa Iv candela cd Lunghezza l metro m Massa m chilogrammo kg Quantità di sostanza n mole mol Temperatura termodinamica T kelvin K Tempo t secondo s Unità derivate. La maggior parte delle grandezze fisiche derivate sono una moltiplicazione o una divisione di grandezze fisiche di base. Alcune di esse hanno nomi particolari. Ad esempio, la Forza [F] si misura in Newton [kg• m• s−2]. Energia e Calore si misurano in joule [J] [N•m = kg •m2 •s−2] Es. 12► Con quali unità di misura puoi esprimere la velocità (spazio percorso in un certo tempo) e quale viene utilizzata nel S.I? 9. LE EQUIVALENZE L’equivalenza è l’ operazione che permette di trasformare un’unità di misura in un suo multiplo o in un suo sottomultiplo, in modo che esse si equivalgano. Nella pratica significa trasformare un'unità di misura grande in una più piccola, o viceversa. Le unità di misura devono corrispondere alla stessa grandezza, altrimenti l’operazione non si può fare. Per esempio si possono trasformare i metri in chilometri, ma NON i litri in metri! SCALA DELLE UNITA’ DI MISURA DELLE LUNGHEZZE : chilometro (km), ettometro (hm), decametro (dam), metro (m), decimetro (dm), centimetro (cm), millimetro (mm). Se prendiamo come riferimento il METRO, abbiamo queste equivalenze: 1 km = 1000 m; 1 hm = 100 m; 1 dam = 10 m; 1 dm = 0,1 m; 1 cm = 0,01 m; 1 mm = 0,001 m SCALA DELLE UNITA’ DI MISURA DEI VOLUMI : ettolitro (hl), decalitro (dal), litro (l), decilitro (dl), centilitro (cl), millilitro (ml). Se prendiamo come riferimento il LITRO, abbiamo queste equivalenze: 1 hl = 100 l; 1 dal = 10 l; 1 dl = 0,1 l; 1 cl = 0,01 l; 1 ml = 0,001 l SCALA DELLE UNITA’ DI MISURA DEI PESI: chilogrammo (kg), ettogrammo (hg), decagrammo (dag), grammo (g), decigrammo (dg), centigrammo (cg), milligrammo (mg). Se prendiamo come riferimento il GRAMMO, abbiamo queste equivalenze: 1 kg = 1000 g; 1 hg = 100 g; 1 dag = 10 g; 1 dg = 0,1 g; 1 cg = 0,01 g; 1 mg = 0,001 g Quindi se vogliamo effettuare un'equivalenza dobbiamo aggiungere tanti zeri o spostare la virgola a destra, quanti sono i posti di cui ci siamo spostati. Esempio di equivalenza “in discesa”: 3 Km = … m? Da chilometri a metri ti devi spostare di tre posti verso destra sulla scala (hm, dam e m) e quindi devi moltiplicare per 1000 e aggiungere tre zeri. 3 Km = 3000 m Se invece vogliamo effettuare un'equivalenza “in salita”: bisogna spostare la virgola a sinistra di tanti posti, quanti sono i posti di cui ci siamo spostati. Esempio di equivalenza “in salita”: 12000 dl = … hl? da decilitri a ettolitri, devi togliere tre zeri perché da dl ad hl Ci sono 3 posti (litri, decalitri, ettolitri) quindi, andando verso sinistra e dividendo, ottieni: 12000 dl = 12 hl. Es.13►Un’auto sta viaggiando alla v velocità di 80Km/h. Come potresti cambiare l’unità di misura esprimendo quel valore in m/s? [soluzione in ultima pag.] 10. Due strani fratelli: TEMPERATURA E CALORE Temperatura e Calore sono due grandezze fisiche ben distinte (vedi paragrafo 8) ma spesso confuse nell’uso comune e utilizzate per indicare la sensazione di freddo e caldo procurata da un corpo. Entrambe sono legate al moto di agitazione termica degli atomi e delle molecole della materia, in tutti i suoi stati [paragrafo 5] di aggregazione; la temperatura di un corpo misura il grado di agitazione delle particelle che lo compongono, mentre il calore è una forma di energia. La distinzione tra un corpo caldo e un corpo freddo è legata alla sensazione che ci procura il contatto con il corpo o la sua vicinanza. Tuttavia, il calore e la temperatura sono due proprietà ben definite, anche se entrambe in stretta relazione con la struttura della materia. La materia è costituita da particelle (generalmente) indivisibili: atomi e molecole sono le più piccole unità che costituiscono ordinariamente le sostanze e ne conservano le proprietà. Mentre nei solidi le particelle costituenti possono oscillare intorno a