“IL SIGNORE È RISORTO. ALLELUIA!” Messaggio di augurio Pasquale di S. Ecc. Mons. Mazzocato, Vescovo pubblicato nella Vita del Popolo in occasione della Pasqua 2007 Care sorelle e fratelli, “Il Signore è risorto!” era il saluto che si scambiavano tra loro i cristiani nella tradizione orientale. Così desidero salutarvi anch’io nella S. Pasqua di quest’anno: “Il Signore è risorto. Alleluia!”. In questi due anni, poi, abbiamo imparato a rivolgerci l’un l’altro un secondo saluto pasquale: “Ho visto il Signore!”. E’ l’annuncio che, con il cure pieno di gioia, i discepoli di Gesù si sono scambiati il giorno di Pasqua, correndosi incontro a Gerusalemme. La prima a portarlo fu Maria Maddalena che dal sepolcro vuoto, dove incontrò il Risorto, corse fino alla casa in cui erano riuniti gli undici apostoli. Gli ultimi, quando ormai era notte, furono i due discepoli che da Gerusalemme erano andati ad Emmaus; uno si chiamava Cleopa. Incuranti del buio, tornarono a Gerusalemme per annunciare agli amici: “Abbiamo visto il Signore!”. E raccontarono di aver mangiato con Lui che aveva benedetto il pane, lo aveva spezzato e lo aveva donato. Aveva fatto con loro l’Eucaristia e in quel momento i loro occhi si erano aperti e lo avevano riconosciuto. La celebrazione dell’Eucaristia è l’appuntamento che Gesù risorto continua a dare ai suoi discepoli sino alla fine dei tempi. E’ Lui in persona che ci riunisce e distribuisce a noi il pane consacrato che è il suo Corpo. Come ricorda Benedetto XVI nella sua recente Esortazione apostolica “Sacramentum caritatis, “La fede della Chiesa è essenzialmente fede eucaristica e si alimenta in modo particolare alla mensa dell'Eucaristia” (n. 6). Quando facciamo la comunione con Gesù nella S. Messa e quando siamo in adorazione di Lui presente nell’Eucaristia, anche i nostri occhi possono aprirsi come successe ai due discepoli di Emmaus. Quello è il momento in cui lo Spirito Santo ci dona la grazia di riconoscere che Gesù risorto è tra noi ed entra in noi come cibo di vita eterna che nutre la nostra speranza. Vorremmo anche noi, dopo la comunione con Gesù nella S. Messa o nell’adorazione eucaristica, uscire di chiesa e dire alle persone: “Ho incontrato il Signore! Nella fede il mio cuore lo ha visto”. Il 9 giugno concluderemo l’anno pastorale con il Congresso eucaristico. Ci diamo appuntamento davanti alla nostra Cattedrale per pregare in adorazione davanti a Gesù che è tra noi nel segno dell’Eucaristia. Sarà una testimonianza pubblica della nostra fede in Gesù che ogni giorno è tra noi, nelle nostre chiese. Sarà la testimonianza che, se sostiamo in ginocchio davanti a Lui e lo incontriamo nell’Eucaristia, anche i nostri occhi si aprono e lo riconosciamo Vivente e Risorto. In compagnia di Lui si dissolvono dal cuore le paure e le tristezze e sgorga la gioia che trasformò il cuore di Maria di Magdala e degli altri discepoli. Gesù risorto ci doni la sua gioia, la gioia di una Santa Pasqua. + Andrea Bruno Mazzocato