LA “CHERATOTOMIA RADIALE ASIMMETRICA”

LA “CHERATOTOMIA RADIALE ASIMMETRICA”
Una grande conquista per eliminare il Cheratocono
Senza traumi e senza rischi
L’esperienza nel campo della microchirurgia mi ha consentito di ideare, già dal
1985, un intervento semplice per risolvere in modo definitivo (nel 90% dei casi) il
problema di quei Cheratoconi di Tipo I, II ed alcuni casi selezionati di tipo III. Tale
intervento ha dimostrato con i risultati conseguiti nell’arco di 15 anni di poter ridurre
almeno dell’85% la necessità di trapianti di cornea nel mondo.
Il Cheratocono è una deformazione della cornea che risulta estroflessa verso
l’esterno nella sua parte centrale e paracentrale. Purtroppo, è ancora radicata la
convinzione che l’unico mezzo per risolvere il cheratocono sia il trapianto di cornea.
Ma un trapianto di cornea, pur effettuato con successo, conduce regolarmente ad un
astigmatismo di grado più o meno elevato, la cui correzione può essere, nella
stragrande maggioranza dei casi, talmente problematica da rimpiangere la propria
vecchia e malandata cornea. E non dobbiamo dimenticare che si tratta pur sempre di
un trapianto di cornea con tutti i rischi di rigetto che esso comporta ed una durata
media nel tempo di 10 anni. Immaginiamo quindi ciò che significa per una persona
giovane un’aspettativa di soli 10 anni. E giovani sono i pazienti affetti da
Cheratocono!
I pazienti affetti da Cheratocono, solitamente, trovano una visione confortevole
solo se corretti con le lenti a contatto rigide o semirigide. Ma che le lenti corneali
peggiorino il cheratocono è ormai un concetto consolidato e ripetuto nei congressi
scientifici. Le lenti a contatto, infatti, tendono prima o poi, a causa del loro ridotto (o
nullo) apporto di ossigeno alla cornea, a scompensare ulteriormente il Cheratocono.
La tecnica da me ideata, denominata “Cheratotomia Radiale Asimmetrica”
deriva da quella utilizzata per la correzione della miopia. Per tale problema vanno
effettuate delle incisioni regolari su tutta la parte paracentrale della cornea. Nella
Cheratotomia Radiale Asimmetrica, utilizzata per correggere il Cheratocono, le
microincisioni vengono eseguite soltanto nel settore di cornea estroflesso, fuori dal
campo pupillare.
Nel 90% dei casi la Cheratotomia Radiale Asimmetrica è risolutiva per il
Cheratocono: è un intervento ambulatoriale effettuato senza bendaggi, in anestesia
locale, della durata di circa 1-3 minuti per occhio e che consente di ottenere buoni
risultati già alla fine dell’operazione. Nella maggior parte dei casi, bastano un paio di
occhiali da sole per qualche giorno e l’uso di colliri specifici da prendere nel periodo
post-operatorio.
Negli anni più recenti (dal ’90), abbiamo compiuto un nuovo passo in avanti:
riusciamo infatti a correggere non solo l’estroflessione progressiva della cornea, ma
anche il suo difetto visivo, quasi sempre in modo più che soddisfacente. Infatti il 70%
dei pazienti raggiunge il massimo della capacità visiva senza aiuto di ulteriori lenti
correttive, la restante parte con l’aiuto di un semplice occhiale.
In tal modo il paziente, dopo aver subito l’intervento, è in grado non solo di
uscire dal tunnel: “lente a contatto – ulteriore sfondamento corneale – trapianto di
cornea”, ma anche di avere la migliore acutezza visiva possibile.
Grazie alla mia lunga esperienza, l’applicazione chirurgica di tale tecnica ha
subito una tale evoluzione (vista l’estrema semplicità ed il rischio pressoché
inesistente di tale tecnica chirurgica), che si consiglia l’intervento ai primi sintomi
della malattia. Modificando, secondo determinati calcoli, leggermente la tecnica, si
interviene con un numero variante da 1 a 3 incisioni di non più di 2 mm di lunghezza:
si riesce così a fermare l’evoluzione della malattia con il massimo risultato refrattivo.
Diversi lavori sono stati pubblicati, sia in Italia che all’estero, sulla
Cheratotomia Radiale Asimmetrica e sono stati presentati inoltre durante i più
importanti Congressi Internazionali: Mosca, 1990; Minneapolis, 1995; Cape Town,
1995; Atlanta, 1995; Chicago, 1996; Orlando, 1997 e, più recentemente, nel febbraio
del 2000, in Italia, anche durante il Congresso Nazionale organizzato dalla
S.I.TRA.C. (Società Italiana Trapianto di Cornea).
Prof. Massimo Lombardi
“Centro Nazionale Laser”
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