Comunità parrocchiale “S. Maria Nascente”
- Coccaglio
31 maggio 2005 - ASSEMBLEA DEI CENTRI DI ASCOLTO - Chiusura del Mese di Maggio
“Un solo Pane, un unico Corpo”
ALLA SCUOLA DI MARIA, DONNA « EUCARISTICA »
- Canto allo Spirito
Maria, maestra di vita spirituale, ci è donata come Madre dal Signore Gesù (Gv. 19, 25-27).
Quel dono è avvenuto mentre Gesù stava offrendo la sua vita, per poi riprenderla di nuovo
(Gv. 10, 17-18). Mentre si realizzava, storicamente, ciò che l’Eucaristia ci fa rivivere
sacramentalmente, Maria era là: ella è parte di quell’evento. Quando celebriamo l’Eucaristia
che rende attuale quell’evento, con esso è perciò presente Maria. Per questo la Liturgia ci
invita a ricordarla in vari punti della Messa.
Non solo in quella circostanza, ma in tutta la sua vita Maria fu Donna eucaristica; ella è per
noi modello da rivivere; Lei rappresenta per ciascuno di noi ciò che siamo chiamati a
diventare, lasciandoci plasmare dallo Spirito, come fece Lei, fino a quando la potè
trasfigurare nell’immortalità, pienamente partecipe della risurrezione e ascensione del Figlio
che ella aveva generato nella carne.
- Canto di esposizione dell’Eucaristia
Dal vangelo secondo Giovanni
25Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria
di Màgdala. 26Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava,
disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». 27Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!».
E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
Parola del Signore
1° mistero
Lc 1,26-38: 26L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata
Nazaret, 27a una vergine […], Maria. 28Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il
Signore è con te. Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ecco concepirai
un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù […] 35Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te
stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo […]. 38Allora Maria disse: «Eccomi, sono la
serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l’angelo partì da lei.
Dalla Lettera enciclica “Ecclesia de Eucharistia” di papa Giovanni Paolo II
55. In certo senso, Maria ha esercitato la sua fede eucaristica prima ancora che l’Eucaristia
fosse istituita, per il fatto stesso di aver offerto il suo grembo verginale per l’incarnazione del
Verbo di Dio. L’Eucaristia, mentre rinvia alla passione e alla risurrezione, si pone al tempo
stesso in continuità con l’Incarnazione. Maria concepì nell’Annunciazione il Figlio divino
nella verità anche fisica del corpo e del sangue, anticipando in sé ciò che in qualche misura si
realizza sacramentalmente in ogni credente che riceve, nel segno del pane e del vino, il corpo
e il sangue del Signore.
C'è pertanto un’analogia profonda tra il fiat pronunciato da Maria alle parole dell'Angelo, e
l’amen che ogni fedele pronuncia quando riceve il corpo del Signore. A Maria fu chiesto di
credere che colui che Ella concepiva « per opera dello Spirito Santo » era il « Figlio di Dio »
(cfr Lc 1,30–35). In continuità con la fede della Vergine, nel Mistero eucaristico ci viene
chiesto di credere che quello stesso Gesù, Figlio di Dio e Figlio di Maria, si rende presente
con l’intero suo essere umano- divino nei segni del pane e del vino.
Contempliamo l’Annunciazione a Maria (1° decina del rosario)
O Maria, ti veneriamo quale “Donna Eucaristica”. Prega per noi, affinché sappiamo
riconoscere la presenza vera del tuo Figlio, morto, risorto e asceso al cielo, nel Pane
che ci viene imbandito sulla mensa eucaristica, soprattutto quella domenicale e,
attorno a quel Pane, per l’azione dello Spirito Santo diveniamo un unico Corpo.
2° mistero
Lc. 1, 39-45 39In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta
una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta
ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito
Santo 42ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo
grembo! 43A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? 44Ecco, appena la voce del
tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. 45E beata
colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore».
Dalla Lettera enciclica “Ecclesia de Eucharistia” di papa Giovanni Paolo II
« Beata colei che ha creduto » (Lc 1,45): Maria ha anticipato, nel mistero dell’Incarnazione,
anche la fede eucaristica della Chiesa. Quando, nella Visitazione, porta in grembo il Verbo
fatto carne, ella si fa, in qualche modo, «tabernacolo» – il primo « tabernacolo » della storia –
dove il Figlio di Dio, ancora invisibile agli occhi degli uomini, si concede all’adorazione di
Elisabetta, quasi « irradiando » la sua luce attraverso gli occhi e la voce di Maria. E lo
sguardo rapito di Maria nel contemplare il volto di Cristo appena nato e nello stringerlo tra le
sue braccia, non è forse l’inarrivabile modello di amore a cui deve ispirarsi ogni nostra
comunione eucaristica?
Contempliamo Maria, donna del Magnificat nella Visitazione (2° decina del rosario)
Con Maria, cantiamo il Magnificat della lode e della riconoscenza: anche noi, come Maria,
saremo beati, se avremo creduto.
3° mistero
Lc 11, 27-28 27Mentre Gesù parlava, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse:
«Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!». 28Ma egli disse: «Beati
piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
Dalla Lettera enciclica “Ecclesia de Eucharistia” di papa Giovanni Paolo II
C'è un’analogia profonda tra il fiat pronunciato da Maria alle parole dell'Angelo, e l’amen
che ogni fedele pronuncia quando riceve il corpo del Signore. A Maria fu chiesto di credere
che colui che Ella concepiva « per opera dello Spirito Santo » era il « Figlio di Dio » (cfr Lc
1,30–35). In continuità con la fede della Vergine, nel Mistero eucaristico ci viene chiesto di
credere che quello stesso Gesù, Figlio di Dio e Figlio di Maria, si rende presente con l’intero
suo essere umano-divino nei segni del pane e del vino.
