Medicina. Individuate cellule capaci di contrastare la reazione al glutine News del 21-09-2006 Individuate nell'intestino celiaco cellule regolatorie in grado di contrastare la patologica reazione al glutine; è il risultato di una ricerca condotta dall'Istituto di scienze dell'alimentazione (Isa) del Cnr con Telethon, appena pubblicata sul Journal of Immunology. Lo studio, che si avvale della collaborazione dell'ospedale San Raffaele di Milano, del Dipartimento di Pediatria dell'Università Federico II di Napoli e dell'ospedale Moscati di Avellino, ha evidenziato che nell'intestino di soggetti celiaci sono presenti piccole popolazioni di cellule con funzione regolatoria, che producono l'IL-10, interleuchina-10, a seguito di forti fenomeni infiammatori. Si è scoperto che IL-10 potrebbe avere un ruolo alternativo alla dieta senza glutine, grazie alla sua capacità di tenere sotto controllo l'attività infiammatoria dei linfociti intestinali reattivi al glutine, che sono la causa di questa patologia. “La celiachia – spiega Carmen Gianfrani, ricercatrice dell'Isa – è causata da una risposta alterata del nostro sistema immunitario nei confronti del glutine presente nei cereali. Il soggetto intollerante, a causa della sua predisposizione genetica, tratta il glutine come un agente pericoloso verso cui attuare un'efficace risposta immunitaria al fine di distruggerlo. Più specificamente – continua – nell'intestino celiaco sono presenti cellule linfocitarie che, in seguito al contatto con la gliadina, maggiore costituente del glutine, proliferano e producono sostanze con attività infiammatoria quali l'interferonegamma”. E' noto ai medici che l'attivazione dei linfociti non solo scatena reazioni che conducono all'atrofia della mucosa intestinale ma possono anche coinvolgere altri organi, provocare vomito, inappetenza, anemia, rallentamento della crescita e infertilità. I risultati ottenuti dall'Isa si basano su test sperimentali in vitro. Secondo quanto riferito da Carmen Gianfrani, in seguito ad una biopsia fatta su un soggetto malato, sarebbero state isolate le molecole regolatorie, produttrici di IL-10, e indotta la crescita, in vitro, di singoli linfociti. Successivamente, i due tipi di cellule sono state messe in contatto, in un rapporto 1 a 1, e si è constatato che le cellule regolatorie, attraverso la produzione di IL-10, riuscivano ad inibire la proliferazione dei linfociti causa della patologia. Mentre, al contrario, se veniva bloccata l'azione delle cellule regolatorie, la risposta infiammatoria risultava molto più accentuata. Con questo studio, in cui evidenze sperimentali dimostrano che, aumentando nell'intestino il numero di cellule regolatorie o potenziandone l'azione, l'infiammazione potrebbe essere tenuta sotto controllo, vengono prospettate nuove e importanti opportunità terapeutiche alternative alla dieta alimentare. “Attualmente – riferisce Carmen Gianfrani – stiamo studiando la possibilità di espandere in vitro l'attività delle cellule regolatorie attraverso l'immissione di IL-10 esogena. E speriamo che presto, verificata l'efficacia e la sicurezza anche in vivo, si possano realizzare prodotti anti infiammatori a base di IL-10 destinati ai celiaci”.