Proviamo a realizzare un circuito con due diodi in parallelo nel modo indicato in figura C. Esaminiamo il funzionamento di questo circuito Se gli ingressi "A" e "B" sono entrambi ad un livello basso ( 0 volt), l'uscita "U" risulterà anch'essa bassa, perchè i due diodi D1 e D2, polarizzati direttamente, risulteranno chiusi, collegando l'uscita a massa. Situazione simile per quel che riguarda il livello di tensione in uscita si avrà se uno solo degli ingressi risulterà a livello basso. Collegando invece gli ingressi ad una tensione alta A=1 e B=1 entrambi i diodi risulteranno polarizzati inversamente; l'uscita sarà allora collegata alla tensione di alimentazione attraverso la resistenza R, che nel caso di scorrimento di corrente nulla, darà una tensione di uscita "U" uguale al valore di alimentazione. Riassumendo in una tabella di verità avremo A B U 0 0 0 0 1 0 1 0 0 1 1 1 Il circuito che corrisponde a questa tabella di verità è la porta "AND". La descrizione precedente si può estendere facilmente al caso di un circuito con tre diodi collegati nello stesso modo, in questo caso avremmo una porta "AND" a tre ingressi. In pratica possiamo concludere che l'uscita di una porta "AND" è "1" solo se tutti gli ingressi sono uguali ad "1". A-1 FAMIGLIE LOGICHE CIRCUITI RTL Proseguendo con l'analisi dei circuiti logici, ci soffermeremo a descrivere le varie famiglie di circuiti porta realizzate mediante tecnologia discreta ed integrata. Iniziamo quindi con la famiglia RTL ( resistor-transistorlogic). Questo tipo di famiglia, non più usata, risulta utile come aspetto introduttivo alla tecnica elettronica delle porte logiche. Lo schema elementare di una porta RTL ad "n" ingressi è data dalla figura 1 Fig. 1 Volendone citare alcune caratteristiche, possiamo dire che è realizzata mediante "n" transistor NPN i cui emettitori sono connessi a massa ed i relativi collettori, collegati insieme, attraverso una sola resistenza R sono collegati ad una tensione di alimentazione. Gli ingressi V1, V2.......Vn vengono applicati alle singole basi attraverso una resistenza Rb. Esaminiamone il funzionamento: a)se tutti gli ingressi sono collegati a massa, tutte le basi risultano anch'esse collegate a massa e quindi tutti gli n transistor risultano interdetti; la tensione di uscita Vu è allora uguale alla tensione di alimentazione Vc, cioè per ingressi tutti "0" uscita "1". b)se tutti gli ingressi sono connessi ad "1", cioè ad una tensione di valore praticamente coincidente con la tensione di alimentazione, tutti i transistor si trovano in zona attiva, in particolare risultano dimensionati in modo da portarsi in saturazione e quindi uscita a "0". c)se ad essere uguale ad "1" è soltanto un solo ingresso, allora tuttti gli n-1 transistor sono interdetti, mentre l'unico connesso ad "1" si porta in saturazione e di conseguenza l'uscita a "0". A-2 Se lo applichiamo ad un circuito con due soli ingressi, avremo la tabella S. Questa corrisponde ad una funzione "NOR" A 0 0 1 1 TAB B 0 1 0 1 S U 1 0 0 0 Quanto detto per il circuito RTL vale anche per un circuito realizzato omettendo le resistenze di base Rb; in questo caso il circuito prende il nome DCTL (direct-coupled-transistor-logic). V cc 0, 7 Ib1 Rc V cc 0, 73 I b2 Rc A-3 Fig. 2 Ib2 Ib1 Si può allora avere una corrente che scorre nella base del transistor T2 insufficiente a portare lo stesso transistor alla saturazione, mentre lo porterà soltanto nella regione attiva diretta. A causa di questa scarsa affidabilità nel funzionamento, questo tipo di porta è stato poco utilizzato. Ritornando alla porta "NOR" realizzata con tecnica RTL possiamo precisare che la resistenza di base normalmente ha un valore di circa 450 Ohm mentre la resistenza Rc collegata sui collettori è di circa 640 Ohm. Si può anche segnalare un tipo di porta RTL a bassa dissipazione con valori di resistenza di base di 1,5 KOhm e per Rc un valore di 3,6 KOhm. Naturalmente per questo