adorazione eucaristica

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ADORAZIONE EUCARISTICA
PEREGRINATIO MARIAE
Cattedrale – 15 febbraio 2010
1. Questo particolarmente sentito momento di adorazione, che stiamo vivendo come movimenti,
associazioni e nuove realtà ecclesiali, potrebbe essere definito con alcune semplici parole: Ad
Jesum, per Mariam, in Ecclesia.
Il fine da raggiungere nella nostra vita di credenti non può essere che Gesù, il Figlio, il
Salvatore, il Signore, il solo Santo.
Chi ci aiuta ad andare da Lui è la sua mamma, che l’ha accolto nel grembo e lo ha donato al
mondo, fino ai piedi della Croce.
Oggi questo percorso viene compiuto da ciascuno di noi in maniera anche molto personale, ma
non camminiamo da soli in modo individualistico: si nasce alla vita cristiana in una Comunità di
fede e si vive questa nuova vita all’interno della Comunità dei discepoli.
2. Nel settembre 2011 si terrà ad Ancona il 25° Congresso Eucaristico Nazionale sul tema:
“Signore, da chi andremo?”, con l’obiettivo manifesto di sviluppare la centralità dell’Eucaristia
nella vita quotidiana dei credenti e delle comunità.
L’immagine della Madonna di Loreto, che in questi giorni visita le nostre comunità, vuole essere
l’occasione provvidenziale per imparare meglio questo percorso, o per ricordarci un cammino
obbligato: si va da Gesù guidati per mano dalla Vergine.
Questo cammino deve avvenire all’interno delle nostre comunità ecclesiali, dei nostri gruppi,
delle nostre realtà, nelle Parrocchie, nella nostra Chiesa Diocesana.
Poi il Simulacro
della Madonna verrà portato a Madrid per la Giornata Mondiale della Gioventù con il Santo Padre e
sarà donata alla comunità ecclesiale di quella terra.
Dunque: Ad Jesum, per Mariam, in Ecclesia. Già nella Enciclica Mane nobiscum Domine, del
2004, il papa Giovanni Paolo II ci invitava a “contemplare con Maria il volto di Cristo, indicandoci
un metodo educativo: la “Pedagogia dell’amore”. Nella Chiesa Maria insegna ad amare e ad andare
dal suo Figlio Gesù.
3. Abbiamo ascoltato questa sera tre brani evangelici, che raccontano questa pedagogia (Luca 1,
34-45).
Ecco in sintesi il cammino:
- la prima tappa: appare l’angelo Gabriele, afferma che lo Spirito santo scenderà su Maria, la
Vergine dice il suo “Eccomi”, in quel momento l’angelo parte da lei ed il Verbo si fa carne ed entra
nel suo corpo.
- la seconda tappa: Maria non si chiude in se stessa, parte e fa visita alla parente Elisabetta, le due
madri si incontrano ed i due bambini esultano. Gesù dona gioia all’altro bambino.
- la terza tappa: Elisabetta elogia Maria per la sua fede e Maria dà lode al Signore.
Anche qui faccio notare come il bambino chiamato poi Giovanni incontra Gesù, perché Maria lo
porta da lui, e l’incontro avviene attraverso l’abbraccio delle due mamme ricche di fede. Ad Jesum
per Mariam in Ecclesia.
4. Questo avvenne allora: Ed oggi? Gesù ormai è risorto e viene incontrato attraverso la sua
Parola e nella Eucaristia.
Il racconto dei due discepoli di Emmaus è esemplare. I due discepoli sono increduli e tristi,
senza speranza e vuoti. Essi ascoltano la parola di quel viandante misterioso che spiega le Scritture,
arrivano in quella casa di Emmaus ed alla richiesta dei due che rimanga con loro Gesù risponde con
un dono molto più grande: non rimane soltanto “con loro”, ma mediante il Sacramento
dell’Eucaristia trova il modo di rimanere “in loro”. Ricevere l’Eucaristia significa entrare non tanto
in una casa per rimanere insieme, ma comporta molto di più: il Signore entra in noi, si fa nostro
cibo, diventa nostra vita.
5. La celebrazione dell’Eucaristia avviene mediante un rito ecclesiale: la Chiesa ci dona
l’Eucaristia, la Chiesa ci dona Gesù, nella celebrazione della Messa che è sempre momento
ecclesiale. In questo momento noi veniamo a contatto con Lui e Lui entra in noi.
Alla Mensa della Parola e del Pane consacrato noi riceviamo realmente il Signore dalle mani
della Chiesa.
Come una volta Maria ci ha donato Gesù, così ogni volta che celebriamo l’Eucaristia la Chiesa ci
dona la Parola e il Corpo santo del Signore.
Ad Jesum, per Mariam, in Ecclesia.
Non è senza un profondo significato che questa sera noi arriviamo a Gesù realmente presente
nell’Eucaristia attraverso la presenza di Maria, che ci ha convocati con il suo Simulacro, e questo
avviene nella nostra chiesa Cattedrale ed in questa presente Comunità ecclesiale.
Notate: ora qui siamo gruppi diversi per la diversità delle persone e dei cammini, dei movimenti,
delle associazioni e della realtà, ma in verità formiamo un solo corpo ed un solo spirito, perché
abbiamo ricevuto un solo Battesimo, professiamo la medesima fede, abbiamo tutti gli stessi pastori
visibili, viviamo nella Chiesa “una santa cattolica ed apostolica” e tutti vogliamo incontrare il
Signore Gesù.
Ad Jesum, per Mariam, in Ecclesia. Non c’è altro cammino, non esiste altra modalità
fondamentale, non abbiamo tutti che questa meta: il Signore!
Questa sera possiamo godere della bellezza, della fortuna, della felicità di essere la Chiesa santa
del Signore: “Madre di santi, immagine della Città superna, del Sangue incorruttibile conservatrice
eterna” (Manzoni).
Ci aiuti la Vergine santa nel nostro cammino ecclesiale! Ci accolga sempre il suo Figlio Gesù!
Amen.
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