il carcinoma del colon retto in italia

IL CARCINOMA DEL COLON RETTO IN ITALIA
LO STUDIO BOND E I RISULTATI DELLA TERAPIA
CON CETUXIMAB
Salvatore Siena
Direttore Divisione Oncologia Medica Falck
Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano
Il carcinoma colorettale: la dimensione del problema
Il carcinoma colorettale (CCR) è il quarto tumore maligno più frequente in tutto il
mondo e il secondo in Europa. In pratica, nel mondo Occidentale circa una persona su
venti è affetta da CCR. In Italia si osservano circa 30.000 nuovi casi all’anno:
l’incidenza così come anche la mortalità sono chiaramente più elevate nelle regioni
settentrionali rispetto a quelle centrali e meridionali (le Figure 1 e 2 riportano i tassi
standardizzati di incidenza sulla popolazione italiana per 100.000 per regione
rispettivamente negli uomini e nelle donne; le Figure 3 e 4 i tassi standardizzati di
mortalità). La rilevanza del CCR è andata progressivamente aumentando nel corso dei
decenni recenti ed è ben descritta dai dati epidemiologici di prevalenza, incidenza e
mortalità nel periodo che va dagli anni Settanta fino ad oggi, come riportato a titolo di
esempio per una regione Meridionale, la Sicilia (Figura 5), e una Settentrionale, la
Lombardia (Figura 6).
Lo studio clinico europeo dell’anticorpo monoclonale anti-EGFR cetuximab
(Studio BOND)
Introduzione: La struttura molecolare del recettore per il fattore di crescita
epidermico (EGFR, Epidermal Growth Factor Receptor) è responsabile della
differenziazione, proliferazione, metastatizzazione, angiogenesi e apoptosi (morte
cellulare programmata) della cellula cui essa appartiene (cellule che esprimono l’EGFR
ovvero cellule EGFR+). Il cetuximab è un anticorpo monoclonale (immunoglobulina
IgG1) diretto specificamente contro l’EGFR. Blocca in modo specifico la funzione
dell’EGFR, espresso in circa l’80% dei casi di CCR.
In Europa abbiamo condotto uno studio clinico denominato BOND (Bowel Oncology
with Cetuximab Antibody) per la terapia del CCR metastatico per verificare i dati clinici
iniziali (Saltz LB e coll, J Clin Oncol 22:1201-1208, 2004) che indicavano che
cetuximab è attivo contro il CCR metastatico refrattario o recidivato dopo precedenti
terapie mediche. In particolare abbiamo paragonato l’efficacia della combinazione
cetuximab e irinotecan rispetto alla monoterapia con cetuximab
Metodi: Trecentoventinove pazienti in progressione durante o entro 3 mesi dopo
una terapia convenzionale comprendente il farmaco irinotecan sono stati randomizzati
ad una terapia di combinazione con cetuximab e irinotecan (218 pazienti), quest’ultimo
somministrato alle stessa dose e cadenza come prima della terapia sperimentata, oppure
ad una monoterapia con solo cetuximab (111 pazienti). Al verificarsi di progressione
durante la monoterapia con solo cetuximab era consentita la ripresa del trattamento con
irinotecan. Nel corso e dopo le terapie sperimentali i pazienti sono stati valutati per la
regressione radiologica del tumore, il tempo alla progressione del tumore, la
sopravvivenza e gli effetti collaterali.
Risultati: I pazienti randomizzati al braccio che prevedeva la combinazione
cetuximab e irinotecan hanno avuto un tasso di regressioni obiettive e controllo della
progressione (regressioni obiettive e stabilizzazioni) del tumore significativamente più
elevato rispetto al braccio di monoterapia con solo cetuximab (regressioni obiettive
rispettivamente 22.9% [intervallo di confidenza al 95%: 17.5-29.1%] rispetto a 10.8%
[intervallo di confidenza al 95%: 5.7-18.1%; p = 0.0074] controllo della progressione
rispettivamente 56% [intervallo di confidenza al 95%: 46-62%] rispetto a 32%
[intervallo di confidenza al 95%: 24-42%; p = 0.001].
Anche il tempo alla progressione è stato significativamente più lungo nel braccio di
combinazione (rispettivamente mediana di 4.1 mesi rispetto a 1.5 mesi; log-rank
p<0.001). La sopravvivenza mediana è stata di 8.6 mesi per il braccio di combinazione e
di 6.9 mesi per quello di monoterapia (p = 0.48). Gli effetti collaterali sono stati più
frequenti nel braccio di combinazione ma l’intensità e la frequenza si sono registrate,
come atteso, con il solo irinotecan. L’effetto collaterale più peculiare attribuibile al
cetuximab è stata un’eruzione cutanea transitoria simile ma non uguale all’acne. Essa si
è verificata in circa l’80% dei casi perlopiù di grado 1-2 e di grado >2 in <10% dei casi.
Conclusioni: Il cetuximab è efficace a risolvere la resistenza alla chemioterapia
con irinotecan e rappresenta un’opzione terapeutica molto promettente nei pazienti con
CCR metastatico refrattario o recidivato dopo tale terapia.
Ragusa
Sassari
Napoli
Latina
Umbria
Firenze
Macerata
Romagna
Ferrara
COLON
Modena
Parma
Veneto
Nord Est
Varese
Genova
Biella
Torino
Ragusa
Sassari
Napoli
Latina
Umbria
Firenze
Macerata
Romagna
Ferrara
Modena
Parma
Veneto
Nord Est
Varese
Genova
Biella
Torino
Figura 1
RETTO
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
Ragusa
Sassari
Napoli
Latina
Umbria
Firenze
Macerata
Romagna
Ferrara
COLON
Modena
Parma
Veneto
Nord Est
Varese
Genova
Biella
Torino
Ragusa
Sassari
Napoli
Latina
Umbria
Firenze
Macerata
Romagna
Ferrara
Modena
Parma
Veneto
Nord Est
Varese
Genova
Biella
Torino
Figura 2
RETTO
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
Ragusa
Sassari
Napoli
Latina
Umbria
Firenze
Macerata
Romagna
Ferrara
COLON
Modena
Parma
Veneto
Nord Est
Varese
Genova
Biella
Torino
Ragusa
Sassari
Napoli
Latina
Umbria
Firenze
Macerata
Romagna
Ferrara
Modena
Parma
Veneto
Nord Est
Varese
Genova
Biella
Torino
Figura 3
RETTO
30
25
20
15
10
5
0
Ragusa
Napoli
Umbria
Macerata
COLON
Ferrara
Parma
Nord Est
Genova
Torino
Ragusa
Napoli
Umbria
Macerata
Ferrara
Parma
Nord Est
Genova
Torino
Figura 4
RETTO
25
20
15
10
5
0