Proviamo a realizzare un circuito con due diodi in parallelo nel
modo indicato in figura C.
Esaminiamo il funzionamento di questo circuito
Se gli ingressi "A" e "B" sono entrambi ad un livello basso
( 0 volt), l'uscita "U" risulterà anch'essa bassa, perchè i due
diodi D1 e D2, polarizzati direttamente, risulteranno chiusi,
collegando l'uscita a massa.
Situazione simile per quel che riguarda il livello di
tensione in uscita si avrà se uno solo degli ingressi risulterà a
livello basso.
Collegando invece gli ingressi ad una tensione alta A=1 e
B=1 entrambi i diodi risulteranno polarizzati inversamente;
l'uscita sarà allora collegata alla tensione di alimentazione
attraverso la resistenza R, che nel caso di scorrimento di
corrente nulla, darà una tensione di uscita "U" uguale al valore
di alimentazione.
Riassumendo in una tabella di verità avremo
A
B
U
0
0
0
0
1
0
1
0
0
1
1
1
Il circuito che corrisponde a questa tabella di verità è la
porta "AND".
La descrizione precedente si può estendere facilmente al
caso di un circuito con tre diodi collegati nello stesso modo, in
questo caso avremmo una porta "AND" a tre ingressi.
In pratica possiamo concludere che l'uscita di una porta
"AND" è "1" solo se tutti gli ingressi sono uguali ad "1".
A-1
FAMIGLIE LOGICHE
CIRCUITI RTL
Proseguendo
con
l'analisi
dei
circuiti
logici,
ci
soffermeremo a descrivere le varie famiglie di circuiti porta
realizzate mediante tecnologia discreta ed integrata.
Iniziamo quindi con la famiglia RTL ( resistor-transistorlogic). Questo tipo di famiglia, non più usata, risulta utile
come aspetto introduttivo alla tecnica elettronica delle porte
logiche. Lo schema elementare di una porta RTL ad "n" ingressi è
data dalla figura 1
Fig. 1
Volendone citare alcune caratteristiche, possiamo dire che
è realizzata mediante "n" transistor NPN i cui emettitori sono
connessi a massa ed i relativi collettori, collegati insieme,
attraverso una sola resistenza R sono collegati ad una tensione
di alimentazione.
Gli ingressi V1, V2.......Vn vengono applicati alle singole basi
attraverso una resistenza Rb.
Esaminiamone il funzionamento:
a)se tutti gli ingressi sono collegati a massa, tutte le basi
risultano anch'esse collegate a massa e quindi tutti gli n
transistor risultano interdetti; la tensione di uscita Vu è
allora uguale alla tensione di alimentazione Vc, cioè per
ingressi tutti "0" uscita "1".
b)se tutti gli ingressi sono connessi ad "1", cioè ad una
tensione di valore praticamente coincidente con la tensione di
alimentazione, tutti i transistor si trovano in zona attiva, in
particolare risultano dimensionati in modo da portarsi in
saturazione e quindi uscita a "0".
c)se ad essere uguale ad "1" è soltanto un solo ingresso, allora
tuttti gli n-1 transistor sono interdetti, mentre l'unico
connesso ad "1" si porta in saturazione e di conseguenza l'uscita
a "0".
A-2
Se lo applichiamo ad un circuito con due soli ingressi,
avremo la tabella S.
Questa corrisponde ad una funzione "NOR"
A
0
0
1
1
TAB
B
0
1
0
1
S
U
1
0
0
0
Quanto detto per il circuito RTL
vale
anche
per
un
circuito
realizzato omettendo le resistenze
di base Rb; in questo caso il
circuito
prende
il
nome
DCTL
(direct-coupled-transistor-logic).
V
cc  0, 7
Ib1 
Rc
V
cc  0, 73
I b2 
Rc
A-3
Fig. 2
Ib2  Ib1
Si può allora avere una corrente che scorre nella base del
transistor T2 insufficiente a portare lo stesso transistor alla
saturazione, mentre lo porterà soltanto nella regione attiva
diretta.
