Lorenzo Curia Filippo Fonseca Parabola gialla C’è un nido disperso nell’azzurro e un cappello vecchio di ricordi che svanisce nel cielo. Quando saranno finite le parole un canto sarà una parabola gialla che brucia il tempo. Un ciclo speranzoso Piccoli alveoli dentro un cuore impaurito da artigli. Gli arabeschi di una voce lo stordiscono, lo portano fino all’universo. Un trifoglio lo osserva attentamente nell’attesa di una stella cometa. Mishel Moreira Alexander Romero Volo fermo Rami che spuntano dorati, nel bellissimo azzurro. Indosso una giacca di viaggi, le scarpe dei sentimenti nel volo basso dei piccioni fermi. Disperso tra i rami di un nido di morte Nel buio della notte uno sparo impedisce il volo di un uccello di nuvole: ritorno non avvenuto in un nido di morte. Kevin Signo Samuele Gallace Il tempo dell’addio Nel chiaro bosco tra i rami di un albero appassito c’è un nido disperso: lo rivedremo quando sarà passato il tempo dell’addio. Gatti e lupi Bolle tra i rami l’acqua della rugiada al canto degli uccelli. Al miagolio dei gatti, il fruscio delle ortiche infastidisce i lupi ululanti alla luna piena, luminosa agli occhi dei gatti. Pelo lucido, macchiato: sempre belli sono i gatti. Margherita Robecchi I miei sogni Dalla ciotola della vita si propagano rami per morire nell’oceano di anime. La sciarpa dei sogni avvolge il cappello della morte tra sagome e fiumi di anime. Tra le fessure scorrono in foreste di ortiche baciate dal vento. Fabio Bongiorno Tra i rami Tra i rami un cuore perso, rauche voci nel prato verde. Terra erosa si vede, si vedono sogni smaglianti e vite sull’orlo del celeste. Beatrice Borotella La maglia della pace Nel blu dell’oceano, in fondo, si vede una ciotola rossa con dentro tappeti colorati. I suoi colori risvegliano l’anima di ognuno di noi. La maglia della pace rappresenta l’acqua altissima del nostro cuore. Marsela Faqolli Ersida Beu Questi anni Questi anni non sono uguali, sono diversi, per esempio una anno sei felice, un anno sei triste. Così gli anni non sono uguali però durano ugualmente mesi, giorni, settimane, troppo lunghi. Crepuscolo Come in un nido incastrato tra artigli spinosi abbandonato da uccelli da zampine dorate e accolto dalla luce, due uccelli becchettano da una coppa d’oro di rami e chiedono più vasta vita al sole. E il nido diventa una grondaia dove gli uccelli bevono e piangono mentre il cielo è crepuscolo. Nido tra i rami Nido tra i rami di un pieno d’amore con piume smaglianti di tristezza. Ci sono solo cacciatori, poveri animali spaventati dai rumori strani che si succedono ogni giorno di fucili e spari. Poveri gli animali, beati gli uomini, dicono i cuori di ognuno di loro. Sono strani gli uomini, sono cattivi. Poveri, poverissimi gli animali che soffrono sempre, giorno e notte: sono belli, non sono cattivi. Vorrei chiedere: perché fate soffrire gli animali? Cosa vi hanno fatto, cosa non vi hanno dato? Lasciateli in pace perché hanno un cuore pieno d’amore Lorenzo Resnati Lorenzo Astorino Gli uccelli invisibili Un nido invisibile tra i rami dove c’è una famiglia felice di uccelli trasparenti. Rauco è il canto dei cuccioli uccelli: scappano sempre più in là, mentre le raganelle cercano di prenderli. Atterrano in campi abbondanti di semi così si cibano per poi ritornare al loro nido. Cuore spezzato Un cuore spezzato tra artigli di rami. Lo ritroverò Di bianco e di dolce viola con un profumo d’ortensia dilavata e una grande fioritura di felicità ai bordi di poca terra dove c’è un dolce canto del vento e lo scricchiolio delle foglie vicino a un immenso mare in tempesta con spruzzi di rabbia allo scontrarsi di onde su scogli di tristezza. Cala il sole! Le onde furiose si calmano, il vento si ritira e ritrovo il mio cuore spezzato che dorme sognando l’amore intorno a sé con un sorriso tranquillo al suo battere forte. Stella Tenebra Ilien Aouadi Il cielo e le raganelle Semisfera incastrata fra i rami: assomiglia a un nido di vetro trasparente nell’azzurro cielo di nuvole. Piccole raganelle: saltellano nel chiaro cielo e piangono nel buio della notte. Nome????????????? Il canto dei papaveri Gioca un bambino con la palla, ma all’improvviso cade in una mano di spine. Ci sono nel campo cento papaveri che cantano un miscuglio di primavera. Piange il bambino, cantano i papaveri: fino alla sera e fanno da ninna nanna alla luna.