ECONOMIA FAC-SIMILE PRIMO ESAME INTERMEDIO (Il totale dei punti è 32. Domande a scelta multipla e vero o falso valgono 1 punto) 1) (3 punti) La seguente tabella mostra le unità di output per lavoratore in Germania e Polonia. Germania Polonia Cibo 6 8 Elettronica 3 2 a) (1 punto) Quale paese ha il vantaggio assoluto nella produzione di ciascun bene? La Polonia nel cibo (8>6), la Germania nell’elettronica (3>2) b) (1 punto) Quale paese ha il vantaggio comparato? OGNI PAESE HA VANTAGGIO COMPARATO NEL PRODURRE QUEL BENE PER CUI HA IL COSTO OPPORTUNITA’ PIU’ BASSO. SI DEVE QUINDI SPECIALIZZARE IN QUEL TIPO DI PRODUZIONE. Germania: costo opportunità di una unità di elettronica=2 Germania: costo opportunità di una unità di cibo=1/2 Polonia: costo opportunità di una unità di elettronica=4 Polonia: costo opportunità di una unità di cibo=1/4 La Germania ha un vantaggio comparato nell’elettronica (2<4) La Polonia ha un vantaggio comparato nel cibo (1/4<1/2) c) (1 punto) Lo scambio avverrà? E – se sì – quale bene esporterà la Germania in Polonia e viceversa? OGNI PAESE TRAE VANTAGGIO DALLO SCAMBIO SE: 1. OGNI PAESE SI SPECIALIZZA NELLA PRODUZIONE DOVE HA UN VANTAGGIO COMPARATO 2. LA RAGIONE DI SCAMBIO CADE TRA I COSTI OPPORTUNITA’ DEI DUE PAESI La Germania esporterà elettronica in Polonia in cambio di cibo, la Polonia esporterà cibo in Germania in cambio di elettronica 2) Un bene inferiore è un prodotto: d) e) f) g) La cui qualità è sotto la media Che ha un’elasticità della domanda al prezzo molto bassa Che ha un’elasticità al reddito negativa La cui domanda aumenta poco all’aumentare del reddito 1 h) La cui offerta è anelastica. 3) Se l’elasticità al prezzo della domanda è 0.5, un aumento del 20% del prezzo porterà a: a) b) c) d) e) Una diminuzione del 5% della quantità domandata Una diminuzione del 10% della quantità domandata Una diminuzione del 20% della quantità domandata Un aumento del 5% della quantità domandata Un aumento del 10% della quantità domandata 4) Un venditore che fronteggia una curva di domanda elastica, subirà una diminuzione del ricavo totale se decide di aumentare il prezzo. Vero o falso? VERO. IN GENERE, SE IL PREZZO AUMENTA, IL RICAVO TOTALE AUMENTA SOLO SE LA DOMANDA E’ RIGIDA, MENTRE DIMINUISCE SE LA DOMANDA E’ ELASTICA. IL RICAVO TOTALE E’ MASSIMO QUANDO LA DOMANDA HA ELASTICITA’ UNITARIA. 5) (2 punti) Supponete che la domanda di biglietti aerei per chi viaggia per lavoro e chi viaggia per turismo sia data dalla seguente tabella: Prezzo Quantità domandata Quantità domandata (euro) (viaggi di lavoro) (viaggi di turismo) 100 500 500 200 400 300 300 300 100 400 200 0 Calcolate l’elasticità della domanda al prezzo (i) di chi viaggia per lavoro e (ii) di chi viaggia per turismo, quando il prezzo aumenta da 200 a 300 (utilizzate il metodo del punto medio) ECCO LA FORMULA PER L’ELASTICITA’ VIAGGI DA LAVORO 300 400 300 400 100 VAR%Q 0, 2857 2 350 0, 72 0, 72 1 ANELASTICA 300 200 100 VAR% P 0, 4 250 300 200 2 VIAGGI DA TURISMO 2 100 300 100 300 