A causa di questa scarsa affidabilità nel funzionamento,
questo tipo di porta è stato poco utilizzato.
Ritornando alla porta "NOR" realizzata con tecnica RTL
possiamo precisare che la resistenza di base normalmente ha un
valore di circa 450 Ohm mentre la resistenza Rc collegata sui
collettori è di circa 640 Ohm.
Si può anche segnalare un tipo di porta RTL a bassa
dissipazione con valori di resistenza di base di 1,5 KOhm e per
Rc un valore di 3,6 KOhm. Naturalmente per questo tipo di porta
ci si trova con una velocità di commutazione molto più bassa.
La resistenza Rc prende il nome di resistenza di pull-up;
in queste condizioni si ha un pull-up passivo.
Per migliorare le caratteristiche di velocità di una porta
si può utilizzare un circuito di uscita con una resistenza di
pull-up attiva. Con questo sistema si ottiene un aumento della
possibilità di pilotare una capacità connessa in uscita e quindi
una velocità di funzionamento maggiore. Il circuito che realizza
quanto detto è quello indicato in figura 3.
A-4
Fig. 3
Il transistor T2 è la resistenza di pullup attiva. Il transistor T1 è il circuito
invertente per poter pilotare la coppia di
uscita T2 e T3 collegati in controfase.
DIODE TRANSISTOR LOGIC
A-5
Rc  2 K
R  2 K
R b  20 K
A="0"
B="1"
A  0, 2 Volt
valore che corrisponde alla tensione di saturazione dello stadio
precedente e
B  Vc
la tensione nel punto M sarà data da
VM  VA  VD
La corrente che scorre in questo diodo
sarà (se risulta nullo il valore della corrente che fluisce nei
due diodi D3 e D4) data da
ID 
V C  V D  V A  5  0,7  0,2  2 mA
R
2000
Fig. 2
Perché possa passare corrente nei due
diodi e di conseguenza anche nella base
A-6
occorre una tensione nel punto “M” di
almeno 3x0,7=2,1 V
l'uscita "U" è uguale a Vc e quindi "1".
Poniamo ora in ingresso
A="0"
B="0"
anche in queste condizioni il transistor risulta interdetto e
quindi uscita uguale a "1"; infatti il punto "M" si porta ad una
tensione molto simile a quella del caso precedente: quindi
seguono considerazioni analoghe.
Vediamo ora il caso in cui
A="1"
B="1"
Analiticamente avremo infatti che:
Ib  IM  Ih
la tensione sulla base del transistor Vb sarà
Vb  0, 7 Volt
Ih 
0,7  2
 0,14 mA
20000
Il valore della tensione nel punto "M" sarà
dato da da
VM  VD3  VD4  Vb  0, 7  0, 7  0, 7  2,1 Volt
la corrente nei due diodi è la stessa che fluisce
in R e , in particolare risulta uguale a:
Im 
VC  VM  5  2 ,1  1, 45 mA
R
2000
l'effettiva corrente che scorre
transistor è invece data da
nella
base
del
Ib  IM  Ih  1, 45  0,14  1, 31 mA
valore
più
che
sufficiente
a
portarlo
in
saturazione; infatti nel nostro caso, ammettendo
una tensione di saturazione di 0,2 Volt, si ha:
A-7
Icsat 
VC  Vcesat  5  0, 2  2, 4 mA
2000
Rc
assumendo un guadagno di corrente di 50 occorre per
la saturazione un valore di base dato da
Ib 
IC  2, 4  0, 048 mA
hFE 50
nel nostro caso la corrente di base che abbiamo è di 1,31 mA,
circa 27 volte più grande, possiamo quindi concludere che si ha
non solo la saturazione, ma addirittura un valore di tensione
Vcesat di saturazione abbastanza basso (dell'ordine di 0,1 Volt).
