DISABILI PSICHICI: UN PROGETTO PER L'INSERIMENTO LAVORATIVO La valorizzazione e lo sviluppo di norme e prassi che favoriscono l'inserimento lavorativo dei disabili psichici era l'obbiettivo centrale del Progetto Psiche Enterprise, ormai alle sue battute conclusive. Oggi, infatti, (15 ottobre) si svolge a Lecce il convegno finale che diffonderà i risultati di questa iniziativa comunitaria Equal di cui la Cisl è partner, insieme, tra gli altri, all'Università degli studi dell'Aquila, a Impresa sensibile-Cna nazionale, alla Società italiana di riabilitazione psico-sociale. Il progetto - curato dalla Società di servizi Total Target - aveva come finalità anche l'attivazione di un'ampia collaborazione tra attori istituzionali e sociali per avvicinare i soggetti svantaggiati al mondo del lavoro. La strategia adottata si è articolata in base all'analisi delle esperienze e competenze acquisite in alcune realtà socio-geografiche e in base all'analisi dei risultati prodotti in termini di integrazione sociale e lavorativa. Sono stati inoltre effettuati studi sui bisogni emersi alla luce delle norme che regolano l'ingresso nel mercato del lavoro dei soggetti svantaggiati; sono state sviluppate nuove competenze professionali sia nel settore socio-assistenziale che in quello economico-produttivo; sono stati elaborati percorsi di accompagnamento al lavoro dei soggetti disabili per consentire un'efficace integrazione sociale e lavorativa. Al termine del progetto si può affermare che significativi risultati sono stati ottenuti in diversi campi. È stata promossa l'attivazione di una rete che ha coinvolto non solo i partner del progetto, ma anche attori del mondo sociale, cooperativistico, nonché enti e istituzioni pubbliche delegate alla tutela e all'offerta di servizi nel campo della salute mentale. È stata promossa la ricerca e la valutazione dei bisogni territoriali relativi ai disabili psichici, con particolare attenzione all'identificazione delle caratteristiche lavorative, delle richieste del mercato del lavoro, alla creazione di uno sportello informativo quale punto di incontro tra domanda e offerta di lavoro. Sono stati identificati contesti e opportunità di formazione rivolte sia agli operatori del settore, sia a coloro che vogliono intraprendere un percorso professionale nell'area della solidarietà sociale. Sono stati sperimentati percorsi formativi, di orientamento e accompagnamento al lavoro monitorati da personale specialistico del mondo scientifico-accademico e socio-istituzionale, rivolti ad un target di operatori e disabili selezionati sul territorio nazionale. È stata, infine, promossa la cultura del dialogo interistituzionale finalizzata all'integrazione sociolavorativa dei soggetti disabili. Un altro risultato importante sta nell'aver messo in atto buone prassi proprie della gestione delle risorse pubbliche attraverso l'organizzazione di convegni, incontri tematici volti alla diffusione del progetto; attraverso un'indagine nazionale che ha individuato i bisogni di integrazione sociale di particolari forme di disagio psichico, ha definito i fabbisogni di integrazione sociale e le opportunità offerte dal mercato del lavoro ai soggetti svantaggiati psichicamente e ha selezionato imprese sensibili ad accogliere questa sperimentazione; attraverso la formazione di figure di sostegno (il mediatore sociale) per l'inserimento lavorativo dei disabili psichici; attraverso un training dei disabili prescelti per potenziare le loro capacità professionali; attraverso esperienze di accompagnamento al lavoro nelle imprese segnalate da Impresa sensibile; attraverso strategie di mainstreaming orizzontale e verticale; attraverso la cooperazione con partnership di sviluppo di un altro paese della Ue, la Francia, anch'esso impegnato nella sperimentazione di buone prassi di inserimento lavorativo dei disabili mentali; attraverso, infine, la diffusione dei risultati di questa sperimentazione, anche con la pubblicazione di un libro e di un cd-rom che danno conto delle varie fasi del progetto. Questo progetto - seguito in buona parte da Flavio Cocanari per la Cisl - costituisce un'esperienza, che dimostra come l'inserimento lavorativo di soggetti deboli sia possibile concretamente e non solo a parole. L.P.