Proposta: Le vere “scie chimiche”: odori e aromi Percorsi tra ecologia, cucina, storia, scienza Modulo: Comunicazione chimica in ambiente acquatico Proponente: Ernesto Mollo Lo studio della chimica del mare sta portando alla scoperta di un crescente numero di nuove molecole bioattive di cui si ignora il ruolo ecologico. L’ecologia chimica marina si propone di colmare tali lacune studiando le sostanze chimiche prodotte da organismi bentonici marini per la loro capacità di (i) scoraggiare la predazione (allomoni difensivi); (ii) indicare possibili fonti di cibo (kairomoni), o (iii) produrre una risposta sociale in individui della stessa specie (feromoni). In generale, gli allomoni trasmettono un vantaggio all’organismo che emette il segnale, i kairomoni beneficiano solo l’organismo ricevente, mentre i feromoni d’allarme e sessuali beneficiano sia chi riceve che chi emette il segnale. Con questa dimostrazione teorico/pratica ci si propone di illustrare alcune tecniche sviluppate presso l’ICB per indagare il possibile coinvolgimento di sostanze naturali marine nelle strategie di difesa chimica in ambiente acquatico. In particolare, mediante una esperienza pratica si potrà constatare sperimentalmente se una sostanza isolata da un invertebrato marino abbia o meno un ruolo protettivo agendo come allomone difensivo, eventualmente provocando il rifiuto del cibo da parte di potenziali predatori. Piano dell'attività Dopo una sintetica introduzione ai metodi usati in ecologia chimica, l’intervento prevede di testare l’attività deterrente alimentare di una sostanza naturale precedentemente isolata da un organismo marino su Palaemon elegans (il comune gamberetto di scoglio), secondo un metodo messo a punto presso l’ICB di Pozzuoli [1-3]. Si potranno seguire le fasi di somministrazione della sostanza isolata agli animali modello, e verificarne l’attività . La significatività dei risultati sarà valutata per confronto con un test di controllo. Saggio di deterrenza alimentare su gamberetti. (a) Preparazione del cibo, (b-c) presentazione del cibo ai gamberi in serie di replicati individuali, (d) gradimento e (e) rifiuto del cibo [3]. Specifiche tecniche della postazione Piano di lavoro grande almeno 150x 80 cm in grado di reggere il peso di due piccoli acquari da 30 litri dotati di impianti di filtraggio ed illuminazione (assorbimento totale di circa 150W). Si potrebbe dover ricorrere ad un impianto di refrigerazione (480W). Durata della dimostrazione La dimostrazione avrà una durata di 90 minuti (30’ per la presentazione introduttiva, 45’per l’esperimento, e 15’ per la valutazione dei risultati) Riferimenti 1. Mollo E., Gavagnin M., Carbone M., Castelluccio F., Pozone F., Roussis V., Templado J., Ghiselin M.T., Cimino G., 2008. Factors promoting marine invasions: A chemoecological approach. PNAS, 105: 4582-4586. 2. Haber M., Cerfeda S., Carbone M., Calado G., Gaspar H., Neves R., Maharajan V. , Cimino G., Gavagnin M., Ghiselin M.T., Mollo E., 2010. Coloration and defense in the nudibranch gastropod Hypselodoris fontandraui. Biol. Bull., 218: 181-188. 3. Carbone M., Gavagnin M., Haber M., Guo Y.W., Fontana A., Manzo E., Genta-Jouve G., Tsoukatou M., Rudman W.B., Cimino G., Ghiselin M.T., Mollo E. Packaging and delivery of chemical weapons: a defensive Trojan Horse stratagem in Chromodorid nudibranchs. PloSone, 8, e62075 (2013).