INTEGRAZIONE conseguenze e vantaggi: Meno peso ,meno ingombro dei dispositivi ,minor costo vantaggi fisici Minori R,C,L parassite ,miglior matching (soprattutto per le tecnologie planari) Meno potenza dissipata e meno capacità parassite che danno dissipazioni di potenze dinamiche ,che così sono limitate Maggior affidabilità e qualità dei prodotti, tali valori vanno di pari passo con l’omogeneità dei materiali nelle strutture, la presenza di piste , di interfacce tra materiali rendono più eterogenei componenti ,nella miniaturizzazione ho saldature limitate (wire-bonding), e assenza di piste,e quindi è migliore. Più difficile la copiatura dei circuiti miniaturizzati Schrinking: tecnica che consiste nel miniaturizzare il dispositivo fino alle dimensioni oltre le quali esso non funziona più , quindi fino alla dimensione limite. Diminuendo le dimensioni del chip ,aumenta il loro numero a parità del costo della fetta e aumenta la resa perchè più piccolo è e meno probabile è la presenza di difetti. Scaling Down:Modifica più drastica, non si limita a una diminuzione proporzionale delle dimensioni del chip, ma a dimensioni qualsiasi ,a drogaggi , a profondità , e altri particolari SSI SMI LSI VLSI ULVS small scale integration medium scale intagration large scale integration very large scale integration ultra very large scale integration fino a 100 100-1000 1000-10000 10000-100000 100000-1000000 dispositivi in un chip dispositivi in un chip dispositivi in un chip dispositivi in un chip dispositivi in un chip LEGGE DI MORE Stabilisce un criterio per cui l’incremento dei livelli di integrazione nel tempo è costante, quasi lineare di 1M ogni 30 anni Ntr (Y0+n) = Ntr(Y0) (1+K)n ove K=percentuale di incremento ,Y0=anno di riferimento, n= anno futuro La tendenza verso il futuro è quella di usare sistemi :SYSTEM ON CHIP cioè tutto ,sensori parti analogiche ,digitali ,trasduttori etc,vengono integrate tutte su un dispositivo, tutto tranne le essenziali interfaccie per l’utente, così da minimizzare al massimo ,collegamenti , strati diversi e le eterogeneità ,accrescendo i vantaggi suddetti al massimo. -COSTI:fetta nuda =20-30$ fetta da 6 pollici finita 300-500$ fetta da 8 pollici finita 800-2000$ la tendenza è quella di usare fette più grosse da 8 pollici così si fanno più dispositivi risparmiando tempo e soldi CONFRONTO fetta epitassiata = 40-60 $ BJT-MOS BJT : La dipendenza della corrente dalla tensione nel BJT è del tipo Ib=(Is/)e Vbe/Vt ,quindi esponenziale e tale relazione IV è più “forte”che non quella nei MOS che è quadratica ,infatti I1/2 K W/L (VgsVth)2,inoltre il guasdagno di piccolo segnale nei BJT è gmI quindi proporzionale alla corrente gm = Ic/Vt ,mentre nei MOS il gm I quindi proporzionale alla radice quadrata della corrente .Questi due punti (gm e Iv) a favore del BJT,rendono migliore il BJT nell’erogare corrente ai carichi, rispetto al MOS. Il BJT , a seconda della giunzione comunque, regge tensioni di IN e OUT maggiori del MOS , questo è dovuto al fatto che nel MOS alzo il drogaggio per fare le impiantazioni di campo (teorema di gauss :aumento drogaggio ,aumento E cala V), che ovviamente abbassano la tensione sopportabile e quindi la tensione di breakdown. Il BJT quindi , eroga correnti più alte e sopporta in ingresso e uscita tensioni più alte. Tali caratteristiche lo rendono ottimale per lavorare in alta potenza (W=I V). Il BJT lavora in genere a struttura verticale ,in BULK, zona della fetta che non presentale imperfezioni , le trappole , gli stati energetici parassiti ,che invece sono in superficie , e quindi , quando lavora in segnale, da meno rumore, al contrario del MOS che lavorando in tecnologia planare, subisce queste imperfezioni della fetta e risulta più rumoroso. La dipendenza esponenziale della corrente rispetto alla tensione fa sì che la Vbe possa essere presa come riferimento di potenziale per tutto il circuito. Infatti la relazione esponenziale fa si che per variazioni in alti valori di I , la Vbe resti sempre costante a 0.6 0.7 V. La Vgs nei MOS non può essere un riferimento perchè varia per qualsiasi variazione di Id ,infatti si ha : Vg=Vth (I/(K/2 W/L)) che è una relazione quadratica ,senza asintoti per la tensione , e quindi varia molto al variare di Id Infine poichè i BJT hanno gm più elevato e consumano potenza statica , lavorano a banda più larga e quindi sono più veloci dei MOS. MOS : Il vantaggio più vincente dei MOS è la loro altissima impedenza di ingresso (tra gate e source).Questo vuole dire che il MOS-fet non assorbe corrente (e quindi potenza) finchè non viene attivato o commutato ,in pratica non dissipa potenza statica (ma solo dinamica alle commutazioni). Nelle memorie ,il dato è immagazzinato come carica sulle piastre di un condensatore ,il MOS è ottimo per leggere il dato in gate ,perchè avendo impedenza bassa non scarica il condensatore e non distrugge il dato. Il BJT assorbe corrente di base secondo la legge esponenziale precedentemente vista, quindi non può essere adibito a tale scopo. Il mos nei C-MOS usati in digitale sono ottimi, perchè non dissipano potenza statica , non consumano corrente quando le porte sono inattive (fatta eccezione per la Is ,corrente di saturazione inversa), e dissipano una potenza dinamica ,solo in commutazione di stato ,minimizzabile (Pd=CfV2dd). Benchè gli N-MOS hanno una struttura più compatta (non hanno WELL dei MOS e le strutture cilindriche di isolamento dei BJT), benchè i BJT abbiano tutti i vantaggi suddetti (velocità ,erogazioni etc) i MOS danno vantaggi in potenza ineguagliabili ,che li rendono decisamente i più usati e i migliori , soprattutto negli utilizzi in digitale . -DIGITALE :in tale applicazione la tecnologia più usata è senz’altro la MOS in quanto sono richiesti bassi consumi di potenza. Per applicazioni in digitale dove è importante la velocità e non la potenza , si usa la ECL (emitter coupled logic), fatta di BJT che sono più rapidi in commutazione ( a scapito della potenza dissipata) infatti . V/ t = I / C= costante ,per cui a parità di I/C abbassando la V il t cala ed è più veloce. -ANALOGICO: a meno di necessità particolari per compattezza e velocità uso di norma i MOS C-MOS per rumori ridotti uso BJT. -il MOS da anche ottimi INTERRUTTURI ,cioè da R basse quando è acceso e R alte quando spento, con i BJT si hanno problemi di offset fastidiosi per il funzionamento di switch. -i MOS nelle commutazioni o nei segnali danno step molto secchi e precisi. Tecnologie miste Bi-CMOS uso BJT e C-MOS sulla stessa piastrina. In generale si usano 15 20 maschere, con le tecnologie miste sono molte di più.