La presenza di una resistenza Rb connessa ad una tensione
negativa di 2 Volt permette uno scarico più rapido delle cariche
memorizzate nella base del transistor.
Riassumendo, c'è da dire che la porta DTL qui analizzata
realizza una funzione logica del tipo "NAND".
Prima di passare ad un esame delle varie famiglie logiche
definiamo alcuni
dei parametri comuni a tutti gli integrati
logici.
- VIH (min)Rappresenta
il
valore
minimo della tensione di uscita, della
porta che sta a monte, che viene
riconosciuto come valore di tensione di
ingresso a livello “ALTO”.
- VIL (max) -Rappresenta
il
più
alto
valore di tensione presente in ingresso
riconosciuto come livello “BASSO”.
- VOH (min) Rappresenta
il
valore
minimo
della
tensione
d'uscita
a
livello
“ALTO”.E'
il
livello
di
tensione in uscita corrispondente al
livello logico "1".
A-8
- VOL (max) Rappresenta il valore
massimo
della
tensione
d'uscita
a
livello “BASSO”. E' il livello di
tensione in uscita corrispondente al
livello logico "0".
-IIH - Rappresenta il valore della
corrente d'ingresso corrispondente al
livello alto. E' il valore che fluisce
in un ingresso allorchè viene applicato
un livello di tensione alto.
-IIL - Rappresenta il valore della
corrente d'ingresso corrispondente al
livello basso. In pratica è il valore
di corrente che fluisce in un ingresso
allorchè viene applicato in ingresso un
livello di tensione basso.
-IOH - Rappresenta il valore della
corrente di uscita corrispondente al
livello alto. In pratica è il valore
della corrente che fluisce da una
uscita che si trova nello stato alto.
-IOL- Rappresenta il valore della
corrente di uscita corrispondente al livello alto. In
pratica è il valore della corrente che fluisce da una uscita che
si trova nello stato alto.
"tempo di ritardo di
A-9
- t PLH : ritardo nel passare dallo stato
logico "0" allo stato logico "1" (da BASSO
ad ALTO)
- t PHL : ritardo nel passare dallo stato
logico "1" allo stato logico "0" (da ALTO a
BASSO )
Due esempi sono riportati in figura 6
Questi tempi sono caratteristiche di
ogni famiglia logica.
FAN-OUT
Il
fan-out
è
definito
come
il
massimo numero di ingressi logici della
stessa famiglia che un'uscita è in
grado di pilotare in modo affidabile.
"immunità al rumore".
"Margine di rumore";
una sua rappresentazione grafica è indicata in figura 7
A-10
Fig. 7
In essa vediamo il diagramma delle tensioni possibili in
uscita da un circuito logico. Un valore di tensione maggiore di
V OHm
viene considerata dal circuito logico come un
livello "1" mentre un valore di tensione inferiore a
V OLM
viene considerato dal circuito logico come un livello logico "0".
Tutte
le
tensioni
comprese
in
questo
intervallo
detto
"indeterminato" non dovrebbero, in condizioni normali, comparire
all'uscita di un circuito logico.
Nella figura vediamo l'andamento, in entrata, delle
tensioni in ingresso ad un circuito logico. Un valore di tensione
superiore a
V IHm
è considerato dal circuito come un valore di
V
"1" logico, mentre valori di tensione minori di
sono dal
ILM
circuito viste come livello logico "0". Tutti i valori compresi
in questo intervallo determinano in uscita una risposta
imprevedibile per cui non devono mai essere utilizzate.
Si possono allora definire due margini di rumore uno
relativo al livello alto ed uno al livello basso.
