SINTESI PROTEICA
La sintesi proteica è il processo metabolico che permette la trasmissione dei
caratteri ereditari, questo perché un piccolo tratto di DNA (gene) viene
trasformato in proteina attraverso complessi meccanismi. In conclusione tutti i
caratteri ereditari si trasmettono attraverso la sintesi delle proteine.
1. processo di trascrizione (RNA messaggero): un piccolo tratto di DNA si apre
e sullo stampo di una delle due catene si forma l’RNA messaggero. Come?
Interviene l’enzima RNA-polimerasi che organizza una serie di nucleotidi di
RNA complementari al DNA che si è separato (al posto della timina abbiamo
l’uracile). L’enzima inizia la trascrizione da una tripletta di basi ben definita
e termina con una tripletta non-senso (punto di arresto).
2. L’RNA messaggero così formato esce dal nucleo cellulare attraverso i pori
della membrana nucleare e si lega nel RER (reticolo endoplasmatico rugoso)
ad un ribosoma. Il ribosoma è formato da una sub-unità maggiore e una
minore. L’ RNA messaggero si lega alla minore.
A questo punto interviene l’RNA di trasferimento. Ogni tRNA trasporta un
aminoacido specifico ed è dotato di una tripletta di basi azotate detta di
ricognizione che specifica l’aminoacido (anticodone).
Il punto in cui gli aminoacidi si attaccano ai diversi tRNA è quello
caratterizzato dalla tripletta CCA. Essendo questa tripletta costante si ha
bisogno di un adattatore che è l’enzima AMINOACIL-TRNA- SINTEASI
specifico per ogni tipo di aminoacido e relativo TRNA. Tale reazione richiede
energia, essendo essa endoergonica. L’energia viene fornita dall’ATP che si
trasforma in AMP + P ~ P (P ~ P = pirofosfato)
Va notato che le triplette di ricognizione essendo complementari alle varie
triplette del mRNA sono uguali a quelle del DNA da cui è partita l’informazione.
I vari tRNA legati agli aminoacidi (AMINOACIL-tRNA) si posizionano sulle
triplette complementari di basi azotate del mRNA.
Ora la sub-unità maggiore del ribosoma, composta da due siti (sito I e sito II), si lega
al mRNA. In tali siti vi finiscono i rispettivi tRNA complementari ai due primi codoni
del mRNA. Il primo tRNA si lega al sito I ed il secondo al sito II, a questo punto
interviene l’enzima PEPTIDIL-TRASFERASI che catalizza il legame peptidico tra i
due primi aminoacidi, il ribosoma scorre sul mRNA “di una tripletta” ed il primo tRNA
viene scaricato. Il secondo aminoacil-tRNA (quello che si trovava nel sito II), ora si
trova nel sito I e nel sito II arriva un nuovo aminoacil-tRNA. Il processo sopra
descritto si verifica fino a quando il ribosoma non incontra la “famosa” tripletta non
senso. La proteina così formata si dirige nelle sedi di utilizzo ed altri ribosomi
scorrono sullo stesso mRNA per formare altre molecole identiche alla precedente
proteina. L’insieme dei ribosomi deputati alla formazione delle stesse proteine viene
chiamato “POLISOMA”. Quando l’mRNA ha terminato il suo processo viene scisso in
nucleotidi dall’enzima RIBONUCLEASI. La sintesi è così terminata.