tipo di porta ci si trova con una velocità di commutazione molto più bassa. La resistenza Rc prende il nome di resistenza di pull-up; in queste condizioni si ha un pull-up passivo. Per migliorare le caratteristiche di velocità di una porta si può utilizzare un circuito di uscita con una resistenza di pull-up attiva. Con questo sistema si ottiene un aumento della possibilità di pilotare una capacità connessa in uscita e quindi una velocità di funzionamento maggiore. Il circuito che realizza quanto detto è quello indicato in figura 3. A-4 Fig. 3 Il transistor T2 è la resistenza di pullup attiva. Il transistor T1 è il circuito invertente per poter pilotare la coppia di uscita T2 e T3 collegati in controfase. DIODE TRANSISTOR LOGIC A-5 Rc 2 K R 2 K R b 20 K A="0" B="1" A 0, 2 Volt valore che corrisponde alla tensione di saturazione dello stadio precedente e B Vc la tensione nel punto M sarà data da VM VA VD La corrente che scorre in questo diodo sarà (se risulta nullo il valore della corrente che fluisce nei due diodi D3 e D4) data da ID V C V D V A 5 0,7 0,2 2 mA R 2000 Fig. 2 Perché possa passare corrente nei due diodi e di conseguenza anche nella base A-6 occorre una tensione nel punto “M” di almeno 3x0,7=2,1 V l'uscita "U" è uguale a Vc e quindi "1". Poniamo ora in ingresso A="0" B="0" anche in queste condizioni il transistor risulta interdetto e quindi uscita uguale a "1"; infatti il punto "M" si porta ad una tensione molto simile a quella del caso precedente: quindi seguono considerazioni analoghe. Vediamo ora il caso in cui A="1" B="1" Analiticamente avremo infatti che: Ib IM Ih la tensione sulla base del transistor Vb sarà Vb 0, 7 Volt Ih 0,7 2 0,14 mA 20000 Il valore della tensione nel punto "M" sarà dato da da VM VD3 VD4 Vb 0, 7 0, 7 0, 7 2,1 Volt la corrente nei due diodi è la stessa che fluisce in R e , in particolare risulta uguale a: Im VC VM 5 2 ,1 1, 45 mA R 2000 l'effettiva corrente che scorre transistor è invece data da nella base del Ib IM Ih 1, 45 0,14 1, 31 mA valore più che sufficiente a portarlo in saturazione; infatti nel nostro caso, ammettendo una tensione di saturazione di 0,2 Volt, si ha: A-7 Icsat VC Vcesat 5 0, 2 2, 4 mA 2000 Rc assumendo un guadagno di corrente di 50 occorre per la saturazione un valore di base dato da Ib IC 2, 4 0, 048 mA hFE 50 nel nostro caso la corrente di base che abbiamo è di 1,31 mA, circa 27 volte più grande, possiamo quindi concludere che si ha non solo la saturazione, ma addirittura un valore di tensione Vcesat di saturazione abbastanza basso (dell'ordine di 0,1 Volt). La presenza di una resistenza Rb connessa ad una tensione negativa di 2 Volt permette uno scarico più rapido delle cariche memorizzate nella base del transistor. Riassumendo, c'è da dire che la porta DTL qui analizzata realizza una funzione logica del tipo "NAND". Prima di passare ad un esame delle varie famiglie logiche definiamo alcuni dei parametri comuni a tutti gli integrati logici. - VIH (min)Rappresenta il valore minimo della tensione di uscita, della porta che sta a monte, che viene riconosciuto come valore di tensione di ingresso a livello “ALTO”. - VIL (max) -Rappresenta il più alto valore di tensione presente in ingresso riconosciuto come livello “BASSO”. - VOH (min) Rappresenta il valore minimo della tensione d'uscita a livello “ALTO”.E' il livello di tensione in uscita corrispondente al livello logico "1". A-8 - VOL (max) Rappresenta il valore massimo della tensione d'uscita a livello “BASSO”. E' il livello di tensione in uscita corrispondente al livello logico "0". -IIH - Rappresenta il valore della corrente d'ingresso corrispondente al livello alto. E' il valore che fluisce in un ingresso allorchè viene applicato un livello di tensione alto. -IIL - Rappresenta il valore della corrente d'ingresso corrispondente al livello basso. In pratica è il valore di corrente che fluisce in un ingresso allorchè viene applicato in ingresso un