2008/09 1ª ls H prof. Canclini LAT_grammatica_02 1. ENUNCIATO È un’unità di comunicazione linguistica capace di suscitare un giudizio di valore (‘vero’/’falso’; ‘giusto’/’sbagliato’) ed è costituito da frase. 2. LA PAROLA La parola è un’unità morfosintattica costitutiva del sintagma e costituita da morfemi collegati. Le parole sono forme «libere», possono cioè ricorrere da sole in una frase. Elencate nel dizionario le parole figurano come lessemi; si può anzi dire che costituiscono il dizionario. 3. LESSEMA Una singola unità di lessico (vedi «parola»); sono elencati nel dizionario. 4. SINTAGMA È l’unità sintattica funzionale costitutiva della frase ed è costituita da parole. 5. MORFEMA È l’unità minima capace di dare significati ed è costitutiva della parola. Si distinguono: a. morfemi lessicali: appartengono a un repertorio illimitato; b. morfemi grammaticali: appartengono a un repertorio non illimitato: i. derivazionali: fan parte di serie limitate non prevedibili; ii. flessivi: fan parte di serie chiuse sempre prevedibili. 6. FONEMA È un’unità di seconda articolazione; non portano significato ma distinguono: t-orta, p-orta, c-orta si distinguono grazie ai tre diversi fonemi /t/, /p/, /c/ . 7. RADICE È un morfema lessicale capace di farsi affiancare da un affisso per costituire una parola. È un elemento che non può essere ulteriormente ridotto, comune a tutti i rappresentanti di una famiglia di parole. 8. AFFISSO È un morfema grammaticale capace di farsi affiancare da una radice per costituire una parola costruita; si distinguono diversi tipi di affisso a seconda della loro posizione in rapporto alla radice: prefisso, davanti; infisso, dentro; suffisso, dopo (ci sono suffissi derivazionali ad esempio –tor– e flessivi = desinenze). Gli affissi sono forme «legate», non possono cioè ricorrere da sole in una frase. 9. DESINENZA È un suffisso flessivo finale-di-parola; porta il segno distintivo del rapporto che la parola ha con il resto dell’enunciato. 10. TEMA È la parte della parola che precede la desinenza ed è stabile. 11. TERMINAZIONE È l’insieme degli elementi situati alla fine della parola. 2008/09 1ª ls H prof. Canclini LAT_grammatica_02 Il verbo si coniuga. La sua flessione comprende: voce, modo, tempo, persona, numero. Il verbo si analizza in: a) radice, b) suffisso, c) desinenza. a. La radice porta il significato fondamentale del lessema. La radice presenta tre forme: del presente, del perfetto, del supino. b. Il suffisso flessivo manifesta: modo, tempo, voce. c. La desinenza indica la persona. A seconda del tipo di desinenze, le forme verbali sono dette «forme attive» o «forme attive». Indic. e Cong. att. 1ª s. 2ª s. 3ª s. 1ª p. 2ª p. 3ª p. -o / -m -s -t -mus -tis -nt / -unt Indic. e Cong. pass. -or / -r -ris / (-re) -tur -mur -minī -ntur / -untur Indic. perf. att. -ī -istī -it -imus -istis -ērunt / (-ēre) Serbat dice che: ↲ il verbo ha tre temi: del presente, del perfetto, del participio passato o supino Questa distinzione risale a VARRONE | ⤷ x tutte le forme del perfetto passivo | | ⤷ perfectum ⤷ infectum