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28/04/2015
VI INCONTRO:
“I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE”
(Dott.ssa Elena Iannotti)
Il sesto incontro è stato dedicato ai “Disturbi del comportamento alimentare” ed ha visto la
partecipazione della dott.ssa Elena Iannotti, psicologa esperta di tale problematica.
Con il termine disturbi del comportamento alimentare (DCA) si fa abitualmente riferimento ad un
disturbo o disagio caratterizzato da un alterato rapporto con il cibo e con il proprio corpo.
Quando le caratteristiche del disturbo alimentare diventano importanti e coincidono con i criteri
diagnostici di uno stato patologico specifico, allora si può parlare di vera e propria malattia.
Si è cominciato a parlare di questi disturbi subito dopo la seconda guerra mondiale e tali patologie
hanno iniziato a manifestarsi in maniera intensiva in tutti i paesi industrializzati a partire dagli
anni ’70;
Nei paesi in via di sviluppo e nei paesi del terzo mondo tali disturbi sono del tutto sconosciuti.
I disturbi del comportamento alimentare affliggono soprattutto le donne di età compresa fra i 12 e
i 35 anni, anche se un numero sempre maggiore di maschi è afflitto dal medesimo problema.
I DCA si distinguono in:
•
Due entità nosografiche principali, vale a dire Anoressia Nervosa (AN) e Bulimia Nervosa
(BN).
•
Il Disturbo da Alimentazione Incontrollata (Binge Eating Disorder o BED).
•
Disturbi del Comportamento Alimentare non Altrimenti Specificati
L’ANORESSIA MENTALE
L’anoressia è caratterizzata da una restrizione dell’alimentazione dovuta ad un’eccessiva
preoccupazione per il peso e le forme corporee, che si esprime in una continua e ossessiva paura di
ingrassare e nella ricerca della magrezza.
La mortalità nell’anoressia è compresa tra il 5 e il 15% dei casi e rappresenta una tra le maggiori
cause di mortalità tra le giovani ragazze.
1 L’anoressia Mentale ha di solito inizio in coincidenza con una dieta; l’euforia per il calo ponderale
raggiunto e il rinforzo positivo delle persone significative fanno si che si inneschi una lotta contro la
fame e un ulteriore calo ponderale.
La ragazza anoressica sceglie cibi “non pericolosi” e a basso contenuto energetico.
L’alimentazione diviene rigida e stereotipata con deficit nutrizionali e alterazioni organiche
(amenorrea, disturbi cardio -circolatori, ecc…).
La fase iniziale della anoressia nervosa è quasi sempre caratterizzata dalla negazione della malattia
con l’assenza di consapevolezza dei propri comportamenti disturbati e delle proprie difficoltà, non
ritenendo di avere problemi e anzi considerano il proprio comportamento logico e coerente.
Il rapporto con i familiari diventa teso e difficile, talvolta francamente ostile; altre volte sono rigidi,
formalmente corretti e l’atmosfera è carica di aggressività latente.
BULIMIA NERVOSA
Il termine Bulimia Nervosa (BN) deriva dal greco boulimía , composto di (bôus “bue”) e (limós
“fame”) e propriamente assume il significato di “fame da bue” ovvero una fame estrema, quasi
incolmabile.
Uno stimolo compulsivo spinge la persona a divorare ingenti quantità di cibo, senza tregua, senza
respiro.
L’età di esordio è più tardiva rispetto all’AN, in genere si presenta con abbuffate periodiche, dopo
un periodo di restrizione dietetica.
Il peso corporeo varia tra una condizione di modesto sottopeso a quella di modesto sovrappeso.
La bulimia è un disturbo che, per certi aspetti, ricalca l’anoressia: il nucleo centrale di entrambi i
disagi alimentari risiede nella paura di perdere il controllo sul proprio peso e divenire abnormi, e
nell’influenza eccessiva che il corpo con le proprie forme riesce ad avere sulla psiche, plagiandola,
e sulla stima di sé, annientandola.
BINGE EATING (Alimentazione incontrollata)
Il termine Binge Eating Disorder , che significa letteralmente orgia alimentare , è caratterizzata da
ricorrenti episodi di alimentazione impulsiva in assenza dell'uso regolare di comportamenti
compensatori.
2 Il problema principale di questo disturbo è caratterizzato da una pulsione irrefrenabile nell’atto
del mangiare: il soggetto che ne è affetto non può far a meno di seguire l’istintiva spinta
dell’inconscio che traghetta la sua anima verso un veemente ed insaziabile impeto nel divorare cibo.
DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE NON ALTRIMENTI
SPECIFICATI
•
Tutte le forme anoressiche e bulimiche sotto-soglia;
•
sindrome del masticare e sputare: i soggetti che presentano questo disturbo masticano e
sputano, senza deglutirle, grandi quantità di cibo;
•
La «dieta cronica»;
•
Ortoressia (ossessione per i cibi giusti, corretti);
•
Bigoressia (preoccupazione d’avere un fisico poco prestante o troppo magro in persone
visibilmente muscolose).
•
Anoressia Atletica: (una spinta al dimagrimento per ridurre la quantità di grassi nella
massa corporea al fine di ottenere migliori risultati nello sport)
•
Iperfagia prandiale: assunzione di grandi quantità di cibo prevalentemente durante i
pasti con assenza di malessere psicologico
•
Disfagia funzionale (o fobia del cibo): è caratterizzata dalla difficoltà nel deglutire,
paura di vomitare o di soffocare. Non si rileva la preoccupazione per il corpo e per la
forma, né un disturbo dell’immagine corporea.
È emerso che il rapporto con il cibo ha un significato che va ben oltre il simbolismo cibonutrimento: spesso si mangia per noia, oppure per sfuggire ad una situazione di disagio dalla quale
non si sa come uscire, se non rifugiandosi nel cibo.
Le riflessioni e soprattutto le curiosità sono state tante ma anche le esperienze condivise da alcuni di
noi si sono rivelate particolarmente toccanti.
Sito internet : elenaiannotti.it
Tel. 3393368601
Email. [email protected]
Adriana Fucci
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