livello di tensione basso. -IOH - Rappresenta il valore della corrente di uscita corrispondente al livello alto. In pratica è il valore della corrente che fluisce da una uscita che si trova nello stato alto. -IOL- Rappresenta il valore della corrente di uscita corrispondente al livello alto. In pratica è il valore della corrente che fluisce da una uscita che si trova nello stato alto. "tempo di ritardo di A-9 - t PLH : ritardo nel passare dallo stato logico "0" allo stato logico "1" (da BASSO ad ALTO) - t PHL : ritardo nel passare dallo stato logico "1" allo stato logico "0" (da ALTO a BASSO ) Due esempi sono riportati in figura 6 Questi tempi sono caratteristiche di ogni famiglia logica. FAN-OUT Il fan-out è definito come il massimo numero di ingressi logici della stessa famiglia che un'uscita è in grado di pilotare in modo affidabile. "immunità al rumore". "Margine di rumore"; una sua rappresentazione grafica è indicata in figura 7 A-10 Fig. 7 In essa vediamo il diagramma delle tensioni possibili in uscita da un circuito logico. Un valore di tensione maggiore di V OHm viene considerata dal circuito logico come un livello "1" mentre un valore di tensione inferiore a V OLM viene considerato dal circuito logico come un livello logico "0". Tutte le tensioni comprese in questo intervallo detto "indeterminato" non dovrebbero, in condizioni normali, comparire all'uscita di un circuito logico. Nella figura vediamo l'andamento, in entrata, delle tensioni in ingresso ad un circuito logico. Un valore di tensione superiore a V IHm è considerato dal circuito come un valore di V "1" logico, mentre valori di tensione minori di sono dal ILM circuito viste come livello logico "0". Tutti i valori compresi in questo intervallo determinano in uscita una risposta imprevedibile per cui non devono mai essere utilizzate. Si possono allora definire due margini di rumore uno relativo al livello alto ed uno al livello basso. Il margine di rumore nello stato alto V V NH V OHm V IHm NH è definito come questo è il valore corrispondente alla differenza fra il minimo valore possibile di una uscita ALTA e la minima tensione A-11 d'ingresso richiesta per un un riconoscimento sicuro di livello ALTO. Quando un livello logico di uscita "ALTO" pilota l'ingresso di una porta logica la presenza di impulso di tensione di rumore negativo che si sovrappone al livello d'uscita di ampiezza maggiore del valore corrispondente al margine di rumore può causare la discesa della tensione nella zona di tensione indeterminata e quindi non si ha più un funzionamento garantito. Il margine di rumore nello stato basso è definito come NL V V NL V ILM V OLM PORTE TTL Fig. 1 Poniamo l'ingresso al valore "0": la giunzione baseemettitore di T1 viene polarizzata direttamente-fluisce una corrente di base Ib1, una corrente di emettitore e, di conseguenza, anche una corrente di collettore Ic1 che scaricherà a terra, con una resistenza molto bassa, le cariche memorizzate nella base del transistor T2. Per avere una valutazione quantitativa osserviamo che nel caso della porta DTL la scarica delle cariche di base del transistor di uscita avviene solo attraverso la Rb perchè il diodo D3 risulta interdetto; in particolare, il valore di questa corrente sarà: A-12 Fig. 2 dell'uscita dal valore "0" al valore "1" rallentato dalla necessità di dover caricare la capacità con una costante di tempo Fig. 3 Il tipo base di questa famiglia è una porta "NAND". Tracciamo una caratteristica ingresso-uscita. A-13 I vari costruttori individuano la loro produzione con una lettera iniziale SN per la Texas, DM per la National Semiconductor ad esempio. Il numero che individua il circuito logico invece sarà uguale per tutti i costruttori. Della famiglia TTL ne sono state sviluppate nel tempo numerose versioni ciascuna con caratteristiche particolari (74LS, 74S, 74L ecc.). Per effettuare quest'analisi ci riferiamo al data sheet relativo ad una porta