200 VAR%Q 1 2 200 2,5 2,5 1 ELASTICA 100 VAR% P 300 200 0, 4 250 300 200 2 6) (8 punti) Utilizzate la tabella per rispondere alle seguenti domande. Qd è la quantità domandata iniziale e Qs la quantità offerta iniziale. Prezzo (euro) Qd Qs Qs’ 1 2 3 4 5 500 400 300 200 100 100 200 300 400 500 0 0 100 200 300 1. Quali sono il prezzo e la quantità di equilibrio iniziali? (1 punto) P = 3, Q= 300 2. Supponete che il governo imponga un’imposta di 2 euro sui produttori del bene. L’imposta sposta la curva di offerta da Qs iniziale al nuovo Qs’. (a) Quali sono il nuovo prezzo e la nuova quantità di equilibrio? (1 punto) P= 4, Q = 200 (b) Quale parte dell’imposta t=2 è trasferita sui produttori e quale sui consumatori? (1 punto) 1 EURO AI CONSUMATORI (4, IL NUOVO PREZZO CHE PAGANO IN EQUILIBRIO I CONSUMATORI – 3, IL PREZZO INIZIALE), 1 EURO AI PRODUTTORI (c) Mostrate graficamente il vecchio e nuovo equilibrio; lo spostamento verticale della curva di offerta; la variazione nel prezzo e nella quantità indotti dall’imposta (2 punti). 3 P S’ 6 S E’ 1 Pd 4 3 E T Ps 2 D 0 200 300 Q L’INTRODUZIONE DELLA TASSA SPOSTA L’OFFERTA DA S A S’. L’EQUILIBRIO PASSA DA E A E’. PRIMA DELLA TASSA: SURPLUS CONSUMATORE (TRIANGOLO TRA IL PREZZO 3 E LA CURVA DI DOMANDA): 300*(6-3)/2 = 450 SURPLUS PRODUTTORE (TRIANGOLO TRA IL PREZZO 3 E LA CURVA DI OFFERTA): 300*(3)/2 = 450 DOPO LA TASSA SURPLUS CONSUMATORE (TRIANGOLO TRA IL PREZZO PAGATO DA LCONSUMATORE , Pd, 4, E LA CURVA DI DOMANDA): 200*(6-4)/2 = 200 SURPLUS PRODUTTORE (TRIANGOLO TRA IL PREZZO RICEVUTO DAL PRODUTTORE , Ps, 2, E LA CURVA DI OFFERTA): 200*(2)/2 = 200 PERDITA SURPLUS CONSUMATORE: 450-200 = 250 PERDITA SURPLUS PRODUTTORE: 450-200 = 250 GETTITO: TASSA PER PRODUZIONE: 2*200 = 400 4 PERDITA SECCA = PERDITA SURPL. CONSUM + PERDITA SURPLUS PRODUT. – GETTITO = 250 + 250 – 400 = 100 3. Completate la seguente tabella, indicando la rendita del consumatore, del produttore, il gettito fiscale, la perdita secca e le loro variazioni prima e dopo l’introduzione dell’imposta. (Utilizzate le lettere da A a F per indicare le aree) (3 punti). Prima Dopo Variazione --------------------------------------------------------------------------------------------------------------Rendita del A+B+C A -(B+C) Consumatore --------------------------------------------------------------------------------------------------------------Rendita del D+E+F F -(D+E) Produttore --------------------------------------------------------------------------------------------------------------Gettito / B+D B+D --------------------------------------------------------------------------------------------------------------Perdita secca / C+E C+E P S’ 6 S Pd 4 A 1 B 1 D 1 3 Ps 2 0 C 1E 1 F 1 D 200 300 Q 5 7) (7 punti) Considerate un’impresa, di cui si conoscono i costi variabili e totali, elencati nella tabella. 1. A quanto ammontano i costi fissi? (1 punto) . COSTO FISSO = COSTO TOTALE – COSTO VARIABILE. SE QUANDO NON PRODUCO I COSTI TOTALI SONO 60 E IL COSTO VARIABILE E’ 0, IL COSTO FISSO E’ 60. 