Il margine di rumore nello stato alto
V
V NH  V OHm  V IHm
NH
è definito come
questo è il valore corrispondente alla differenza fra il
minimo valore possibile di una uscita ALTA e la minima tensione
A-11
d'ingresso richiesta per un un riconoscimento sicuro di livello
ALTO. Quando un livello logico di uscita "ALTO" pilota l'ingresso
di una porta logica la presenza di impulso di tensione di rumore
negativo che si sovrappone al livello d'uscita di ampiezza
maggiore del valore corrispondente al margine di rumore può
causare la discesa della tensione nella zona di tensione
indeterminata e quindi non si ha più un funzionamento garantito.
Il margine di rumore nello stato basso
è definito come
NL
V
V NL  V ILM  V OLM
PORTE
TTL
Fig. 1
Poniamo l'ingresso al valore "0": la giunzione baseemettitore di T1 viene polarizzata direttamente-fluisce una
corrente di base Ib1, una corrente di emettitore e, di
conseguenza, anche una corrente di collettore Ic1 che scaricherà
a terra, con una resistenza molto bassa, le cariche memorizzate
nella base del transistor T2.
Per avere una valutazione quantitativa osserviamo che nel
caso della porta DTL la scarica delle cariche di base del
transistor di uscita avviene solo attraverso la Rb perchè il
diodo D3 risulta interdetto; in particolare, il valore di questa
corrente sarà:
A-12
Fig. 2
dell'uscita dal valore "0" al valore "1" rallentato dalla
necessità di dover caricare la capacità con una costante di tempo
Fig. 3
Il tipo base di questa famiglia è una porta "NAND".
Tracciamo una caratteristica ingresso-uscita.
A-13
I vari costruttori individuano la loro produzione
con una lettera iniziale SN per la Texas, DM per la
National Semiconductor ad esempio.
Il numero che individua il circuito logico invece
sarà uguale per tutti i costruttori. Della famiglia
TTL ne sono state sviluppate nel tempo numerose
versioni ciascuna con caratteristiche particolari
(74LS, 74S, 74L ecc.).
Per effettuare quest'analisi ci riferiamo al
data sheet relativo ad una porta logica, ad esempio
la 7400 ( una quadrupla porta Nand a due ingressi).
In questo data sheet possiamo evidenziare tutte
le caratteristiche operative elettriche e di
commutazione nonchè i limiti massimi da non
superare senza danneggiare il circuito integrato.
La tensione di alimentazione nominale è di " 5
Volt". Tuttavia occorre anche sapere i limiti
accettabili per il valore della tensione di
alimentazione: La serie 74 ha un intervallo di 4,75
- 5,25 Volt, mentre per la serie 54 questi limiti
vanno da 4,5 - 5,5 Volt; per la temperatura di
funzionamento abbiamo invece 0 - 70 °C per la serie
74 mentre avremo -55 - +125 °C per la serie 54.
Ovviamente la serie 54 sarà più costosa e quindi
sarà riservata ad applicazioni che ne giustifichino
il maggior costo, ad esempio applicazioni militari.
Dal data sheet vediamo che il livello di
tensione massimo di uscita a livello basso è di 0,4
volt mentre il massimo valore di ingresso è di 0,8
volt, quindi volendo calcolare il margine di rumore
basso sarà
V
NL
 VIL (max)  VOL (max) 
 0,8  0, 4  400 mV
Allo stesso modo possiamo determinare il margine di
rumore alto
P
D
( med )  ICC ( med )  VCC  8  5  40 mW
A-14
questo valore è relativo al consumo di tutto
il circuito integrato, che nel caso in esame
trattasi di quattro porte, pertando il
consumo medio di ogni porta sarà di 10 mW.
I due ritardi di propagazione sono
propagazione "basso-alto" =11 nsec
propagazione "alto-basso" = 7 nsec
propagazione medio = 9 nsec
Gli integrati TTL della serie standard
comprendono numerosi tipi di porte, flipflop, one-shot, registri a scorrimento,
contatori ecc.
serie 74L, che pur avendo lo stesso circuito
fondamentale della serie standard 1 mW
contro i 10 della serie standard presenta un
ritardo di propagazione medio di 33 nsec
invece dei 9 nsec della serie standard.