logica, ad esempio la 7400 ( una quadrupla porta Nand a due ingressi). In questo data sheet possiamo evidenziare tutte le caratteristiche operative elettriche e di commutazione nonchè i limiti massimi da non superare senza danneggiare il circuito integrato. La tensione di alimentazione nominale è di " 5 Volt". Tuttavia occorre anche sapere i limiti accettabili per il valore della tensione di alimentazione: La serie 74 ha un intervallo di 4,75 - 5,25 Volt, mentre per la serie 54 questi limiti vanno da 4,5 - 5,5 Volt; per la temperatura di funzionamento abbiamo invece 0 - 70 °C per la serie 74 mentre avremo -55 - +125 °C per la serie 54. Ovviamente la serie 54 sarà più costosa e quindi sarà riservata ad applicazioni che ne giustifichino il maggior costo, ad esempio applicazioni militari. Dal data sheet vediamo che il livello di tensione massimo di uscita a livello basso è di 0,4 volt mentre il massimo valore di ingresso è di 0,8 volt, quindi volendo calcolare il margine di rumore basso sarà V NL VIL (max) VOL (max) 0,8 0, 4 400 mV Allo stesso modo possiamo determinare il margine di rumore alto P D ( med ) ICC ( med ) VCC 8 5 40 mW A-14 questo valore è relativo al consumo di tutto il circuito integrato, che nel caso in esame trattasi di quattro porte, pertando il consumo medio di ogni porta sarà di 10 mW. I due ritardi di propagazione sono propagazione "basso-alto" =11 nsec propagazione "alto-basso" = 7 nsec propagazione medio = 9 nsec Gli integrati TTL della serie standard comprendono numerosi tipi di porte, flipflop, one-shot, registri a scorrimento, contatori ecc. serie 74L, che pur avendo lo stesso circuito fondamentale della serie standard 1 mW contro i 10 della serie standard presenta un ritardo di propagazione medio di 33 nsec invece dei 9 nsec della serie standard. La serie 74S per ridurre i tempi di commutazione è realizzata evitando che i transistori si portino in una zona di saturazione spinta. Per ottenere questo viene utilizzato un diodo Schottky A-15 collegato fra la base ed il collettore di ciascun transistor, come si vede in figura 8. Fig. 8 Questo diodo ha una tensione diretta di soli 0,25 Volt. Allorchè la giunzione base-collettore viene ad essere polarizzata in modo diretto, il diodo posto in parallelo viene anch'esso polarizzato in modo diretto e quindi entra in conduzione deviando parte della corrente di base; questa riduzione della corrente di base impedisce l'entrata del transistor in saturazione profonda e quindi fa diminuire il ritardo dovuto al tempo di immagazzinamento per passare dallo stato ON a quello OFF. Sempre per migliorare la velocità di commutazione queste porte impiegano dei valori resistivi più piccoli portando inevitabilmente ad un aumento della dissipazione di potenza, infatti avremo un valore di 20 mW di dissipazione per porta. A-16 TAB. X Parametri 74 ritardo prop. (nsec) dissip pot. (mW) prod.vel-pot (pJ) freq. clock (Mhz) fan-out Voh(min) Vol(max) Vih(min) Vil(max) 9 74L 74H 74S 74L 74A 74A S S LS 33 6 3 9,5 1,7 4 10 1 23 90 33 138 60 35 3 50 10 2,4 0,4 2 0,8 20 2,4 0,4 2 0,7 10 2,4 0,4 2 0,8 20 2 8 19 125 45 13, 4,8 6 200 70 20 2,7 0,5 2 0,8 40 2,5 0,5 2 0,8 20 2,7 0,5 2 0,8 1,2 20 2,5 0,4 2 0,8 In un circuito o sistema digitale di notevole complessità ci possono essere molte uscite che commutano contemporaneamente determinando un assorbimento impulsivo di corrente. La somma di questi impulsi di corrente determina una caduta impulsiva di tensione sulla linea di alimentazione condensatori ceramici a disco di capacità compresa da 0,01 mF o 0,1 mF di bassa induttanza vicino ad ogni circuito integrato. Occorre sempre ridurre a valori piccoli la lunghezza dei terminali di tali condensatori. "collettore aperto" ed a "drain aperto" rispettivamente. Nel caso dei circuiti logici c'è anche la possibilità di avere un terzo stato logico. Avremo allora "ALTO" , "BASSO" , "ALTA IMPEDENZA" (Hi-Z). Quest'ultima condizione si ottiene