MOSE’ E IL DONO DELL’INTELLETTO Dopo aver visto Abramo e il dono del ____________________________________, Isacco e il dono della _____________________ , Giacobbe e il dono del_____________________________ affrontiamo la figura di Mosè. In quel tempo gli ebrei vivevano in Egitto sotto l'autorità del faraone. Poco prima della nascita di Mosè, il faraone ordinò che tutti i bambini ebrei di sesso maschile venissero uccisi; per salvarlo, la madre pose Mosè in un cesto di vimini e lo abbandonò alle acque del Nilo da cui lo salvò la figlia del faraone, che lo crebbe come suo figlio. Diventato adulto, Mosè uccise un egiziano che aveva assassinato un ebreo, fuggì dall'Egitto e divenne un pastore. Proprio allora il dio degli ebrei, Jahve, gli apparve in un roveto ardente e gli ordinò di tornare in Egitto a liberare gli ebrei dalla schiavitù, per poi guidarli a Canaan, la terra che in seguito sarebbe stata chiamata Palestina, dove si sarebbero stabiliti per sempre. Mosè si recò con suo fratello Aronne dal faraone, cercando invano di persuaderlo a liberare i figli di Israele. Egli allora operò un miracolo, scagliando sull'Egitto le 'dieci piaghe': 1. 2. 3. 4. 5. la piaga del sangue; la piaga delle rane; la piaga delle zanzare; la piaga dei mosconi; la piaga della moria del bestiame; 6. 7. 8. 9. 10. la piaga delle pustole; la piaga della grandine; la piaga delle cavallette; la piaga delle tenebre; la piaga della morte dei primogeniti. Dopo aver subito queste piaghe il faraone acconsentì alla liberazione del popolo ebreo e Mosè condusse gli ebrei verso Canaan. Approssimandosi al Mar Rosso, tuttavia, essi si trovarono alle spalle l'esercito egiziano inviato dal faraone; Mosè allora aprì le braccia e il Mar Rosso si aprì, lasciando una striscia di terra asciutta che gli ebrei attraversarono; quando, però, gli egiziani cercarono di seguirli, le pareti d'acqua si richiusero, annegandoli. Raggiunto il Sinai, Mosè si ritirò sul monte per 40 giorni e 40 notti e ricevette da Jahve due tavole di pietra sulle quali erano incisi i Dieci Comandamenti. Un po’ di riflessione…. Leggendo questa pagina e vedendo il film non vi siete chiesti come può il Signore essere così crudele e spietato verso il popolo egiziano? Non è una contraddizione che il Signore, che dice di amare tutti senza distinzioni, poi sia così cattivo, fino ad arrivare ad uccidere dei bambini? Sembra impossibile eppure è così… Per capire l’agire di Dio dobbiamo ricorrere ad un dono: il dono dell’intelletto. Esso ci rende capaci di “penetrare le verità divine” proposte dalla fede, cioè andare oltre la conoscenza superficiale, andare al di là. Nel nostro caso dobbiamo cercare di andare al di là di una pura interpretazione letterale e cercare di capire l’agire di Dio. Qualche proposta??? Dio sente il grido dell’oppresso, il grido del suo popolo e scatena i suoi flagelli per piegare l’oppressore, per piegare gli egiziani. Quando ci aiuta il dono dell’intelletto? In alcuni momenti particolari della nostra giornata è importante anzi necessario prendere la buona abitudine di invocare dallo Spirito Santo i suoi doni e in modo speciale il dono dell’intelletto. Per esempio quando mi propongo di andare a Messa, oppure di farvi una breve visita. Si rischia sovente di entrarvi con mille pensieri e distrazioni, di passare da un altare all’altro, oppure di guardare se c’è la tal persona, senza renderci conto che prima di tutto devo rivolgermi all’altare maggiore dove si trova il tabernacolo del Santissimo Sacramento. «Gesù aprì agli apostoli l’intelligenza, perché intendessero le Scritture» (Lc 24,45). Questo dono è utilissimo perché squarcia le tenebre della nostra mente come farebbe un lampo nella notte profonda, quando ci mettiamo a considerare, per esempio, il Battesimo nei suoi segni sensibili, nei simboli della nostra morte al peccato, nel seppellimento e nella Risurrezione con Cristo. E tutta la liturgia ha bisogno di intuizione. Infine possiamo affermare che il dono dell’intelletto è la via che conduce alla contemplazione. È una via penetrante e intuitiva, delle verità e di Dio stesso, ma è anche piena di luce. Ci mette al sicuro da eventuali errori.