2. Completate la tabella, calcolando il costo medio variabile, il costo medio totale e il costo marginale per ogni quantità (3 punti) 3. Disegnate le curve delle tre schede di costo calcolate al punto (2) (3 punti). Quantità 0 1 2 3 4 5 Costi variabili 0 20 50 90 140 200 Costi totali 60 80 110 150 200 260 CMET 80 (80/1) 55 (110/2) 50 (150/3) 50 (200/4) 52 (260/5) 6 CMEV 20 (20/1) 25 (50/2) 30 (90/3) 35 (140/4) 40 (200/5) CM 20 (80-60) 30 (110-80) 40 (150-110) 50 (200-150) 60 (260-200) CMeV, CMeT, CM CM CMeT CMeV 4 Q 8) (4 punti) Il grafico mostra un’impresa concorrenziale che ha come obiettivo la massimizzazione del profitto. Costi,Ricavi Q 7 Indicate sul grafico: a) Il prezzo P LINEA ORIZZONTALE, il ricavo medio RMe E’ IL PREZZO, il ricavo marginale RM E’ IL PREZZO, il costo medio totale CMeT CURVA IN ALTO, e il costo medio variabile CmeV CURVA IN BASSO (1 punto) b) La quantità di equilibrio Q* ed il prezzo di equilibrio P* INCROCIO PREZZO COSTO MARGINALE (E’ LA RETTA CON PENDENZA POSITIVA) (1 punto) c) Il punto (con la lettera A) in cui l’impresa deciderà di interrompere la produzione nel breve periodo (2 punti) INCROCIO PREZZO COSTO MEDIO VARIABILE (MANKIEW, PAG 241) d) Il punto (con la lettera B) in cui l’impresa deciderà di uscire dal mercato nel lungo periodo (2 punti) INCROCIO PREZZO COSTO MEDIO TOTALE 9) Quale delle seguenti eguaglianze descrive la posizione di un’impresa che ha come obiettivo la a) b) c) d) massimizzazione del profitto, indipendentemente dalla struttura di mercato in cui opera? P=CM P=CMeT RM=CM RM=P 10) Un monopolio naturale non può avere profitti economici positivi producendo a livelli di prezzo e quantità concorrenziali. Vero o falso? VERO, IL MONOPOLIO NATURALE PRESENTA DEI COSTI MEDI CHE SONO SEMPRE DECRESCENTI. ANCHE IL COSTO MARGINALE E’ COSTANTE O DECRESCENTE. IN QUESTO MODO IL COSTO MEDIO SARA’ SEMPRE SUPERIORE AL COSTO MARGINALE E QUINDI, SE APPLICO LA REGOLA CHE IL PREZZO E’ UGUALE AL COSTO MARGINALE PRODUCO IN PERDITA. 8 CME E CM D LA SOLUZIONE CONCORRENZIALE E’ PREZZO = CM. Nel monopolio naturale ho alti costi fissi e costi marginali nulli, quindi il costo marginale è costante, mentre il costo medio è decrescente ed è sempre maggiore del costo marginale. Nel punto E, soluzione concorrenziale, l’impresa produce in perdita. 11) La forma della funzione di produzione : a) Riflette il fatto che i costi fissi medi diminuiscono all’aumentare della produzione b) Riflette il fatto che oltre un certo livello di produzione il prodotto marginale è decrescente c) È il risultato del fatto che nel lungo periodo tutti i costi sono variabili d) È il risultato del fatto che nel lungo periodo tutte le risorse possono variare 12) Si consideri un’impresa monopolistica, che produce Q=5000, a prezzo P=50, ed ha ricavo marginale pari a 20. Se il costo medio totale per quella quantità è pari a 10, a quanto ammontano i profitti? Profitti=RT-CT=(50x5000) – (10x5000)=200000 oppure = (P-CMeT)xQ=(50-10)x5000=200000 9