portando i due transistori della configurazione totem nello stato OFF A-17 In figura 14 è indicato un esempio di circuito invertitore con l'aggiunta della circuiteria per ottenere il funzionamento anche three-state. Si aggiunge perciò il comando "E" detto “enable” che serve a produrre lo stato Hi-Z. A-18 FAMIGLIA ECL Fig. 1 I due livelli sono dati da di tensione di V 1log ico 0,76 Volt O , Volt V 0 log ico 158 O A-19 uscita Fig. 2 FAMIGLIA CMOS E' realizzato utilizzando un transistor NMOS come driver ed un dispositivo utilizzato come carico, che può essere generico. Il circuito risulta molto semplice, la complessità dell'analisi deriva dalle caratteristiche del carico adoperato. L'importanza dell'analisi dell'inverter è legata al fatto che questo è la base di ogni circuito digitale comunque complesso. A-20 Fig. 1 Il nodo di uscita è collegato all'ingresso di un altro driver che rappresenta la porta posta in cascata; per approssimare il comportamento dell'uscita inseriamo un condensatore che sintetizza genericamente il carico Il circuito fondamentale di un invertitore CMOS è indicato in figura 10 Vdd Vi Vu Gnd Fig. 10 Nella famiglia CMOS ci sono diverse serie. Le prima serie di cmos sono state introdotte dalla RCA e dalla Motorola con la famiglia 4000A e MC14000, più tardi è stata introdotta la serie 4000B che con l'uso di un buffer consentiva una maggiore corrente A-21 di uscita. Questa serie continua ad essere molto utilizzata e molte funzioni si trovano realizzate solo in questa serie. Una serie successiva è stata la 74C, che era del tutto compatibile, a livello di pin e di funzioni, con la serie TTL (con sigla equivalente). Più recente è invece la serie 74HC (cmos ad alta velocità). Per quel che riguarda la tensione di alimentazione le due serie 4000 e 74C richiedono un valore di tensione compreso fra 3 e 15 Volt. La serie 74HC e 74HCT invece richiede una tensione compresa fra 2 e 6 Volt. I livelli delle tensioni di uscita coincidono quasi con i livelli delle tensioni di alimentazione, cioè "0" a valore molto vicino a zero volt, e "1" di valore molto prossimo alla tensione di alimentazione. Nelle porte CMOS anche il margine di rumore si mantiene ad un livello alto, in particolare raggiunge un valore corrispondente al 30% della tensione di alimentazione, sia per il valore alto che per quello basso. questo valore è sostanzialmente più alto di quello relativo alle porte TTL. Ovviamente questo margine aumenta con l'aumento della tensione di alimentazione, tuttavia questo aumento si otterrebbe a danno di una maggiore dissipazione di potenza. Il valore di questa dissipazione nel caso statico si aggira attorno ai 2,5 nW nel caso di una tensione di alimentazione di 5 Volt. A-22 Con una tensione di alimentazione doppia di 10 Volt avremo una dissipazione quattro volte maggiore, cioè 10 nW (questo consumo si riferisce ad ogni singola porta logica). Purtroppo un aumento della frequenza di funzionamento della porta, causa un aumento della potenza dissipata. Questo aumento è proporzionale alla frequenza con cui avvengono le commutazioni. Indicativamente possiamo dire che per una frequenza di funzionamento di 100 KHz si ha una dissipazione di 0,1 mW che si porta a 1 mW per una frequenza di lavoro di 1 Mhz. La causa di questo comportamento è legata a due fattori: a) la non contemporanea commutazione dei due mosfet ( i due transistor durante una commutazione passano uno dallo stato ON ad OFF e l'altro dallo stato OFF a quello ON. b) la presenza di capacità collegate in uscita dovute al carico costituito dalle capacità di ingresso delle altre porte collegate in uscita e dalla capacità di uscita propria del dispositivo. Queste vanno caricate durante la commutazione dal livello basso a quello alto. . Si ha infatti un consumo praticamente coincidente con una porta 74LS già con una frequenza di circa 2-3 Mhz. Tuttavia per circuiti complessi occorre valutare bene questa situazione. Anche