STUDENTE NATALE LAFACE Tema d'esame (come esercizio) n.6 1. Definire con parole proprie l'utilità. L'utilità è la tendenza che ogni individuo ha ad accrescere la propria soddisfazione, appagamento, e come dimostrano alcuni recenti studi anche indica anche il livello di felicità. In chiave economica l’utilità si riferisce al valore numerico (arbitrario) che rappresenta la soddisfazione che un consumatore ricava da un determinato paniere di beni. In altre parole l’utilità è uno strumento utilizzato per semplificare la classificazione dei panieri , infatti la teoria dei consumatore si basa sull’assunto che i consumatori sappiano confrontare i panieri. La funzione di utilità può essere rappresentata da curve di indifferenza ciascuna associata ad un valore numerico arbitrario , dunque su qualsiasi punto preso sulla stessa curva d’indifferenza avremo la medesima utilità. La classificazione dell’ “utilità ordinale” ci indica quale ordine dei panieri il consumatore preferisce , dal più desiderato al meno desiderato, ma i valori dell’utilità associata sono arbitrari dunque non avrebbe senso un confronto di utilità interpersonali, dunque la c.d. “utilità cardinale” che pretendeva di classificare di quanto un paniere è preferito ad un altro nella realtà non può funzionare ai fini economici. L’utilità ordinale ci permette di capire il modo in cui vengono effettuate le scelte del consumatore. Infine essendo la moderna economia Neoclassica di tipo marginalista il concetto di “Utilità” può essere associato al termine “marginale”, (in quanto, dal punto di vista economico,i risultati al margine sono molto più interessanti dei risultati medi) , potremo così definire l’”utilità marginale” come l’incremento del livello di soddisfazione prodotto dal consumo di un unità in più di un bene. 2. Proporre una funzione di utilità ed applicarla ad alcuni panieri di mercato; rappresentare il risultato su una o più curve di indifferenza. E’ possibile proporre una funzione di Utilità del tipo U = S x AB (Salute x Altri Beni) avremo dunque che panieri sulla stessa curva di indifferenza avranno la stessa utilità per il consumatore e il paniere più alto sarà preferito al paniere più basso (il paniere U4 aU3 il paniere U2 a U1). Differenti curve di indifferenza tuttavia non potranno mai avere punti in comune incrociandosi in quanto verrebbe violata una delle ipotesi della teoria del consumatore. Infine le curve di indifferenza sono decrescenti con pendenza negativa e sono rappresentate da un insieme di curve dette “mappe di indifferenza” aventi tre dimensioni ovvero i tre assi chiamati solitamente x, y e z che identificano tre piani nello spazio (xy, xz e yz) , pertanto possiamo osservare che la curva U4 avrà una terza dimensione Z maggiore di tutte le altre poste al di sotto (U3 ,U2 e U1). PANIERI SALUTE ALTRI BENI UTILITA' A 4 1 4 B 2 2 4 C 5 2 10 D 2 5 10 E 4 3 12 F 3 4 12 G 6 2 12 H 5 4 20 I 4 5 20 1 STUDENTE NATALE LAFACE 2. Indicare come il consumatore rende massima l'utilità data una retta di bilancio predeterminata. Data una retta di bilancio predeterminata il consumatore sarà portato a massimizzare la propria soddisfazione. Il vincolo di bilancio è dato dal fatto che il reddito del consumatore è limitato. Dunque il paniere selezionato deve soddisfare due condizioni : a) deve trovarsi sulla retta di bilancio ; b) deve fornire la massima combinazione più gradita di beni e servizi. Pertanto graficamente avremo che il consumatore massimizza la propria utilità scegliendo il paniere in cui la retta di bilancio e la curva di indifferenza sono tangenti (punto A del grafico) e non è possibile raggiungere un livello di soddisfazione maggiore per esempio nel punto D in quanto il reddito non è sufficiente, mentre nel punto B la soddisfazione non è massimizzata poiché il SMS (saggio marginale di sostituzione) è maggiore del rapporto tra i prezzi. Nel punto A invece Il punto di massimizzazione il SMS (-ΔV/ ΔC) tra i due beni equivale al rapporto tra i prezzi (SMS=Pc/Pv). 2