ASSISTENZA PRIMARIA – NOVEMBRE 2002 L’INFERMIERE e l’UTENTE con DISTURBI del TONO dell’UMORE: la VALUTAZIONE e la PRESA in CARICO DOMICILIARE di SOGGETTI con SINTOMI DEPRESSIVI Nel corso del 1999, a seguito dell'analisi del fabbisogno formativo del personale infermieristico dell'assistenza domiciliare, alcuni infermieri hanno evidenziato la necessità di un aggiornamento sull'approccio ai numerosi pazienti che presentano segni e/o sintomi di depressione. Il Servizio Infermieristico ed il Servizio Formazione dell'ASL di Brescia, tenuto conto che non è infrequente misconoscere la depressione nell’anziano, hanno pertanto avviato un percorso di analisi e di riflessione che, a partire da un aggiornamento di carattere epidemiologico, clinico e professionale, si estendesse poi alla organizzazione concreta della rete delle cure domiciliari per la presa in carico dei soggetti a rischio o già sofferenti di disturbi del tono dell’umore e per la progettazione di un adeguato supporto ai loro familiari. Il risultato del percorso, durato circa due anni, è stata la produzione delle Linee guida per la presa in carico del paziente con segni di alterazione del tono dell’umore e la formazione di “Infermieri esperti” che, a livello dei singoli distretti, possano essere consulenti nei confronti dei colleghi che non hanno partecipato al percorso, rispetto alla gestione (approfondimento valutativo e pianificazione assistenziale) dei casi che presentano tale problema. In questo caso la definizione di “esperti” non sta a significare una capacità consolidata, bensì la partecipazione ad un gruppo di lavoro che si impegna a riflettere costantemente sull’esperienza specifica, che registra le difficoltà nell’affrontarla, che tenta di superare gli ostacoli che impediscono di dare una risposta assistenziale ad un disagio e ad una sofferenza in parte evitabili. Il processo attivato intende raggiungere i seguenti obiettivi: Realizzare uno strumento operativo (protocollo o linee-guida) che consenta all'infermiere dell'assistenza domiciliare di prendere in carico persone che presentano segni e/o sintomi di depressione; Valutare il problema includendo, ove possibile, anche il rapporto del paziente con i care-givers coinvolti, offrendo a questi ultimi consulenza ed eventuali supporti. Affrontare la complessa problematica della depressione rappresenta, per gli infermieri, un'autentica sfida: significa, infatti, misurarsi con un problema che richiede disponibilità di tempo, (mentre quello a disposizione è sempre assai ridotto), ripetuti contatti con gli utenti e con i loro familiari (cosa difficile quando le "risorse umane" scarseggiano), grande sinergia con i MMG e con gli altri operatori psico-sociali e sanitari, disponibilità ad abbandonare il sentiero rassicurante delle prestazioni per quello più incerto delle relazioni. Come già sottolineato nell’articolo pubblicato sul numero di Ottobre, le Linee Guida degli Infermieri domiciliari non sono un punto di arrivo ma un punto di partenza, un contributo, certamente perfettibile, che gli infermieri intendono offrire alla "buona pratica assistenziale". Tutte le linee guida sono disponibili presso i Distretti e saranno, a breve, inserite sul sito aziendale dell’ASL (www.aslbrescia.it), link della Direzione Sanitaria, nello spazio riservato al Servizio Infermieristico. Si tratta ora di tradurre, nella dimensione quotidiana, un confronto aperto e privo di pregiudizi con altri operatori che intervengono al domicilio dell’utente, al fine di rafforzare quelle sinergie indispensabili che consentono di offrire servizi di qualità alle persone che, spesso, soprattutto in questo campo, non hanno neppure il coraggio di chiederli. Simonetta Di Meo Responsabile Servizio Infermieristico Carla Noci Servizio Formazione