la dimensione del substrato è diminuita di un terzo (da 120 micron a 45 micron per la RCA). Considerando le capacità di un inverter CMOS si avrà il circuito di figura 16 rappresentante tutte le capacità che interessano l'eventuale utilizzazione del componente; nella tabella successiva è invece indicato il valore di tutte queste capacità confrontate con quelle di un dispositivo CMOS non HC. Come si vede le capacità sono ridotte. La combinazione di due effetti, miglioramento medio di 2 volte delle capacità associate al dispositivo ed un aumento di 5 volte nel guadagno dei transistor ha permesso un miglioramento A-23 totale di 10 dispositivo. volte nella C1 C2 C3 C4 C5 velocità CMOS pF 0,25 0,12 0,37 0,66 0,54 del HC pF 0,1 0,05 0,15 0,31 0,22 Fig. 16 In un 74LS00 ci sono 4 porte NAND a due ingressi ed in DC assorbono corrente tutte e quattro; in un HC00 se utilizziamo una sola porta soltantc questa assorbirà potenza, le altre teoricamente no. Dal grafico vediamo che confrontando il consumo di corrente relativo ai due tipi di porta il punto di incrocio si ha attorno ad una frequenza di circa 3Mhz, a 4 Mhz sembrerebbe migliore la porta LS. Se però consideriamo la reale situazione ( cioè che le 3 porte LS non utilizzate consumano potenza) il punto di incrocio sale a 10 Mhz A questo punto si è tentati di dire che se nei due circuiti integrati funzionano tutte e 4 le porte allora il vantaggio diminuisce ( e come dire che se la complessità del circuito aumenta il punto di incrocio si abbassa ). Il fenomeno è già palese se consideriamo non una porta semplice ma un circuito più complesso ad es. un FLIP-FLOP il punto di incontro si ha verso i 9 Mhz. A-24 Per un circuito complesso la situazione migliora a vantaggio dell'HC. Un esempio che chiarisce quanto detto può essere un CONTATORE che divide in ogni stadio per due un segnale di clock, presente in ingresso. La resistenza di ingresso di una porta Cmos ha un valore elevato che praticamente porta a dire che la corrente assorbita è praticamente nulla, si potrebbe dire che il fan-out potrebbe essere altissimo. Occorre però tenere presente che l'ingresso di una porta presenta una capacità dell'ordine di 5 pF verso massa. Questa capacità limita il numero degli ingressi che può pilotare l'uscita di una porta. In pratica l'uscita della porta deve caricare e scaricare la capacità costituita dal parallelo di tutte le capacità Ogni porta posta come carico provoca un aumento del tempo di circa 3 nsec. Il fanout quindi infine è determinato dal massimo tempo di ritardo di propagazione che si vuole avere. Valore tipico,come già visto, è di 50 porte. Gli ingressi di una porta CMOS non vanno mai lasciati sconnessi. Bisogna cioè collegarli ad un livello ben definito, alto o basso Un valore elevato di resistenza di ingresso consente l'acquisizione di cariche statiche che possono produrre delle tensioni elevate in grado di perforare l'isolamento del dielettrico tra la porta e il canale. A-25 Occorre adottare delle precauzioni nel maneggiarli. Le ultime serie di questi dispositivi Cmos vengono realizzati con delle protezioni contro il pericolo di queste cariche elettrostatiche; vengono inseriti dei diodi. La potenza dissipata da un circuito CMOS nel caso di staticità del livello di uscita è quella che normalmente viene indicata come potenza dissipata a riposo; questo tipo di potenza nel caso delle porte CMOS è veramente molto piccola. Il circuito CMOS consuma della potenza soltanto durante la commutazione Una formula indicativa è la seguente PT CPD VDD f 2 dove il valore della potenza sarà quello dissipato all'interno e dovuto alla transiszione dell'uscita. V è la tensione di alimentazione f è la frequenza con cui si ripetono le transizioni di livello C è un valore capacitivo che rappresenta una costante fornita dal costruttore che non rappresenta la capacità di uscita. Per un circuito CMOS della serie HC ha un valore di circa 24 pF. A-26