Contempliamo Maria che ascolta e mette in pratica la parola di Dio (3° decina del rosario)
O Maria, tu hai generato quel Corpo e quel Sangue che ci viene donato in cibo per la
vita eterna. Prega per noi, affinché lo Spirito, raccogliendoci attorno all’Eucaristia,
ci renda sempre più comunità nella quale il tuo Figlio viene accolto, cercato e
testimoniato. Egli non permetta che disperdiamo la grazia di essere stati chiamati a
formare una comunità unita nella fraternità, imparando a prenderci cura del nostro
prossimo (Lc. 10, 34).
4° mistero
Atti 1, 12-14 12Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a
Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato. 13Entrati in città salirono al piano
superiore dove abitavano. C’erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e
Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo e Simone lo Zelòta e Giuda di Giacomo.
14Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria,
la madre di Gesù e con i fratelli di lui.
Dalla Lettera enciclica “Ecclesia de Eucharistia” di papa Giovanni Paolo II
53. Se vogliamo riscoprire in tutta la sua ricchezza il rapporto intimo che lega Chiesa ed
Eucaristia, non possiamo dimenticare Maria, Madre e modello della Chiesa. Maria ci può
guidare verso questo Santissimo Sacramento, perché ha con esso una relazione profonda. [...]
Al di là della sua partecipazione al Convito eucaristico, [...] Maria è donna « eucaristica »
con l’intera sua vita. La Chiesa, guardando a Maria come a suo modello, è chiamata ad
imitarla anche nel suo rapporto con questo Mistero santissimo.
Contempliamo Maria che ci invita avivere in unità, per diventare, attorno a un solo Pane, un
unico Corpo (4° decina del rosario)
O Maria, tu hai raccolto in preghiera i discepoli del tuo Figlio mentre essi
attendevano che si adempisse la sua promessa: sei stata la consolatrice, in attesa
dello Spirito Consolatore. Prega per noi perché, da Lui guidati, riscopriamo e
gustiamo la bellezza e la grandezza dell’Eucaristia e comprendiamo che la nostra
identità di cristiani si manifesta ed approfondisce nella fedele celebrazione della
Domenica, Pasqua settimanale. Dalla grazia che lo Spirito ci dona attraverso
l’Eucaristia attingiamo la forza e lo stimolo a prenderci cura del nostro prossimo.
5° mistero
Gv 2, 1-5 1Ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. 2Fu invitato alle
nozze anche Gesù con i suoi discepoli. 3Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di
Gesù gli disse: «Non hanno più vino». 4E Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non
è ancora giunta la mia ora». 5La madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà».
Dalla Lettera pastorale del vescovo Luciano per il 2009-2010
[Dopo la consacrazione arriva] il momento in cui la preghiera ricorda Maria Santissima,
perfetta realizzazione della Chiesa, e i santi, anch’essi espressione autentica di una Chiesa
vissuta e si raccomanda alla loro intercessione […]. L’umanità intera viene posta davanti a
Dio come destinata ad assumere la forma di Cristo. In parte questa forma è già stata assunta e
portata a pienezza: in Maria, soprattutto, poi nei santi noti o ignoti che ci hanno preceduto
[…]. Quello che è compiuto in Maria e nei santi venga compiuto anche in noi in modo che
tutti noi diventiamo “un sacrificio perenne” gradito a Dio. È quello che Paolo chiama il “culto
spirituale” che sale a Dio come sacrificio di soave odore (cfr Rm 12,2). L’eucaristia tende a
questo, a trasformare la vita.
Contempliamo Maria che ci invita a fare come lei, quello che Gesù ci dice, perché tutta la
nostra vita sia atto di lode al Signore (5° decina del rosario)
O Maria, ti salutiamo quale Madre del Figlio di Dio; ti supplichiamo quale Madre
nostra. Per la tua materna intercessione, lo Spirito del tuo Figlio attiri tutti a Lui, ci
innesti in Lui, quali tralci nella Vite, attraverso l’Eucaristia. Ci faccia scoprire la
gioia di saperci famiglia del Padre, raccolta in comunione col suo Corpo donato e il
suo Sangue versato per noi. Renderemo così gloria al suo nome e faremo conoscere
a tutti il suo amore che dà vita.
- Canto: Ave Maria
- Preghiera di adorazione prima della benedizione eucaristica:
Trasformare la vita,. Perché come quella di Maria, diventi esistenza eucaristica, nel dono al
prossimo, in nome dell’amore di Dio. Ripetiamo:
Ogni volta che lo avete fatto a un mio fratello, l’avete fatto A ME
Dar da mangiare agli affamati - Dar da bere agli assetati - Vestire gli ignudi - Ospitare i forestieri Visitare gli infermi - Visitare i carcerati - Consigliare i dubbiosi
Insegnare agli ignoranti - Ammonire i peccatori - Consolare gli afflitti - Perdonare le offese Sopportare pazientemente le persone moleste - Pregare Dio per i vivi e per i morti
- Benedizone eucaristica
- Litanie
- Canto finale: Canto a te Maria