posizioni fisse, nei liquidi e nei gas acquistano una libertà di movimento via via maggiore: sono cioè animate da un moto caotico detto moto di agitazione termica. Avvicinando due corpi a temperature diverse si ha un trasferimento dal più caldo al più freddo. Questo trasferimento di energia viene detto Calore o energia termica. Il calore è un’energia in transito, che ha cioè la tendenza a passare da un corpo a un altro. La trasmissione del calore avviene spontaneamente solo da un corpo a temperatura maggiore verso un corpo a temperatura minore. MISURARE LA TEMPERATURA. La temperatura è una grandezza fisica che definisce il grado di agitazione termica delle particelle costituenti i corpi e la sua misura viene effettuata per mezzo di strumenti detti termometri. Il termometro di uso più comune è il termometro clinico, formato da un bulbo di vetro e un tubicino contenente mercurio. Mettendo il termometro a contatto con un corpo o con un ambiente più caldo, il mercurio si dilata, cioè aumenta il suo volume e sale nel tubo, indicando il valore della temperatura su una scala graduata. La scala del termometro viene costruita fissando opportune temperature di riferimento e un’unità di misura. Le scale maggiormente usate sono la scala CELSIUS e la scala KELVIN. La scala celsius, detta anche scala centigrada, è stata introdotta dall’astronomo e matematico svedese Anders Celsius. In questa scala si assegna il valore 0 alla temperatura del ghiaccio fondente e il valore 100 alla temperatura dell’acqua bollente. L’intervallo fra queste due temperature è suddiviso in 100 parti, ognuna delle quali è detta grado Celsius o grado centigrado (simbolo °C). Nel Sistema Internazionale è utilizzata la scala Kelvin introdotta appunto dal fisico scozzese William Thomson, detto Lord Kelvin. Nella scala Kelvin è assegnato il valore 273,15 K alla temperatura del ghiaccio fondente e il valore 373,15 K alla temperatura dell’acqua bollente. Anche l’intervallo fra queste due temperature è suddiviso in 100 parti uguali ed ogni parte è chiamata grado kelvin (simbolo K). LA MISURA DEL CALORE. Poiché si tratta di una forma di energia, il calore viene misurato nel Sistema Internazionale in Joule (simbolo J). Per lungo tempo è stata utilizzata, come unità di misura del calore, la caloria (simbolo cal: 1cal= 4,1855 J). Per l’energia associata ai cibi si utilizza tutt’ora un multiplo della (piccola) caloria, la chilocaloria [Kcal] che vale 1000 calorie. Es.14► di quante kcal (approssimativamente, dato che il valore corretto dipende dall’attività fisica, corporatura, efficienza della ghiandola tiroide ecc.) ha bisogno un ragazzo(a) della tua età? A cos’altro serviranno, oltre che a fornire calore al corpo? Soluzioni di alcuni esercizi. Es.2 : € 24,65 Es.3: proporzionalità inversa Es.6: cambierebbe il peso specifico, perché il Peso risente dell’attrazione gravitazionale, che è diversa in luoghi diversi dell’Universo; ad esempio il nostro oggetto peserebbe di meno in cima alla montagna, un poco di più in riva al mare, circa un sesto sulla Luna ecc. La Massa, invece, non varia mai cambiando la posizione dell’oggetto, a meno di viaggiare [e non siamo in grado di farlo!] a velocità comparabili con quella della luce. Es.9: in effetti a basse temperature pochissimo calore si trasferisce tra i corpi e quindi c’è poca energia disponibile per incrementare il moto vibratorio di atomi e molecole. Per questo motivo allo zero assoluto [-273,15°C] non c’è più trasferimento di energia e le particelle rimangono immobili. Es.10: lo strato di ghiaccio (che galleggia sull’acqua perché è meno denso, cioè ha particelle mediamente più lontane) isola le creature che vivono negli specchi d’acqua, permettendone la vita anche in periodi particolarmente gelidi. Es.13: Considerando che è sempre possibile moltiplicare un valore per una frazione che vale 1 si ha: 80 Km• 1000m• 1h-----=22,2 (periodico) m/s 1h 1Km 3600s