La serie 74S per ridurre i tempi di
commutazione è realizzata evitando che i
transistori si portino in una zona di
saturazione spinta. Per ottenere questo
viene utilizzato un diodo Schottky
A-15
collegato fra la base ed il collettore di
ciascun transistor, come si vede in figura
8.
Fig. 8
Questo diodo ha una tensione diretta di
soli 0,25 Volt.
Allorchè
la
giunzione
base-collettore viene ad essere polarizzata
in modo diretto, il diodo posto in parallelo
viene anch'esso polarizzato in modo diretto
e quindi entra in conduzione deviando parte
della corrente di base; questa riduzione
della corrente di base impedisce l'entrata
del transistor in saturazione profonda e
quindi fa diminuire il ritardo dovuto al
tempo di immagazzinamento per passare dallo
stato ON a quello OFF.
Sempre per migliorare la velocità di
commutazione queste porte impiegano dei
valori
resistivi
più
piccoli
portando
inevitabilmente
ad
un
aumento
della
dissipazione di potenza, infatti avremo un
valore di 20 mW di dissipazione per porta.
A-16
TAB.
X
Parametri
74
ritardo
prop.
(nsec)
dissip
pot.
(mW)
prod.vel-pot
(pJ)
freq.
clock
(Mhz)
fan-out
Voh(min)
Vol(max)
Vih(min)
Vil(max)
9
74L 74H 74S 74L 74A 74A
S
S
LS
33 6
3
9,5 1,7 4
10
1
23
90
33
138 60
35
3
50
10
2,4
0,4
2
0,8
20
2,4
0,4
2
0,7
10
2,4
0,4
2
0,8
20
2
8
19
125 45
13, 4,8
6
200 70
20
2,7
0,5
2
0,8
40
2,5
0,5
2
0,8
20
2,7
0,5
2
0,8
1,2
20
2,5
0,4
2
0,8
In un circuito o sistema digitale di
notevole complessità ci possono essere molte
uscite
che
commutano
contemporaneamente
determinando un assorbimento impulsivo di
corrente. La somma di questi impulsi di
corrente determina una caduta impulsiva di
tensione sulla linea di alimentazione
condensatori ceramici a disco di capacità
compresa da 0,01 mF o 0,1 mF di bassa
induttanza
vicino
ad
ogni
circuito
integrato. Occorre sempre ridurre a valori
piccoli la lunghezza dei terminali di tali
condensatori.
"collettore aperto" ed a "drain aperto"
rispettivamente.
Nel caso dei circuiti logici c'è anche la
possibilità di avere un terzo stato logico.
Avremo allora "ALTO" , "BASSO" , "ALTA
IMPEDENZA" (Hi-Z).
Quest'ultima
condizione
si
ottiene
portando
i
due
transistori
della
configurazione totem nello stato OFF
A-17
In figura 14 è indicato un esempio di
circuito invertitore con l'aggiunta della
circuiteria per ottenere il funzionamento
anche three-state. Si aggiunge perciò il
comando "E" detto “enable” che serve a
produrre lo stato Hi-Z.
A-18
FAMIGLIA
ECL
Fig. 1
I due livelli
sono dati da
di
tensione
di
V 1log ico  0,76 Volt
O
, Volt
V 0 log ico  158
O
A-19
uscita
Fig. 2
FAMIGLIA CMOS
E' realizzato utilizzando un transistor
NMOS
come
driver
ed
un
dispositivo
utilizzato come carico, che può essere
generico.
Il circuito risulta molto semplice, la
complessità
dell'analisi
deriva
dalle
caratteristiche
del
carico
adoperato.
L'importanza dell'analisi dell'inverter è
legata al fatto che questo è la base di ogni
circuito digitale comunque complesso.
A-20
Fig. 1
Il
nodo
di
uscita
è
collegato
all'ingresso
di
un
altro
driver
che
rappresenta la porta posta in cascata; per
approssimare il comportamento dell'uscita
inseriamo un condensatore che sintetizza
genericamente il carico
Il
circuito
fondamentale
di
un
invertitore CMOS è indicato in figura 10
Vdd
Vi
Vu
Gnd
Fig. 10
Nella famiglia CMOS ci sono diverse
serie.
Le prima serie di cmos sono state
introdotte dalla RCA e dalla Motorola con la
famiglia 4000A e MC14000, più tardi è stata
introdotta la serie 4000B che con l'uso di
un buffer consentiva una maggiore corrente
A-21
di uscita. Questa serie continua ad essere
molto utilizzata e molte funzioni si trovano
realizzate solo in questa serie.
Una serie successiva è stata la 74C, che
era del tutto compatibile, a livello di pin
e di funzioni, con la serie TTL (con sigla
equivalente).
Più recente è invece la serie 74HC (cmos
ad alta velocità).
Per quel che riguarda la tensione di
alimentazione le due serie 4000 e 74C
richiedono un valore di tensione compreso
fra 3 e 15 Volt. La serie 74HC e 74HCT
invece richiede una tensione compresa fra 2
e 6 Volt.
I livelli delle tensioni di uscita
coincidono
quasi
con
i
livelli
delle
tensioni di alimentazione, cioè "0" a valore
molto vicino a zero volt, e "1" di valore
molto
prossimo
alla
tensione
di
alimentazione.
Nelle porte CMOS anche il margine di
rumore si mantiene ad un livello alto, in
particolare
raggiunge
un
valore
corrispondente al 30% della tensione di
alimentazione, sia per il valore alto che
per
quello
basso.
questo
valore
è
sostanzialmente più alto di quello relativo
alle porte TTL. Ovviamente questo margine
aumenta con l'aumento della tensione di
alimentazione, tuttavia questo aumento si
otterrebbe
a
danno
di
una
maggiore
dissipazione di potenza.
Il valore di questa dissipazione nel caso
statico si aggira attorno ai 2,5 nW nel caso
di una tensione di alimentazione di 5 Volt.
A-22
Con una tensione di alimentazione doppia di
10 Volt avremo una dissipazione quattro
volte maggiore, cioè 10 nW
(questo consumo
si riferisce ad ogni singola porta logica).
Purtroppo un aumento della frequenza di funzionamento della
porta, causa un aumento della potenza dissipata.
Questo aumento è proporzionale alla frequenza con cui avvengono
le commutazioni. Indicativamente possiamo dire che per una
frequenza di funzionamento di 100 KHz si ha una dissipazione di
0,1 mW che si porta a 1 mW per una frequenza di lavoro di 1 Mhz.
La causa di questo comportamento è legata a due fattori:
a) la non contemporanea commutazione dei due mosfet ( i due
transistor durante una commutazione passano uno dallo stato ON ad
OFF e l'altro dallo stato OFF a quello ON.
b) la presenza di capacità collegate in uscita dovute al carico
costituito dalle capacità di ingresso delle altre porte collegate
in uscita e dalla capacità di uscita propria del dispositivo.
Queste vanno caricate durante la commutazione dal livello basso a
quello alto.
.
Si ha infatti un consumo praticamente
coincidente con una porta 74LS già con una
frequenza di circa 2-3 Mhz.
Tuttavia per circuiti complessi occorre
valutare bene questa situazione.
Anche la dimensione del substrato è
diminuita di un terzo (da 120 micron a 45
micron per la RCA). Considerando le capacità
di un inverter CMOS si avrà il circuito di
figura 16 rappresentante tutte le capacità
che interessano l'eventuale utilizzazione
del componente; nella tabella successiva è
invece indicato il valore di tutte queste
capacità
confrontate
con
quelle
di
un
dispositivo CMOS non HC.
Come si vede le capacità sono ridotte.
La
combinazione
di
due
effetti,
miglioramento
medio
di
2
volte
delle
capacità associate al dispositivo ed un
aumento
di
5
volte
nel
guadagno
dei
transistor ha permesso un miglioramento
A-23
totale di 10
dispositivo.
volte
nella
C1
C2
C3
C4
C5
velocità
CMOS
pF
0,25
0,12
0,37
0,66
0,54
del
HC
pF
0,1
0,05
0,15
0,31
0,22
Fig. 16
In un 74LS00 ci sono 4 porte NAND a due
ingressi ed in DC assorbono corrente tutte e
quattro; in un HC00 se utilizziamo una sola
porta soltantc questa assorbirà potenza, le
altre teoricamente no.
Dal grafico vediamo che confrontando il
consumo di corrente relativo ai due tipi di
porta il punto di incrocio si ha attorno ad
una frequenza di circa 3Mhz, a 4 Mhz
sembrerebbe migliore la porta LS. Se però
consideriamo la reale situazione ( cioè che
le 3 porte LS non utilizzate consumano
potenza) il punto di incrocio sale a 10 Mhz
A questo punto si è tentati di dire che
se nei due circuiti integrati funzionano
tutte e 4 le porte allora il vantaggio
diminuisce
(
e
come
dire
che
se
la
complessità del circuito aumenta il punto di
incrocio si abbassa ). Il fenomeno è già
palese
se
consideriamo
non
una
porta
semplice ma un circuito più complesso ad es.
un FLIP-FLOP il punto di incontro si ha
verso i 9 Mhz.
A-24
Per un circuito complesso la situazione
migliora a vantaggio dell'HC.
Un esempio che chiarisce quanto detto può
essere un CONTATORE che divide in ogni
stadio per due un segnale di clock, presente
in ingresso.
La resistenza di ingresso di una porta
Cmos ha un valore elevato che praticamente
porta a dire che la corrente assorbita è
praticamente nulla, si potrebbe dire che il
fan-out potrebbe essere altissimo. Occorre
però tenere presente che l'ingresso di una
porta presenta una capacità dell'ordine di 5
pF verso massa. Questa capacità limita il
numero degli ingressi
che può pilotare
l'uscita di una porta.
In pratica l'uscita della porta deve
caricare e scaricare la capacità costituita
dal parallelo di tutte le capacità
Ogni porta posta come carico provoca un
aumento del tempo di circa 3 nsec. Il fanout quindi infine è determinato dal massimo
tempo di ritardo di propagazione che si
vuole avere. Valore tipico,come già visto,
è di 50 porte.
Gli ingressi di una porta CMOS non vanno
mai
lasciati
sconnessi.
Bisogna
cioè
collegarli ad un livello ben definito, alto
o basso
Un valore elevato di resistenza di
ingresso consente l'acquisizione di cariche
statiche che possono produrre delle tensioni
elevate in grado di perforare l'isolamento
del dielettrico tra la porta e il canale.
A-25
Occorre adottare delle precauzioni nel
maneggiarli.
Le ultime serie di questi dispositivi
Cmos vengono realizzati con delle protezioni
contro
il
pericolo
di
queste
cariche
elettrostatiche; vengono inseriti dei diodi.
La potenza dissipata da un circuito CMOS
nel caso di staticità del livello di uscita
è quella che normalmente viene indicata come
potenza dissipata a riposo; questo tipo di
potenza
nel
caso
delle
porte
CMOS
è
veramente molto piccola.
Il circuito CMOS consuma della potenza
soltanto durante la commutazione Una formula
indicativa è la seguente
PT  CPD  VDD  f
2
dove il valore della potenza sarà quello
dissipato
all'interno
e
dovuto
alla
transiszione dell'uscita.
V è la tensione di alimentazione
f è la frequenza con cui si ripetono le
transizioni di livello
C è un valore capacitivo che rappresenta una
costante fornita dal costruttore che non
rappresenta la capacità di uscita. Per un
circuito CMOS della serie HC ha un valore di
circa 24 pF.
A-26